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Beppe Dettori & Raoul Moretti: l’incanto e la bellezza del tempo

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Prolifica la carriera di Beppe Dettori che ad ogni passo recupera dal vento (per citare un maestro) risposte di grandissima grazia e bellezza al senso dell’esistenza. E lui come artista, al fianco di un grandissimo arpista, musicista e compositore, Raoul Moretti, torna in scena a stretto giro con un nuovo lavoro questa volta interamente dedito alla figura storica di Maria Carta. Artista a tutto tondo di una Sardegna che, forse più di tante altre volte, ha contaminato il resto del nostro bel paese. Un disco come questo, dal titolo “(IN)Canto Rituale” celebra le canzoni della Carta ma anche la sua poesia con un brano, “Ombre” che i nostri musicano sull’eponimo testo poetico edito dalla Coines Edizioni di Roma nel 1975 nel suo primo lavoro dal titolo “Canto Rituale”. Colpisce l’anima ed il cuore, il sentire come la contemplazione. La sperimentazione non si ferma neanche al cospetto dei rigori storici. Il suono non diviene sghembo ed altero, non cambia forme e mai si allontana senza aver chiare le origini e le radici. Un disco delizioso, prezioso, grato alla storia di un’artista che troppo spesso abbiamo dimenticato.

Ritroviamo Beppe Dettori e Raoul Moretti. Li ritroviamo e la bellezza di cui siamo soliti parlare ora si riversa nella celebrazione di una grandissima artista quale è stata Maria Carta. Perché? Una direzione precisa e voluta da entrambi?

Assolutamente si! Già nel progetto precedente “S’INCANTU ‘E SAS CORDAS”, ricordiamo Maria Carta in qualche brano, come il “Trittico in omaggio a Maria Carta”. Il progetto uscì l’anno scorso mentre ricorreva i 25esimo della sua scomparsa. Ci sembrava troppo poco! Abbiamo pensato che rileggere e pensare a un album concept su Maria Carta sarebbe stato il giusto tributo. E così abbiamo coinvolto la FONDAZIONE MARIA CARTA,che ci ha fornito materiale e immagini per andare più in profondità nel conoscere questa grandissima Artista.

La Sardegna dimostra ancora una volta di non essere una regione chiusa a se stessa. Di colpo, mi si permetta la similitudine, rivivo la “dolce vita” romana… non è così?
La chiusura forse si,è una caratteristica del DNA sardo, che dilaga in diffidenza (dopo secoli e secoli di Invasioni da tutti i popoli e civiltà sfido chiunque a non diventare un “riccio”). Ci sono risvolti positivi, però, da tutto questo “contaminare” di culture e civiltà. Cioè un arricchimento importante linguistico e culturale, riversato, poi, nella tradizione musicale e non solo.

Il “canto” diviene “Incanto” ed è una parola che torna spesso nelle vostre produzioni o sbaglio?
È un caso, ma il caso non esiste e di questo ne siamo consapevoli. Incosciamente, direi che si vuole andare oltre alla manifestazione vocale del CANTO, che molte volte si tramuta in egocentrismo malato. Pertanto è nostro desiderio andare più a fondo della bellezza del canto… perciò IN CANTO, o S’INCANTU.

Un disco di grandissimi omaggi ma soprattutto un lavoro che celebra il concetto alto di canzone d’autore. Oggi dovremmo ritrovare questa tradizione secondo voi? Oppure è una canzone che resterà per ovvie ragioni patrimonio della storia?
È una domanda in cui intravedo conseguenze di economia e politica, ahimè irreversibili ormani. Dovremmo ritrovare SI, questa tradizione, sapendo che è, e resterà patrimonio della storia, perciò andrebbe tutelata, perpetuata e tramandata.

L’arpa e i suoni assai trasgressivi sia per quell’epoca che per quelle forme. Ma anche un certo modo di cantare, certa elettronica… come avete scelto i suoni e gli arrangiamenti? Che filosofia c’è stata dietro?
Desiderio e necessità di uscire da omologazione sonora e standardizzata, miscelare e frullare col minipimer e con l’estrattore, poi, una serie di ingredienti e stili musicali, ovviamente di nostro gusto e piacimento e assistere curiosi al miracolo prodotto, bello o brutto, indie o mainstream, catalogabile o incatalogabile. Le conseguenze erano: in quale scaffale trovo questa musica da comprare alla bottega del disco? Ma la bottega ha fallito, per ragioni …egoistiche e ipercommerciali e non artistiche ed educative. Altra conseguenza, appunto, positiva dal mix è un evento nuovo, con un po’ di antico e un po’ di nuovo assieme. A noi piace e soddisfa,soprattutto nei live, che sarebbe il nostro fine, cioè suonare in più stages possibili.

A quando un video che possa dare omaggio a questo lavoro?
È già in rotazione il videoclip di “BALLU”, su you tube nel canale dell’Etichetta UNDAS edizioni musicali, di Giovannino Porcheddu, che assieme a noi 2 ha prodotto questo lavoro nuovo. Abbiamo registrato audio e video l’intera performance in studio per realizzare dei videoclip e magari anche qualcos’altro di più di video ufficiali.

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In dvd L’Agnese va a morire di Giuliano Montaldo, con Ingrid Thulin

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Romanzo neorealista del 1949, L’Agnese va a morire prende forma dalle esperienze autobiografiche della sua autrice, Renata Viganò, figura femminile che, insieme al marito, prese parte ai moti partigiani italiani nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, vivendo sulla propria pelle quei momenti poi riportati su carta.

Reduce dal successo di Sacco e Vanzetti e dalla realizzazione di Giordano Bruno, nel 1976 Giuliano Montaldo ne ha messa in piedi una trasposizione per il grande schermo cercando di tramutare in immagini veritiere e toccanti quelle parole descritte pagina per pagina dalla Viganò.

Nel ruolo della combattiva protagonista troviamo un’attrice di grande spessore quale è Ingrid Thulin, volto caro al cinema di Ingmar Bergman (Il posto delle fragole, Sussurri e grida), il cui notevole contributo si addiziona alla perfezione al resto del nutrito cast, composto da Stefano Satta Flores, Johnny Dorelli, Michele Placido, Eleonora Giorgi, Alfredo Pea, Gino Santercole, Massimo Girotti, William Berger, Ninetto Davoli, Rosalino Cellamare (meglio noto come Ron), Gabriella GIorgelli e Flavio Bucci.

La storia è quella della lavandaia Agnese (Thulin), moglie del contadino Palita (Girotti) e col quale condivide il desiderio di andare contro il regime nazista in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale.

Un giorno i soldati tedeschi stessi vengono a prelevare l’uomo, portandolo via e senza più fargli fare ritorno; Agnese, però, non si dà per vinta e decide di arruolarsi tra i partigiani, combattendo in prima persona una lotta rivoluzionaria che la trasforma da semplice badante del gruppo a vera e propria forza combattiva, alla testa di tutti i partigiani.

Struggente e commovente ritratto di una figura femminile che dire forte è poco, L’Agnese va a morire inscena tutto l’estro del nostro cinema italiano anni Settanta, capace di affondare le unghie su parentesi ancora aperte.

Ma Montaldo, inoltre, porta all’argomento lotte partigiane un occhio rivolto al mondo delle donne, concretizzando un ritratto mirato a mostrare lo scontro tra mentalità femminili e maschili di una volta, in modo da amplificare la sensibilità d’animo dell’altra metà del cielo che viveva nel pieno degli anni Quaranta.

Un film che fa largamente affidamento alla presenza imponente di una Thulin bravissima, dimessa e vestita di stracci come a voler simboleggiare un faticato sentimento di speranza dell’epoca. E la protagonista Agnese incarna la popolazione e i destini italiani che si potevano incrociare in quel contesto tragico.

Edito in dvd per CG Entertainment (www.cgentertainment.it), L’Agnese va a morire è il titolo giusto per rendere onore a chi ha combattuto ed è caduto sotto la ferocia nazista.

 

Mirko Lomuscio

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ALBERTO LIONETTI presenta il suo nuovo singolo GIN

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Da venerdì 17 aprile, sarà possibile ascoltare GIN, il nuovo singolo che Alberto Lionetti ha dedicato a uno dei distillati più famosi e amati al mondo.

GIN è un brano ritmato, coinvolgente con un ritornello che diventa subito indimenticabile.
La canzone, passando in rassegna tutti i cocktail più celebri a base di Gin, racconta la storia di una serata spensierata, tra suggestioni che alternano un sapore retrò a immagini glamour ed eleganti, per concludersi con la citazione finale del mitico James Bond, uno dei più noti consumatori e amanti del famoso Vesper Martini (cocktail a base anche di Gin).

Il nuovo singolo di Alberto Lionetti nasce dalla collaborazione con Matteo Brioschi e Tommaso Ponti di Deplace, fucina di nuovi talenti, con i quali ha già messo in cantiere altri brani che usciranno entro la fine dell’anno.
“Siamo molto contenti di aver aggiunto alla nostra scuderia Alberto Lionetti” afferma con entusiasmo Matteo Brioschi, partner e co-fondatore di Deplace. “Le sue canzoni spaziano tra generi diversi e sono sempre fresche e stimolanti, ed anche per questo crediamo in lui.”

“Durante il tour estivo, ho presentato GIN ed è stato molto apprezzato dal pubblico” dichiara il cantante torinese. “Così ho deciso che sarebbe diventato il mio singolo.

“La scelta di uscire il 17 Aprile, con il mio nuovo management” prosegue l’artista “è stata dettata dalla voglia, che ho riscontrato in questo periodo durante le dirette social, di ascoltare le mie nuove produzioni.”

Al momento, Alberto Lionetti sta lavorando alla produzione del nuovo video.

GIN sarà presente su tutte le piattaforme digitali dal 17 aprile.

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Spettacolo e musica in grande emergenza: a rischio chiusura il 30% delle etichette discografiche indipendenti

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Emergenza Coronavirus: paghiamo un prezzo molto alto di vite umane e malati ma anche di lavoratori, tra difficoltà e sofferenza. Spettacolo e musica con tutto il loro indotto, non possono essere categorie di lavoro dimenticate perché sono parte integrante del nostro Paese, pezzi di Storia e cultura che non è possibile lasciare indietro o dimenticare.

MEI-Meeting delle Etichette Indipendenti e AudioCoop tornano a far sentire la propria voce, per bocca di Giordano Sangiorgi, Patron del MEIMeeting delle Etichette Indipendenti e Presidente portavoce AudioCoop: gli Stati Generali della Musica Indipendente ed Emergente fanno sentire ancora con forza la loro voce, sperando che nei prossimi giorni, con provvedimenti a carattere di urgenza e immediati, ci siano sostegni e fondi da parte del Governo e che possano essere equiparati quanto tutte le altre categorie di lavoratori in difficoltà “Serve assolutamente un sostegno urgente e concreto di liquidità alle piccole imprese del settore musica, al momento ancora assenti dai provvedimenti”.

Interventi e aiuti necessari dunque, per sostenere quelle figure professionali come editori, produttori, promoter, organizzatori di festival, club e discoteche ma anche uffici stampa che costituiscono “il vero e proprio motore della filiera musicale”
E ancora ”Si tratta di lavoratori, coloro che investono nella creatività musicale e ne fanno girare l’economia, sostenendo anche chi introita i diritti”. Sono infatti circa 10 mila imprese del settore che occupano direttamente 50 mila addetti che con tutto l’indotto arrivano a 300 mila: “un mondo costituito” – prosegue il Patron Sangiorgi – “per la grande maggioranza da piccole imprese e cooperative, società individuali, microimprese, start up digitali, partite IVA, free lance, lavoratori precari e instabili, che non hanno rappresentanza”.

A rischio chiusura, a giugno, di un terzo della discografia indipendente Made in Italy se non si interviene subito:

Il grido è davvero di dolore ed è ora molto, molto urgente quanto auspicato e proposto dal Coordinamento Stati Generali della Musica Indipendente ed Emergente che si augura provvedimenti immediati, concreti e urgentissimi come il “bonus a Fondo Perduto” per recuperare il fatturato mancato e non recuperabile (al momento ammonta ad una media di circa 150 mila euro per le imprese e di 30 mila euro lordi per i lavoratori).

Proposta di emendamento nel decreto Cura Italia:

Giordano Sangiorgi, Patron del MEI “Abbiamo inviato al Governo una proposta di emendamento per inserire tutte le figure professionali negli articoli del Decreto Cura Italia riguardanti il settore dello spettacolo dal vivo; ritengo e riteniamo che sia improrogabile attivare subito un Tavolo di lavoro per l’adozione dei criteri che coinvolga prima di tutto i piccoli lavoratori della filiera creativa musicale a fronte di un rischio chiusura di oltre un terzo delle etichette discografiche indipendenti italiane e del loro circuito (agenzie di booking, editori, club, merchandising, videomaker, società di impianti e tecnici, artisti e musicisti, club, promoter)che potrebbe arrivare già fin dal mese di giugno 2020”

Come attivare i rimborsi degli eventi, spettacoli e live annullati:

“E’ necessario – contemporaneamente – studiare modalità di rimborso, come previsto dagli “eventi a biglietto”, per sostenere sia gli spettacoli a pagamento per cui non è prevista prevendita a tutela degli organizzatori, sia di quelli gratuiti cancellati che hanno danneggiato l’intera filiera creativa musicale indipendente ed emergente costituita per la grandissima parte da piccole e piccolissime imprese, associazioni e startup. Particolarmente importante è la norma che supporta i locali che organizzano regolarmente attività di intrattenimento musicale, per incentivarli a riprendere al più presto la programmazione, un intervento che deve provvedere a supportare tutta la filiera: oltre al locale, l’artista che ha cancellato la data, il promoter che ci ha lavorato, il produttore che ha venduto meno musica, i musicisti che non hanno suonato, l’ufficio stampa che ci ha lavorato, autori ed editori che non hanno incassato dal borderò, videomaker che non hanno potuto girare il clip, tecnici, fonici e roadies, tutte le figure che ruotano intorno a un evento gratuito o a biglietto, ma senza prevendita”.

E ancora “Servono inoltre 130 milioni extra da portare a 150 milioni, da suddividere equamente tra cinema, fondazioni e teatro, e musica tutta extra Fus con manifestazioni nazionali, gratuite e non, di comprovata storicità e che danno principalmente spazio ai giovani indipendenti ed emergenti del nostro paese per tutelare il Made in Italy musicale. Infine, è necessario dotare di fondi dedicati alle piccole e microimprese del settore musica anche le Regioni e i Comuni per finanziare direttamente le attività più importanti e significative del territorio, sempre secondo i criteri di notorietà nazionale, numero di eventi a biglietto o gratuiti, storicità dell’evento, tasso di valorizzazione giovani artisti emergenti e indipendenti”.

Vediamo alcuni punti proposti dal Coordinamento Stati Generali della Musica Indipendente ed Emergente:

Ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, cui derivi un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione, è riconosciuta un’indennità una tantum pari a 500 euro.

L’indennità di cui al presente articolo non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.

Non hanno diritto all’indennità di cui al comma 1 i lavoratori titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore della presente disposizione.

L’indennità di cui al presente articolo è erogata dall’INPS, previa domanda, nel limite di spesa complessivo di 40,5 milioni di euro per l’anno 2020.

“L’INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa e comunica i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze. Qualora dal predetto monitoraggio emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, rispetto al predetto limite di spesa, non possono essere adottati altri provvedimenti concessori”.

“Nell’eventualità fosse stabilita la possibilità di accesso alla cassa integrazione in deroga (richiesta a gran voce) per i lavoratori intermittenti operanti nel settore dello spettacolo si chiede di ampliare tale possibilità non solo ai lavoratori subordinati “a chiamata” ma anche ai soci di cooperativa operanti con il contratto di “socio lavoratore autonomo dello spettacolo”.

In conclusione – dichiara ancora Giordano Sangiorgi portavoce Stati Generali – chiediamo audizione singola e allestimento di un tavolo di lavoro permanente con le realtà più piccole per fornire le nostre proposte e criteri di come ripartire i fondi, insistendo sulla necessità urgente di tutelare i piccoli affinché venga rispettato il diritto di uguaglianza sostanziale garantito dall’art 3 della Costituzione” (tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali).

AudioCoop inoltre, di cui sempre Sangiorgi è Presidente portavoce, sta predisponendo al Ministro Dario Franceschini l’invio di una proposta che preveda l’investimento pubblico in una “piattaforma digitale nazionale di live streaming e ascolto musicale” esclusivamente dedicata al Made in Italy. Un investimento importante per la musica italiana che apra a un nuovo mercato e dia la possibilità agli artisti italiani di poter “monetizzare maggiormente” e aggiunge “c’è una fortissima richiesta di musica indipendente ed emergente italiana” e lo abbiamo visto dalle iniziative streaming sui social, sul web, da casa “In questo mese sono esplose letteralmente le visualizzazioni di dirette live streaming di artisti indipendenti ed emergenti mentre è diminuito il consumo nelle piattaforme multinazionali della musica. È il segno che se c’è l’offerta il pubblico oggi preferisce ascoltare gli artisti del nostro Paese direttamente”

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A “Lingue e Sonagli” Michele Riondino parla dell’emergenza sanitaria

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Intervistato da Bussoletti durante la puntata del talkshow “Lingue a Sonagli” trasmessa in diretta radio alla mezzanotte di mercoledì 8 febbraio su RadioRock106, Michele Riondino ha raccontato cosa si aspetta dopo questo delicato periodo di quarantena.

L’attore pugliese, da sempre attivo sui diritti umani attraverso l’organizzazione del Primo Maggio a Taranto e candidato al David di Donatello, ha espresso in diretta le sue perplessità riguardo il futuro e, in particolar modo, la mentalità che caratterizza le aziende del sud Italia.

«Vorrei credere che saremo più sensibili ed attenti al prossimo ma temo che non accadrà» spiega Michele Riondino «Io sono un pessimista di natura, vedo la difficoltà che le cose vengano messe in atto. Pensa che a Taranto vengono elusi i decreti nazionali perché viene ritenuto più importante l’interesse di una singola azienda. 5500 lavoratori possono entrare in Ilva e continuare a svolgere il loro lavoro gomito a gomito. E invece dovremmo tutti tenere a mente che c’è sempre qualcuno più a sud di noi».

Riondino si pronuncia poi sul miglioramento di alcuni servizi di intrattenimento durante la quarantena: «In queste settimane in cui le persone hanno più tempo per guardare la televisione, c’è una buona notizia. La Rai si è rinnovata molto nella qualità dei prodotti che offre al pubblico. E allora faccio mia una lettera che Pupi Avati ha scritto ai dirigenti in cui chiede di sfruttare il momento per proporre palinsesti di alto livello culturale. Tra le cose nuove e le teche, il materiale non manca».

 

“Lingue a Sonagli” è un programma ideato e condotto da Bussoletti in diretta radiofonica tutti i  mercoledì su RadioRock.

 

 

Ig: https://www.instagram.com/lingueasonagli/?hl=it

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L’acqua, l’insegna la sete – Storia di classe di Valerio Jalongo in concorso nell’edizione digitale del festival Visions Du Réel di Nyon, e a Maggio in uscita su piattaforma

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Sarà in concorso, nell’ambito del festival internazionale di cinema Visions Du Réel di Nyon, L’acqua, l’insegna la sete – Storia di classe, il nuovo film documentario di Valerio Jalongo, dopo il successo di Il senso della bellezza.

Il film sarà visibile online, gratuitamente, Sabato 25 Aprile 2020 su rts.ch, srf.ch e rsi.ch a partire dalle ore 17.00 e per 24 ore, nell’ambito del festival svizzero; l’uscita in Italia, precedentemente annunciata in sala, è prevista a maggio su una piattaforma digitale.

Lopez, un professore in pensione, ritrova in un vecchio giornale di classe L’acqua, l’insegna la sete, una struggente poesia di Emily Dickinson che in pochi versi rivela come la vita ci insegni il valore delle cose. Lopez ha conservato tutto di quella classe (la 1ª E dell’istituto Roberto Rossellini di Roma): compiti, temi, e il video diario girato insieme ai ragazzi quindici anni prima. Tanto lavoro e buona volontà, eppure molti ragazzi di quella classe avevano abbandonato prima del tempo, non avevano mai preso un diploma. Un’amara sconfitta per la scuola e per chi ci si era dedicato con passione.

Sull’onda di quella poesia e dei suoi ricordi, il prof. Lopez sente il bisogno di sapere cosa è rimasto di quegli anni passati insieme, e parte così alla ricerca dei suoi alunni, che oggi sono ormai dei “vecchi” trentenni. Porta loro in dono i temi che ha conservato. Rileggendoli insieme, riaffiorano confessioni, storie, momenti di scuola… nel corso degli anni non tutto è andato per il verso giusto: ci sono stati momenti drammatici, sconfitte, delusioni. Il prof scopre che nessuno dei ragazzi fa il mestiere per il quale la scuola lo aveva preparato. Ma scopre che ognuno di loro è cresciuto in una direzione diversa e imprevedibile, trovando in se stesso le risorse per reinventarsi: Yari, Jessica, Lorenzo, Gianluca, Corinna, Alessio… A poco a poco emerge un ritratto intimo sul destino di ognuno, e la storia di una classe fra tante, che a volte sembra inseguire i versi di una poesia.

“Le immagini di questa straordinaria vicenda – racconta il professor Lopez -, insieme ai loro compiti e scritti conservati gelosamente, non potevano rimanere nel cassetto dei ricordi. Perché la scuola non è vera scuola se non ha porte e finestre aperte alla vita. Così anche quindici anni dopo, quegli anni e quelle immagini sono tornati presenti all’appello, si sono riannodati alla vita. Così, con fatica, sofferenza e passione, grazie a molti di quei ragazzi della 1ª E ritrovati giovani uomini e donne, alle prese con le sfide del presente e alla tenacia e alla creatività di Valerio, si è prodotta l’ultima straordinaria metamorfosi narrativa e poetica di quel vecchio progetto didattico, di quella loro e nostra ‘storia di classe'”.

“Facendo questo film – racconta il regista Valerio Jalongo – ho capito cose che non mi erano affatto chiare come professore: ho capito che a volte anche i professori migliori sono coinvolti in promesse che la scuola non riesce a mantenere. Come Lopez e molti suoi colleghi, promettevamo ai nostri studenti che se si fossero impegnati, se si fossero dimostrati meritevoli avrebbero avuto un lavoro sicuro, certezze, riconoscimenti… non immaginavamo che il mondo stava preparando per quei ragazzi un futuro precario, pieno di passi indietro anche nei diritti che consideravamo acquisiti per sempre”.

Diretto da Valerio Jalongo; scritto da Linda Ferri e Valerio Jalongo in collaborazione con Gianclaudio Lopez; fotografia di Massimo Franchi; montaggio di Mirco Garrone e Lizi Gelber; musiche originali di Mario Tronco.

L’acqua, l’insegna la sete – Storia di classe è una coproduzione svizzera-italiana AURA Film, RSI Radiotelevisione svizzera, AMEUROPA International con RAI Cinema; prodotto da Enzo Porcelli per Aura Film, Silvana Bezzola Rigolini per RSI Radiotelevisione svizzera, con il sostegno di MIBACT, Regione Lazio, Ufficio Federale della Cultura, Repubblica e Cantone Ticino, FilmPlus della Svizzera italiana, Suissimage.

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A casa con Oberon Media: al via il bando gratuito per corti realizzati in quarantena

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Al via il bando per cortometraggi per A casa con Oberon Media, festival di cortometraggi ideato e realizzato dalla società di produzione e distribuzione Oberon Media, che offre ai videomaker costretti a rimanere a casa per la quarantena la possibilità di mettersi in gioco nella realizzazione in autonomia di un cortometraggio.

I corti ammessi alle fasi finali saranno diffusi su tutti i social media e i canali della Oberon Media e di terzi qualificati e parteciperanno alla serata di Gala Virtuale che si terrà in streaming il 14 Maggio 2020, durante la quale saranno proiettati i 5 corti finalisti seguiti da una sessione di Q&A con gli autori e/o gli attori e saranno proclamati i vincitori e assegnati i premi.

Possono competere cortometraggi inediti a tema libero, in lingua italiana e realizzati a casa durante il periodo di quarantena, della durata compresa tra 1 e 6 minuti. Si può partecipare come regista singolo o in gruppo, purchè tutti abbiano raggiunto la maggiore età alla data di chiusura delle iscrizioni. Sono esclusi tutti i cortometraggi realizzati con l’apporto non insignificante di soggetti non rientranti nei requisiti di età, disposizione che non si applica quando l’apporto è costituito dalla partecipazione al cortometraggio in qualità di attore. L’iscrizione è gratuita e avviene attraverso la compilazione e l’invio dell’apposito modulo online sul sito dell’evento, www.filmfreeway.com/numberacasaconOberonMedia-Festivalpercortometraggi. Il cortometraggio potrà essere inviato successivamente ma entro e non oltre il 28 Aprile 2020. Regolamento completo al link www.oberonmedia.it/concorso

Tra i cortometraggi pervenuti, la Giuria, composta da professionisti del settore cinematografico e audiovisivo – quali il regista Ferdinando Vicentini Orgnani (Presidente di Giuria), il coordinatore progetti di Oberon Media Ernesto Leotta (Segretario di Giuria), il regista Marco Amenta, lo storico e giornalista Salvo Trapani e l’attrice Elisabetta Pellini – selezionerà i cinque cortometraggi da ammettere alle fasi finali del Festival. Al cortometraggio vincitore è destinato un Premio del valore di 1.000 euro, erogato dalla Oberon Media quale riconoscimento del merito personale per l’ideazione e la realizzazione. Sarà anche assegnato un Premio del Pubblico, attraverso il conteggio dei like e permetterà, a chi avrà seguito il Festival, di votare il proprio cortometraggio preferito tra i cinque ammessi alla partecipazione alla fase finale. Al vincitore verrà inviata una targa che attesta la vittoria del Premio. Il Premio del pubblico può essere assegnato anche a chi risulta Vincitore.

Il cortometraggio non può contenere immagini né contenuti a carattere pornografico o pedopornografico, violento o discriminatorio di qualsiasi genere, salvo che tali immagini o contenuti non siano inequivocabilmente rivolti a stigmatizzare detti comportamenti, atti a promuovere il gioco d’azzardo in ogni sua forma. È vietato inserire nel cortometraggio, dietro il pagamento di un compenso o di una qualche utilità, immagini o altri contenuti a carattere pubblicitario destinati a promuovere esplicitamente le merci, i servizi o l’immagine di una persona fisica o giuridica esercente un’attività economica.

Oberon Media è un player di riferimento nella produzione di contenuti di altissima qualità per la televisione e per il cinema. Grazie al supporto tecnico della società partner DBW Communication, leader da anni nel settore, e all’impiego di infrastrutture tecnologiche di sua diretta proprietà, Oberon Media realizza contenuti di altissima qualità per la televisione e il cinema. Oberon Media e DBW hanno una radice comune (Presidente di entrambe è Giuliano Berretta). Dal 2016 Oberon Media si è specializzata nella produzione di contenuti, avvalendosi di DBW per la tecnologia. Oberon Media con DBW hanno al loro attivo opere liriche, spettacoli, concerti, eventi sportivi, partite di calcio, eventi live e registrati.


Per maggiori informazioni

www.oberonmedia.it

oberonmediasocial@gmail.com

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Fotomodelle in lockdown: Maria Grazia Loddo

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Amici di Mondospettacolo, prima del “Maledetto Virus” eravamo abituati a vedere sfilare sulle passerelle delle modelle bellissime per non parlare degli shooting sexy/glamour pubblicati sulle riviste patinate cartacee e online, ebbene le ragazze che sono state le protagoniste di questi set emozionanti sono come tutti noi costrette a questo lockdown forzato, ma come stanno vivendo questo momento particolare? Oggi sono andato a chiederlo alla bellissima: Maria Grazia Loddo.

Maria Grazia Loddo, bentornata su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Ciao Alex, sto bene, pensando ogni giorno a quando potremo tornare ad una vita normale.

Come stai vivendo psicologicamente questo periodo di quarantena?

Alti e bassi. Sta cominciando a pesarmi un po’.

Come passi il tanto tempo libero?

Studio, continuo a  posare per delle aziende di cui sono testimonial, che mi inviano le cose da provare direttamente a casa. Diciamo che sto facendo cose che prima non avevo mai tempo di fare, tipo guardare la tv, suonare il pianoforte, stare con mia madre. Ho riscoperto molti aspetti importanti della mia vita che stavo dimenticando. Forse mi occorreva una pausa come questa.

Come riesci a mantenerti in forma?

Faccio delle camminate col cane e dei circuiti da fare in casa…

Secondo te quali sono le probabili conseguenze di questa pandemia?

Sicuramente la chiusura di molte aziende, disoccupazione e una crisi pari a quella del dopoguerra. Di positivo avremo la rivalutazione di alcune cose che prima davamo per scontate.

Quale sarà la prima cosa che farai non appena ci verrà dato il liberi tutti?

Andrò a Cagliari dalle mie amiche. Mi mancano davvero tantissimo.

In questo periodo di quarantena e di solitudine forzata hai scoperto una nuova te stessa? Oppure non hai notato nessun cambiamento particolare?

Assolutamente si, ho rivalutato molte persone, le ho portate giù dal piedistallo sul quale le avevo messe, e ho imparato a selezionare amicizie e relazioni.

Parlando di spettacolo, cosa segui particolarmente in questo periodo di quarantena? Programmi televisivi, film, webshow, oppure leggi libri o ti dedichi a qualche tuo hobbies? Raccontami un po’.

La lettura è uno dei miei hobby preferiti. Guardo qualche serie tv, cucino e penso tantissimo a tutti i miei cari lontani.

C’è un messaggio particolare che vuoi mandare a chi sta leggendo la nostra intervista?

Di avere pazienza e approfittare di questo stop per rimetterci in gioco.

Maria Grazia, la nostra intervista termina qui, con la speranza di rivederti nuovamente sui set, colgo l’occasione di farti a nome mio e di tutta la mia redazione un grande in bocca al lupo e di darti appuntamento ad una prossima intervista.

Grazie Alex, è sempre un piacere essere ospite di Mondospettacolo al quale come sai, sono molto affezionata, un abbraccio a te, alla tua redazione e a tutti coloro che hanno letto la nostra intervista.

Alex Napoleone Wilson

https://www.instagram.com/maria_grazia_sgh

https://www.mondospettacolo.com/maria-grazia-loddo-100-000/

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Io, a casa è il nuovo format video di Istituto Luce Cinecittà

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Come passano la quarantena i nomi più in vista del cinema italiano? Soffrono di solitudine, sono schiavi del binge watching o riflettono su come e quanto cambierà il cinema una volta sconfitto il virus. Se lo chiede Io, a casa il nuovo format del Video Magazine di Istituto Luce Cinecittà che, attraverso video interviste, prova a scoprire la nuova quotidianità dei protagonisti del nostro cinema.

Senza filtri ma solo col semplice occhio delle webcam di computer, tablet e smartphone Io, a casa li ritrae nelle proprie abitazioni: sono gli stessi intervistati infatti a girare il loro video diario e a inviarlo al team di Erma Pictures che cura il progetto e pubblica i contributi online sul sito di www.cinecittalucemagazine.it.

Una testimonianza collettiva, intima e autentica che ogni giorno, dal Lunedì al Venerdì, accompagna la quarantena raccontando in quattro domande come attori, registi, sceneggiatori, e giornalisti stiano reinventando e impiegando il loro tempo.

Tra i tanti protagonisti che hanno aderito al format con i propri consigli di visione, desideri e analisi ci sono Paolo Calabresi, Massimiliano Bruno, Vinicio Marchioni, Ivano De Matteo, Paolo Ruffini, Stefano Calvagna, Paola Minaccioni, Giulio Scarpati, Nicolas Vaporidis, Cristina Donadio, e Laura Delli Colli.

Il format, che proseguirà fino alla fine del lockdown, è disponibile gratuitamente con tutte le video interviste rilasciate sul Video Magazine di Istituto Luce Cinecittà nella sezione Io, a casa.

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Fotomodelle in lockdown: Noemi Minnì (Tap Model)

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Amici di Mondospettacolo, prima del “Maledetto Virus” eravamo abituati a vedere sfilare sulle passerelle delle modelle bellissime per non parlare degli shooting sexy/glamour pubblicati sulle riviste patinate cartacee e online, ebbene le ragazze che sono state le protagoniste di questi set emozionanti sono come tutti noi costrette a questo lockdown forzato, ma come stanno vivendo questo momento particolare? Oggi sono andato a chiederlo alla bellissima: Tap Model (Noemi Minnì)

Ciao Noemi, bentornata su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Ciaooo Alex grazie mille per questa intervista. La mia quarantena devo dirti che non la sto passando per niente male.  All’inizio pensavo: “madonna mia ma come devo fare” (ride),  ma poi ti rendi conto che nella sfortuna c’è sempre qualcosa che va bene.

Come passi il tanto tempo libero?

Mi sto dedicando tanto a me stessa, ai miei hobby e alla mia famiglia, cosa c’è di più bello?  Questo periodo ti fa apprezzare molto di più la vita e tutte le cose che ne fanno parte, perché non sono per niente scontate.

Secondo te quali sono le probabili conseguenze di questa pandemia?

Beh, questo è un periodo che non avevamo mai vissuto prima e non so dirti con precisione, ma di sicuro questo periodo non lo dimenticheremo mai.

Quale sarà la prima cosa che farai non appena ci verrà dato il liberi tutti?

La prima cosa che farò appena tutto finirà anche se ci vorrà del tempo prima che finisca tutto è andare al mare, perché l’adoro.

In questo periodo di quarantena e di solitudine forzata hai scoperto una nuova te stessa? Oppure non hai notato nessun cambiamento particolare?

Ho solo rafforzato l’idea di quanto sia bella la vita  in se e non voglio sprecare nessun giorno della mia vita,  ho capito che mi voglio bene, questo si, più del solito. (sorride)

Parlando di spettacolo, cosa segui particolarmente in questo periodo di quarantena? Programmi televisivi, Film, Webshow, oppure leggi libri o ti dedichi a qualche tuo hobbies? Raccontami un po’.

Sto seguendo tantissimi programmi televisivi, film, documentari rimanendo in tema con la situazione attuale sto seguendo la fiction su Rai 1 con Luca Argentero e mi piace davvero tanto come è stata girata.  Mi piace il personaggio che interpreta Luca Argentero, mi piace la passione che mette per il suo lavoro. Parlando di questo, voglio ringraziare ogni singola persona che lavora in ospedale ( e non solo) perché stanno aiutando il prossimo mettendo a rischio la propria vita.  Ed è grandioso.

C’è un messaggio particolare che vuoi mandare a chi sta leggendo la nostra intervista?

Voglio dare un abbraccio virtuale ad ogni persona che ha perso qualcuno di caro.  C’è la faremo!  (speriamo il vaccino esca presto).  Un abbraccio fortissimo dalla Tapmodel.  Noemi Minní.

Noemi Minnì, la nostra intervista termina qui, con la speranza di rivederti nuovamente sui set, colgo l’occasione di farti a nome mio e di tutta la mia redazione un grande in bocca al lupo e di darti appuntamento ad una prossima intervista.

Alex Napoleone Wilson

https://www.instagram.com/_tapmodel_

 

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Fotomodelle in lockdown: Erika Priasca

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Amici di Mondospettacolo, prima del “Maledetto Virus” eravamo abituati a vedere sfilare sulle passerelle delle modelle bellissime per non parlare degli shooting sexy/glamour pubblicati sulle riviste patinate cartacee e online, ebbene le ragazze che sono state le protagoniste di questi set emozionanti sono come tutti noi costrette a questo lockdown forzato, ma come stanno vivendo questo momento particolare? Oggi sono andato a chiederlo alla bellissima: Erika Priasca

Ciao Erika, benvenuta su Mondospettacolo, come stai vivendo psicologicamente questo periodo di quarantena?

Ciao Alex, grazie. È un periodo difficile e assurdo, ma sto abbastanza bene, è stato difficile abituarsi a tutto questo, il periodo iniziale lontana dai miei amici, il non poter uscire, soprattutto perché sai che sono un amante della vita mondana.

Come passi il tanto tempo libero e come riesci a mantenerti in forma?

Nel tempo libero sto cercando di crearmi comunque una routine nel corso della giornata in modo da avere “degli obiettivi” ed una vita comunque abbastanza regolare, anche se la voglia di oziare prevale sul resto. Mi sto allenando quasi tutti i giorni, in modo da rendere utile questo tempo libero. Inoltre ho iniziato un percorso da volontaria temporanea nella croce rossa italiana, che mi permette di sentirmi meglio anche a livello psicologico, avendo la possibilità di aiutare le persone che hanno bisogno.

Secondo te quali sono le probabili conseguenze di questa pandemia?

Le conseguenze di questa pandemia saranno sicuramente drammatiche dal lato economico, ma son sicura che riusciremo a rialzarci. Sicuramente ci ha insegnato a dare più valore a cose che prima ritenevamo scontate come la libertà, gli affetti e il valore del tempo che non va mai sprecato.

Quale sarà la prima cosa che farai non appena ci verrà dato il liberi tutti?

La prima cosa che farò finito tutto questo sarà togliermi quella facciata fredda che ho sempre verso il mondo, ed abbracciare tutte le persone che adesso son vicine ma lontane.

In questo periodo di quarantena e di solitudine forzata hai scoperto una nuova te stessa? Oppure non hai notato nessun cambiamento particolare?

In questo periodo sono rimasta la stessa Erika di sempre, forse un po’ più dolce.

Parlando di spettacolo, cosa segui particolarmente in questo periodo di quarantena? Programmi televisivi, Film, Webshow, oppure leggi libri o ti dedichi a qualche tuo hobbies? Raccontami un po’.

In questo periodo di quarantena sto facendo overdose di cartoni animati, è l’unica cosa che riesco a seguire oltre ad Instagram.

Erika Priasca, c’è un messaggio particolare che vuoi mandare a chi sta leggendo la nostra intervista?

Il messaggio che vorrei lasciare a tutti è quello di farsi forza, tornerà la vita di sempre e sarà più bella di prima, amate gli altri e volete bene a voi stessi ❤ Ciao Erika 💕

Erika, la nostra intervista termina qui, con la speranza di rivederti nuovamente sui set, colgo l’occasione di farti a nome mio e di tutta la mia redazione un grande in bocca al lupo e di darti appuntamento ad una prossima intervista.

Alex Napoleone Wilson

https://www.instagram.com/erikapriasca

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Lara la Zia: una sexy food blogger in lockdown

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Amici di Mondospettacolo, prima del “Maledetto Virus” eravamo abituati a vedere sfilare sulle passerelle delle modelle bellissime per non parlare degli shooting sexy/glamour pubblicati sulle riviste patinate cartacee e online, ebbene le ragazze che sono state le protagoniste di questi set emozionanti sono come tutti noi costrette a questo lockdown forzato, ma come stanno vivendo questo momento particolare? Oggi sono andato a chiederlo alla bellissima: Lara la Zia: sexy food blogger e socia di agenzia single. L’abbiamo vista in TV come protagonista alla “macchina del tempo di ciao Darwin “ e in parecchi programmi televisivi come ospite e opinionista. Inoltre l’abbiamo sentita come speaker in radio.

Ciao Lara, benvenuta su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Bene Alex, grazie, anche se preferirei tornare a vivere come qualche mese fa.

Come stai vivendo psicologicamente questo periodo di quarantena?

Psicologicamente l’ho presa bene. Ovviamente mi sento in gabbia, ma so che è una cosa da fare per la nostra salute e quindi cerco di pensare in negativo il meno possibile.

Come passi il tanto tempo libero?

Io sono una sexy food blogger e ho un agenzia per single. Ovviamente ho abbandonato un po’ i ristoranti (inevitabile in questo periodo ) e mi concentro sull’agenzia. Sono molto impegnata sui social per fare video divertenti e far distrarre chi mi segue.

Come riesci a mantenerti in forma?

Niente. Sono una mangiona… non amo la palestra. Ma sicuramente quando riprenderò la vita normale torneranno i kg. Mangiavo di più quando giravo per ristoranti.

Secondo te, quali sono le probabili conseguenze di questa pandemia?

Sicuramente una grave crisi economica. Io stessa lavoravo in un negozio e sono stata lasciata a casa per il Covid-19.

Quale sarà la prima cosa che farai non appena ci verrà dato il liberi tutti?

Viaggiare, viaggiare, viaggiare e una grande festa per festeggiare tutti i compleanni delle amiche, compreso il mio.

In questo periodo di quarantena e di solitudine forzata hai scoperto una nuova te stessa? Oppure non hai notato nessun cambiamento particolare?

Forse l’unica cosa che ho scoperto è che ho una casa anch’io. (ride) A parte gli scherzi, dopo tanti anni riesco a stare a casa più di un ora.

Parlando di spettacolo, cosa segui particolarmente in questo periodo di quarantena? Programmi televisivi, Film, Webshow, oppure leggi libri o ti dedichi a qualche tuo hobbies? Raccontami un po’.

Non avevo mai guardato troppo la tv, ora ho scoperto un telefilm che mi occupa la notte, visto che non dormo. Un poliziesco law & order. Poi mi guardò tutti i film horror trasmessi (non pensavo così tanti ) e mi diverte guardare real time. Per il resto, mi dedico a sistemare gli armadi, ora che posso (sorride).

C’è un messaggio particolare che vuoi mandare a chi sta leggendo la nostra intervista?

Si, di amare la propria vita e quindi di stare a casa. Perché se si continua ad uscire non ne verremo fuori. Anche per me è difficile, però bisogna farlo. E di essere sempre ottimisti, di non buttarsi giù..

La nostra intervista termina qui, con la speranza di rivederti nuovamente sui set, colgo l’occasione di farti a nome mio e di tutta la mia redazione un grande in bocca al lupo e di darti appuntamento ad una prossima intervista.

Alex Napoleone Wilson

https://www.instagram.com/laralazia

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Un figlio di nome Erasmus: in viaggio coi papà

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Diretto dall’Alberto Ferrari occupatosi, tra l’altro, de La terza stella con Ale e Franz, Un figlio di nome Erasmus parte da quattro amici quarantenni cui giunge una inaspettata notizia.

La ragazza che amarono tutti e quattro contemporaneamente quando facevano l’Erasmus in Portogallo non fa più parte del mondo dei vivi e, inaspettatamente, ha anche lasciato un figlio che appartiene, a quanto pare, a uno dei quattro.

Rispettivamente architetto prossimo alle nozze, agente artistico, guida alpina per manager in cerca di ispirazione e alto prelato del Vaticano, Daniele Liotti, Ricky Memphis, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu partono quindi per andare a conoscere il frutto oggi ventenne del loro passato amore, e, in attesa dei risultati del test del DNA, intraprendono un rocambolesco viaggio affiancati da una giovane che si offre di aiutarli e alla quale concede anima e corpo Filippa Pinto.

Un viaggio destinato non solo a rivelarsi il pretesto attraverso cui delineare quella che è, a suo modo, una commedia on the road, ma anche a rappresentare quello metaforico e profondo che effettuano dentro se stessi i protagonisti, oltretutto contornati da un’infinità di personaggi spazianti dal severo manager interpretato da Andrea Bonella alla Erika di Giulia Galiani, passando per l’organizzatore di matrimoni omosessuale dalle fattezze di Gabriele Carbotti.

Personaggi che, però, la sceneggiatura di Un figlio di nome Erasmus – a firma del regista stesso insieme a Gianluca Ansanelli – sceglie di valorizzare al minimo, offrendo un piccolo spazio in più esclusivamente alla veterana e ancora bellissima Carol Alt nei panni di una professoressa.

Man mano che, tra imprevisti assortiti e la intramontabile Pensiero dei Pooh a fare da colonna sonora, la totale mancanza di fantasia e di desiderio di offrire qualcosa di realmente originale è avvertibile sia nell’uso della immancabile e stucchevole voce narrante (stratagemma sfruttato in almeno il 90% delle produzioni cinematografiche italiane d’inizio terzo millennio), sia nel fatto che la tipologia di operazione messa in piedi non possa fare a meno di richiamare alla memoria l’Ovunque tu sarai di Roberto Capucci che comprendeva nel cast, tra gli altri, proprio Memphis.

E, piuttosto lungo (si supera l’ora e quarantacinque di visione), fiacco e noioso nonostante l’abbondanza di movimento, non riesce neppure nell’impresa di strappare risate Un figlio di nome Erasmus, che, tanto per ricorrere a meccanismi triti e ritriti, non dimentica neppure di giocare prevedibilmente la carta del sentimento durante la sua fase conclusiva.

 

 

Francesco Lomuscio

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Cinema e drink: Burrows, ispirato a The Darwin Awards – Suicidi accidentali per menti poco evolute

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La creatività nel mondo dei drink travalica qualsiasi confine geografico, mentale e tematico. Drink ispirati a un amore, a un’emozione, ma anche a un oggetto, ai luoghi del cuore e a un film amato.

Abbiamo chiesto ad alcuni dei migliori barman e barlady romani di individuare un proprio, personale, film del cuore cui ispirarsi. Ne sono scaturite decine e decine di drink, ispirati a filmografie delle più disparate, dai classici Via col vento ai neo-classici firmati Quentin Tarantino.

Con tanti registi anche italiani al centro dell’ispirazione, da Giuseppe Tornatore a Gabriele Mainetti, passando per David Lynch e il suo Mulholland drive, dai film romantici a Mad Max, passando per i cinecomic e il recente Avengers: Endgame.

Film che hanno ispirato l’uso di tutti gli ingredienti presenti nel mercato, ricette coniugate con cognac, tequila, whisky scozzese, irlandese, bourbon americani del Kentucky, vermouth piemontese, gin inglesi, romani e toscani, amari e bitter, ma anche vodka, ginger beer e liquore Strega, per una nuova ‘geografia cinematografica del bere di qualità’. Preparazioni semplici e meno semplici, da gustare nei loro ingredienti di qualità, ricette create ad hoc da barman e barlady cinefili per sperimentare sé stessi dietro il bancone con un occhio al Grande Cinema.

Oggi è la volta di Burrows, ispirato a The Darwin Awards – Suicidi accidentali per menti poco evolute, diretto nel 2006 da Finn Taylor.

BARMAN: Antonio Masi, capo bar del Tatabui bistrot e cocktail bar di Torino

INGREDIENTI:

5 cl Ramsbury Gin
3 cl Vermouth Rosso OSCAR.697
1,5 cl Amaro Formidabile
1 spoon estratto di tamarindo Erba

Bicchiere: Rock basso

PREPARAZIONE:

Preparare il cocktail direttamente nel bicchiere: versare tutti gli ingredienti e miscelare fino a far sciogliere l’estratto di tamarindo. Riempire di ghiaccio fino a colmare e girare il tutto con una “cucchietta”, attenti a non farvi male…

ISPIRAZIONE:

The Darwin Awards è un’originale commedia indie presentata al Sundance Film Festival che riporta come sottotitolo italiano ‘Suicidi accidentali per menti poco evolute’ e ha ispirato un drink a sua volta ispirato al nome del protagonista, interpretato da Joseph Fiennes. Michael Burrows è un criminologo maniaco del controllo, emofobico e ossessionato dai Darwin Awards, premio sarcastico che ogni anno viene attribuito alla persona morta nel modo più stupido e bizzarro. Un cliente difficile da soddisfare, anche perché, forse, anche astemio. Ma in un mondo dove esisteuna persona che attacca un razzo alla propria auto, perchè non provare a far bere un astemio? E poi la bellissima Siri – Wynona Ryder – insofferente verso alcuni suoi comportamenti, sarà un’ottima spalla complice e renderà il lavoro più semplice… Il barman Tony Masi ha immaginato questa coppia improbabile al bancone del bar. Protagonista del drink è il Ramsbury Gin, che rappresenta Burrows, inglese come Fiennes, Single Estate Gin dalle molte sfaccettature come il protagonista, prodotto con 9 componenti botaniche: ginepro, mela cotogna, coriandolo, angelica, radice dell’iris (giaggiolo), liquirizia, limone, arancia e cannella, distillate insieme con alambicco tradizionale per gin in rame. I due italiani Vermouth Rosso OSCAR.697 e Amaro Formidabile delineano il carattere di Siri, con il tamarindo a ritagliarsi la veste di ingrediente insolito, rappresentando le assurdità ‘reali’ che accadono nel film.

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Barbara Morris: il lockdown mi ha fatto cambiare il modo di vedere le cose!

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Amici di Mondospettacolo, prima del “Maledetto Virus” eravamo abituati a vedere sfilare sulle passerelle delle modelle bellissime per non parlare degli shooting sexy/glamour pubblicati sulle riviste patinate cartacee e online, ma non solo modelle ,ma anche presentatrici, show girl e conduttrici radiofoniche e televisive. Ebbene le ragazze che sono state le protagoniste di questi set emozionanti sono come tutti noi costrette a questo lockdown forzato, ma come stanno vivendo questo momento particolare? Oggi sono andato a chiederlo alla bellissima e bravissima conduttrice, presentatrice, modella e speaker radiofonica: “Barbara Morris”.

Ciao Barbara, bentornata su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Ciao Alex e ciao a tutti i lettori di Mondospettacolo, sto molto bene per fortuna chiusa in casa come tutti ma non mi lamento.

Come stai vivendo psicologicamente questo periodo di quarantena?

Ti dirò che sto affrontando in maniera positiva questo distacco forzato dalla quotidianità, sto prendendo il lato positivo ovvero il tempo per le persone che amo e il tempo per me che non ne ho mai durante l’anno. Sto valutando progetti e sto cambiando modo di pensare.

Come passi il tanto tempo libero?

In realtà non ho troppo tempo libero perché lo impegno lavorando sui social, scrivendo format e facendo corsi on Line per imparare cose nuove, ovvio cucino e pulisco come tutti e mi godo mio figlio e i miei cagnoni un po’ di più del solito.

Come riesci a mantenerti in forma?

Ho la fortuna di avere un figlio atleta che mi aiuta tanto a non sgarrare troppo e ho amici fantastici personal trainer che mi seguono online in allenamenti mirati ( mai allenata prima d’ora che si sappia ).

Secondo te quali sono le probabili conseguenze di questa pandemia?

Di certo un cambio di mentalità, mi auguro che le persone non sottovalutino più l’importanza di un abbraccio, che non diano più per scontata la presenza, che si scelga di coltivare di più l’affetto che il lavoro o divertimento. Un ritorno a ciò che conta. E certo sull’economia ci saranno danni enormi.


Quale sarà la prima cosa che farai non appena ci verrà dato il liberi tutti?

Andare a pranzo dalla mia mamma con tutta la mia famiglia e riabbracciarla, manca tantissimo e poi un viaggio a Roma.

In questo periodo di quarantena e di solitudine forzata hai scoperto una nuova te stessa? Oppure non hai notato nessun cambiamento particolare?

Ho scoperto in me una forza maggiore di quella che pensavo di avere, ho scoperto che cosa realmente voglio dalla vita, ho cambiato modo di vedere le cose e ho fatto una scrematura esagerata di gente inutile intorno a me, restano solo pochi amici, quelli veri!

Parlando di spettacolo, cosa segui particolarmente in questo periodo di quarantena? Programmi televisivi, Film, Webshow, oppure leggi libri o ti dedichi a qualche tuo hobbies? Raccontami un po’.

Io non amo troppo guardare la tv, nelle notti insonni guardo le serie su Netflix e ovviamente l’informazione. Sto leggendo i libri di alcuni amici scrittori e scrivo anche io un soggetto per un nuovo format, mi dedico a fare video tutorial per un nuovo progetto e studio tik tok che mi sta divertendo molto.

C’è un messaggio particolare che vuoi mandare a chi sta leggendo la nostra intervista?

Di essere responsabili e stare a casa il più possibile, perché solo diminuendo i contagi ne usciremo prima, so che è molto dura, specialmente per chi non lavora, ma se non rispetteremo le regole i tempi si allungheranno.

Barbara, la nostra intervista termina qui, con la speranza di rivederti nuovamente sui diversi palcoscenici che ti vedranno protagonista, colgo l’occasione di farti a nome mio e di tutta la nostra redazione un grande in bocca al lupo e di darti appuntamento ad una prossima intervista.

Grazie di cuore Alex, a te e a tutti coloro che hanno letto la nostra intervista, un abbraccio.

Alex Napoleone Wilson

https://www.mondospettacolo.com/buon-compleanno-barbara-morris/

http://instagram.com/Barbaramorris_11

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Sara Nervi: una Make Up Artist in lockdown!

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Amici di Mondospettacolo, prima del “Maledetto Virus” eravamo abituati a vedere delle ragazze bellissime impegnate nei diversi settori del mondo  dello spettacolo. Ebbene, le ragazze che sono state le protagoniste di quei momenti emozionanti sono come tutti noi costrette a questo lockdown forzato, ma come stanno vivendo questo momento particolare? Oggi sono andato a chiederlo alla bellissima Make Up Artist: Sara Nervi.

Ciao Sara bentornata su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Ciao Alex, è sempre un grandissimo piacere ritrovarti e poter scrivere per la tua grande famiglia di Mondospettacolo. Grazie di cuore per l’opportunità! Premesso questo, sto abbastanza bene dai, visto il momento molto critico e delicatissimo che l’Italia e il mondo stanno affrontando! E’ incredibile, come sono cambiate le cose in questi mesi. Se me lo avessero raccontato, sicuramente non ci avrei creduto.

Come stai vivendo psicologicamente questo periodo di quarantena?

Psicologicamente, è surreale! Mi alzo alla mattina, pensando: ma è un sogno? Un incubo? Putroppo no! E’ la realtà, io poi, figurati, abituata a viaggiare, sia in Italia che per il mondo (una vagabonda felice), mi si è bloccato tutto, come a tutti, io che a Gennaio avevo ( e spero di ricontinuare bene con il mio lavoro) intrapreso il mio nuovo lavoro dà Make-up artist, poi a febbraio lo stop! E’ stata durissima, ma adesso sono pronta a ripartire, con più speranza e sognando momenti più sereni e felici!

Come passi il tanto tempo libero?

Guarda, Alex, sorrido perché ho cominciato a scoprire cose che nemmeno immaginavo di poter fare, mi sono data al piccolo giardinaggio, coltivo le mie rose, i miei fiorellini che mi danno un sacco di soddisfazioni, perché alla fine vedi da loro come la VITA va avanti ugualmente e non si ferma nemmeno davanti ad un nemico così terribile! La natura va avanti, come stiamo facendo tutti noi e saremo più forti di qualsiasi altra cosa!

Come riesci a mantenerti in forma?

C’è’ da dire una cosa, che per mantenermi in forma, sto seguendo da tre anni a questa parte un mantenimento di una dieta che avevo fatto!! Mangio sano, faccio 30 minuti di esercizio aerobico, scaglionato in tre momenti della giornata, mattino, pomeriggio, sera!

Secondo te quali sono le probabili conseguenze di questa pandemia?

Questa è una bella domanda (pensierosa). Mha, sicuramente non sarà più tutto come prima, però essendo una grande sognatrice, immagino cose positive per tutti, non sarà semplice, ma cosa c’è in effetti nella vita di semplice? Niente, ci dovremmo rimboccare le maniche, avere tanta forza, speranza e coraggio per ripartire piu’forti che mai! Saro’ingenua, ma credo ancora che quello che sogni alla fine poi si avvera!!!

Parlando di spettacolo, cosa segui particolarmente in questo periodo di quarantena? Programmi televisivi, Film, Webshow, oppure leggi libri o ti dedichi a qualche tuo hobbies? Raccontami un po’.

Sai che con piacere ho riscoperto la lettura, ora tu riderai, sto leggendo “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni, che romanzo incredibile! Tra l’altro, ho visto la serie tv su YouTube di Salvatore Nocita e nel ruolo dell’innominato ho visto che c’è il nostro amato, F.Murray Abrahm, protagonista del bellissimo film, il Mistero di Dante, regia di louis Nero! Che avevo recensito per te anni fa, ricordi? Però come è piccolo il mondo (sorride), poi mi trucco tutti i giorni, per mantenermi in allenamento e sentirmi meglio, faccio anche il parrucco (ride),quanto mancano i nostri amici parrucchieri.

C’è un messaggio particolare che vuoi mandare a chi sta leggendo la nostra intervista?

Si Alex, quello che voglio dire: è che noi tutti siamo molto più forti di questo virus, ci ha spaventato, è vero, ma non ci ha abbattuto! Siamo qua! Più forti e speranzosi di prima! Un abbraccio di cuore a tutti voi! Siete Splendidi!

Sara, la nostra intervista termina qui, con la speranza di rivederti nuovamente sui set, colgo l’occasione di farti a nome mio e di tutta la mia redazione un grande in bocca al lupo e di darti appuntamento ad una prossima intervista.

Alex Napoleone Wilson

https://www.mondospettacolo.com/si-chiama-sara-nervi-ed-e-una-delle-nostre-splendide-redattrici/

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Guardare un seno prosperoso per almeno 10 minuti al giorno fa bene alla salute: parola di Fenice!

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Amici di Mondospettacolo, prima del “Maledetto Virus” eravamo abituati a vedere sfilare sulle passerelle delle modelle bellissime per non parlare degli shooting sexy/glamour pubblicati sulle riviste patinate cartacee e online, ebbene le ragazze che sono state le protagoniste di questi set emozionanti sono come tutti noi costrette a questo lockdown forzato, ma come stanno? Oggi sono andato a chiederlo alle bellissima: Fenicemodella.

Ciao Fenice, bentornata su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

CIao Alex, grazie a te, purtoppo devo dirti che non sto molto bene, sono a casa con sintomi influenzali molto simili al virus, tosse, respiro affannato, ma siccome nessuno mi ha fatto il tampone  non posso sapere se sono positiva e il mio medico dal momento che sono stazionaria mi ha lasciato a casa in quarantena preventiva.

Fenice, mi dispiace, ma vedrai che andrà tutto bene. Come stai vivendo psicologicamente questo periodo di quarantena?

Ma, non è facile per niente, cerco di sfruttarlo al meglio riposandomi e riflettendo su me  stessa e su il futuro che ci aspetta dopo.

Come passi il tanto tempo libero?

Cerco di studiare, documentarmi, seguo corsi online, per costruire una nuova me stessa ed elaborare nuovi progetti per il futuro.

Come riesci a mantenerti in forma?

Purtroppo il mio corpo è provato dalla debolezza non riesco a fare attività fisica, per fortuna la natura è benevola nei miei confronti e mi mantengo in forma senza sforzi, mangiando sano e riposando.

Secondo te quali sono le probabili conseguenze di questa pandemia?

Io non credo assolutamente che sia un virus di un pipistrello, secondo me è progettato in laboratorio, ed stato tutto deciso a tavolino da quelle quattro famiglie potenti che dominano il mondo, a cui non importa dei morti, e il loro obiettivo potrebbe essere di far saltare l’intera economia mondiale per poi unire un mondo ormai sconfitto sotto il controllo di un nuovo unico ordine mondiale.

Quale sarà la prima cosa che farai non appena ci verrà dato il liberi tutti? 

Sicuramente riabbracciare i miei genitori e i miei amici, e poi recuperare il tempo perso😜 dovrò sicuramente scaricare la tensione, con tanto esercizio da camera😜.

In questo periodo di quarantena e di solitudine forzata hai scoperto una nuova te stessa? Oppure non hai notato nessun cambiamento particolare?

In compagnia della solitudine, in genere ci sto bene,  ma quando è esasperata come ora, quando non c’è uscita ne svago , riemergono come dei fantasmi   le  fragilità, quelle che pensavo di aver sepolto, i ricordi più dolorosi, che scavano dentro.  La mente lavora irrefrenabilmente, rielaborando ogni singolo avvenimento, ogni storia d’amore significativa, cogliendo dei particolari  e dei significati che ti erano sfuggiti. Beh,  è un viaggio dentro se stessi, che per fare bisogna essere veramente coraggiosi. Sicuramente serve anche questa quarantena, per arrivare in fondo a noi stessi. Ciò che sto imparando è che ho ancora tanto da lavorare su me stessa e posso fare molto di più per diventare una persona migliore.

Parlando di spettacolo, cosa segui particolarmente in questo periodo di quarantena? Programmi televisivi, Film, Webshow, oppure leggi libri o ti dedichi a qualche tuo hobbies? Raccontami un po’.

Mi piace guardare video sulla crescita personale e su argomenti psicologici. Lavoro sul mio sito e mantengo pubbliche relazioni inerenti al mio lavoro di modella, valuto altri progetti. Adoro le serie poliziesche in tv.

C’è un messaggio particolare che vuoi mandare a chi sta leggendo la nostra intervista?    

Vorrei fare un bel regalo ai tuoi lettori, soprattutto dopo aver letto  i risultati  dell’indagine clinica, pubblicata sul New England Journal of Medicine, in cui dimostrano che fissare tette, oltre che ad allietare lo spirito fa bene anche al corpo, parola di medico: “L’eccitazione sessuale migliora la circolazione del sangue”, il medico assicura che fissare, per almeno dieci minuti al giorno, seni prosperosi allunga la vita.

Per cui siccome ci tengo alla vostra salute vi invito a seguirmi su: https://onlyfans.com/arabafenice dove potrete seguire le prescrizioni del medico guardando tutte le mie foto senza censura  per mantenervi in forma. Infatti: “Guardare il fascino delle donne maggiorate per 10 minuti equivale a 30 minuti di aerobica”.

Fenice, immagino che i nostri lettori prenderanno al volo questo consiglio per mantenere la loro salute (rido). La nostra intervista termina qui, con la speranza di rivederti nuovamente sui set, colgo l’occasione di farti a nome mio e di tutta la mia redazione un grande in bocca al lupo e di darti appuntamento ad una prossima intervista.

Grazie Alex per avermi dato questa possibilità , è stato un piacere. Ricordo a tutti dove potermi trovare:

https://www.facebook.com/profile.php?id=100009245344651

Instagram:@fenicemodella

https://onlyfans.com/arabafenice

https://www.mondospettacolo.com/le-fotomodelle-di-mondospettacolo-francesca-fenice/

Alex Napoleone Wilson

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Fotomodelle in lockdown: Beatrice Bonfanti

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Amici di Mondospettacolo, prima del “Maledetto Virus” eravamo abituati a vedere sfilare sulle passerelle delle modelle bellissime per non parlare degli shooting sexy/glamour pubblicati sulle riviste patinate cartacee e online, ebbene le ragazze che sono state le protagoniste di questi set emozionanti sono come tutti noi costrette a questo lockdown forzato, ma come stanno vivendo questo momento particolare? Oggi sono andato a chiederlo alla bellissima fotomodella Beatrice Bonfanti.

Beatrice Bonfanti, benvenuta su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Ciao Alex a te e a tutti gli amici di MondoSpettacolo, sto bene e spero che tutti voi stiate bene.

Come stai vivendo psicologicamente questo periodo di quarantena?

Questo periodo di quarantena lo sto cercando di vivere con positività, ( componente essenziale del mio carattere) anche se ho anche io dei momenti di crollo. Mi manca tantissimo il mio lavoro, tornare a fare shooting, e a presenziare agli eventi. Ma io confido nella collaborazione di tutti gli italiani, e spero possiamo uscirne tutti al più presto.

Come passi il tanto tempo libero?

Il mio tempo libero lo passo allenandomi. Mi alleno parecchio; alterno un po di cardio nel mio giardino, con lezioni via webcam con il mio personal trainer. Inoltre mi sto portando avanti con lo studio. E soprattutto riesco a stare più vicina alla mia famiglia.

Come riesci a mantenerti in forma?

Allora diciamo che io sono fortunata, ho il metabolismo veloce, ma mi aiuto molto con lo sport. In questo periodo di quarantena sto anche esagerando 🤣, ma normalmente vado spesso a camminare, e 3 volte a settimana faccio un corso di total body in palestra. Mangio di tutto, non bado a diete. Anche se ogni tanto ho qualche buon proposito di iniziarne qualcuna.

Secondo te quali sono le probabili conseguenze di questa pandemia?

Sicuramente ci saranno problemi economici, e saranno danneggiati in particolare molti settori,come ad esempio quello degli eventi, la ristorazione, il turismo, ma anche le stesse industrie. È vero che la salute viene prima di tutto, ma presto dovremo imparare a convivere con il virus, per portare avanti il nostro Paese. Dobbiamo avere il coraggio di rischiare, ma restando prudenti. Per gli eventi ci vorrà molto tempo già lo so 🤣. Ma mi auguro di tornare presto a fare shooting o in showroom. Però sono sicura, che tutti noi ne usciremo più consapevoli dei valori essenziali, ovvero la famiglia, la libertà e le piccole cose. Tutto ciò che prima davamo per scontato . Ogni situazione negativa ci insegna sempre qualcosa.

Quale sarà la prima cosa che farai non appena ci verrà dato il liberi tutti?

 Sicuramente correrò dalla mia migliore amica che mi manca tanto.

In questo periodo di quarantena e di solitudine forzata hai scoperto una nuova te stessa? Oppure non hai notato nessun cambiamento particolare?

In questo periodo ho ancora più focalizzato i miei obbiettivi, e capito dove voglio realmente arrivare. Ho preso ancora più consapevolezza di me stessa. Inoltre mi ha aiutata ad eliminare alcune persone nocive per me.

Parlando di spettacolo, cosa segui particolarmente in questo periodo di quarantena? Programmi televisivi, Film, Webshow, oppure leggi libri o ti dedichi a qualche tuo hobbies? Raccontami un po’.

In questo periodo mi guardo molti film su amazon prime e netflix. Prediligo il genere d’azione e drammatico . Il mio hobby è lo sport, però sto cercando anche di seguire il mio social un po di più. Avendo più tempo a disposizione.

C’è un messaggio particolare che vuoi mandare a chi sta leggendo la nostra intervista?

Il messaggio che voglio mandare a tutti i lettori, è di inseguire sempre il proprio essere, le proprie sensazioni e i propri sogni. Fissare un ideale della persona che si vuole diventare e perseguire quello a discapito di tutto e tutti. Porsi piccoli obbiettivi e seguirli con costanza e determinazione. E sicuramente fare come me affrontare tutto con il sorriso e positività❤ anche quando le circostanze non lo permettono, trovarne la forza.

La nostra intervista termina qui, con la speranza di rivederti nuovamente sui set, colgo l’occasione di farti a nome mio e di tutta la mia redazione un grande in bocca al lupo e di darti appuntamento ad una prossima intervista.

Grazie Alex, per me è stato un onore ed un piacere conoscerti e rispondere alle tue domande. Un bacio ❤

Alex Napoleone Wilson

Seguite Beatrice Bonfanti su: https://www.instagram.com/beatricebonfantireal

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Cresce il cast del docufilm a scopo benefico Il cinema non si ferma

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Anche Jane Alexander (Anita B., Rocco Schiavone, Elisa di Rivombrosa) e Ignazio Oliva (Diaz, Lo spietato, The Young Pope) si uniscono alla già fitta schiera di interpreti de “Il cinema non si ferma”, il docufilm realizzato usando esclusivamente smartphone e webcam in ambientazioni domestiche.

“Il progetto Il cinema non si ferma mi è piaciuto da subito” dichiara Jane Alexander. “Sono felice di far parte di un’iniziativa che darà un contributo tangibile alla Protezione Civile, e che dimostra come il cinema e la creatività siano vivi e non si fermino nemmeno in periodi di emergenza come quello che stiamo vivendo”.

Sempre più ricco, dunque, il cast del progetto cui hanno aderito da subito Nicolas Vaporidis, Remo Girone, Karin Proia, Paola Lavini, Augusto Zucchi, Kaspar Capparoni e altri.

“Sono stato coinvolto nel progetto dall’amico regista Marco Serafini con cui ho lavorato ai tempi di Rex” dichiara Capparoni. “Ho accettato con gioia, attratto soprattutto dall’idea di poter ricreare a casa un set vero e proprio, ed essere coordinato a distanza dalle tante professionalità normalmente coinvolte nelle riprese di un film. Non è stato semplice, ma la sfida era stimolante”.

Giro di boa per le riprese de Il cinema non si ferma, che si concluderanno tra un paio di settimane: quattro dei sette episodi sono già stati portati a termine, e si lavora a pieno ritmo per la preparazione del quinto e dei seguenti. “Il nostro obiettivo è quello di terminare il film prima della fine di aprile” dichiara il regista Marco Serafini. “Vogliamo dedicare gli ultimi giorni del mese alle operazioni di post-produzione, così da poter essere i primi a presentare un prodotto finito mentre, purtroppo, l’emergenza sarà ancora in atto. Il nostro obiettivo è regalare qualche risata e un’ora di spensieratezza al pubblico che guarderà la nostra commedia, con la consapevolezza che questo progetto ha uno scopo artistico ma soprattutto benefico”.

I proventi derivati della distribuzione de Il cinema non si ferma, infatti, verranno devoluti alla Protezione Civile. Cast, tecnici e tutte le figure professionali coinvolte nell’iniziativa, hanno deciso di dedicare il proprio tempo e le proprie competenze per un fine nobile, e per dimostrare che (anche se i set cinematografici sono chiusi) la creatività non si arresta.

Il film mette in scena, usando la chiave della commedia, momenti di vita quotidiana ai tempi del Coronavirus: dalla difficoltà di stampare il modulo giusto per l’autocertificazione, alle amicizie che paradossalmente di consolidano a distanza grazie alle videochiamate, alla forzata convivenza di due coniugi che dovrebbero divorziare ma non possono farlo perchè, a causa del virus, I tribunali sono chiusi.

“Con Il cinema non si ferma abbiamo accettato di scendere a compromessi dal punto di vista tecnico e artistico, con la consapevolezza che non è lo scopo di questo progetto ottenere una qualità di tipo cinematografico classico per il nostro prodotto” afferma il produttore Daniele Fioretti. “Abbiamo messo le nostre competenze e il nostro know how da professionisti al servizio di un’iniziativa di tipo benefico, ma la speranza è di tornare il prima possibile sui set come li conosciamo”.

Il cinema non si ferma nasce da un’idea del produttore Ruggero De Virgiliis ed è prodotto da DeltaDue Media Srl di Daniele Fioretti e Daniele Muscolo, insieme a Coevolutions di Marco Perotti.

 

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Max Pieriboni & Melita Toniolo vi aspettano su Facebook per Risorgideremo!

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Amici di Mondospettacolo fra pochi minuti in diretta sul profilo di Max Pieriboni: Risorgideremo, un nuovo webshow tutto da ridere, sono andato a chiedere a Max Pieriboni informazioni in merito.

Ciao Alex un saluto a te e a tutti i lettori di Mondospettacolo.

Abbiamo creato su idea mia e di Beppe Braida  un gruppo fisso  che farà la diretta ogni domenica sera alle 21.00.  L’abbiamo chiamato risorgerideremo e siamo in 5: io  (Max Pieriboni), Beppe Braida, Matteo Iuliani alias Bruce Ketta, Pietro Diomede e Didi Mazzilli. Ogni domenica ci sarà un ospite che interagirà con noi . Stasera sarà insieme a noi Melita Toniolo.

Il tutto è stato pensato e realizzato per strappare un sorriso alle persone, in questo periodo triste e di forte preoccupazioni e l’intento è di tener compagnia alle persone e dare loro un po’ di serenità.

Vi aspetto fra 15 minuti sul mio profilo facebook https://www.facebook.com/max.pieriboniprofilodue

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