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“IL CAMBIO DEI CAVALLI”: L’ETERNA FRANCA VALERI E URBANO BARBERINI IN SCENA A ROMA

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L’inossidabile e praticamente immortale Franca Valeri è tornata in scena a Roma. Ancora una volta, nonostante i 95 anni compiuti due mesi fa. Ancora con una commedia di cui è anche autrice. E ancora in coppia con Urbano Barberini. Ma il ripetersi ormai ciclico di questo “rituale” continua a mietere successi e consensi. Sarà perché ancora una volta “si va a vedere Franca”, sarà perché lo si fa per stupirsi di come una donna quasi centenaria e malata da tempo possa ancora regalare tutta se stessa al pubblico che da quasi 70 anni la adora, sarà perché la sua scrittura garbata ma al tempo stesso ironica e pungente riesce ancora a strappare sorrisi ed applausi. O sarà perché, al netto di scaramanzie e auguri di vita eterna, ognuno di noi dentro di sé avrà pensato in questi anni “andiamo, che magari non ci sarà un’altra occasione”. Poco importa, perché quando si apre il sipario e lei appare lì, teneramente seduta sulla sua sedia, tutto il resto si dimentica e ci si lascia rapire dal fascino emanato da questa piccola e apparentemente indifesa signora. Ma bastano poche battute per ritrovare la solita ironica e dissacrante leonessa, che sotto quel docile aspetto nasconde la verve di sempre.

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Accanto a Franca Valeri c’è il sempre bravo Urbano Barberini, che negli anni ha saputo ritagliarsi un posto di tutto rispetto sulla scena italiana (che fa da contraltare allo snobbismo della TV nei suoi confronti), oltre ad ottenere grandi risultati nelle vesti di Assessore alla Cultura del comune di Tivoli. Sul palco si percepisce tutto “l’amore” e la complicità che ci sono fra lui e la Valeri, dopo ormai ben 20 anni di proficua collaborazione, e questo rende ancora più piacevole e credibile il loro rapporto tra “quasi figlio” e “quasi mamma”. Già, perché “Il cambio dei cavalli” parla proprio del continuo confronto di questa improbabile accoppiata, composta da Oderzo, imprenditore ultracinquantenne scapolo (e intenzionato a restarlo) e quella che non è né sua madre né una matrigna, ma nientemeno che l’amante del defunto padre, Anne Marie. Nonostante “Odo” una madre naturale ce l’abbia già, il loro rapporto è migliore di quello che hanno molti figli/mamme reali, con Anne Marie che stravede per lui e cerca sempre di tenerlo lontano da guai e figuracce e lui che ogni volta va a trovarla per confrontarsi, ascoltandone i consigli, in questa liturgia che prosegue per tutto lo spettacolo, tra ricordi del padre/amante scomparso, verità non dette o sentimenti non esternati. Tra questi dialoghi “salottieri” si fa largo Galette (ben interpretata da Alice Torriani), una delle tante “signorine” che ronzano intorno a Oderzo, in cerca di un marito facoltoso per sistemarsi. E chissà che dopo le iniziali diffidenze nei suoi confronti, con tanto di battute al vetriolo, non sia proprio la protettiva Anne Marie ad aiutarla nell’impresa di mettere l’anello al dito del suo “figlioccio”.

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Lo spettacolo in scena fino al 27 settembre al Teatro della Cometa, un atto unico di 80 minuti diretto da Giuseppe Marini, è ironico, garbato e un pò nostalgico, con una scenografia a due piani composta da un praticabile girevole fatto su misura per Franca Valeri, che le permette di restare seduta in scena mentre intorno le si alternano un’ufficio da cui lei risponde all’immancabile telefono (che usa anche per ironiche chiamate indirizzate al suo cuoco personale), una sala da pranzo per pasteggiare e i tavolini di un bar in cui bere qualcosa; nel piano superiore invece troviamo le camere da letto in cui Oderzo e Galette avranno il loro continuo tira e molla, tra dubbi e soluzioni di comodo.20150917_214450

Alla prima di giovedi scorso sono stati tanti e meritati gli applausi finali (tra cui quelli di un altro mostro sacro come Carlo Giuffrè), con l’ovvio picco per la decana del nostro teatro che durante questo “cambio dei cavalli”, equiparabile all’odierna pausa per “fare benzina”, riesce ancora una volta ad affrontare in un modo non convenzionale il confronto fra diverse generazioni (ben tre), condendolo di questioni esistenziali sulla reale essenza/valenza dei rapporti umani, ma sempre con quell’innato tocco ironico e dissacrante che sarà in eterno il marchio di fabbrica dell’immortale Franca Valeri.

 

Ivan Zingariello

 

INFO SPETTACOLO:
“Il cambio dei cavalli”
Scritto da Franca Valeri
Regia di Giuseppe Marini
Con Franca Valeri, Urbano Barberini e Alice Torriani
Teatro della Cometa – via del Teatro Marcello 4, Roma
in scena fino al 27 settembre 2015

Locandina Il cambio dei cavalli

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DJ TILO: ‘SEXY MAMA’ E’ IL NUOVO SINGOLO DEL NOTO PRODUTTORE VENETO IN ROTAZIONE SU RADIO M20 DISPONIBILE ALL’INTERNO DELLA COMPILATION HIT MANIA DANCE 2015

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Arriva in tutte le radio, sul web e nei digital store arriva ‘Sexy Mama‘, il nuovo remix che porta la firma del noto Dj Tilo. Coinvolgente e ritmato il nuovo singolo del noto produttore e dj veneto, ci ricorda l’estate che ci ha appena lasciato. ‘Sexy Mama’ è distribuito su etichetta Universal Music Italia e sta spopolando su Radio M2O.
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Attilio Caldognetto, in arte DJ Tilo, nasce a Vicenza il 2 aprile 1981, e si avvicina in età adolescenziale alla musica ed in particolare a metà degli anni 90′ nella sua abitazione con il primo software windows per la composizione musicale midi. Attualmente DJ Tilo è impegnato nella realizzazione discografica propria, alternando la musica al video e firmando videoclip musicali di artisti noti a livello nazionale, collaborando con alcune radio network e radio locali, oltre ad avere in produzione il suo primo lungometraggio, un film vero e proprio che coinvolge piu’ di 100 attori da tutto il Veneto con il Patrocinio e la collaborazione di molte aziende partnership. 
 
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Marco Masciopinto

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DEBORAH SORRENTINO E SALVATORE MANISCALCHI A PASSEGGIO MANO NELLA MANO! SARA’ SOLO LAVORO?

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E’ stata soltanto una “Semplice serata tra amici” così l’attore Salvatore Maniscalchi ha dichiarato ai nostri microfoni riferendosi a chi lo ha visto un paio di sere fa passeggiare mano nella mano con la pornostar Deborah Sorrentino.

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“Non capisco cosa ci sia di così interessante e trascendentale” – ha dichiarato l’attore Salvatore Maniscalchi – ,  in merito al fatto di essere stato visto passeggiare “mano per mano” per le vie di Settimo Torinese. E’ una mia amica, nonché collega anche se appartiene ad un segmento diverso della cinematografia. E non è nemmeno l’unica se proprio vogliamo dirla tutta , anche se ho la fama di “sciupa femmine” e mi vengono spesso  attribuiti flirt con donne del mondo dello spettacolo. Tra le mie conoscenze ricordo la mitica Moana Pozzi alla quale davo consigli sulle acconciature da adottare. Si certo, Deborah Sorrentino sarà una tra le mie gradite ospiti del party di lunedì 21 Settembre al Just Cavalli di Milano , dove la mia collega Eleonora Cassandra Espago ha organizzato per me l’evento.

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Il nostro incontro dell’altra sera, era del tutto professionale, ci lega il fatto che abbiamo in progettazione alcuni lavori cinematografici e non, da svolgere nel corso di quest’anno ed essendo liberi entrambi da impegni di lavoro,  abbiamo approfittato di una serata goliardica svoltasi al “ CA’ FE’” di Settimo Torinese che oltretutto é di proprietà della mia carissima amica Indira, bravissima Lady barman.

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Ma poi, scusate cosa c’è di così strano, se si pensa che anche nell’ultimo film “ SEI TUTTO QUELLO CHE VOGLIO” per la regia di Dado Martino che sarà presente nelle sale italiane da Ottobre 2015 ho recitato con la bellissima e stimatissima collega Stefania Pecchini che da poco ha effettuato il cambio di sesso e con la quale a breve affronterò un nuovo set cinematografico. Dovrò quindi aspettarmi agguati e appostamenti? Ci tengo a precisare che si, è  vero non sono insensibile al fascino femminile, ma vorrei fosse chiaro il concetto, come lo è già da sempre agli addetti ai lavori, che quando sono sotto produzione, non intraprendo nessun tipo di relazione sentimentale con le colleghe.

N.W.

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ANTHEA: FOTOMODELLA, STUDENTESSA DI GIURISPRUDENZA, GINNASTA E ISTRUTTRICE DI GINNASTICA RITMICA…

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Il tuo vero nome qual’ è?

Il mio nome è proprio Anthea all’anagrafe, non è un nome d’arte
Sono fotomodella di Avellino, studentessa di giurisprudenza, ginnasta e istruttrice di ginnastica ritmica…
E Pin Up ad eventi automobilistici e raduni. Con la ginnastica ritmica ho iniziato a 9 anni fino ad arrivare ai 18 e a diplomarmi come istruttrice e giudice di gara regionale alla Federazione Ginnastica d’Italia. Uno sport che mi ha fatto vivere mille emozioni fin dal primo momento, sia come ginnasta, sia come istruttrice, sia come giudice di gara.

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Ami farti fotografare, ma anche fotografare……..

Molto..amo il mondo della fotografia in tutte le sue sfumature, e amo fotografare perché a mio parere ogni fotografia racchiude un momento, un espressione del viso e del corpo e soprattutto un ricordo..mi piace l’idea di rivedere un domani foto che rappresentino momenti e fasi del mio passato.

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Ti affascina il mondo dello spettacolo. Perché?

Sono sempre stata affascinata da questo mondo fin da piccola in tutte le sue sfaccettature, un pò per curiosità, un po’ perché credo che permetta ad ogni modo di mettersi in gioco.

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Ti definisci una ragazza solare, dolce, spontanea e molto testarda……

Già. La testardaggine soprattutto è una delle caratteristiche principali che mi rappresentano. Ascolto i consigli di tutti, ma alla fine faccio sempre di testa mia e se punto ad un obiettivo faccio di tutto per raggiungerlo.

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La tua meta da raggiungere…

Beh, sono diverse. Innanzitutto la mia priorità al momento è quella di laurearmi. Poi di realizzarmi professionalmente. Aspiro a diventare avvocato prima di tutto, ma la mia ambizione principale è quella di diventare pubblico ministero, o perché no, commissario di polizia.

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Vorresti studiare recitazione per diventare attrice?

Si, la recitazione così come il mondo dello spettacolo mi ha sempre affascinato. Mi piacerebbe interpretare personaggi diversi per vedere fino a che punto riuscirei ad arrivare. Credo che la recitazione in un qualche modo serva anche a conoscersi di più, a conoscere di più la propria persona e soprattutto a mettersi in gioco…

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Quali emozioni provi nelle sfilate di moda o effettuando shooting?

Tante. Dalla timidezza e l’insicurezza appena salgo su una passerella o appena entro in uno studio fotografico alla sicurezza e alla gioia, spensieratezza e spontaneità dopo la prima uscita per quanto riguarda le sfilate o dopo la prima mezz’ora quando si tratta di scattare. Cerco di vivere sempre le cose con la massima semplicità e spontaneità, e soprattutto, col sorriso sulle labbra.

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I tuoi contatti social?

Facebook, Twitter, Instagram.

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Cosa vuoi aggiungere?

Potrà sembrare scontato o la solita frase fatta, ma l’unica cosa che voglio aggiungere è appunto quella di vivere ogni cosa col sorriso, belle o brutte che siano, la vita è breve e i momenti brutti non mancano mai. L’importante è superarli e non arrendersi mai. Un sorriso può cambiare la giornata a te e a chi ti circonda.

Paolo Isa

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PUTIN HA CONCESSO LA CITTADINANZA RUSSA A ROY JONES JR.

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Dopo il celebre attore francese Gerard Depardieu, anche il pluripremiato pugile e rapper americano Roy Jones Jr. ha ottenuto nei giorni scorsi da Vladimir Putin la cittadinanza russa. Il prossimo ad ottenere la cittadinanza potrebbe essere, a breve, il titolato campione americano di MMA Jeff Monson. (Nella foto: Putin insieme a Roy Jones Jr. durante il loro amichevole incontro dello scorso 19 agosto, in Crimea).

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16 settembre/TASS/. L’ex campione del mondo di box – nonché rapper – l’americano Roy Jones Jr., è un grande estimatore del Presidente Putin. Risale infatti al 19 agosto scorso il loro amichevole incontro a Sebastopoli, in Crimea. In quell’occasione l’atleta aveva comunicato a Putin di voler diventare un cittadino russo e il presidente si disse pronto ad aiutarlo qualora il pugile avesse legato la sua futura vita alla Russia. Il giorno successivo, a Yalta (Crimea), il boxer presentò ufficialmente domanda di cittadinanza. Il 12 settembre è infine arrivata la concessione ufficiale da parte del presidente.

Roy Jones Jr., recentemente balzato alle cronache per essere finito nella nuova “black-list” emanata dal governo ucraino, è nato nel 1969, ed è stato considerato come uno dei pugili più importanti del mondo, indipendentemente dalla categoria di peso. Ha iniziato la sua carriera professionale di boxe nel 1989 e ha vinto titoli mondiali in quattro categorie diverse.

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Grazie alla significativa amicizia con Jones Jr., il leader del Cremlino si rende ancora più popolare nel mondo afroamericano, soggetto ancora a una forte ineguaglianza negli Stati Uniti.

Prossima cittadinanza russa concessa a personaggi famosi potrebbe essere quella a Jeff Monson, il titolato atleta americano di MMA, le arti marziali miste, che ha già presentato nei mesi scorsi domanda ufficiale al Cremlino.

Il portavoce presidenziale, Dmitry Peskov, ha affermato in proposito che ‘la richiesta sarà sicuramente presa in considerazione, ma che la decisione finale spetta al presidente”. Ha poi aggiunto che, in generale, Monson “è noto per le sue simpatie verso il nostro Paese”.

Monson, 44 anni, ha annunciato lo scorso anno di aver presentato i documenti per diventare un cittadino della Russia e durante la sua visita a Mosca lo scorso giugno, ha chiesto a Vladimir Zhirinovsky, leader del Partito Liberal Democratico della Russia (LDPR), di aiutarlo nell’ottenimento della cittadinanza.

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Monson vanta un record di 78 combattimenti (55 vittorie, 22 sconfitte, 1 pareggio). È nato ad Olympia, nello stato di Washington, il 18 gennaio 1971. Il combattente americano è stato due volte vincitore del World Championship ADCC Submission Wrestling, e un’altra volta del campionato del mondo del No Gi Jiu-Jitsu brasiliano.

Tra i numerosi tatuaggi sul suo corpo, Monson sfoggia due tatuaggi in russo con su scritto ‘Svoboda’ (libertà), e ‘Solidarnost’ (solidarietà). Tatuaggi con falce e martello (simbolo della ex Unione Sovietica) e un altro con la stella rossa e nera, sono anche tatuati sul suo corpo.

In uno dei laboratori di tatuaggio di Mosca, all’inizio di quest’anno, Monson si è fatto tatuare, su tutta la lunghezza della coscia sinistra, l’immagine del monumento russo, di fama mondiale, conosciuto come la “Statua della Madre Russia”. Il monumento, che si trova a Mamaev Kurgan, nella città russa di Volgograd, è stato eretto per commemorare l’impresa eroica dei soldati sovietici in una delle più sanguinose battaglie della Seconda Guerra Mondiale, conosciuta come la battaglia di Stalingrado.

Infine, lo scorso febbraio, Monson ha donato il premio in denaro di una sua vittoria atletica alla popolazione e ai bambini del Donbass.

Fonti:
http://tass.ru/en/politics/820659

http://tass.ru/en/sport/821462

Il sito officiale di Roy Jones Jr.: http://www.royjonesjr.com

Video: L’incontro Roy Jones – Putin https://www.youtube.com/watch?v=lBpe7ICPx3Y

Monson dona il premio ai bambini del Donbass: https://www.youtube.com/watch?v=bDPhKMGvlSU

N.W.

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VICTOR ORBAN: L’INVASIONE SPAZZERA’ VIA L’EUROPA! ECCO PERCHE’ HO FATTO COSTRUIRE I MURI

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Viktor Orban

Credete veramente che l’identità europea sia minacciata dai profughi?
Sì, e ve lo spiego meglio. Abbiamo studiato quello che è successo nei paesi dell’Europa occidentale negli ultimi anni. Nonostante gli sforzi sinceri da parte dei governi occidentali, le comunità musulmane non si sono realmente integrate, pensate alle periferie di Parigi, di Londra e di altre realtà. Se una nazione vuole una società multiculturale, allora ha il diritto di averla. Noi ungheresi però non vogliamo una società multiculturale. Perché il cristianesimo è in crisi e sta perdendo  fedeli. Se si lascieranno entrare centinaia di migliaia di musulmani nel nostro continente, saranno presto milioni.

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Questa è semplicemente la logica dovuta al fatto che i migranti provengono in maggioranza da paesi musulmani, e vi ricordo che sono centinaia di milioni nel mondo. Il problema non è tanto la religione in se, ma la cultura, i valori, gli stili di vita, le abitudini sessuali, la libertà di espressione, e la parità tra uomini e donne.Ecco perchè ho costruito i muri!

V.O.

Fonte: http://diepresse.com/home/politik/aussenpolitik/4822692/Orban_Muslime-werden-bald-mehr-als-wir-sein

 

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STANOTTE GLI “EMMY AWARDS”, GLI OSCAR DELLA TV AMERICANA, IN DIRETTA SU RAI4

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Emmys 2015

Tutto pronto a Los Angeles per la cerimonia di premiazione degli Emmy Awards 2015, gli Oscar della televisione americana, giunta alla 67a edizione.

Dopo la mancata copertura televisiva italiana dello scorso anno, stanotte sarà RAI4 a trasmetterla in diretta, con l’inizio del pre-show fissato per l’1.00 ora italiana e il commento di Fabio Canino e Andrea Fornasiero.

Conduttore della serata dal Microsoft Theatre di Hollywood sarà l’attore e comico Andy Samberg, che due anni fa vinse il Golden Globe come miglior attore per la serie Brooklyn Nine-Nine (mentre agli Emmy non ebbe neanche la nomination di categoria, stranezze americane..)

Samberg

(nella foto il conduttore Andy Samberg)

Innumerevoli le categorie premiate, dalle Serie TV fino ai Talk-show, passando per attori, attrici, registi, sceneggiatori, autori e quant’altro. Per quest’anno il pieno di nominations lo hanno fatto la quinta stagione del collaudatissimo “Il trono di spade” (ben 24) e “American horror story: Freak show” (19), quarta stagione della serie horror-cult di Ryan Murphy e Brad Falchuk. Seguono, staccatissime, la miniserie “Olive Kitteridge” (13), il film TV “Bessie” (12) e poi con 11 nominations i già premiati in passato “House of Cards” e “Mad Men”, oltre alla serie rivelazione dello scorso anno “Transparent”.

Queste le nominations per le tre categorie principali:

Miglior serie drammatica (l’anno scorso vinse l’ultima stagione di “Breaking Bad”)

Better Call Saul, Downton Abbey, Homeland, House of Cards, Mad Men, Orange Is the New Black, Il Trono di Spade

Miglior serie commedia (l’anno scorso vinse “Modern Family”)

Louie, Modern Family, Parks and Recreation, Silicon Valley, Transparent, Unbreakable Kimmy Schmidt, Veep

Miglior miniserie (l’anno scorso vinse “Fargo”)

American Crime, American Horror Story: Freak Show, The Honourable Woman, Olive Kitteridge, Wolf Hall

 

L’elenco completo delle nominations lo trovare in calce all’articolo.

Appuntamento quindi su Rai4 (canale 21 del digitale terrestre o canale 104 di Sky) per i nottambuli e gli amanti delle Serie TV a partire dall’1.00 per il pre-show e dalle 2.00 per la cerimonia di premiazione.

 

Ivan Zingariello

nominations

Queste tutte le altre nominations di quest’anno:.

Miglior talent show 

The Amazing Race

Dancing with the Stars

Project Runway

So You Think You Can Dance

The Voice

Top Chef

 

Miglior varietà talk show 

The Colbert Report, trasmesso da Comedy Central

The Daily Show with Jon Stewart, trasmesso da Comedy Central

Jimmy Kimmel Live!, trasmesso dalla ABC

Last Week Tonight with John Oliver, trasmesso dalla HBO

Late Show with David Letterman, trasmesso dalla CBS

The Tonight Show Starring Jimmy Fallon, trasmesso dalla NBC

 

Miglior varietà di sketch 

Drunk History

Inside Amy Schumer

Key & Peele

Portlandia

Saturday Night Live

 

Miglior attore protagonista in una serie drammatica 

Kyle Chandler, per aver interpretato John Rayburn in Bloodline

Jeff Daniels, per aver interpretato Will McAvoy in The Newsroom

Jon Hamm, per aver interpretato Don Draper in Mad Men

Bob Odenkirk, per aver interpretato Jimmy McGill in Better Call Saul

Liev Schreiber, per aver interpretato Ray Donovan in Ray Donovan

Kevin Spacey, per aver interpretato Frank Underwood in House of Cards – Gli intrighi del potere

 

Miglior attrice protagonista in una serie drammatica 

Claire Danes, per aver interpretato Carrie Mathison in Homeland – Caccia alla spia

Viola Davis, per aver interpretato Annalise Keating in How to Get Away with Murder

Taraji P. Henson, per aver interpretato Loretha “Cookie” Lyon in Empire

Tatiana Maslany, per aver interpretato Beth, Sarah, Cosima, Alison, Helena, Rachel, Katja, Jennifer, Tony e Krystal in Orphan Black

Elisabeth Moss, per aver interpretato Peggy Olson in Mad Men

Robin Wright, per aver interpretato Claire Underwood in House of Cards – Gli intrighi del potere

 

Miglior attore protagonista in una serie commedia 

Anthony Anderson, per aver interpretato Andre Johnson in Black-ish

Louis C.K., per aver interpretato sé stesso in Louie

Don Cheadle, per aver interpretato Marty Kaan in House of Lies

Will Forte, per aver interpretato Phil Miller in The Last Man on Earth

Matt LeBlanc, per aver interpretato sé stesso in Episodes

William H. Macy, per aver interpretato Frank Gallagher in Shameless

Jeffrey Tambor, per aver interpretato Maura Pfefferman in Transparent

 

Miglior attrice protagonista in una serie commedia 

Edie Falco, per aver interpretato Jackie Peyton in Nurse Jackie

Lisa Kudrow, per aver interpretato Valerie Cherish in The Comeback

Julia Louis-Dreyfus, per aver interpretato Selina Meyer in Veep – Vicepresidente incompetente

Amy Poehler, per aver interpretato Leslie Knope in Parks and Recreation

Amy Schumer, per aver interpretato sé stessa in Inside Amy Schumer

Lily Tomlin, per aver interpretato Frankie Bergstein in Grace and Frankie

 

Miglior attore protagonista in una miniserie o film 

Adrien Brody, per aver interpretato Harry Houdini in Houdini

Ricky Gervais, per aver interpretato Derek nello speciale finale di Derek

Timothy Hutton, per aver interpretato Russ in American Crime

Richard Jenkins, per aver interpretato Henry Kitteridge in Olive Kitteridge

David Oyelowo, per aver interpretato Peter Snowden in Nighingale

Mark Rylance, per aver interpretato Thomas Cromwell in Wolf Hall

 

Miglior attrice protagonista in una miniserie o film 

Maggie Gyllenhaal, per aver interpretato Nessa Stein in The Honourable Woman

Felicity Huffman, per aver interpretato Barb in American Crime

Jessica Lange, per aver interpretato Elsa Mars in American Horror Story: Freak Show

Queen Latifah, per aver interpretato Bessie in Bessie

Frances McDormand, per aver interpretato Olive Kitteridge in Olive Kitteridge

Emma Thompson, per aver interpretato Mrs. Lovett in Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street (Live from Lincoln Center)

 

Miglior attore non protagonista in una serie drammatica 

Jonathan Banks, per aver interpretato Mike Ehrmantraut in Better Call Saul

Jim Carter, per aver interpretato Charles Carson in Downton Abbey

Alan Cumming, per aver interpretato Eli Gold in The Good Wife

Peter Dinklage, per aver interpretato Tyrion Lannister ne Il Trono di Spade

Michael Kelly, per aver interpretato Doug Stamper in House of Cards – Gli intrighi del potere

Ben Mendelsohn, per aver interpretato Danny Reyburn in Bloodline

 

Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica 

Uzo Aduba, per aver interpretato Suzanne Warren in Orange Is the New Black

Christine Baranski, per aver interpretato Diane Lockhart in The Good Wife

Emilia Clarke, per aver interpretato Daenerys Targaryen ne Il Trono di Spade

Joanne Froggatt, per aver interpretato Anna Bates in Downton Abbey

Lena Headey, per aver interpretato Cersei Lannister ne Il Trono di Spade

Christina Hendricks, per aver interpretato Joan Harris in Mad Men

 

Miglior attore non protagonista in una serie commedia 

Andre Braugher, per aver interpretato il capitano Ray Holt in Brooklyn Nine-Nine

Tituss Burgess, per aver interpretato Titus Andromedon Unbreakable Kimmy Schmidt

Ty Burrell, per aver interpretato Phil Dunphy in Modern Family

Adam Driver, per aver interpretato Adam Sackler in Girls

Tony Hale, per aver interpretato Gary Walsh in Veep – Vicepresidente incompetente

Keegan-Michael Key, per aver interpretato vari personaggi in Key & Peele

 

Miglior attrice non protagonista in una serie commedia 

Mayim Bialik, per aver interpretato Amy Farrah Fowler in The Big Bang Theory

Julie Bowen, per aver interpretato Claire Dunphy in Modern Family

Anna Chlumsky, per aver interpretato Amy Brookheimer in Veep – Vicepresidente incompetente

Gaby Hoffmann, per aver interpretato Ali Pfefferman in Transparent

Allison Janney, per aver interpretato Bonnie in Mom

Jane Krakowski, per aver interpretato Jacqueline Voorhees in Unbreakable Kimmy Schmidt

Kate McKinnon, per aver interpretato vari personaggi in Saturday Night Live

Niecy Nash, per aver interpretato Denise Ortley in Getting On

 

Miglior attore non protagonista in una miniserie o film 

Richard Cabral, per aver interpretato Hector Tonz in American Crime

Michael Kenneth, per aver interpretato Jackie Gee in Glee

Damian Lewis, per aver interpretato Enrico VIII in Wolf Hall

Bill Murray, per aver interpretato Jack Kenninson in Olive Kitteridge

Denis O’Hare, per aver interpretato Stanley in American Horror Story: Freak Show

Finn Wittrock, per aver interpretato Dandy Mott in American Horror Story: Freak Show

 

Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film 

Angela Bassett, per aver interpretato Desiree Dupree in American Horror Story: Freak Show

Kathy Bates, per aver interpretato Ethel Darlin in American Horror Story: Freak Show

Zoe Kazan, per aver interpretato Denise Thibodeau in Olive Kitteridge

Regina King, per aver interpretato Aliyah Shadeed in American Crime

Mo’Nique, per aver interpretato Ma Rainey in Bessie

Sarah Paulson, per aver interpretato Dot e Bette Tattler in American Horror Story: Freak Show

 

Miglior regia per una serie drammatica 

Lesli Linka Glatter, per l’episodio Operazione Haqqani di Homeland – Caccia alla spia

David Nutter, per l’episodio Madre misericordiosa de Il Trono di Spade

Jeremy Podeswa, per l’episodio Le Serpi delle Sabbie de Il Trono di Spade

Steven Soderbergh, per l’episodio Method and Madness di The Knick

Tim Van Patten, per l’episodio Eldorado di Boardwalk Empire – L’impero del crimine

 

Miglior regia per una serie commedia 

Louis C.K., per l’episodio Sleepover di Louie

Armando Iannucci, per l’episodio Testimony di Veep – Vicepresidente incompetente

Mike Judge, per l’episodio Sand Hill Shuffle di Silicon Valley

Phil Lord e Chris Miller, per l’episodio Alive in Tucson di The Last Man on Earth

Jill Soloway, per l’episodio Gita autunnale di Transparent

 

Miglior regia per un film, miniserie o speciale drammatico 

Hugo Blick, per The Honourable Woman

Lisa Cholodenko, per Olive Kitteridge

Uli Edel, per Houdini

Peter Kosminsky, per Wolf Hall

Ryan Murphy, per l’episodio Il circo degli orrori di American Horror Story: Freak Show

Dee Rees, per Bessie

Tom Shankland, per la prima stagione di The Missing

 

Miglior regia per un varietà 

Dave Diomedi, per la puntata 2×03 del The Tonight Show Starring Jimmy Fallon

Jerry Foley, per la puntata 42×14 del Late Show with David Letterman

James Hoskinson, per la puntata 11×40 di The Colbert Report

Chuck O’Neil, per la puntata 20×103 di The Daily Show with Jon Stewart

Amy Schumer e Ryan McFaul, per la puntata 12 Angry Men Inside Amy Schumer di Inside Amy Schumer

 

Miglior sceneggiatura per una serie drammatica 

David Benioff e D.B. Weiss, per l’episodio Madre misericordiosa de Il Trono di Spade

Joshua Brand, per l’episodio Do Mail Robots Dream of Electric Sheep? di The Americans

Semi Chellas e Matthew Weiner, per l’episodio Orizzonte perduto di Mad Men

Gordon Smith, per l’episodio Five-O di Better Call Saul

Matthew Weiner, per l’episodio Da persona a persona di Mad Men

 

Miglior sceneggiatura per una serie commedia 

Alec Berg, per l’episodio Two Days of the Condor di Silicon Valley

Simon Blackwell, Armando Iannucci e Tony Roche, per l’episodio Election Night di Veep – Vicepresidente incompetente

Louis C.K., per l’episodio Bobby’s House di Louie

David Crane e Jeffrey Klarik, per l’episodio 4×09 di Episodes

Will Forte, per l’episodio Alive in Tucson di The Last Man on Earth

Jill Soloway, per l’episodio Rivelazioni di Transparent

 

Miglior sceneggiatura per un film, miniserie o speciale drammatico 

Jane Anderson, per Olive Kitteridge

Hugo Blick, per The Honourable Woman

Stephen Merchant, Gene Stupnitsky e Lee Eisenberg, per Hello Ladies: The Movie

Dee Rees, Christopher Cleveland, Bettina Gilois e Horton Foote, per Bessie

John Ridley, per l’episodio pilota di American Crime

Peter Straughan, per Wolf Hall

 

Miglior sceneggiatura per un varietà 

Autori di The Colbert Report

Autori di The Daily Show with Jon Stewart

Autori di Inside Amy Schumer

Autori di Key & Peele

Autori di Last Week Tonight with John Oliver

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UN INCONTRO MAGICO, BLANDIZZI ILLUMINA IL MASCHIO ANGIOINO CON I CIRQUE DES RÊVES

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Magia ed incanto. Queste le parole chiave che hanno dischiuso le porte, di dimensioni parallele e dato accesso a mondi emotivi pregni di senso, mercoledì scorso, 16 settembre, al Maschio Angioino. Dimensioni parallele abitate dalle vibrazioni del sound del cantautore partenopeo Lino Blandizzi, che ha condotto il numerosissimo pubblico in un viaggio di grande suggestione insieme ai Cirque des Rêves e da una rosa di guest star. Lo spettacolo, inserito nella rassegna Estate a Napoli 2015, inizia con l’intensa voce di Blandizzi chè dà corpo al brano “Quelli con le ali”. Un pezzo che sa emozionare e far vivere momenti sospesi tra sogno e realtà, accompagnato dalle straordinarie coreografie di Zeno. Poi è la volta di “Funambola”, tratto dal precedente album “Il Mondo sul Filo”, che descrive un’equilibrista che cammina sul filo lasciando sempre tutti col fiato sospeso. Quello stesso senso di “sospensione” tipico dell’esistenza. “La vita – spiega Blandizzi – è caratterizzata da un senso di continua imprevedibilità, nel bene e nel male, che ci porta ad essere tutti un po’ funamboli.

2 Lino Blandizzi & i Cirque des Rèves

Così è la quotidianità di tanti, e di noi artisti, spesso in precario equilibrio”. Ogni brano è stato un’esplosione di musica, un susseguirsi di nuove energie che si sono fuse con le sonorità folk pop internazionali dei Cirque des Rêves in una magica sospensione tra suoni e colori vibranti grazie anche alla partecipazione di artisti come Scacco Matto e Magda D’Angelo. I Cirque des Réves per l’occasione hanno presentato alcune canzoni del loro nuovo lavoro discografico “Mirabilia” prodotto da Maartin Allcock. Un’alchimia di note, timbri ritmici e percorsi artistici davvero efficace e interessante, esaltati dall’incontro dal vivo, grazie anche alla voce di Lisa Starnini leader dei Cirque des Rêves. Uno spettacolo nello spettacolo, capace di emozionare e coinvolgere un pubblico attento e trasversale, creando una sorta di universo parallelo, animato da suoni, colori, ritmi ed acrobazie di note che creano suggestioni e risonanze tra anime affini, trasformatesi in riconoscimento e trascinante partecipazione. In un crescendo di ritmo ed emozioni che “ti arrivano ad ondate sulla pelle” per poi mescolarsi sapientemente e ritornare al pubblico attraverso il palco, ecco arrivare il gran finale, tra saluti e ringraziamenti di Blandizzi entusiasta di aver dato vita assieme ai Cirque des Rêves ad una serata dai mille colori dell’anima, dedicata ad una Napoli che sa accogliere, comprendere, integrare, all’insegna del dialogo, ma che a volte si lascia avvolgere dai suoni stridenti della paura del futuro.

3 Lino Blandizzi con LIsa Starnini

“Tutte queste emozioni e sensazioni – sottolinea – il cantautore hanno trovato spazio, espressione, dimora, nella musica, diventando centro di gravità che attira a sé diversi ritmi, cifre stilistiche e generi diversi. Tutto si è trasformato in un’alchimia di suoni vibranti, un amalgama all’insegna del dialogo, del confronto e dello scambio di suggestioni, da cui non poteva che nascere l’incanto”.

Tania Sabatino

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IL PIANETA DEL JAZZ: PAOLO FRESU A PESARO

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Fresu Mondo spettacolo

Paolo Fresu é un grande: si sente ancora l’eco dell’evento realizzato da Paolo Fresu a L’Aquila il 6 settembre scorso, allorché oltre 600 musicisti (tra cui Enrico Rava, Gianluca Petrella, Danilo Rea, Enrico Pierannunzi, Flavio Boltro e Maria Pia De Vito, tutti coinvolti a titolo gratuito), decine di palchi allestiti in altrettante location, un centinaio di concerti (dalle 12 fino a mezzanotte ed oltre) hanno fatto de L’Aquila e del suo centro storico, almeno per un giorno, la capitale del jazz tricolore. E’ stato un evento epocale, irripetibile, probabilmente il più alto mai vissuto dal jazz italiano ed uno dei più importanti nella storia della musica italiana.
“Ma quella di oggi non é stata solo una giornata di solidarietà, organizzata per tenere accesi i riflettori sulla ricostruzione aquilana: é stata una sorta di momento di autoscienza, un’iniziativa attraverso cui il jazz italiano avrà modo di riflettere su sé stesso per capire cosa è diventato nel 2015 -ha esordito Fresu commentando l’iniziativa alla stampa.
“E’ stato un modo per ritrovarci tutti assieme. E’ una cosa che andava fatta e andava fatta proprio all’Aquila e proprio in questo momento storico, in cui si sta discutendo molto di cultura. Noi crediamo che la musica che suoniamo abbia un alto valore culturale: se fino a qualche anno fa il jazz poteva sembrare avulso dalla nostra realtà storica e culturale, oggi è parte del nostro DNA. Contarci all’Aquila in questo momento storico, in cui c’è una discussione accesa sui temi della cultura (quanto vale, cosa porta al nostro Paese, quanto può rappresentare per trovare una via d’uscita alla crisi che stiamo vivendo) era importante. Domani ci porremo diversi quesiti e sicuramente qualche risposta ce la porteremo via. Io dico più d’una”- ha precisato alla fine.
A Pesaro Fresu (tromba, flicorno, live electronics) ha suonato sabato 19 settembre, assieme a Bebo Ferra (chitarra), con cui collabora da anni, nel cortile di Rocca Costanza di Pesaro.
Lo ha fatto con grande successo di pubblico, nell’ambito di “Sa die de sa fraternidade”, la festa promossa dall’Associazione culturale sarda “Eleonora d’Arborea” di Pesaro (presieduta da Luigi Lilliu) unitamente a Comune, Amat, Fano Jazz Network (direzione artistica di Adriano Pedini).
I due musicisti hanno suonato quella che Fresu definisce “musica melange”: si tratta di jazz meticciato con altri linguaggi, carico di una straordinaria energia dinamica.
Fresu (Berchidda, 1961) gioca e punta tutto sui dialoghi: punta la tromba e il flicorno verso Ferra (Cagliari, 1962) ed intreccia un fitto duetto, fatto di domanda e risposta, uscendo dal più classico cliché della figurazione del duo, in maniera decisamente sorprendente.
Grazie al suono del flicorno, i brani assumono una liricità intensa, anche se la melodia si avvicina raramente all’originale: Fresu é volto all’invenzione continua, sia quando si abbandona ad un lirismo quieto, sia quando si scapicolla su ritmi più dinamici. Poco importa il titolo del tema.
Ferra é un’ottima spalla: cresce di concerto in concerto andando a conquistare la palma di uno fra i più attenti innovatori di uno stile chitarristico moderno che trova poche altre esemplificazioni a tale livello espressivo e qualitativo.
Insieme hanno suonato temi originali ma anche vecchie canzoni (E se domani, Fellini), non tralasciando Mare nostrum, le cui tematiche, come hanno ricordato, sono terribilmente attuali.
Non conosco il sardo e non ho potuto comprendere le struggenti parole de A Diosa -più conosciuta come No potho reposare- una canzone scritta nel 1920 da Giuseppe Rachel col tempo di mazurka, sulle parole della omonima poesia, composta cinque anni prima dell’avvocato sarulese Salvatore Sini: versi d’amore che un giovane del luogo dedica alla sua innamorata, da tempo entrati a far parte della cultura e della tradizione popolare sarda.
La poesia, com’é noto, é stata cantata da artisti famosi quali Noah, Anna Oxa, Laura Pausini, Mango ma primo fra tutti e nella versione più commuovente, dal grande Andrea Parodi con il formidabile gruppo dei Tazenda.

Paola Cecchini

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“DONNE CHE NON TE LE ASPETTI” A SCHEGGE D’AUTORE

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Pavoni

Nell’ambito della rassegna “Schegge d’autore” del Festival della drammaturgia italiana al Teatro Tordinona di via degli Acquasparta 16, a Roma, nei giorni 2, 3, 4 ottobre 2015 va in scena “Donne che non te le aspetti”, scritto da Giannalberto Purpi che condivide la regia con Chiara Pavoni. Il venerdì e il sabato lo spettacolo è alle 20, 30, la domenica alle ore 17.30. Giannalberto Purpi non è solo autore di varietà e commedie musicali, è uno scrittore sensibile e impegnato. Purpi coglie innumerevoli spunti dalla realtà e racconta sempre storie vere. Oggetto della sua scrittura è la vita vissuta. “Donne che non te le aspetti” racconta quattro storie di donne diverse. Donne che l’autore ha amato profondamente, che sono entrate a far parte della sua vita o che hanno sbagliato nella ricerca dei loro partner. Un banco di prova per quattro attrici di diversa estrazione ed esperienza, guidate dalla grande sensibilità dell’autore che in collaborazione con Chiara Pavoni ne cura la regia. In scena oltre a Chiara Pavoni, Alessia Luongo, Flavia Rossi e Adele Perna.

Michela Zanarella

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FONDAZIONE ITALIA-USA: I VINCITORI DEL PREMIO AMERICA 2015

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La cerimonia di conferimento del Premio America, promosso dalla Fondazione Italia USA, si terrà a Roma giovedì 8 ottobre 2015, alle ore 17, presso la Camera dei Deputati, Aula Gruppi Parlamentari, via Campo Marzio 78.
I premiati per l’edizione 2015 sono Mario Andretti, pilota automobilistico, Nicola Bulgari, vicepresidente Bulgari, Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Kathryn Iacocca, presidente Iacocca Foundation, Monica Maggioni, presidente Rai, Mario Moretti Polegato, presidente Geox, Paolo Nespoli, astronauta, Gabriella Pession, attrice, Uto Ughi, violinista, Vittorio Zucconi, direttore Radio Capital. Un premio speciale alla memoria è stato assegnato al cantante Frank Sinatra.
Nella cornice del Premio America la Fondazione Italia USA attribuirà anche tre medaglie della Camera dei Deputati ad altrettanti studenti di università americane: Samantha Abear, Stefania Rojas, Thomas Oswald Young IV.
La cerimonia di consegna dei premi sarà introdotta dal presidente della Fondazione Italia USA, Barbara Contini, presenterà la manifestazione il giornalista Michele Cucuzza. Il premio consiste in una pregiata opera esclusiva del maestro orafo Gerardo Sacco.

N.W.

 

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CHIARA RAGNINI: TRA LE FOGLIE È IL NUOVO SINGOLO, DA OGGI IN RADIO E NEGLI STORE

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Imperia, 21.09.15

A quattro anni di distanza dal primo disco, Chiara Ragnini torna con un nuovo inedito, un progetto speciale, ad anticipazione del prossimo lavoro discografico in uscita a marzo 2016.

“Tra le foglie” su Amazon.it: http://www.amazon.it/gp/product/B015FKGVTS

Il singolo Tra le foglie, disponibile a partire da lunedì 21 settembre su tutte le piattaforme di digital downloading e digital streaming (iTunes, Amazon, Google Play, Spotify e molte altre), nasce alcuni mesi fa, quando, informalmente, il sindaco di Cipressa (IM), paese nel cuore dell’entroterra del Ponente Ligure, e l’Associazione 1434 di Lingueglietta, il borgo medioevale che ospita Chiara Ragnini dal 2009, chiedono all’artista di comporre una canzone dedicata a Lingueglietta e ai suoi abitanti ed estimatori.

Nasce così una canzone fresca ed orecchiabile, elegante e ritmata, dall’inconfondibile vena poetica che contraddistingue i lavori dell’artista ligure, intitolato Tra le foglie, a descrivere questo piccolo gioiello accarezzato dal vento e dagli ulivi.

La canzone è stata presentata in anteprima ad agosto nella splendida cornice della antica Chiesa Fortezza di S. Pietro nel cuore del borgo medioevale, a cornice di un intenso live set nel quale Chiara ha anticipato al pubblico presente le canzoni del nuovo disco di imminente pubblicazione.

ragninifoglie

Tra le foglie è da oggi in promozione radiofonica e, a partire da ottobre, sarà arricchita da un videoclip musicale interamente girato nel borgo di Lingueglietta.

“Tra le foglie” su CD Baby: http://www.cdbaby.com/cd/chiararagnini3
“Tra le foglie” su Spotify: https://play.spotify.com/album/5QuMSyShJiINC2phZxQghR
Sul web:

www.chiararagnini.it
www.facebook.com/chiara.ragnini.fanpage
www.twitter.com/chiararagnini

N.W.

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PASQUALINO MAIONE PRESENTA IL NUOVO SINGOLO: ‘CI SBATTO LA TESTA’

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Pasqualino Maione_Ci Sbatto la Testa Singolo

UN INNO CONTRO L’ALCOL E LE DROGHE

Pasqualino Maione torna sulle scene musicali con il nuovo singolo ‘Ci sbatto la testa’, brano dal forte contenuto sociale. L’ex concorrente di Amici di Maria De Filippi 7, con il nuovo singolo si schiera apertamente contro lo sballo procurato dall’assunzione di alcool e droghe, denunciando il dramma dello sballo giovanile a cui contrappone l’amore come unica fonte di salvezza.

Pasqualino Maione

“Drogatevi solo d’amore” è il messaggio del brano con cui l’interprere, sta lanciando parallelamente anche sul web tramite i suoi canali social.
‘Ci sbatto la testa’ è stato presentato in anteprima il 26 agosto su Rai1 all’interno della trasmissione ‘Effetto Estate’ condotta da Benedetta Rinaldi ed Alessandro Greco. Il brano arriva a più di un anno di distanza dalla precedente pubblicazione del brano ‘Queste mie parole’ e a sei anni dal primo ed unico album del cantante campano ‘Io sarò lì con te’.

GUARDA IL VIDEOCLIP :

Marco Masciopinto

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LA LEGA DI MATTEO SALVINI ALLA CONQUISTA DI TORINO

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Si è conclusa ieri sera a Torino la Festa della Lega Nord Piemont.

Il parco della Tesoriera della città di Torino, luogo dove si è svolta la manifestazione del carroccio, è stato letteralmente preso d’assalto dai tanti amici e sostenitori della Lega. Ma il momento più importante della manifestazione, si è vissuto con il comizio finale del segretario nazionale della Lega Nord Matteo Salvini.

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Il Capitano “n.d.r così viene affettuosamente chiamato da  milioni di amici e simpatizzanti”, ha parlato per circa un’ ora riguardo diverse tematiche, da quelle internazionali “n.d.r.ricordiamo che Salvini è un Europarlamentare”, a quelle del nostro paese, fino ad arrivare ovviamente ai temi piemontesi e sopratutto torinesi! Una sfida vera e propria è stata lanciata dal capo indiscusso del carroccio a quel Pd che sta governando Torino “n.d.r oserei dire molto male” nella persona del sindaco Piero Fassino.

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Matteo Salvini, ha dato ai militanti torinesi un importante appuntamento che si terrà presumibilmente nel prossimo mese di fronte alle palazzine dell’ex villaggio olimpico MOI, diventate praticamente una terra di nessuno, dove il comune di Torino ha pensato bene di far insediare centinaia di immigrati clandestini, che peraltro, le stesse forze dell’ordine hanno problemi a controllare!

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Prima di Salvini sono intervenuti sul palco i principali protagonisti del carroccio piemontese e torinese, tra questi ricordiamo:

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Il giovanissimo Consigliere Regionale del Piemonte: Alessandro Benvenuto

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Il Capogruppo al Consiglio Regionale: Gianna Gancia

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I Consiglieri Comunali di Torino: Fabrizio Ricca

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e Roberto Carbonera

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Il Segretario Nazionale della Lega Nord Piemont: Roberto Cota

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Il sempre presente e attivissimo Parlamentare Europeo, nonche amatissimo Sindaco di Borgosesia (Vc): Gianluca Buonanno

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Il Deputato: Stefano Allasia

Infine, alla festa della Lega, hanno aderito con grande entusiasmo anche i ragazzi di Casapound: Marco Racca, Matteo Rossino & Co. da tempo ormai, alleati  di Matteo Salvini in tutto il territorio nazionale.

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Insomma, sembra proprio che la squadra torinese e piemontese di Salvini sia molto agguerrita e combattiva, la posta in gioco d’altrocanto è la città da sempre controllata e dominata dalla sinistra, Torino!

Riusciranno gli uomini del carroccio e i loro alleati a cambiare la città? Io e molti altri lo speriamo davvero.

Forza Capitano e Auguri! Oggi è il tuo onomastico.

Alessandro Cunsolo

 

 

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ADDIO A MARIO CAIANO, REGISTA NON BANALE DI TANTI B-MOVIES NOSTRANI

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Mario Caiano

Se n’è andato ieri Mario Caiano. Il regista di “Amanti d’oltretomba” e “Il mio nome è Shangai Joe” è morto a Roma, dove era nato 82 anni fa. Nonostante provenisse da una famiglia agiata (era figlio del produttore Carlo Caiano), Mario aveva sposato la causa comunista, cedendo però poi al fascino della celluloide, che prevalse sulle ambizioni politiche.

Mario Caiano 2

Inizia la sua carrierà nei primi anni ’50 come aiuto regista di commedie, avventure e peplum, fino ad arrivare, seppur non accreditato, a fare da assistente a Sergio Leone in “Per un pugno di dollari”. Attivo anche come sceneggiatore, inizia nel 1962 una lunga maratona registica che lo porta a dirigere ben 18 film in 8 anni, per la maggior parte peplum e western. Tra questi troviamo anche dei piccoli cult, da “Ulisse contro Ercole” a “Maciste gladiatore di Sparta”, da “Le pistole non discutono” fino all’horror “Amanti d’oltretomba” con Barbara Steele e Paul Muller.

Amanti d'oltretombaShangai Joe

Negli anni ’70 esaurito con “Il mio nome è Shangai Joe” il filone western, Caiano passa ai poliziotteschi con titoli che hanno fatto la storia del genere, come “…a tutte le auto della polizia…”, “Milano violenta” e “Napoli spara!”, ma senza disdegnare qualche incursione in altri generi. E ne escono fuori pellicole interessanti e mai banali come il thriller “L’occhio nel labirinto”, il decamerotico “I racconti di Viterbury” e il nazi-porno “La svastica nel ventre”.

ViterburyLa svastica nel ventre

Dal 1982 al 2002 Caiano dirige solo per la televisione (soprattutto RAI), diviso fra mini-serie e TV movie. Durante questo ventennio televisivo si prepara anche ad un ritorno al cinema, quando il produttore Augusto Caminito lo chiama nel 1988 per dirigere “Nosferatu a Venezia”, il film che doveva riportare Klaus Kinski a vestire dopo 10 anni i panni del vampiro herzoghiano. Peccato che il folle attore polacco, famoso per le la sua irascibilità e i suoi litigi con i registi, gli tirò uno specchietto di scena, rifiutandosi categoricamente di proseguire le riprese con lui (nonostante lo avesse già diretto in Shangai Joe). Caiano quindi non potè far altro che lasciare il film, dopo però aver percepito l’intero stipendio. La sua carriera si conclude nel 2002 dopo quasi 50 regie, di cui l’ultima resta il TV Movie “Io ti salverò” con Cristiana Capotondi.

Kinski

(nella foto Klaus Kinski in “Nosferatu a Venezia”)

Negli ultimi anni ha viaggiato molto, ha rilasciato qualche intervista carina (in cui ad esempio ha dichiarato di essere un cinematografaro ma non un cinefilo) e ha scritto anche un’autobiografia dal titolo “Mario Caiano – Autobiografia di un regista di B-Movies”, edita da “Il foglio letterario” di Gordiano Lupi e ricca di interessanti aneddoti di un cinema che non c’è più.

Autobiografia

In definitiva Caiano resta un misconosciuto artigiano del nostro cinema di genere che però, a differenza di tanti altri colleghi anche più blasonati, ha quasi sempre sfornato pellicole interessanti e godibili che meriterebbero una riscoperta, seppur ormai postuma.

 

Ivan Zingariello

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VOLKSWAGEN: SCANDALO DELLE CENTRALINE TRUCCATE GIANLUCA BUONANNO CHIEDE A JUNCKER DI APRIRE UN’INCHIESTA E DOMANDA AL PARLAMENTO EUROPEO UNA RIUNIONE D’URGENZA DELLA COMMISSIONE INDUSTRIA

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Dopo aver appreso dell’apertura dell’inchiesta dell’EPA (Agenzia per la Protezione Ambientale statunitense) sulla questione legata ai dati alterati delle emissioni ambientali delle autovetture diesel della Volkswagen vendute negli USA e, dopo l’ammissione di colpa e le scuse ufficiali presentate dalla stessa casa automobilistica tedesca, urge la necessità di effettuare un’inchiesta a livello europeo per sapere se lo stesso problema possa riguardare auto circolanti in Europa.

Bisogna capire se Volkswagen ha fatto lo stesso giochetto truffaldino con le auto vendute in Europa. Con la salute della gente non si scherza, chi ha sbagliato dovrà pagare, per questo chiedo a Juncker di avviare un’inchiesta e alla commissione Industria del Pe di cui faccio parte, di convocare una riunione d’urgenza.

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I tedeschi, Merkel in testa sono sempre i più bravi quando si tratta di far la morale agli altri popoli, vediamo ora che sono stati scoperti come reagiranno. E’ questa la loro vera natura? Ora è noto a tutti come fanno ad arricchirsi!!! Temo però che l’idra a tre teste che governa l’Europa (Schulz, Juncker e Merkel) farà di tutto per coprire le malefatte del gruppo di Wolfsburg.

In ogni caso hanno trovato in me un osso duro, e il 7 ottobre a Strasburgo quando verrà la Merkel a parlare davanti al Pe riunito in seduta plenaria non perderò certo l’occasione per dirgliene quattro!!!

 Gianluca Buonanno

Deputato al Parlamento europeo

Membro delle Commissioni Industria e Agricoltura

Membro della Delegazione UE-RUSSIA e ACP

 

 

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SIRIA: 28 CACCIA RUSSI PRONTI A COLPIRE L’ISIS. E PRIMI DRONI IN VOLO

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Già «oltre 1.700» gli «specialisti militari» di Mosca nel porto siriano di Tartus. Concordato con Israele «un meccanismo» in grado di prevenire i conflitti tra i due paesi.

21 settembre 2015.

La Russia ha dispiegato 28 aerei da combattimento in Siria. Lo sostengono fonti dell’amministrazione americana secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. La conferma a France Press da funzionari statunitensi. «Ci sono 28 aerei russi da combattimento e d’attacco al suolo» schierati sulla pista di un aeroporto militare nella provincia di Latakia, roccaforte alawita del regime del presidente Bashar al Assad nella parte Nord-occidentale del Paese, hanno riferito i funzionari Usa parlando in condizioni di anonimato. Una svolta che confermerebbe la volontà di Mosca di creare una base militare per aiutare le truppe del regime di Damasco.

E i primi droni iniziano a volare sulla Siria per missioni di sorveglianza. Lo riporta la Reuters sul proprio sito, citando alcuni esponenti dell’amministrazione americana. Non è chiaro quanti droni russi siano coinvolti nelle missioni. L’avvio dei voli dei droni russi mette in evidenza i rischi per i voli americani e quelli russi nel limitato spazio aereo siriano.

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Sarebbero poi «oltre 1.700» gli «specialisti militari» russi nel porto siriano di Tartus, l’unico di Mosca nel Mediterraneo. Lo scrive il quotidiano Kommersant citando una fonte militare secondo cui all’inizio della crisi siriana nella base russa c’erano «solo alcune persone», mentre adesso la presenza militare russa sarebbe molto più forte. Secondo un’altra fonte citata da Interfax, a Tartus ci sono «uno-due compagnie di fanteria di marina, uno-due plotoni di carri armati e una piccola unità di elicotteri».

Intanto l’ambasciata russa a Damasco è stata colpita ieri mattina da un colpo di mortaio, ma non ci sono stati né vittime né danni. Lo ha reso noto il ministero degli esteri di Mosca condannando l’attacco, attribuito a militanti anti governativi, e auspicando una «chiara presa di posizione da parte di tutti i membri della comunita’ internazionale, include le parti regionali». Non è la prima volta che l’ambasciata russa finisce sotto il fuoco dei bombardamenti.

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Mentre Mosca muove sul terreno in Siria, concorda con Israele «un meccanismo» in grado di prevenire conflitti tra i due paesi. Lo ha detto il premier Netanyahu ai giornalisti israeliani. Netanyahu – secondo le stesse fonti – ha anche spiegato che Putin è impegnato «a rendere sicuro che le forze russe in Siria non partecipino ad azioni aggressive contro Israele».

N.W.

Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-09-21/siria-28-caccia-russi-pronti-colpire-l-isis-e-primi-droni-volo-193413.shtml?uuid=ACm0wr1&refresh_ce

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“THE CHOICE” DI ANNAMARIA LORUSSO VINCE QUATTRO PREMI AL BEST SHORTS COMPETITION

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Grande soddisfazione per il Trio LORUSSO/D’ANTONA/SEGAL i nostri magnifici tre, da tempo protagonisti indiscussi del cinema indipendente italiano, hanno infatti appena vinto (con il corto THE CHOICE),  Quattro premi al prestigioso concorso californiano Best Shorts Competition, la vittoria di questi premi viene considerata come la chiave di accesso per accedere al palazzo degli Emmy e degli Oscar.

Ma vediamo nel dettaglio i premi:

thechoice

Miglior Cortometraggio con SPECIAL MENTION

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Roberto D’Antona    (MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA)

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Annamaria Lorusso (MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA)

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Michael Segal            (MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA) 

Complimenti a questi ragazzi che con il loro talento e il loro entusiasmo sono riusciti a raggiungere questo prestigioso traguardo.

Bravi ragazzi, il cinema italiano deve essere fiero di voi!

Fonte: http://bestshorts.net/

Alex Cunsolo

 

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DAMMI 2000 DOLLARI E TI FACCIO DIVENTARE UFFICIALMENTE UN PROFUGO SIRIANO!

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Nick Fagge è un giornalista inglese che in questo scoop ci ha dimostrato come  in Turchia siano sufficienti  2000 dollari per comprare un passaporto, una patente e  una carta d’identità siriana originali.

A questo punto, verrebbe da pensare come per molti criminali sia diventato davvero facile procurarsi una nuova identità, ma la cosa più preoccupante, è che in questo modo si aprirebbero le porte all’infiltrazione terroristica in Europa da parte dei militanti dell’ISIS!

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Insomma, di fronte ad una Europa pronta ad accogliere milioni di profughi siriani, ci sarà da domandarsi quanti di questi saranno realmente siriani e quanti no. Senza contare, che sarà anche possibile far mettere nel documento l’appartenenza alla religione cristiana.

Un vecchio detto recita: fatta la legge trovato l’inganno!

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Forse i paesi dell’est che hanno espresso il loro diniego ad una totale ed incondizionata accoglienza hanno visto giusto, e forse ancora più giusto hanno visto i Russi, che hanno deciso di aiutare i siriani direttamente in Siria, bombardando le postazioni dell’ISIS.

Cosa succederà ora? Ai posteri l’ardua sentenza.

A.C.

Fonte: http://www.dailymail.co.uk/news/article-3235320/PASSPORT-TERROR-MailOnline-reporter-buys-Syrian-papers-sold-ISIS-fighters-sneaking-Europe-hidden-refugees.html

 

 

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MARIO MARTONE PRESENTA TEATRO DI GUERRA PER IL 30ENNALE DI SALA ASSOLI DOMENICA 27 SETTEMBRE ORE 20:30

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Mario Martone a Napoli, domenica 27 settembre 2015 (ore 20.30) per l’inaugurazione del programma del 30ennale della Sala Assoli. Sul grande schermo Teatro di guerra, film del 1998, con Andrea Renzi, Anna Bonaiuto, Iaia Forte, Roberto De Francesco, Marco Baliani, Toni Servillo, Peppe Lanzetta, Angelo Montella, protagonisti di una pellicola che il critico Morando Morandini ha definito “il miglior il film italiano degli anni Novanta”.
Teatro di guerra offre uno sguardo profondo e critico sul mondo teatrale napoletano: le immagini propongono, la vicenda di una giovane compagnia teatrale che intende rappresentare una tragedia greca, riprendendone il tema della guerra e del fratricidio ma ambientandola nella contemporanea Sarajevo sotto assedio del 1994.
La scena si muove su due piani diversi: da un lato si seguono le prove de I sette contro Tebe di Eschilo che si tengono proprio nello spazio off dei Quartieri Spagnoli; dall’altro quelle de La bisbetica domata di Shakespeare diretta dal regista Franco Turco (Toni Servillo) in un, allora ipotetico, Teatro Stabile di Napoli.
Con la proiezione di Teatro di guerra il regista Mario Martone ritorna così nei luoghi in cui ha girato il film: alle sue parole ed al commento in sala, insieme ai protagonisti della pellicola, è affidato il compito di inaugurare la “stagione di festa” per i 30 anni della Sala Assoli. La serata del 27 settembre, curata da Antonella Di Nocera, è la prima di 35 appuntamenti che prevedono un serrato cartellone di teatro, cinema ed incontri. Ingresso in sala regolato da inviti.
Info: Botteghino Sala Assoli tel. 081 19563943 – botteghino@associazioneassoli.it

30 anni fa …
30 anni fa, attigua al Teatro Nuovo, si apriva la Sala Assoli, uno spazio teatrale che per struttura e vocazione era ed è dedicato alla libertà e all’audacia artistica di più generazioni e che ha avuto la forza di mutare la geografia del luogo in cui è sorto: i Quartieri Spagnoli. In questi anni, la Sala Assoli è stata sede degli allestimenti dei successi teatrali europei di grandi registi e interpreti.
Mario Martone, Davide Iodice, Giorgio Barberio Corsetti, Giancarlo Cauteruccio, Andrea Renzi, Francesco Saponaro, Mimmo Borrelli, Enzo Moscato, Pippo Delbono, Carlo Cecchi, Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Vittorio Lucariello, Pierpaolo Sepe, Iaia Forte, Tommaso Tuzzoli, Cristina Donadio, Fortunato Calvino, Antonello Cossia, Raffaele Di Florio, Riccardo Veno, Sergio Longobardi, Ludovica Rambelli, Gaetano Di Vaio, Salvatore Cantalupo, Alessandra Cutolo, Carlo Luglio, Tonino Taiuti, Giovanni Meola, nei prossimi mesi vi ritornano in scena. Ad essi è doveroso accostare il ricordo di straordinari allestimenti qui realizzati da Antonio Neiwiller, Annibale Ruccello, Leo de Berardinis, Peter Gordon, Ricci/Forte, Juan Mayorga, Hanon Reznikov e Judith Malina, Ivica Buljan, Antonio Latella, Arturo Cirillo, Maria Paiato, Licia Maglietta, Enrique Vargas, Jan Fabre, Renato Carpentieri, Lello Serao, Massimo Lanzetta, Memé Perlini, Filippo Timi, Cesar Brie, ma anche le rassegne internazionali di danza contemporanea, i progetti speciali realizzati in collaborazione con istituzioni nazionali, come il Ministero e l’ETI, le attività di formazione, i seminari di studio che hanno coinvolto tutti gli atenei napoletani, i laboratori teatrali, realizzati anche in sinergia con tante associazioni, quella dei Quartieri Spagnoli in primis.

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Teatro di guerra / Sinossi
Una giovane compagnia teatrale napoletana intende rappresentare la tragedia Sette contro Tebe di Eschilo, riprendendo il tema della guerra e del fratricidio ma ambientandola nella contemporanea Sarajevo sotto assedio del 1994.
Tra mille difficoltà e ristrettezze economiche, nella degradata quotidianità dei quartieri Spagnoli, si alternano prove teatrali e scorci privati degli appartenenti allo scalcinato gruppo di attori e figure di contorno. Silvano (Peppe Lanzetta) è una sorta di ras del quartiere che protegge il gruppo, Luisella (Iaia Forte) un’attrice in ascesa che, poco convinta dal progetto, abbandonerà il gruppo per partecipare a un film. Il regista Leo (Andrea Renzi) tiene i rapporti con il collega bosniaco Jasmin ed è l’anima dell’impresa, che però raccoglie solo indifferenza dai giornalisti. Parallelamente, e con tutt’altri mezzi, in un ipotetico Teatro Stabile si svolgono le prove de La bisbetica domata di William Shakespeare, guidate da Franco Turco (Toni Servillo). La grintosa Sara (Anna Bonaiuto), attrice affermata in cerca di nuove motivazioni, passerà da questo secondo gruppo al primo a causa dei contrasti con il regista, ma incontrerà molte difficoltà ad adattarsi alle nuove condizioni di lavoro con Leo.
Nel libro Teatro di guerra. Un diario lo stesso Martone afferma che vicende personali degli attori e accadimenti delle prove teatrali sono confluiti nel film, che però resta costruzione narrativa e non autobiografica.

Titolo: Teatro di guerra
Regia: Mario Martone
Anno: 1998
Durata: 1 h e 53 minuti
Con Andrea Renzi, Anna Bonaiuto, Iaia Forte, Roberto De Francesco, Marco Baliani, Toni Servillo, Peppe Lanzetta, Angelo Montella.
Una produzione: Teatri Uniti e Lucky Red in collaborazione con Raicinemafiction
Premi: Il film è stato presentato nella sezione Un Certain Regard al 51º Festival di Cannes. Secondo il Dizionario dei film di Morandini è il miglior film italiano degli anni novanta.
1998 – David di Donatello per Miglior montaggio a Jacopo Quadri, Nomination Miglior regista a Mario Martone, Migliore attrice protagonista a Anna Bonaiuto, Miglior fotografia a Alessandro Zanon
1999 – Nomination ai Nastri d’argento per Regista del miglior film a Mario Martone, Migliore produttore a Teatri Uniti e Lucky Red, Miglior soggetto a Mario Martone, Migliore sceneggiatura a Mario Martone
1998 – Ciak d’oro per il Migliore sonoro in presa diretta a Mario Iaquone e Daghi Rondanini

Renato Rizzardi

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