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Pamela De Boni: La “Miss Curvy” del Bergamo Sex

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Amici di Mondospettacolo, oggi sono in compagnia di Pamela De Boni: la simpaticissima pornostar curvy, vincitrice del premio omologo al Bergamo Sex.

Pamela, sono appena passate tre settimane da quando durante la tua partecipazione al Bergamo Sex sei stata premiata, raccontami un po’.

Ciao Alex e ciao a tutti i tuoi lettori, si sono felicissima di questo riconoscimento, diciamo che sinceramente non me lo aspettavo, e quando Corrado Fumagalli, mi ha chiamata sul palco per premiarmi come migliore pornostar curvy, mi sono davvero emozionata.

Pamela, dimmi un po’, fai ancora film?

No Alex, mi sono presa un periodo di riflessione.

Ma nonostante questo continui ad esibirti nei locali giusto?

Esatto, diciamo che non faccio più video, ma solo real!

 

I locali, a proposito, ti è mai capitata una brutta esperienza con qualche gestore?

Si Alex, purtroppo si, alcuni gestori non conoscono la parola rispetto, così come mi è successo proprio in un locale della tua città (Torino), dove mi sono proposta per il mio spettacolo e sono stata apostrofata con termini non proprio carini…per fortuna queste cose non capitano quasi mai.

Parliamo un po’ di Pamela nella vita di tutti i giorni: quali sono le tue passioni?

A parte il sesso (ride), mi piacciono tanto i film horror, andare a cavallo e sopratutto vista la vita intensa che faccio stare sul divano tutto il giorno a non far nulla (ride).

Che progetti futuri hai?

Ci sono alcuni progetti lavorativi che sto seguendo, ma ovviamente e tu mi capirai non li dico per scaramanzia.

Come vivi il tuo essere curvy nella tua professione?

Per me essere curvy non è un problema anzi, io lo vivo molto bene, perché l’essere curvy mi da la possibilità di esprimermi in maniera naturale, purtroppo viviamo in una società dove se hai qualche chilo in più vieni vista come una da scartare, ma non è così anzi,  ho migliaia di fans che mi seguono in tutta Italia, e se sono sulle scene è grazie a loro.

Bene Pamela, la nostra chiacchierata finisce qui, ancora complimenti per il premio ricevuto e per la tua grandissima simpatia.

Grazie a te Alex e a tutti i tuoi lettori.

A.C.

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Il cortometraggio Il nome che mi hai sempre dato nel concorso VerticalMovie

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Un racconto d’amore infinito, un viaggio nel passato, un uomo prigioniero del suo spazio umano, orizzontale, terreno. Deciso a partire, attraverso i ricordi, verso un nuovo ed inesplorato “punto di fuga”.

Il nome che mi hai sempre dato si basa su una storia realmente accaduta, di profonda bellezza: la bellezza della malinconia, dell’amore, della morte, del dolore, del ricordo. Il film breve, prodotto da Paradise Pictures in associazione con An.Tra.Cine Produzioni, Alfiere Productions e Social World Film Festival e con il sostegno di Rai Cinema Channel, racconta la storia un vedovo anziano che porta tutti i giorni con sé la foto incorniciata della moglie, si siede sul muretto guardando il mare di Gaeta e rimane in silenzio. “Un gesto profondo e commovente – così l’autore Giuseppe Alessio Nuzzo – che mi ha spinto a scrivere e rielaborare la sua storia, per poterla portare ancora di più nelle case e nei cuori delle persone, una storia dimenticata ma indimenticabile”.

L’opera, girata sia in formato verticale che in orizzontale, vede come protagonista Mariano Rigillo affiancato da Anna Teresa Rossini, Marco Rosso Cacciapuoti e Fabiola Dalla Chiara, e verrà proiettata alle ore 21 del 22 e del 23 Settembre 2018 in Piazza del Popolo a Roma per il concorso Vertical Movie. “Abbiamo deciso di girare questo film breve nel doppio formato – spiega il regista – in modo tale da rendere fruibile la storia e le immagini sia a chi lo guarderà attraverso il mezzo tradizionale come cinema e televisione in orizzontale, ma anche a chi è oramai abituato a visionare filmati sul proprio smartphone in verticale”.

Un ritorno alla regia per Nuzzo dopo il fortunato Lettere a mia figlia con Leo Gullotta che gli è valso la vittoria del Giffoni Film Festival, una menzione speciale ai Nastri d’Argento e oltre 60 premi in tutto il mondo. Classe 1989, è direttore generale del Social World Film Festival, Mostra Internazionale del cinema Sociale, ha al suo attivo diversi documentari ed ha esordito al cinema nel 2017 con il lungometraggio Le verità con Francesco Montanari, Nicoletta Romanoff, Fabrizio Nevola, Anna Safroncik e la partecipazione di Maria Grazia Cucinotta.

Di seguito, il teaser del cortometraggio.

 

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Rilasciato il nuovo trailer italiano de Il ritorno di Mary Poppins

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L’iconica tata più amata di sempre tornerà sul grande schermo a Natale 2018 nel nuovo film Disney Il ritorno di Mary Poppins. Diretto da Rob Marshall (Into the Woods, Chicago), il sequel vedrà Emily Blunt (La ragazza del treno, Into the woods) nel ruolo di Mary Poppins, la tata “praticamente perfetta” che con i suoi straordinari poteri magici riesce a trasformare qualsiasi mansione giornaliera in un’indimenticabile e fantastica avventura. Al suo fianco ci sarà Jack, interpretato da Lin-Manuel Miranda (Hamilton, Oceania), un lampionaio ottimista che si occupa di portare luce (e vita) nelle strade di Londra.

Il ritorno di Mary Poppins è ambientato a Londra durante la Grande Depressione degli anni Trenta, ventiquattro anni dopo gli eventi del film originale. Michael Banks lavora nella stessa banca in cui lavorava suo padre e vive ancora al numero 17 di Viale dei Ciliegi con i suoi tre figli Annabel, Georgie e John e la domestica Ellen. Proseguendo la tradizione inaugurata dalla loro madre, Jane Banks combatte per i diritti dei lavoratori e aiuta la famiglia di Michael. Quando la famiglia subisce una perdita personale, Mary Poppins ritorna magicamente nella vita dei Banks e, con l’aiuto di Jack, li aiuta a ritrovare la gioia di vivere e il senso della meraviglia.

La scrittrice P.L. Travers presentò al mondo la bambinaia più determinata di sempre con il libro del 1934 Mary Poppins, che fu trasformato da Disney nel celebre lungometraggio uscito nel 1964. Il film, diretto da Robert Stevenson e interpretato da Julie Andrews e Dick Van Dyke, divenne il maggiore incasso dell’anno e fu candidato a 13 Oscar® vincendone cinque. Il ritorno di Mary Poppins è ispirato alla grande quantità di materiale inedito presente nei sette libri successivi, rimasti fino a oggi solo sulla carta stampata.

Prodotto dallo stesso Marshall insieme a John DeLuca (Chicago) e Marc Platt (La La Land), il film vanta la presenza nel cast di Ben Whishaw (Spectre) nel ruolo di Michael Banks, Emily Mortimer (Hugo Cabret) nei panni di Jane Banks, Julie Walters (i film di Harry Potter) nel ruolo di Ellen, la domestica dei Banks. Al loro fianco anche l’attore premio Oscar® Colin Firth (Il discorso del re) nei panni di William Weatherall Wilkins, direttore della Banca di Credito, Risparmio e Sicurtà, e l’attrice premiata con tre Academy Award® Meryl Streep (Florence) nel ruolo di Topsy, l’eccentrica cugina di Mary. Nel film il pubblico incontrerà tre nuovi bambini Banks, interpretati da Pixie Davies (Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali), da Nathanael Saleh (Il trono di spade) e dall’esordiente Joel Dawson. Angela Lansbury sarà la signora dei palloncini, un personaggio amatissimo presente nei romanzi di P.L. Travers, e Dick Van Dyke presterà il volto a Mr. Dawes figlio, direttore ormai in pensione della banca che ora è gestita dal personaggio di Firth.

Di seguito, il nuovo trailer ufficiale italiano.

 

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Incantesimi nelle vie della memoria, il nuovo libro di Giuseppe Gallato

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Il Taccuino Ufficio Stampa

Presenta

Incantesimi nelle vie della memoria di Giuseppe Gallato

Incantesimi nelle vie della memoria è una originale raccolta di dieci racconti di genere fantastico. Il tema dell’onirismo e delle sue diverse manifestazioni è trattato in storie fantasy e fantascientifiche con un approccio filosofico e attento a restituire trame intriganti e ricche d’azione. Alla raccolta non manca una vena horror e una predilezione per temi inquietanti quali i condizionamenti psicologici, le incursioni dal mondo dell’aldilà e le lotte contro mostri emersi dallo stesso inconscio dei protagonisti. Giuseppe Gallato ha uno stile molto personale e complesso, e la sua prosa scorre veloce e attrae anche chi non è appassionato del genere fantasy e sci-fi, per le profonde e interessanti tematiche trattate e per le sue raffinate capacità narrative.

 

Titolo: Incantesimi nelle vie della memoria

Autore: Giuseppe Gallato

Genere: Raccolta di racconti

Casa Editrice: Caravaggio Editore

Pagine: 152

Codice ISBN: 978-88-95437-79-8

 

«[…] Siamo anime in costante divenire, fatte di sangue e memoria. Siamo un ineffabile viaggio, immerso nell’eterno Etere del tempo. Siamo il frutto delle passioni, dei desideri e delle volontà che al rintocco di ogni alba lottano contro un passato, un presente e un futuro che non ci appartengono. Siamo la mera illusione di un tempo senza tempo non estraneo alla morte, che annichilisce la dimensione dell’io, e al contempo ricrea in noi l’ambizione dell’ordine, nel suo perpetuo mutare».

Incantesimi nelle vie della memoria di Giuseppe Gallato parla della potenza della mente e del suo infinito espandersi oltre i confini imposti dalla realtà. La raccolta di racconti tratta infatti della dicotomia tra reale e irreale e del tema del sogno, declinandolo nelle varie accezioni che gli sono proprie: dalla figura del corpo onirico, al fenomeno della proiezione astrale fino all’utopia del sogno lucido. Lo scrittore fa sua la magia del sonno «quando la notte spegne i riflettori della coscienza razionale, e la mente è libera di condurci dove il nostro Sé più autentico, la nostra natura, può vagare per rigenerarsi». Un viaggio irto di pericoli e di insidie quello della mente nel momento in cui si sogna, un viaggio che Gallato cerca di raccontare attraverso storie di genere fantasy e fantascientifico in cui i protagonisti si trovano immersi nella loro stessa coscienza, nei loro desideri e nelle loro paure. L’onirismo è trattato con estrema varietà e originalità, e ogni storia raccoglie un campionario di emozioni umane e di immagini sorprendenti, permettendo al lettore di conoscere mondi e ideali nuovi e intriganti. Il confine tra sogno e realtà, definito e labile allo stesso tempo, è il filo conduttore della raccolta, e i suoi personaggi sono viaggiatori in continuo peregrinare tra le due facce di una stessa condizione unite nella dimensione del sonno, in cui le esperienze di vita e le memorie si fondono con le inesplorate e prodigiose capacità della mente. Tra i dieci racconti di Incantesimi nelle vie della memoria, ognuno diverso per il tema trattato, l’ambientazione e il tono della narrazione, si può menzionare la profondità de “Il portatore di anime”, storia amara sulla liberazione di un’anima intrappolata nel confine tra vita e morte, tanto simile a quello tra realtà e sogno; e “Rintocchi di tenebra”, un’agghiacciante storia in cui si mette in scena il confronto ancestrale tra le diverse immagini che ognuno ha di sé, e che spesso prendono il sopravvento sulla vera identità provocando una scissione della coscienza. Giuseppe Gallato ci accompagna in un viaggio verso il confine tra reale e irreale, e ci mostra fino a che punto ci è permesso varcarlo e con quali conseguenze. E racconta della paura dell’ignoto, metaforicamente espressa dal vasto e forse infinito orizzonte del sogno, e ci fa pensare che forse la mente proprio in quel momento di abbandono e di fragilità ritrova la sua vera vocazione, e l’uomo può finalmente sentirsi libero di essere pienamente sé stesso in «un viaggio che è memoria, realtà e illusione».

TRAMA. Incantesimi nelle vie della memoria è una raccolta di racconti di genere fantasy e sci-fi che tratta del tema del sogno e del suo rapporto con la realtà materiale. I dieci racconti di cui è composta la raccolta sono ambientati in mondi immaginari e in scenari futuribili, i personaggi a volte ritornano nelle varie storie con ruoli diversi e il nucleo centrale della narrazione, l’onirismo in tutte le sue manifestazioni, è trattato prendendo spunto non solo dai generi di appartenenza ma anche dall’horror e dal noir. Il risultato è un’opera omogenea e ben articolata, in cui perdersi ed emozionarsi e anche spaventarsi. Il tutto percorso da interessanti riflessioni filosofiche che soddisfano anche i lettori più raffinati.

L’ AUTORE È DISPONIBILE A RILASCIARE INTERVISTE


BIOGRAFIA. Giuseppe Gallato è nato a Ragusa nel 1982. Laureato in Filosofia, docente, redattore e giornalista, ama liberare il suo estro creativo nella stesura di scritti di genere fantasy, sci-fi e horror. Ha all’attivo oltre venti pubblicazioni in ambito letterario ed è stato vincitore di diversi concorsi: con il racconto Echi oltre confine vince il primo concorso letterario nazionale “Fantasticamente” e ottiene la Menzione d’onore al concorso “La biglia verde”; con il racconto Lo Spettro dell’oblio conquista il terzo posto al concorso “#123LibriCK” della “Edizioni Open”; nel 2017 riceve il Premio alla Cultura – sezione fantasy – alla XXVI edizione del Premio Sicilia “Federico II”. La raccolta di racconti Incantesimi nelle vie della memoria è la sua ultima fatica letteraria.

 

Contatti

www.giuseppegallato.it

https://www.facebook.com/giuseppegallatowriter/

https://www.caravaggioeditore.it/

 

Link di vendita

https://www.amazon.it/Incantesimi-nelle-vie-della-memoria/dp/8895437799/

 

IL TACCUINO UFFICIO STAMPA

Via Silvagni 29 – 401387 Bologna – Phone:+393396038451

Sito: iltaccuinoufficiostampablog.wordpress.com

Facebook: www.facebook.com/iltaccuino.ufficiostampa/

Mail: iltaccuinoufficiostampa@gmail.com

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Peter Greenaway al VerticalMovie a Roma

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Peter Greenaway ha scelto il VerticalMovie per annunciare in esclusiva il suo primo film girato in verticale – e il primo realizzato in Europa – ispirato e immaginato proprio sull’onda del Festival in corso a Piazza del Popolo a Roma.

Verticality, questo il titolo del film, prodotto dalla Stemo Production di Claudio Bucci, sarà composto da sette episodi: il cineasta britannico firma la regia del primo capitolo e supervisiona artisticamente l’intero progetto. Peter Greenaway sarà al VerticalMovie nelle serate di Sabato 22 e Domenica 23 accompagnato dalla moglie, la regista e videoartist Saskia Boddeke che dirige con lui il primo episodio.

Dopo le prime due serate il VerticalMovie, primo Festival di video verticali ideato e artisticamente diretto da Salvatore Marino e realizzato dal Presidente Maurizio Ninfa, prosegue:

stasera, Sabato, spazio anche alla danza, quella di Alex La Rosa, evoluzioni in verticale naturalmente, poi la musica di Mario Venuti, Ainè e Mahmood sullo stesso palco per un concerto inedito trasmesso anche in diretta su Rai Radio2 Indie. Domenica gran finale con i vincitori del concorso presentato da Andrea Delogu, e la musica di Nesli, Grace Cambria e LaceBlack. In platea la giuria tutta presieduta da Marco Giusti, Peter Greenaway, Saskia Boddeke e tanti ospiti.

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È in corso a Roma Effectus Event, unico evento nazionale sugli effetti speciali di trucco

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Arti mozzati, sangue e perfino carcasse di animali!

Tranquilli, non si tratta né di una macelleria, né, tantomeno, di un obitorio o della casa di Leatherface e famiglia che, da decenni, fa da scenografia ai vari capitoli della saga horror Non aprite quella porta.

Si tratta della varietà di materiale esposto negli stand che caratterizzano Effectus Event, l’unico evento nazionale riguardante gli effetti speciali di trucco (o special make-up effects, come vengono denominati all’estero), ovvero l’arte che consente di modificare il volto umano per raggiungere nuove sembianze, mettendo in atto una metamorfosi della fisionomia, utilizzata in particolar modo nel mondo dello spettacolo (cinema, televisione, teatro), oppure per eventi particolari.

Evento in pieno svolgimento nei giorni 22 e 23 Settembre 2018, dalle ore 9.00 alle ore 18.00, presso il Lanificio 159 di Roma e che, oltre ad offrire la possibilità di interagire direttamente con i professionisti del mondo degli effetti speciali, consente di avere una panoramica di costi e possibilità per tutti coloro che usufruiscono o vorrebbero usufruire di questa arte.

Perché, nato nel 2015, Effectus Event mette a stretto contatto tutte le figure che ruotano intorno all’universo degli effetti speciali di make-up, dai fornitori di materiali ai laboratori di settore, fino ai produttori, gli specialisti, le scuole, gli studenti, gli amatori e cinefili.

La giusta maniera per creare interazioni uniche e future collaborazioni, nel corso di due giornate che, tra salotto d’artista, momenti di formazione e spazio fieristico, permettono di vedere direttamente all’opera veri e propri maestri del settore.

È possibile, infatti, incontrare, tra gli altri, David Bracci, il cui ricco curriculum spazia da lavori effettuati sui set del maestro dell’italian thrilling Dario Argento a Brutti e cattivi di Cosimo Gomez, passando per la produzione Troma Terror firmer, e Sergio Stivaletti, che, reduce dalla sua terza regia Rabbia furiosa – Er canaro, ne trucca mostruosamente in diretta proprio uno dei due protagonisti, Virgilio Olivari.

E, in mezzo ad esposizioni di materiale proveniente da Il racconto dei racconti di Matteo Garrone, orsacchiotti che sembrano tutto tranne che il rassicurante Winnie the Pooh, individui squartati in maniera raccapricciante, crani scoperchiati e creature aliene di ogni tipo, non mancano neppure conferenze con addetti ai lavori, workshop, presentazioni di libri, body painting e, non ultime, proiezioni di cortometraggi selezionati dal FI-PI-LI Horror Festival.

Senza dimenticare lo spazio per un aperitivo; ma, magari, prima di partire buttate un occhio sul sito www.effectusevent.com… e ricordate di riprendervelo, poi!

 

Francesco Lomuscio

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ASCOLTI DA RECORD PER LA TERZA PUNTATA DI “E CI SEI TU” SU RADIO ITALIA ANNI ’60. GRANDI OSPITI DA CAROL MARITATO.

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Gli ascolti da record per la nuova stagione di “E ci sei tu” sarebbero già stati un grande traguardo. Ora, dopo la terza puntata del programma, ne abbiamo avuto conferma: la trasmissione condotta dalla cantautrice italiana Carol Maritato e da Vincenzo Capua è un vero successo che allieta il venerdì pomeriggio di migliaia di romani.

Il picco di ascolti lo abbiamo avuto ieri con ospiti sensazionali in studio: Danyrap, Ira Frontèn, Fabio Testi e Antonia Liskova per non parlare del grande Christian Marazziti.

La trasmissione va in onda dalle 18 alle 19 su Radio Italia Anni ’60, in frequenza a Roma su 100.5 Fm. È in diretta streaming sull’App per dispositivi mobili e sul sito www.radioitaliaanni60roma.it.
È inoltre tutti i giorni in replica alle ore 14 su Radio Sanremo Web.

“E ci sei tu” è un programma di musica e intrattenimento, in ogni puntata sono presenti autorevoli personaggi del mondo dello spettacolo e della scena canora italiana e internazionale.

Appuntamento a venerdì 28 settembre con la quarta puntata di “E ci sei tu”.

Press Office Roberta Nardi
Management The Mac Live

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La romana Chiara Indino vince la 28^ edizione del World Top Model Italia condotto da Miriam Galanti

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Si è svolta nella magica cornice del Salento, presso La Casarana Wellness Resort diretta dal 2011 dal manager Dott. Matteo Alibrando, la Finale Nazionale di World Top Model Italia, il prestigioso concorso di bellezza che, giunto alla sua 28esima edizione, si conferma tra gli eventi più importanti della Fashion Industry sia a livello nazionale che internazionale, di cui la Finale Mondiale si terrà il 15 dicembre in Cina.

Nel corso della serata, organizzata da Fiore Tondi e condotta dall’attrice Miriam Galanti, prestata per l’occasione alla conduzione insieme con Simone Ripa, hanno sfilato 35 ragazze bellissime, alternandosi nelle uscite con abiti di stilisti di alta moda, tra cui Kuea, Eva Luna, Axa Moda e Luigina Epifani.

Moltissimi gli ospiti che si sono alternati sul palco, tra cui il cantante internazionale Gabriel Valenzuela e il gruppo eccellenza della Puglia nel ballo tipico del Salento “Pizzica”, accompagnati dalle note del maestro Roberto Esposito.

La romana Chiara Indino si è aggiudicata il titolo di finalista conquistando la giuria formata dal suo presidente Luigi De Filippis, produttore della DreamWorldMovies di cui è imminente nelle sale l’uscita dell’ultimo film “Scarlett” (regia Luigi Boccia, protagonista Miriam Galanti); l’attore e regista Gilles Rocca, Stefano Mosetti ( generale manager Kyani); L giornalista Carolina De Laurentiis, Giuseppe Leanza, l’imprenditore Luigi Ciotola ed altri.

Quest’anno è stata lanciata una novità importante, ovvero la possibilità per tutte le modelle di formarsi gratuitamente presso l’accademia di world Top Model per avere pari opportunità di lavoro sulla base di regole vere ed emozioni positive per tutti.

La finalista insieme alle altre concorrenti di chi rappresenteranno le 50 nazioni presenti all’evento in Cina, combatterà per portare il titolo mondiale in Italia. Si ringraziano gli sponsor: COTRIL, Fleuresse, Catfox, park Hotel Imperial, Caldea, El Periodic, Renault e Casarana.

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Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità: l’arte al cinema

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Per le celebrazioni dei trent’anni dalla scomparsa di uno degli artisti più eclettici e geniali del Novecento, arriva sul grande schermo per la Grande Arte al Cinema il film evento Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità, in programma il 24, 25 e 26 Settembre 2018.

Filmati in bianco e nero e interviste inedite per ammirare e comprendere la genesi di un grande maestro, pittore, regista, poeta, architetto, designer qual è stato Salvador Dalí (1904-1989).

Il regista David Pujol, insieme a Montse Aguer Teixidor, direttrice del Museo Dalí, e Jordi Artigas, coordinatore delle Case Museo Dalí, raccontano il percorso umano e artistico del noto artista spagnolo.

Salvador Dalí nasce da una famiglia borghese a Figueres, a Girona, al confine con la Francia. Dopo gli studi a Madrid, Parigi, Londra e New York, si trasferisce a Cadaqués, una tranquilla località sul mare dove costruisce la sua casa-studio, oggi nota meta turistica.

È il 1929 quando l’artista si unisce al gruppo surrealista e incontra la sua musa e compagna di vita Gala.

Il difficile rapporto con il padre, le sue complesse interazioni con il mondo esterno, le sue immaginifiche visioni e criticità hanno reso Dalí un uomo e un artista spigoloso e poliedrico.

Eccentrico, eclettico, irruento e ironico, Dalí ha sempre ricercato l’immortalità con le sue opere maestose.

Se da un lato il lungometraggio offre fotogrammi inediti e originali curiosità sulla vita dell’artista, dall’altro non si può non notare l’omissione dei lati più oscuri e tanto discussi del personaggio. Così, il ritratto di Dalí risulta incompleto e menomato: eliminando tutti gli aspetti discutibili della sua vita, lo si svuota e lo si spoglia della sua peculiarità.

Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità è un docufilm sicuramente interessante e necessario per riscoprire un grande artista, anche se lascia aperte alcune perplessità per la scelta di edulcorare e redimere il personaggio, noto oltretutto per le sue eccentricità.

 

 

Anastasia Mazzia

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Action point: in dvd lo scavezzacollo parco proto-Jackass di Johnny Knoxville

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Quando pensate ad umorismo sfrenato e senso del pericolo cosa vi viene in mente? Ovviamente, il programma televisivo Jackass, appuntamento di ogni adolescente dal 2000 in poi, che intratteneva i suoi spettatori a suon di candid camera e scommesse disgustose, con esiti esilaranti (se non proprio ributtanti).

E, se si parla di Jackass, non si può fare a meno di menzionare Johnny Knoxville, che ne è stato il fautore per eccellenza e che, negli anni, ha saputo anche ritagliarsi una propria carriera cinematografica partecipando a svariate pellicole (Men in black 2, A testa alta, The last stand – L’ultima sfida), pur non rinunciando mai alla sua creatura da tubo catodico; tanto che nel 2013 ha anche preso parte al derivato cinematografico Jackass – Nonno cattivo, nascosto sotto un pesante make up da ottantenne.

Da una costola di quest’ultimo titolo deriva Action point, commedia vera e propria che apre le danze con Knoxville (anche produttore e soggettista) mascherato da anziano, preso a raccontare alla piccola nipote di quando, in gioventù, dirigeva il parco dei divertimenti del titolo, il più folle del mondo.

Da qui, si inanellano gag e situazioni a  non finire, con la storia del giovane D.C. (Knoxville) che diventa il pretesto per mostrare un folle universo esilarante e pazzesco, quando ai parchi di divertimento ci si lasciava andare senza render conto a nessuna regola di sicurezza.

Inoltre, al giovane proprietario tocca rimediare contro le intenzioni di uno speculatore immobiliarista finanziario, il quale vuole chiudere definitivamente il baracconesco luogo.

Ovvio che D.C. non si dà per vinto e, insieme ai suoi dipendenti, decide di ingegnare qualcosa che possa salvare l’intero parco.

Miscelare risate e momenti scavezzacollo da stunt professionisti è cosa che solo il franchise Jackass ha saputo sempre gestire, e vedere tale formula al servizio di un lungometraggio godibile e altamente comico è cosa altrettanto vincente, dimostrando che Action point è la degna variante su celluloide di quelle esperienze deliranti inventate da Knoxville e co.

Diretta da Tim Kirkby (regista dalla lunga carriera televisiva), è un’opera che sprizza ironia anarchica come solo il buon John Landis seppe inventare con quell’apripista che fu Animal house, con l’aggiunta di masochistiche spruzzate di gag fisiche, al di là del dolore vero e proprio.

Nel cast, anche Chris Pontius, altro membro Jackass, mentre nei panni del disadattato chiamato Killer troviamo il Matt Schulze di Fast and Furious.

Edito in dvd da Paramount, Action point fa ridere di gusto e con alto senso del pericolo.

 

 

Mirko Lomuscio

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Peter Greenaway al VerticalMovie: “Il futuro del cinema è in verticale”

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“La cultura moderna è ormai indirizzata verso l’utilizzo del telefono cellulare in posizione verticale e non più orizzontale, in quanto anche internet ci impone quotidianamente di utilizzare il video in verticale”.

A parlare è il cineasta britannico Peter Greenaway presso il VerticalMovie, primo festival di video verticali che, ideato dal direttore artistico Salvatore Marino, si è svolto a Roma, in piazza del Popolo, dal 20 al 23 Settembre 2018.

Un festival nato perché il fatto che il 70% dei video diffusi in rete siano verticali lascia tranquillamente intuire quale strada stia prendendo l’audiovisivo e su cui Greenaway – autore sempre all’avanguardia, come dimostrato anche tra gli anni Ottanta e Novanta attraverso sue opere quali Il ventre dell’architetto e Giochi nell’acqua – ha aggiunto: “La cosa veramente interessante è che, osservando queste finestre, possiamo notare che l’architettura occidentale è verticale. Quindi, è ora di smetterla di girare in orizzontale, perché, appunto, il verticale, come l’architettura europea, offre possibilità che l’orizzontale non ha. Insomma, si tratta del cinema pensato esattamente al contrario, in quanto 16:9 diventano 9:16”.

Del resto, pare che la sua vecchia idea di realizzare un film girato interamente in verticale stia per trasformarsi in realtà, perché Claudio Bucci di Stemo Production produrrà un lungometraggio diviso in sette episodi incentrati su sette diversi temi e girati, appunto, in verticale da altrettanti registi, tra i quali lo stesso Greenaway, che supervisionerà l’intero progetto.

Un’impresa che, con la sfida di creare un linguaggio innovativo, un vero e proprio nuovo vocabolario delle riprese, intende recuperare la cultura della pellicola ad episodi, che in passato ha consentito di crescere non solo ad autori quali Federico Fellini o Pier Paolo Pasolini.

“In millenni di pittura”, ha concluso Greenaway, “si è dipinto in tutte le posizioni, e, in base a questo, i giovani registi dovranno riuscire a far sì che la cornice sia l’esatto contenitore di ciò che starà all’interno. È una sfida interessante, ci proviamo e vediamo dove ci porterà”.

 

Francesco Lomuscio

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Mariano Rigillo è miglior attore al Vertical Movie

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Premiato per la sua interpretazione nel film breve “Il nome che mi ha sempre dato” di Giuseppe Alessio Nuzzo ispirato a fatto di cronaca

«Sono felice ed emozionato per più motivi, per aver fatto parte di questo lavoro nato da un momento poetico e perché non è da tutti i giorni vincere un premio in Piazza del Popolo a Roma. È una gioia per per me che vengo da tanti anni di teatro, ricevere un riconoscimento per un cortometraggio per di più girato in verticale. Sono molto grato al regista che mi ha scelto». Tanti applausi per Mariano Rigillo che ieri sera ha vinto come miglior attore protagonista al Vertical Movie per la sua interpretazione nel film breve “Il nome che mi hai sempre dato” di Giuseppe Alessio Nuzzo. «Abbiamo restituito al web una storia realmente accaduta che ha commosso la rete – così il regista – una storia d’amore di questo anziano vedovo che porta tutti i giorni con sé la foto incorniciata della moglie, si siede sul muretto guardando il mare di Gaeta e rimane in silenzio».

L’opera, prodotta da Paradise Pictures in associazione con An.Tra.Cine Produzioni, Alfiere Productions e Social World Film Festival e con il sostegno di Rai Cinema Channel, è stata girata sia in formato verticale che in orizzontale, e vede come protagonisti anche Anna Teresa Rossini, Marco Rosso Cacciapuoti e Fabiola Dalla Chiara. «Abbiamo deciso di girare questo film breve nel doppio formato – spiega Nuzzo – in modo tale da rendere fruibile la storia e le immagini sia a chi lo guarderà attraverso il mezzo tradizionale come cinema e televisione in orizzontale, ma anche a chi è oramai abituato a visionare filmati sul proprio smartphone in verticale».

Un ritorno alla regia per Nuzzo dopo il fortunato “Lettere a mia figlia” con Leo Gullotta che gli è valso la vittoria del Giffoni Film Festival, una menzione speciale ai Nastri d’Argento e oltre 60 premi in tutto il mondo. Classe 1989, è direttore generale del Social World Film Festival, Mostra Internazionale del cinema Sociale, ha al suo attivo diversi documentari ed ha esordito al cinema nel 2017 con il lungometraggio “Le verità” conFrancesco Montanari, Nicoletta Romanoff, Fabrizio Nevola, Anna Safroncik e la partecipazione di Maria Grazia Cucinotta.

SINOSSI Un racconto d’amore infinito, un viaggio nel passato, un uomo prigioniero del suo spazio umano, orizzontale, terreno. Deciso a partire, attraverso i ricordi, verso un nuovo ed inesplorato “punto di fuga”.

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Imminente il Terni Pop Film Fest – Festival del Cinema Popolare

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Presentato il Terni Pop Film Fest – Festival del Cinema Popolare, che si terrà a Terni dal 27 al 30 Settembre 2018, alla presenza dei direttori artistici Simone Isola e Antonio Valerio Spera, il direttore organizzativo Michele Castellani, il Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Terni Andrea Giuli e l’artista che ha firmato le opere che verranno consegnate ai premiati Lauretta Barcaroli.

Ad aprire la conferenza è stato il Vice Sindaco Giuli che ha espresso subito molto entusiasmo nei confronti della manifestazione: “Sono davvero felice di questa splendida iniziativa. Grazie al coraggio dei due direttori artistici Simone Isola e Antonio V. Spera e a quello del direttore organizzativo Michele Castellani, Terni torna a splendere, risollevando le sorti culturali della nostra città con il cinema”. Gli ha fatto eco il direttore organizzativo Michele Castellani: “Ho avuto la fortuna di conoscere Isola e Spera che mi hanno coinvolto in questa bellissima ‘follia’. Il nostro è un festival che vuole rendere omaggio al cinema popolare, restituendogli il peso culturale che merita”.

Simone Isola, invece, ci ha tenuto a porre l’accento sull’importanza di “legare il pubblico al cinema” e di farlo “in un luogo diverso da Roma, cercando di instaurare un forte legame con il territorio. Un’idea necessaria, nata da un’intuizione di Spera, perché oggi i meccanismi di distribuzione e di fruizione sono cambiati. Quello che speriamo di riuscire a fare con questo festival è cercare di ricreare una sinergia fra il pubblico e la sala cinematografica”.

“Il cinema popolare è cultura” – ha esordito Spera – “Anche se, purtroppo, negli ultimi tempi non è più considerato tale. Il nostro obiettivo è proprio quello di restituire al cinema popolare il suo giusto ruolo, specie perché parliamo di un’arte, quella cinematografica, che è l’arte popolare per eccellenza”.

Pop ieri, pop oggi ma anche pop domani. È sulla scia di queste tre linee guida che si svolgeranno le quattro giornate interamente dedicate al cinema popolare. “Abbiamo fortemente voluto omaggiare il passato, e per questo abbiamo scelto proprio un grande del passato con cui aprire questa prima edizione, Bud Spencer. Un omaggio a cui prenderà parte anche la famiglia Pedersoli e di cui siamo molto felici” – ha spiegato Spera.

A rappresentare il “pop di oggi e di domani”, invece, saranno le due anteprime nazionali Un nemico che ti vuole bene di Denis Rabaglia (nelle sale dal 4 Ottobre con Medusa) e Non è vero ma ci credo di Stefano Anselmi (nelle sale dal 4 Ottobre con Notorious Pictures). A chiudere il festival sarà la consegna del Premio alla carriera a Christian De Sica durante la cerimonia di chiusura, in cui l’artista si concederà a un incontro con il pubblico, ripercorrendo i migliori momenti della sua carriera.

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Quando una Laura Bianchi diventa Althea…

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Amici di Mondospettacolo, oggi sono in compagnia della bellissima Sexy Star “Althea”, che simpaticamente si racconterà a noi!

Ciao Altea benvenuta su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Ciao Alex a te e a tutti i tuoi lettori, sto benissimo anzi alla grande (sorride).

 

Nel titolo ho scritto Laura Bianchi, raccontami un po’. 

(ride) Semplicemente perché è il mio vero nome, infatti su Facebook mi trovate come Laura Bianchi.

Come e quando nasce il tuo lavoro di Sexy star?

Nasce nel 1994, quando avevo 18 anni, ero in vacanza a Londra, mi sono trovata senza soldi e vista la mia fisicità, ho trovato un lavoro come spogliarellista, da quel momento in poi ho capito che fare questo mestiere poteva essere la mia strada, anche perché provengo dal mondo della ginnastica artistica e della danza, cosa che ha scolpito il mio fisico, rendendolo adatto anche al mestiere della Sexy Star.

E poi?

E poi, sono tornata in Italia e ho cominciato a lavorare anche qui, avvicinandomi al mondo del porno.

Tra l’altro io so, che da poco è uscito il tuo primo film hard.

Esatto, Alex è uscito “Rotten Babes” della Valery Vita Production, che oltre ad essere la produttrice è anche la mia compagna nel film.

Mi è parso quindi di capire che è un film lesbo giusto? 

Certo, perché io amo la bellezza femminile (n.d.r pure io siamo in 2), ho fatto questo film perché ho creduto nel progetto e mi è piaciuto.

Attualmente, hai qualche altro film in programma? 

Si abbiamo un altro episodio della serie “Rotteb Babes”.

Okay, ma vuoi dirmi che non girerai mai scene porno con uomini?

Chissà Alex, magari ne girerò uno con te (ride).

Oddio, si è già sparsa la voce sulle mie prestazioni? (rido) Scherzi a parte, hai problemi a girare con gli uomini?

No Alex, però con gli uomini preferisco fare l’amore…non sul set almeno per il momento!

Dove ti vedremo prossimamente?

Per sapere dove mi esibirò, invito te e tutti i lettori e le lettrici interessate/i a seguirmi sui miei social:

Facebook: https://www.facebook.com/althea.morryson https://www.facebook.com/profile.php?id=100014989511274

Instagram: https://www.instagram.com/althea_love/?hl=it

Twitter: https://twitter.com/althea45807095 

Laura, la nostra chiacchierata termina qui, è stato davvero un piacere intervistarti perché sei dotata tra le varie cose, di un grandissimo sense of humor. Ti aspetto prossimamente per parlare dei tuoi nuovi progetti.

Grazie Alex, un caldo e sottolineo caldo abbraccio passionale e un bacio languido a te e a tutti coloro che ci hanno fin qui seguiti.

A.C.

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Lucrezia De Lellis: “Lo spettacolo è la mia passione”

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Amici di Mondospettacolo, oggi sono in compagnia della bellissima Lucrezia De Lellis, aspirante attrice, modella e influencer, ho chiesto a Lucrezia di raccontarsi per i nostri lettori.

Parlaci di te?

Mi chiamo Lucrezia ho 19 anni ho frequentato il Liceo Artistico, mi piace molto disegnare, riprodurre la realtà su un foglio e metterci del mio, amo nuotare amo alla follia gli animali e amo il cibo (ride)

Sogni nel cassetto?

Mi piacerebbe lavorare nel mondo dello spettacolo vorrei fare l’attrice sarebbe un sogno per me, ma mi vedo bene anche come arredatrice di interni o stilista dato che amo il buon gusto e la moda.

Vita sentimentale?

Riguardo alla mia vita sentimentale… per ora non ho nessun ragazzo, è difficile riuscire a trovare qualcuno disposto ad accettare i miei spostamenti senza mettermi i “bastoni tra le ruote” e tutta la gente che ci prova sul mio profilo.

Il tuo uomo perfetto?

Non ho un prototipo di uomo perfetto, l’importante è che mi faccia ridere e mi faccia stare bene la bellezza passa in secondo piano!

È bello essere un influencer?

Non mi reputo influencer al 100%, ancora non ho avuto modo di sfruttare il mio profilo al meglio!!!

Cosa ti piace di più di te?

La cosa che mi piace più di me è il mio essere paziente che mi aiuta in molte occasioni senza perdere le staffe.

I tuoi difetti?

Un mio difetto è l’essere troppo buona con chi non se lo merita, e sono molto brava a tagliare persone fuori dalla mia vita come se nulla fosse dopo ripetute discussioni senza dare modo di chiarire.

Prossimi impegni lavorativi?

Sto iniziando a lavorare con un noto brand di vestiti di marca emergente, e ho progetti con alcuni fotografi. Anche se il mio sogno è lavorare a breve in una produzione cinematografica!!!

Stefano Madonna

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Bumblebee: il trailer ufficiale italiano

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È il 1987 e Bumblebee, durante la sua fuga, trova rifugio in una discarica in una piccola città balneare della California. Charlie (Hailee Steinfeld), alla soglia dei 18 anni e alla ricerca del suo posto nel mondo, trova Bumblebee, sfregiato dalle battaglie e inutilizzabile. Quando Charlie lo fa rivivere, capisce subito che non si tratta di un normale VW bug giallo.
Spin-off della popolare serie cinematografica Transformers, derivata dai giocattoli trasformabili Hasbro, Bumblebee è un film di Travis Knight con Hailee Steinfeld, John Cena, Jorge Lendeborg Jr., Jason Drucker, Kenneth Choi, Gracie Dzienny e Rachel Crow.

Prossimamente nei cinema, distribuito da Twentieth Century Fox.

Di seguito, il trailer ufficiale italiano.

 

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Striscia La Notizia 31° edizione dal 24 settembre su Canale 5 un programma di Antonio Ricci

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Lunedì 24 settembre 2018 alle 20,35, torna Striscia La Notizia.

Al timone del programma satirico più longevo d’Italia si alterneranno i conduttori che hanno fatto la storia di Striscia.

Ezio Greggio, il Gabibbo e Michelle Hunziker

Si inizia il 24 settembre con Ezio Greggio e Michelle Hunziker, insieme fino al 13 ottobre. Dal 15 ottobre al 5 gennaio 2019 Ezio Greggio sarà in coppia con Enzo Iacchetti. Dopo l’Epifania da 7 gennaio, sarà la volta del duo comico Ficarra e Picone, che condurrà fino al 13 aprile. La parte finale della trasmissione, dal 15 aprile all’ 8 giugno, sarà affidata a Gerry Scotti e Michelle Hunziker.

Le due veline Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva

Confermate le veline Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva a Striscia per la seconda stagione consecutiva.

I conduttori Ezio Greggio e Michelle Hunziker

Pronti ai nastri di partenza anche gli inviati storici della trasmissione Valerio Staffelli, tapiroforo ufficiale di Striscia, Jimmy Ghione, in difesa dei consumatori e del Made in Italy, Moreno Morello, a caccia di truffatori e sedicenti santoni, Max Laudadio, pronto a smascherare raggiri e sofisticazioni alimentari, Vittorio Brumotti, a caccia di spacciatori, ma anche di sprechi e incompiute in sella sua bici, Edoardo Stoppa, l’inviato ” fratello degli animali”, la siciliana Stefania Petyx, la prima inviata donna di Striscia, con il suo inseparabile bassotto,Luca Abete, dalla Campania fra “Terra dei Fuochi”e abusivismo, Luca Gualtieri, l’uomo dei “Perchè?”, Capitan Ventosa(Fabrizio Fontana), lo “sturaingiustizie”di Striscia, Antonio Casanova, Illusionista che sorprende con le sue magie, Mister Neuro(Charlie Gnocchi), contro le mani bucate della politica.

La conduttrice Michelle Hunziker

E ancora Davide Rampello con “Paesi, Paesaggi”, Cristiano Militello con “Striscia lo striscione” e “Striscia il cartellone”, Cristina Gabetti con “Occhio al futuro” e Luca Sardella con “Speranza verde”.

Il conduttore Ezio Greggio

In prima linea anche il Gabibbo sempre presente alle segnalazioni della gente, i trasformisti, Giampaolo Fabrizio con le sue incursioni tra i parlamentari nei panni di Bruno Vespa, Sergio Friscia, il Beppe Grillo di Striscia, Dario Ballantini e Valeria Graci nei panni di nuovi esilaranti personaggi.

La velina Shaila Gatta

Pronti a scendere in campo a Striscia anche gli inviati più giovani: Chiara Squaglia, “l’Aquila della Toscana”, Rajae Bezzaz, attenta ai problemi dell’immigrazione e dell’integrazione, Pinuccio ( Alessio Giannone), insieme all’inseparabile Sabino a caccia di sprechi, incompiute e malefatte nel Sud Italia, e Riccardo Trombetta, sempre pronto a dare fiato alle ingiustizie, in particolare a quelle dell’Agenzia delle Entrate.

La velina Mikaela Neaze Silva

Tra i consulenti, Marco Camisani Calzolari, esperto di truffe informatiche, ed Eric Barbizzi, che a 14 anni, è il più giovane collaboratore scientifico di Striscia.

Michelle Hunziker con il Gabibbo

La conduttrice Michelle HunzikerPh Giuseppe Andidero @giuseppeandidero

In copertina: Shail Gatta, Ezio Greggio, Michelle Hunziker e Mikaela Neaze Silva.

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Al via la nuova edizione di ” Grande Fratello Vip” su Canale 5 dal 24 settembre

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Da lunedì 24 settembre in prima serata su Canale 5, torna ” Grande Fratello Vip”. Al Timone del programma, prodotto da Endemol Shine Italy,  Ilary Blasy e Alfonso Signorini.

La conduttrice Ilary Blasi

Un nuovo gruppo di concorrenti” Vip” varca la Porta Rossa della Casa più spiata d’Italia, pronti a vivere un’avventura che durerà circa tre mesi. Una sfida non solo con gli altri concorrenti ma anche con se stessi per aggiudicarsi il montepremi finale  di 100.000 euro, metà del quale andrà in beneficenza.

Il conduttore Alfonso Signorini

Quest’anno per alcuni concorrenti l’avventura di ” Grande Fratello Vip” inizia prima del previsto: per loro, a sorpresa, le luci della trasmissione si accendono nella notte di domenica su Mediaset Extra ( canale 34).

La conduttrice Ilary Blasi

Senza contatto con il mondo esterno e riferimenti orari, gli inquilini, spiati 24 ore su 24, si mostrano al pubblico in maniera inedita e veritiera. La convivenza”forzata” fa emergere lati sconosciuti del loro carattere: nascono così rivalità,simpatie, discussioni, nuove amicizie e perché no, nuovi amori. Non c’è nulla di scontato, come è sempre stato al Grande Fratello.

Il conduttore Alfonso Signorini

Immancabili le incursioni della Gialappa’s Band. Il trio più irriverente della televisione italiana formato da Giorgio Gherarducci, Marco Santin e Carlo Taranto è pronto a intervenire nel corso della diretta del lunedì, commentando a modo loro quanto sta succedendo in Studio e nella Casa.

I conduttori Alfonso Signorini e Ilary Blasi

Oltre alle finestre di Day-time su Canale 5 e Italia 1, i telespettatori possono seguire in diretta i protagonisti del reality vip tutti i giorni su canali free Mediaset Extra (dalle 9.00 alle 6.00 del mattino successivo) e La 5 ( dalle 23,15 alle 2.00)

Il pubblico è inoltre parte attiva del programma, grazie alle iniziative interattive del sito ufficiale grandefratellovip.mediaset.it, dell’App Mediaset Play e dei vari profili social del programma ( Facebook, Twitter, Instagram).

La conduttrice Ilary Blasi

ELENCO CONCORRENTI

Jane Alexander
Fabio Basile
Maurizio Battista
Ivan Cattaneo
Marchesa Daniela del Secco D’Aragona
Elia Fongaro
Lisa Fusco
Eleonora Giorgi
Martina Hamdy
Andrea Mainardi
Benedetta Mazza
Valerio Merola
Francesco Monte
Walter Nudo
” Le Donatella” Giulia Provvedi e Silvia Provvedi
Stefano Sala
Giulia Salemi
Enrico Silvestrin

Ph Giuseppe Andidero @giuseppeandidero

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Girl: il film dell’esordiente Lukas Dhont, vincitore della Camera d’Or al Festival di Cannes

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Insignito della Camera d’Or, la Queer Palm, del premio per la migliore interpretazione a Victor Polse e del premio FIPRESCI nella sezione Un Certain Regard dello scorso Festival di Cannes, Girl è un’opera prima che lascia il segno, laddove Lukas Dhont costruisce un film profondo, intimista e dal valore sociale, raccontando la storia di Lara, un’adolescente transgender che studia per diventare ballerina professionista, costretta in un corpo di ragazzo dai lineamenti delicati e angelici.

Lara è nata Victor, ma da tempo la famiglia – formata dal padre e da un fratellino di sei anni – ha accettato la sua condizione, anzi, il genitore tassista, di aperte vedute, accompagna e sostiene la ragazza nella sua decisione di operarsi per avere un pieno status fisico femminile e di cominciare, sotto osservazione medica, una cura ormonale preparatoria.

Celando le proprie torture interiori, le allusioni e le curiosità dei compagni di corso, oltre alle prime pulsioni sessuali, dietro a un sorriso e a un’apparenza sempre affabile, Lara è animata da una volontà di ferro, tanto nel superare le difficoltà provocate dal suo amore per la danza (i suoi piedi troppo lunghi si coprono di sangue durante l’estenuante training cui vengono sottoposti gli allievi, e dello scotch ben tirato fascia i genitali per nasconderli, provocando dolore e irritazioni nel toglierlo), quanto nel perseguire il suo principale obiettivo: diventare donna a tutti gli effetti, eliminando il membro che le impedisce di proporsi ai ragazzi che le piacciono, fino alla parossistica quanto drammatica scena finale.

Sfinita e indebolita dal trambusto puberale, dalle massacranti prove psico-fisiche e dai doveri delle apparenze, avrà un crollo emotivo dal quale uscirà più adulta, consapevole e pronta per una nuova vita.

La scelta del regista è quella di concentrarsi sulle difficoltà intrinseche dell’essere transgender più che su quelle create da una società intollerante. Lara può, per sua fortuna, contare sull’appoggio di molte persone che la circondano, senza fare quotidianamente i conti col pregiudizio e l’odio, a differenza, ad esempio, di quanto capitava alla protagonista di Una donna fantastica, il più premiato film dell’ultimo anno.

Assolutamente credibile nel suo ruolo è Victor Polster, attore non trans, dalla fisicità flessuosa e androgina. Nato a Bruxelles nel 2002, Polster ha studiato recitazione prima di dedicarsi alla danza classica e di entrare alla Royal Ballet School di Anversa. Dopo essere apparso in un videoclip musicale, ha ricevuto diverse proposte lavorative (tra cui una dalla maison Dior) e ha partecipato con successo a varie competizioni di danza.

Girl è attraversato da una luce dorata che riflette le gioie e i dolori di Lara: le attese adolescenziali, i turbamenti, le frustrazioni. La protagonista affronta la vita e la complessità delle relazioni con i coetanei, alla cui compagnia aspira con grande naturalezza, anche quando la deludono. Il giovane regista belga (classe 1991) Luka Dhont rivela un indiscutibile talento, tanto che non si può evitare di fare un paragone con l’altro énfant prodige Xavier Dolan.

 

 

Luca Biscontini

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Mihail, il fenomeno electro pop che sta conquistando l’Italia dal vivo a Largo Venue

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“Who You Are” è il singolo di debutto internazionale di Mihail, considerato uno tra i fenomeni musicali dell’anno. In Italia ha raggiunto il primo posto nelle classifiche Airplay italiane (attualmente e dopo 7 mesi dall’uscita discografica, ancora in top 30), numero 1 nelle classifiche indie italiane, 11° posto nelle classifiche TV italiane, #7 in Shazam Italia con oltre 7,5 milioni di Spotify stream e certificazione disco d’oro FIMI, nell’agosto 2018.

Mihail è un artista eclettico nato in Russia e cresciuto musicalmente in Romania, polistrumentista, autore e produttore di spiccato talento. Con tutto se stesso si è dedicato alla creazione di varie forme d’arte: dalla musica alla pittura, dalla fotografia al design. Suona il piano e la chitarra da quando aveva sette anni, ed entra presto a far parte di diverse band come cantante e musicista; i suoi riferimenti artistici si collocano tra Radiohead, FKJ e Asaf Avidan.

Raggiunge il successo in Romania con la hit “Ma Ucide Ea” (tra i brani più trasmessi in quel Paese nel 2015, con oltre 50 milioni di views), e ora è pronto a conquistare le classifiche globali grazie a “Who You Are” che combina influenze funk, blues, e indie pop, con un messaggio emotivo importante, e un ritornello indelebile dopo il primo ascolto.  Il videoclip della canzone è stato girato in un villaggio fiabesco in Transilvania, Cluj-Napoca, e non è basato su alcun copione; Mihail, infatti, ha preferito lasciarsi ispirare dalla canzone, e dalla bellezza naturale del Lago Tarnita e dei suoi paesaggi, provando a ricordare le lezioni di ballo ricevute da bambino.

Durante il concerto si alternerà con il musicista Dan con strumenti e loop creando sessioni multi strumentali. Oltre un’ora di show per presentare, al di là naturalmente del singolo, anche numerose tracce inedite in un mix di pop, electro e alternative.

Sul palco Mihail (voce, piano, synth, pad) e Dan (chitarra, basso, pad).

 

Giovedì 4 ottobre

Dalle 20 alle 23.30

Largo Venue

Via Biordo Michelotti, 2 – Roma

Ingresso Euro 25

Infoline 0687600746

 

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