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Trailer e trame dei film in uscita questa settimana al cinema (06-07-2017)

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Primo appuntamento di luglio con tutti i trailer dei film in uscita questa settimana, rigorosamente in ordine alfabetico e in HD, completi di cast e trame.

Il box office del weekend

Nello scorso weekend è rimasto in testa alla classifica Transformers – L’ultimo cavaliere, ma il concertone di Vasco ha ottenuto il miglior risultato. Molto bene gli esordi di 2:22 – Il destino è già scritto e The latin dream. Se volete approfondire gli argomenti legati alla classifica degli incassi del fine settimana, visitate il consueto articolo della rubrica Box Office Weekend.

Le novità della settimana

Ma passiamo ai trailer, con due sole nuove uscite questa settimana. Il primo film è l’attesissimo Spider-Man: Homecoming (leggi la recensione tra poco), spassosissimo teen movie targato Marvel che vede protagonista per la prima volta il nuovo Uomo Ragno Tom Holland, accanto ad Iron Man / Robert Downey Jr., contro il cattivo Michael Keaton, e che divertirà grandi e piccini. L’altro film è invece Fausto & Furio, scalcagnata parodia di Fast & Furious interpretata da Enzo Salvi e Maurizio Battista, novelli meccanici alle prese con boss mafioso.

Tom Holland in Spider-Man: Homecoming

Non dimenticate ovviamente di dare un’occhiata alla sezione Recensioni, dove trovate quelle dei film in sala. Iscrivetevi inoltre al nostro Canale Youtube di Mondospettacolo, dove caricheremo in anteprima i nuovi trailer in HD.


I trailer e le trame


FAUSTO & FURIO – NUN POTEMO PERDE

 Fausto & Furio - Nun potemo perde

Regia: Lucio Gaudino

Cast: Enzo Salvi, Maurizio Battista, Stefano Ambrogi, Maria Del Monte, Barbara Foria, Ernesto Mahieux, Maurizio Mattioli, Salvatore Misticone

Fausto e Furio sono due romani che hanno in comune una vita scapestrata e precaria. Il primo sperpera i suoi guadagni nelle scommesse, mentre il secondo vive di lavoretti di basso livello e mal retribuiti. La morte dei due rispettivi genitori li farà incontrare per aver ereditato un’officina meccanica. Dopo alcune titubanze, i due, aiutati da un esperto dei motori dal passato misterioso, riusciranno a far partire l’attività, ma dovranno vedersela con un boss malavitoso che richiederà ai due la somma di 200 mila euro, debito maturato dai padri. I due cercheranno di trovare rimedio al debito tra gag esilaranti incastonate in gare clandestine, traffici di droga, sequestri di camion e l’amore comune per un’affascinante barista.

 

SPIDER-MAN: HOMECOMING

 Spider-Man׃ Homecoming

Regia: Jon Watts

Cast: Tom Holland, Marisa Tomei, Zendaya Coleman, Robert Downey Jr., Michael Keaton, Tony Revolori, Martin Starr, Jon Favreau

Peter Parker non riesce a scrollarsi di dosso quanto sia stata incredibile la sua esperienza con gli Avengers in Captain America: Civil War, l’aver conosciuto Tony Stark e avere mantenuto con lui un rapporto speciale, tanto da avere un contatto diretto attraverso il suo assistente Happy Hogan e da aver ricevuto in dono un super-costume. Peter è così innamorato dell’idea di diventare un Avenger da lasciar scivolare in secondo piano anche la ragazza che gli fa battere il cuore, la bella Liz, per andare dietro ai criminali e mostrarsi pronto per la posizione in squadra.


 

Appuntamento quindi alla prossima settimana per le trame ed i trailer delle nuove uscite (che trovate già sul nostro Canale Youtube, iscrivetevi!).

 

di Ivan Zingariello

 

Trailer

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TORINO INK SHOW 2017

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Questa volta la Torino Ink Show si è svolta al “Bunker”, una location particolarmente azzeccata dalla bellissima organizzazione di Max Pizzo.

Tantissimi tatuatori e persone del mondo del tattoo si sono ritrovate per fare festa.

Angelo Piovano e Barbara Morris

Ospite anche Angelo Piovano, l’uomo più tatuato al mondo che con non poca fatica è stato sul palco a raccontare le sue poesie ed è stato particolarmente apprezzato.

Moltissimi gli spettacoli: dalla danza del fuoco a quella dei cerchi, tanti artisti si  sono alternati sul palco.

Andrea Rock,  Angelo Piovano e Barbara Morris

L’evento è stato egregiamente condotto da Andrea Rock di Virgin Radio e da Barbara Morris speaker radiofonica, conduttrice TV e nostra redattrice.

Nero Argento

Tra gli ospiti: Jacob direttamente dalla Colombia che con le sue piume ha catalizzato l’attenzione di tutti, per continuare con la stupenda esibizione di Nero Argento.

Il tutto diretto magistralmente da Vanille Bon Bon, e suonato dalla musica in consolle di Rodja.

La Redazione

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Grande successo per la presentazione dello spot di HAMMAM

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Nella splendida cornice dello Sporting Club Ronchiverdi di Torino, si è tenuta la presentazione dello spot pubblicitario di HAMMAM.

Hammam è un piccolo angolo di paradiso creato da Angelo Zaffonte e Giorgia Russo, la struttura, offre tutti i confort di una vera e propria spa.

L’evento è stato diretto dal famoso fotografo dei VIP Alex Fiumara.

Barbara Morris insieme alla sua valletta Rebecca Givone

La kermesse condotta da Barbara Morris insieme alla sua valletta Rebecca Givone, ha avuto come protagoniste delle bellissime fotomodelle che hanno sfilato con gli abiti di alcuni famosi stilisti e stiliste.

Jessica Avitabile con i suoi capi innovativi a seguire uno strepitoso Fabio Porliod che ha vestito il cast dello spot. Roberto novarese con i suoi innovativi poncho. Moda mare uno e una di Marzia Cestari.

Martina D’Emilio

Hanno sfilato sul tappeto rosso  le bellissime modelle: Martina D’Emilio, Giorgia Peracchio, Chiara Massobrio, Vittoria Castagnotto  ed Elisa Muriale.

Elisa Muriale

Ottimo il buffet curato dal direttore Casula.
Buona l’organizzazione di Benny D’Emilio.


Gli ospiti della serata sono stati: la cantautrice Fabiola Mancini, il giovane e talentuosissimo Alberto Lionetti e Andrada Marina con la sua danza del ventre.

La Redazione

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VERONIKA HAVENNA si racconta a Mondospettacolo!

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Per due volte ha sfiorato la vittoria al concorso regionale di Miss Trans. Occhi verdi, fisico statuario. Veronika Havenna è uno dei transessuali più conosciuti in Italia e non solo. Originaria di San Paolo, Brasile, a 25 anni è già una super-star del mondo della notte. Artista, performer e sexy-star. Tutto ebbe inizio con una pellicola hot girata qualche anno fa nel suo Paese d’origine. Da allora, l’esplosione del suo personaggio non si è più arrestata. Decine e decine di show l’hanno resa celebre un po’ ovunque. Volto televisivo, ospite di tante manifestazioni, Veronika Havenna è innamorata pazza degli italiani. Un personaggio particolare, che non ha paura di stupire.

Veronika Havenna, sei una delle trans più note d’Italia.

È così… e sono felice di esserlo! Ho iniziato alcuni anni fa in Brasile girando per case nazionali e internazionali, da allora il nome d’arte di Veronika Havenna ha iniziato a girare sempre più. Ed ecco che sono nati contatti, occasioni di lavoro…

 

Finché nel 2009 sei arrivata in Italia.

E mi sono innamorata all’istante di questo paese! Ho girato con produttori importanti come Andrea Nobili della Pinko e Roby Bianchi di Transbella. Certo, non avrei mai pensato di diventare un’attrice di film hard. Eppure, da quando ho girato le prime scene, attorno a me il personaggio è esploso e quindi sono rimasta in questo mondo…

Apprezzatissima dagli uomini…

Sì, in molti guardano il lato B! Diciamo che ho occhi e bocca di cui sono veramente orgogliosa. In più, le mie misure 99-62-90 so che non passano inosservate…

Chi è Veronika Havenna?

Una persona semplice, a cui piace viaggiare, imparare a conoscere nuove culture, mangiare bene e bere il giusto. Ma per tenermi in forma seguo un’alimentazione sana e vado in palestra. Ah, dimenticavo: mi piace vestire bene…

Dove ti si può trovare?

Non mi interessa spogliarmi o fare show tanto per farli. Mi piace lavorare in playback durante le mie serate, contare e giocare con chi mi ascolta. Ma so anche apprezzare la tranquillità del quotidiano: abito a Torino, adoro i piemontesi per la loro cortesia e buona educazione. Ma adoro anche i meridionali, la loro energia…

Tu più volte hai sfiorato il successo a Miss Trans.

Sono arrivata seconda nella selezione della Campania del 2015 e in quella del Piemonte del 2017. Ma ho intenzione di riprovarci… In compenso, ho vinto il concorso promosso dalla pagina Mundo T-Girl, uno spazio in cui artisti anticonformisti rivendicano i propri diritti.

Hai sempre sognato di lavorare in questo mondo?

Come detto, l’hard è arrivato quasi per caso. Ma ho sempre sognato la TV, anche se per una trans non è facile entrare nel piccolo schermo. Ancor oggi ci sono troppi pregiudizi e troppe barriere. Ma sono felice per la mia carriera, ho lavorato con Maurizia Paradiso a Vizi Privati, a RTB con A far l’amore comincia tu, e poi ancora per Doppio Senso Night. E spero di avere presto altre belle novità.

Cosa ti differenzia dalle altre?

Il mio modo di fare con la gente e sicuramente la mia semplicità. Certo, poi come tutte le donne ho piacere se un uomo mi rivolge uno sguardo in strada. Ma adoro la sobrietà, la delicatezza, i modi di fare rispettosi.

C’è qualcuno a cui devi dire grazie?

Se oggi il mio nome è famoso, devo dire grazie al produttore brasiliano Ramazzo, che mi ha fatta crescere nel settore dell’Hard.

Come giudichi gli italiani?

Gli uomini sono molto trasgressivi, le donne invece furbissime: non fanno mai niente per niente…

Tu sei anche Mistress.

Sì, nel quotidiano e per lavoro godo nel vedere gli altri soffrire. Mi piace comandare e umiliare gli altri.

Come ti vedi in futuro?

Vorrei sposarmi, adottare un bambino e costruire una famiglia. E poi mi piacerebbe continuare a lavorare nel mondo della fotografia, magari con un ruolo diverso da quello di adesso. Ma, di sicuro, mi vedo in Italia: amo troppo questo Paese.

A.T.

 

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16th NEW YORK ASIAN FILM FESTIVAL

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16th NEW YORK ASIAN FILM FESTIVAL: Viola Manuela Ceccarini Sits-down with the cast of the movie BAD GENIUS

Audio interview and Pictures by Viola Manuela Ceccarini

Actress Chuengcharoensukying, Actor Chanon Santinatornkul and Director Nattawut Poornpiriya were present at the screening of the film, so I set with them for an exclusive interview that you can listen here:

This year I covered the opening of the 16th New York Asian Film Festival (June 30 to July 13), co-presented by Film Society of Lincoln Centre.

***The Film Society of Lincoln Center celebrates American and international cinema, to recognize and support new filmmakers, and to enhance awareness, accessibility and understanding of the art among a broad and diverse film going audience.***

The Fesitval has selected 21 years old Chutimon “Aokbab” Chuengcharoensukying as the recipient of the Screen International Rising Star Asia award.

Previous recipients of the Rising Star Asia Award were Japan’s Fumi Nikaido in 2014Japan’s Shota Sometani in 2015, and Japan’s Go Ayano, China’s Jelly Lin, and the Philippines’ Teri Malvar in 2016.

It’s the first time the award, in its fourth year, has gone to a Thai actor, leaving everyone speechless, considering that Bad Genius is also Chuengcharoensukying’s first film.

“She was born to be a star” the festival’s executive director Samuel Jamier praised her performance in a “demanding role”.

“Bank” is the name of the character played by the young actor Chanon Santinatornkul, an equally mysterious and controversial role… another straight-A student who not only steals Lynn(Aokbab) thunder at a national quiz, but also competes with her for a coveted college scholarship in Singapore.

Chan told us how he started his acting career and how he got discovered.

BAD GENIUS INTERNATIONAL OFFICIAL TRAILER:

She has won the accolade for her remarkable portrayal of a brilliant high-school student who benefits from her cheating skills in the suspense thriller Bad Genius. 

Directed by Nattawut Poonpiriya; the movie has been the top Thai box-office performer since it was released in the first week of May.

Nattawut Poonpiriya, director of Bad Genius, added: “For solving the great demands of portraying Lynn’s character, Aokbab proved herself the correct answer for this film. Her great skill as an actress is to show that ‘less is more’: how she expressed her character’s choices through her eyes, her gestures and her movements made me a believer that this girl has the brains, the guts, and the ability to control and handle every step of the game without having to rely on anybody else.”

Will be presented with the award before a screening of the film, which is Thailand’s biggest local hit of 2017.

Viola Manuela Ceccarini

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Lidia Laudani in copertina per la rivista “LA PELLE”

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Con oltre 22.000 copie in tutta Italia la rivista di dermatologia, medicina e chirurgia estetica “la pelle” sceglie Lidia Laudani in copertina.

Sono passate pochissime settimane e dopo il videoclip musicale per Inay e Viola Valentino, Lidia è di nuovo protagonista stavolta come modella in copertina per la rivista “la pelle”.

Lidia è una grande amica di Mondospettacolo e noi non possiamo che essere felici per tutti gli straordinari traguardi che questa modella sta raggiungendo.

A.C.

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Viola M. Ceccarini at the 2017 HANDBAG DESIGNER AWARDS!

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This year, SVA Theater has hosted the 11th Independent Handbag Designer Awards, featuring some of the most beautiful handbags in the history of fashion. The first round of judging selected 45 finalists that were consecutively voted and shared on their social media feeds by the people, who chose the best out of the “bunch”. The winners were announced on June 14th and were featured on some of the most relevant media outlets  such as In-Style. Among the sponsors of the event: Guess, NastyGal, UBMFashion, Deauxlux, Bernina, Neimanmarcus and many more…

At the end of the presentation, Guess provided to all the guests a “shopping bag” in denim filled with gadgets and gifts for “wanna be designers”.

You can check out the 2017 winners for each category here: https://thehandbagawards.com/year/2017/winners

Winners of the 2017 Handbag Awards – The Independent …

thehandbagawards.com

Check out the winning handbags and designers of the 2017 Handbag Awards

Winner of the UBM Best Handbag in Overall Style and Design is an Italian fellow, Elena Longhi from Rome; Elena commented: “The VBackpack draws inspiration from the freedom and the atmosphere of the Seventies; it’s a pure tribute to all those hippie chic, glam rock and punk embodied by true icons who changed fashion forever. This style fully embraces the spirit of the decade radical movements, from feminists to civil rights, the same spirit which even today is so urgent and contemporary.” – Good job Elena!

I’ve enjoyed the Ceremony so much and i am looking forward to attend next year…Despite I am living in the States for 4 years, I will never lose the sense of style and the good taste typical of my culture …I was born and raised in Milan, one of the world’s most influential capital of fashion, style and fashion are part of me and have influenced my career throughout the years.. I am a ‘Fashionista’!! In Milan we are attentive to details, with a hint of criticism regarding the ‘art of style’.

Article and Pictures by: Viola (ViVi) Manuela Ceccarini 

 

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MEDICAL SPA in New York City – moves to Madison Ave

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We are talking about  RADIANCE AESTHETIC AND WELLNESS where you can find

Effective therapies put in place by Integrative Medicine and Holistic approach to health and beauty

The guests were welcomed by the staff member with a Cocktail Reception all accompanied by live music, while the Doctor and her team of specialists were providing their wide range of treatments, services and products.

The event was a great success, I even got my skin checked out along with a free consultation (see picture) ***

The #1 MEDICAL SPA in New York City is led by Doctor Natalya Fazylova, specialist in Integrative Medicine. Integrative Medicine (IM) is healing-oriented medicine that takes account of the whole person, including all aspects of lifestyle. It emphasizes the therapeutic relationship between practitioner and patient, is informed by evidence, and makes use of all appropriate therapies. She also served as a writer and editor of a health section column in a Russian-American Magazine called “World Voice”.

RADIANCE AESTHETIC AND WELLNESS provides Laser Treatments, Anti-Aging Treatments and Integrative & Holistic Health Treatments.

The Team utilizes revolutionary advanced Light and Laser technology from Alma Lasers to provide

  • Pain-Free Laser Hair Removal
  • IPL Photo Facial
  • Laser Skin Resurfacing/Tightening
  • Laser Tattoo Removal
  • Laser Vein and Acne Scar Removal
  • IPL Pigmentation and Rosacea Treatment

Along with the Holistic approach to assessing a patient’s diagnosis, Radiance Medial SPA also offers a wide range od state-of-the-art I.V.s therapies, known for providing super-fast all-natural relief. I.V. Therapies are exceptionally powerful as they circumvent the loss of potency due to malabsorption in the G.I. tract of certain patients.

Here below we name few of them, available at the new venue.

CHELATION THERAPY

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In addition to being a treatment for heavy metal toxicity, such as found in lead and mercury poisoning, chelation has been successfully administered to overcome various conditions in the aging process.  Most notable is impaired circulation due to hardening of the arteries and arthritis.  Numerous scientific studies reflecting effectiveness and safety have been published.  In a single study alone, evaluating over 22,000 patients, 87% demonstrated major improvements.  Millions of chelation administrations have been performed for over 40 year’s worldwide. According to the College for Advancement of Medicine, not one fatality proven to be caused by chelation therapy has been reported.

 

Other conditions with notable improvements from extensive studies include improvement in complications of diabetes mellitus, the strength of heart contraction, impairment of brain, heart and leg circulation, impairment of kidney function, elevated cholesterol and heavy metal removal.  Chelation involves cleansing the body of harmful accumulations of metallic chemicals which interfere with normal body functions.

MEYERS COCKTAIL

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Developed by Baltimore’s Integrative Medical pioneer John Meyers in the 1950’s patients traveled from throughout the USA for this energizing Vitamin infusion. The Meyers Cocktail is an infusion of Vitamin C, B complex vitamins, Magnesium.  Enhances immune function, prevents free radical damage, detoxifies vital organs while boosting energy and a feeling of wellness.

VITAMIN C I.V.

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Vitamin C has been an immune booster for many years; It became even more famous as Nobel-Prize winning Chemist Linus Pauling began his studies to promote this treatment as a universal cure.  The important benefits of Vitamin C I.V. are anti-inflammatory, potent anti-oxidant, IV administration results in much higher plasma and intracellular levels of Vitamin C than would be possible orally.

It shortens both severity and duration of common cold and flu, aids in wound healing, raises neurotransmitter levels, boosts energy, has antihistamine properties.

GLUTATHIONE I.V. INFUSION

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Studies have shown that increased Glutathione levels in the blood slows down the aging process, Detoxifies and improves liver function and strengthens the immune system.  Glutathione also works to improve mental functions, increase energy, improve concentration, permit increased exercise and improve heart function. Glutathione studies show we all need to increase our Glutathione levels which in turn slows down the aging process and prevents future inflammation.

Research has shown that individuals with low levels of Glutathione are susceptible to chronic illness.  Studies indicate that levels decline by 8-12% per decade, beginning at the age of 20.  Levels are further reduced by continual stress on the immune system such as illness, stress, and aging etc.

 

AMINO ACID I.V. INFUSION

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Amino Acids are the building blocks of life!  In order to maintain optimal health, we need a constant supply. Our body utilizes 23 amino acids connected in different patterns to build protein molecules.  this is important as our entire body is made of protein; synthesis of muscle and skin, connective tissue, (collagen) enzymes, (digestion of food) and hormones, insulin, thyroid, and growth hormone.  It goes without saying that we need a constant supply of amino acids for optimal health.  IV infusion is the fastest and most effective way of sending this nutrition in high concentration directly to the cells.

If you want to learn more, please visit the website at https://www.aestheticwellnessnyc.com

Viola Manuela Ceccarini

Venue pictures by Norman Ding

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Le Bellissime di Mondospettacolo: Martina Marzocchi

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Cari amici, per le Bellissime di Mondospettacolo oggi intervisterò per voi la fotomodella torinese Martina Marzocchi

Ciao Martina, benvenuta su Mondospettacolo,come stai?

Ciao Alex! Grazie a te mi fa molto piacere. Sto molto bene grazie.

Descriviti al nostro pubblico.

Mi considero una ragazza sveglia e iperattiva Che mette molta  carne sul fuoco, Tra lo studio, sport, sfilate e shooting fotografici sono sempre super impegnata, ma riesco ad organizzarmi sempre al meglio.

Studio Lingue e civiltà dell’Asia e dell’Africa, mi affascinano molto le altre culture nel mondo, perché vorrei riuscire a capire vari tipi di ragionamenti e ideologie. Questo lo considero molto importante come percorso di crescita per arricchire il mio bagaglio personale.

Inoltre pratico Boxe da 5 anni, sono passata dall’essere una ballerina di danza classica fine è carina a picchiare duro in palestra. Feci questa scelta estrema perché oltre ad essere uno sport che insegna a difendersi, cosa vitale per una donna,  è il più antico dei combattimenti.

Da quanto tempo posi e come è stata la tua prima volta davanti all’obiettivo?

Poso come fotomodella da 8 mesi, ho cominciato per divertimento. La prima volta davanti all’obiettivo mi sono sentita totalmente a mio agio, questo perché mio papà, appassionato di fotografia, mi scattava molte foto essendo una bimba molto vanitosa e vivace. Amavo e amo tutt’ora essere al centro dell’attenzione e la fotografia mi rende una protagonista.

Quali shooting ricordi con più piacere?

Mi sono divertita moltissimo in uno dei miei ultimi shooting fotografici a Torino al raduno di Jeep&Harley Davidson. È stato molto bello, c’erano 8 fotografi che mi seguivano ovunque e ognuno di loro mi chiedeva delle pose, ero piena di grasso delle moto.. sembravo una meccanica (ride)

Perché hai deciso di posare?

Mi sono resa conto di aver bisogno di impersonare delle parti, e il posare mi da la possibilità di cambiare, diventare cattiva, pantera o dolce. Infondo sul set fotografico si diventa un po’ degli attori. Io amo il cinema e ogni sua sfaccettatura, quando scatto infatti cerco di interpretare delle parti così da rendere particolari i miei scatti.

Cosa ti aspetti dal futuro?

Dal futuro mi aspetto molto..anzi tantissimo. Voglio tutto, perché so di meritare tanto. Desidero viaggiare e scattare nei posti più esotici di questo mondo, entrare nel mondo dello spettacolo , dove sono sempre vissuta fin da piccola, grazie a mio nonno e alla sua passione per il cinema.

Pregio e difetto?

Un mio pregio è la lealtà, mi considero una persona di cui fidarsi, che nonostante possa ricevere del male, non rimangio mai le parole. La mia parola è un impegno. Anche se sono molto  vendicativa che è il mio peggior difetto, ma penso che anche quest’ultimo sia abbastanza blando, d’altronde mi sembra giusto restituire il favore. Occhio per occhio, dente per dente.

Cosa è sacro per te?

La mia famiglia in assoluto. Sono molto attaccata ad essa, qualsiasi cosa faccia voglio sempre portarle onore e renderla fiera di me.

La tua più grande paura?

La mia più grande paura è l’oblio, aver il timore di dimenticare i momenti più belli dato che non possono tornare. Per questo la fotografia mi aiuta..immortala i momenti migliori e non li fa svanire e dimenticare.

Le qualità che secondo te una modella dovrebbe avere?

Una modella dovrebbe avere oltre Alle qualità fisiche, anche una forte motivazione. Ma sopratutto sicurezza in se stessa, perché ognuna è unica con i suoi pregi e difetti. Non sarà un seno piccolo o delle cosce più carnose a impedire a chiunque abbia questa passione a realizzarsi.

Io personalmente non ho un seno grande e da piccola lo vedevo come un lato negativo, ma con il tempo ho capito e ho accettato il mio corpo, sono riuscita e mi piaccio così come sono.

Auguro a tutte le donne di riuscire a sentirsi bene con se stesse così che le persone possano spingersi oltre e abbattere i muri della propria mente.

Ultimo film visto?

Le pagine della nostra vita..mi fa piangere ogni volta.

Ultimo libro letto?

“I Ching” un classico cinese di due millenni fa, considerato da condicio libro di saggezza, utilizzato dagli studiosi per approfondire aspetti matematici e filosofici.

Piatto preferito?

Il mio piatto preferito è il pollo al curry, è squisito a parer mio..

Un motto che ti rappresenta?

Se vuoi puoi!

Manda un saluto ai nostri lettori.

Ciao a tutti vi mando un bacione grande !

A.C.

 

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Recensione: Maria per Roma, turismo e delusioni nella Capitale

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Maria per Roma è il racconto di una giornata di “ordinaria amministrazione”, vissuta tra il sogno di diventare attrice e la necessità di guadagnare come key holder. Il risultato finale però lascia perplessi.

24 ore in compagnia di Maria (per Roma)

In Maria per Roma l’omonima protagonista (Karen Di Porto) vorrebbe diventare attrice e vivere di questa stupenda arte. Sfondare però non è affatto semplice: la scuola di teatro e i mille provini non bastano a garantirle il tanto agognato successo. Ecco perché lei, appartenente ad una ricca famiglia ormai caduta in disgrazia, lavora come key holder: attende i turisti che ogni giorno arrivano nella Capitale e li fa accomodare negli appartamenti che hanno prenotato su internet. Non che tutto scorra liscio, ovviamente: la vita di Maria è fatta di sacrifici, di corse continue in motorino sempre in compagnia della sua fedelissima cagnolina Bea, di provini e porte sbattute in faccia. I rapporti interpersonali non vanno meglio: l’amato padre (Cyro Rossi) è morto, la mamma (Paola Venturi) non accetta il suo stile di vita confusionario e un aspirante fidanzato (Andrea Planamente) è talmente timido e bloccato da non riuscire nemmeno a dichiararsi. Le 24 ore immortalate dalla pellicola raccontano tutto questo in immagini: a ciascuno spettatore, poi, spetta il compito di osservare e fare le proprie riflessioni.

Realizzazione personale: solo utopia?

Maria per Roma è un film lineare: l’unica vera protagonista (nonché regista) viene seguita per un’intera giornata, dal momento in cui si sveglia fino a quello in cui va a dormire. Nel mezzo viene raccontata la frustrazione di tanti sogni infranti, il tran tran dei turisti (che appaiono come il vero motore di Roma) e la vita delle tante persone con cui viene a contatto Maria – da una mamma commerciante e un po’ snob ad uno spasimante che recita il ruolo di Gesù Cristo tra gli artisti di strada. Gli attori assolvono all’unico compito che va davvero portato a termine: dimostrare quant’è difficile sbarcare il lunario e sentirsi realizzati con ciò che si fa ogni giorno. A prescindere dalle aspirazioni di ciascuno, questo rappresenta un punto in comune nel quale potrà rispecchiarsi anche lo spettatore: la vita spesso è in salita e il più delle volte sono prepotenze e raccomandazioni ad avere la meglio. Maria cerca di non arrendersi e la figura del padre defunto la aiuta a tenere sempre la testa alta. La ragazza cerca di ricordare e mettere in pratica i consigli che lui gli ha dato ma scontrarsi con la realtà è tutt’altra cosa.

  • Maria per Roma: la vita frenetica di Maria (Karen Di Porto), divisa tra shooting e il lavoro da key holder
    La vita frenetica di Maria (Karen Di Porto), divisa tra shooting e il lavoro da key holder

L’idea c’è ma lascia tiepidi

In Maria per Roma è impossibile non simpatizzare per la protagonista, rappresentata nel modo più umano possibile. Ciò che delude, però, è la mancanza di un punto di svolta. Le 24 ore rappresentate nel film appaiono come una sorta di documentario antropologico nel quale trovano spazio personaggi più o meno credibili ripresi sempre nella loro quotidianità. Insomma, si tratta di un vero e proprio spaccato di vita che però rischia di lasciare “tiepido” lo spettatore. Bellissimi gli squarci di Roma, vero e proprio regalo fatto al pubblico. Forse però poteva essere dato qualcosa in più sotto l’aspetto del ritmo o sotto quello dei personaggi, i quali il più delle volte appaiono accennati e non riescono a creare empatia. Stesso discorso per i fatti, che si susseguono in modo consequenziale ma fine a se stesso. A Karen Di Porto va riconosciuto senza dubbio il merito di aver avuto un’idea (soprattutto in virtù del fatto che si tratta di un’opera prima, nella quale cura sia regia che sceneggiatura), ma al tempo stesso le va attribuita la pecca di non averla realizzata nel migliore dei modi.

Maria per Roma è stato presentato al Festival del cinema di Roma 2016 ed è nelle sale italiane dal 9 giugno 2017, distribuito da Bella Film.

Voto 4.5

di Raffaella Mazzei

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Recensione: Spider-Man: Homecoming è uno spassosissimo teen movie

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Esce finalmente il nuovo Spider-Man: Homecoming, trasformato in un divertente e spassosissimo teen movie, con il nuovo Peter Parker Tom Holland contro il malvagio (ma non troppo) Avvoltoio Michael Keaton.

In Spider-Man: Homecoming ritroviamo il quindicenne Peter Parker (Tom Holland) che, dopo aver preso parte all’epica battaglia di Capitan America: Civil War, freme per entrare a far parte stabilmente degli Avengers. Tony Stark (Robert Downey Jr.) non lo reputa però ancora pronto e così Peter torna alla sua classica vita di adolescente insieme alla zia May (Marisa Tomei), di giochi con l’amico latino sfigato Ned (Jacob Batalon), di scuola dove comunque ha un ottimo rendimento e delle prime cotte, in particolare per la bella afro dell’ultimo anno, Michelle (Zendaya). Cercando di far colpo su di lei intenzionato a presentarsi alla sua festa come Spider-Man, viene però distratto da una strana esplosione blu e, raggiunto il luogo da cui proveniva, scopre un traffico di potentissime armi semi-aliene, create da Adrian Toomes (Michael Keaton) insieme all’armatura che lo trasforma in Vulture. Volendo diventare qualcosa di più dello “Spider-Man di quartiere”, Peter decide quindi di agire per conto suo con l’intento di sgominare la banda e dimostrare a Stark che è pronto per far parte degli Avengers, ma ovviamente la cosa non andrà come sperava…

Tom Holland nuovo Spidey

A distanza di 12 anni dall’inizio della trilogia con Tobey Maguire e a 5 da quello del dittico di reboot con Andrew Garfield, ecco arrivare il sesto film che vede protagonista Peter Parker con un terzo attore ad interpretarlo, Tom Holland. Il ventenne inglese, dopo l’ottima performance in The Impossible (2012), aveva ottenuto il ruolo battendo al fotofinish il connazionale Charlie Rowe e aveva già esordito nei panni di Spidey nel già citato Capitan America: Civil War, che sanciva l’ingresso del personaggio nel Marvel Cinematic Universe, partecipando alla battaglia finale; era però uno Spider-Man differente rispetto ai precedenti, molto più infantile, incosciente e spregiudicato. Visti i riscontri ultra positivi di questa nuova immagine del personaggio, Sony e Marvel hanno quindi deciso di mantenere lo stesso mood e riportare Peter Parker ad essere un classico adolescente, con tutti i pregi e difetti che può avere un quindicenne.

Uno spassosissimo teen movie

Ecco quindi che Spider-Man: Homecoming da film di supereroi si trasforma in un autentico teen movie. Dopo un inizio che lascia un po’ (piacevolmente) spaesati, in cui sembra quasi di vedere un American Pie o uno dei tanti high school movies, ci si rende conto che quello sarà il trend dell’intero film, sapientemente diviso tra action, comicità e spensieratezza. Ed è proprio quella la chiave vincente, mostrare uno Spidey in cui il classico adolescente medio possa identificarsi, e creare uno spassosissimo teen movie che i più giovani adoreranno e che divertirà molto anche chi non lo è più. A differenza di Deadpool, che aveva introdotto alti livelli di comicità nei film Marvel, questo Spider-Man resta nei canoni del politically correct (non a caso ha l’amico sudamericano e si innamora di una afroamericana) evitando battutacce grevi, ma riuscendo ugualmente a far ridere di gusto per l’intero film, avvicinandosi più al genere Guardiani della galassia. Geniali e gustosissimi i video educativi di Captain America, utilizzati nel film davvero per ogni occasione, dal come mantenersi in forma (a la Jane Fonda) al come ci si comporta a scuola.

  • Jacob Batalon (left) and Tom Holland in Columbia Pictures' SPIDER-MAN™: HOMECOMING.

Jon Watts come Sam Raimi

Jon Watts, autore dell’ottimo horror Clown (2014) e del buon thriller Cop Car (2015), dirige con maestria questo primo Spider-Man della nuova era, non facendo rimpiangere l’illustre predecessore Sam Raimi e superando di una spanna Marc Webb, autore dei due reboot. Watts e gli sceneggiatori riescono a donare al franchise una freschezza che gli permetterà una longevità assicurata nel tempo, e non a caso sono già a lavoro per sfornare il sequel, che uscirà tra due anni. Con un budget di 175 milioni di dollari ed incassi che potrebbero arrivare al miliardo, si prevede quindi una nuova lunga vita per il più famoso supereroe della storia dei fumetti. Spettacolari le scene di azione con eccezionali effetti speciali, dal traghetto tagliato in due alle battaglie fra Spider-Man e Vulture. Certo, l’espediente narrativo che li porterà a trovarsi faccia a faccia è lì per lì totalmente inaspettato (per non dire una forzatura) e non certo una novità nel panorama cinematografico; ciò nonostante non va ad inficiare il risultato finale del film, ma anzi riesce a fornire quelle motivazioni aggiuntive che porteranno Peter a fare delle scelte che condizioneranno la sua vita di adolescente.

Da Iron Man a Vulture

Oltre a Spider-Man hanno un ruolo fondamentale nella riuscita del film anche gli altri personaggi che compongono la storia. In primis il sempre sornione Tony Stark / Iron Man di Robert Downey Jr., troppo occupato per fare da chioccia a Peter, ma allo stesso tempo pronto ogni volta a correre in suo aiuto. Poi il grande villain Vulture (o Avvoltoio) interpretato da un magistrale Michael Keaton, che riesce a infondere al personaggio un’aura malefica ma al tempo stesso umana, rendendolo quindi doppiamente inquietante. Se la cavano bene anche i giovani compagni di Peter, dal nerd Jacob Batalon che aspira ad essere “l’uomo sulla sedia” risultando il personaggio comico di punta del film, fino alla bella cantante/attrice disneyana Zendaya, sogno forse non così proibito del giovane Spidey. Sotto utilizzata, invece, la novella zia May ringiovanita, Marisa Tomei, trasformata (almeno per questa volta) in un personaggio marginale. Divertente invece la partecipazione dello chauffeur Jon Favreau e immancabile, come sempre, il cameo dell’ormai mitologico Stan Lee, che ha appena perso la sua adorata moglie Joan, con la quale era sposato da quasi 70 anni.

Spider-Man: Homecoming (questa la pagina Facebook ufficiale del film) uscirà nelle sale italiane giovedì 6 luglio 2017 (negli Stati Uniti il giorno dopo), distribuito dalla Warner Bros. Pictures.

Voto: 8

di Ivan Zingariello

 

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Morta Elsa Martinelli: la diva toscana sfondò a Hollywood e vinse a Berlino

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E’ morta Elsa Martinelli, soprannominata la Audrey Hepburn italiana per la sua classe ed eleganza, prima modella e poi attrice, fu scoperta da Kirk Douglas e vinse un Orso d’Argento a Berlino.

L’attrice Elsa Martinelli si è spenta oggi nella sua casa di via Flaminia al centro di Roma, all’età di 82 anni. Malata da tempo era circondata dall’affetto della figlia Cristiana e dei suoi nipoti, mentre i funerali saranno celebrati martedì prossimo alle 11.00 nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma.

Elsa Martinelli, nata a Grosseto nel 1935, era la settima di otto figli (tra cui un solo maschio). Il padre Felice era un usciere delle Ferrovie dello Stato e la madre Santina badava alla numerosa prole. A Roma dal 1944, studiò fino alla quinta elementare, poi a undici anni infilava perline in un negozio di cappelli e a 14 faceva la commessa in un bar del Tritone, quindi la cassiera in un bar di piazza Buenos Aires. Entrata in una boutique di via Frattina per comprare una gonna, incontrò lo stilista Roberto Capucci che, innamoratosene all’istante, la portò a fare l’indossatrice nelle sfilate di alta moda. Esordì sul grande schermo nel film a episodi Se vincessi cento milioni, non a caso interpretando un’indossatrice e, dopo essere apparsa sulla copertina della rivista americana Life sbarcò ad Hollywood, scelta da Kirk Douglas in persona che la volle al suo fianco nel western Il cacciatore di indiani (1955). Fu quindi diretta da Mario Monicelli in Donatella (1955), in cui interpretava una semplice ragazza romana che finiva per caso nel lusso dell’alta borghesia, ruolo che le valse l’Orso d’Argento come miglior attrice al Festival di Berlino del 1956.

Da lì una carriera di una sessantina di film, diretta anche da registi prestigiosi: è una delle prostitute protagoniste de La notte brava (1959) di Mauro Bolognini, viene lasciata dallo scrittore Peter Baldwin in Un amore a Roma (1960) di Dino Risi, è l’amante di cui Marcello Mastroianni vuole liberarsi nel cult La decima vittima (1965) di Elio Petri, è la bella eroina dei fumetti creata dal marito della gelosissima Shirley MacLaine in Sette volte donna (1967) di Vittorio De Sica, è l’amante di Jean Sorel sia nel primo giallo di Lucio Fulci, Una sull’altra (1969), che in L’amica (1969) di Alberto Lattuada ed infine moglie di Alberto Sordi in Sono un fenomeno paranormale (1985) di Sergio Corbucci.

Ha lavorato anche con prestigiosi registi internazionali, a cominciare da Claude Autant-Lara che la diresse nel suo primissimo film internazionale, L’uomo e il diavolo (1954); in Manuela (1957) del bondiano Guy Hamilton era l’omonima protagonista che portava scompiglio su una nave da carico; era poi la fidanzata del cugino della vampira Carmilla ne Il sangue e la rosa (1960) di Roger Vadim, una fotografa italiana che strega John Wayne in Hatari! (1962) di Howard Hawks, e la moglie infedele di un secondino che se la fa con l’imputato Anthony Perkins ne Il processo (1962) di Orson Welles.

Definita “Dolce e androgina, ragazza acqua-e-sapone e vamp tentacolare, sofisticata musa della couture e grinta da maschiaccio, incantevole frutto popolare e icona pop di tutte le nouvelles vagues, infaticabile self-made woman e divina mondana del jet-set”, Elsa Martinelli abbandonò praticamente le scene a metà anni ’90, dedicandosi ai salotti buoni romani e a qualche ospitata televisiva, tornando a recitare un’ultima volta nel 2005 nei panni della perfida duchessa di Monteforte nella serie Rai Orgoglio, ruolo che accettò affermando: «La parte della cattiva me l’hanno offerta perché ho il fisico per il ruolo. Alta 1 metro e 76, altera, con i vestiti che mi stanno a pennello. Cosa potevo fare, la suora? La nonnina con l’uncinetto in mano?».

La Martinelli, che presentò anche l’edizione 1971 del Festival di Sanremo accanto a Carlo Giuffré, nel 1995 pubblicò la sua autobiografia Sono come sono. Dalla dolce vita e ritorno, edita da Rusconi. Poco meno di due mesi fa era stata ospite di Barbara D’Urso a Domenica Live, per festeggiare gli imminenti 90 anni dell’altra diva Gina Lollobrigida.

di Ivan Zingariello

 

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Recensione: Spettinata, le donne come dovrebbero essere

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Lo spettacolo Spettinata è il buon auspicio di Emanuele Bilotta per tutte le donne maltrattate, violentate, derise. Uomini, ogni tanto ditelo un “ci dispiace”!

Uno spettacolo che arriva nella pancia

Spettinataun soffio di libertà ma solo sulla carta. Emanuele Bilotta è il giovane regista che ha scritto e diretto l’evento fuori stagione che il Teatro Trastevere ha ospitato il 30 giugno e 1/2 luglio 2017 e che ha scelto un titolo che sa di libertà, di leggiadrìa, di vento tra i capelli e soprattutto di felicità. Quella felicità che però non entra quasi mai in scena, ed ecco che rimane solo l’intenzione, l’apprezzabile augurio che questa arrivi. La pièce nasce dallo studio de I Monologhi della Vagina di Eve Ensler e Psicosi delle 4 e 48 di Sarah Kane di cui contiene alcuni brani e porta in scena varie sfaccettature della psicologia femminile, avendo come punto focale la violenza di cui è vittima molto spesso la donna, oggi come ieri. A dispetto del titolo però, la rappresentazione si veste di scuro, incarna la disperazione ed accetta una condizione di sofferenza eterna, come se “così è” purtroppo e “così resterà”. Il cast è formato da otto donne che raccontano il loro dolore ed un solo uomo che rappresenta il maschile, cieco e sordo nei loro confronti; i colori predominanti sul palco sono il rosso ed il nero e simboleggiano perfettamente la durezza delle emozioni che emergono. Il pubblico è coinvolto, ognuno può riconoscersi.

Le conseguenze psicofisiche dei traumi

Spettinata è una rappresentazione teatrale della realtà in termini pratici, perché mostra chiaramente gli effetti tragici che un’emozione bloccata ad un certo evento negativo può determinare. La psicosomatica non è aria fritta e basa la sua essenza sulla connessione mente-corpo: le donne in scena si portano dentro l’evento scatenante della loro malattia, proprio come accade nella nostra vita quotidiana. Perché di malattia trattasi, sul palco difatti si esprimono tutte le paure che si celano nei disagi mentali di varia natura, si esibisce un ventaglio di sofferenze diventate poi psicosi, personalità multiple, schizofrenie, frigidità, chiusura, morte interiore. Si affronta persino l’approccio asettico e meccanicistico che frequentemente caratterizza l’ambiente medico verso le patologie psichiche, dove un tentativo di dialogo vero e profondo dovrebbe rientrare nella prassi terapeutica. Lo spettacolo dunque è un’occasione saggia per riflettere e sensibilizzare sempre l’opinione pubblica sull’importanza del nostro mondo interiore ed il suo equilibrio. La femminilità di Spettinata è interrotta, è un bocciolo che mai si schiuderà, come potrebbe? Nel suo universo tutto è pericoloso, il congelamento del potere femmineo funge da àncora di salvezza e questo è vero per tante donne, perché non sempre si è in grado di attraversare il dolore, perché ciò vorrebbe dire accettarlo innanzitutto per poi lasciarlo andare; siamo in grado di farlo, ma esserne pronte è un’altra storia. Inoltre esiste il filo conduttore che muove le redini di queste delicate Anime, l’elemento mancante che le fa sentire sempre in credito con la vita; riecheggia infatti in sottofondo la frase simbolo di questo concetto «ditelo “ci dispiace”» ripetuto ad oltranza da tutte le attrici, donne che aspettano dunque di avere delle sacrosante scuse da chi le ha ferite, derise, intimidite, schernite, violentate, violate in qualche modo e non sono solo alcuni uomini a farlo, a volte anche fra donne può esserci tanta cattiveria.

Dalle crepe filtra la luce 

In tutta la tristezza che Spettinata porta in scena fortunatamente ci sono degli sprazzi di luce che prendono vita sul palco: sono gli intermezzi ballerini e melodici che si intersecano nel tessuto scenico fatto perlopiù dai dialoghi tormentati e dalle espressioni travagliate dei protagonisti. La ballerina Ornella Lorenzano attribuisce all’esibizione quella leggerezza di cui ho accennato all’inizio, vederla volteggiare avvolta finalmente da un’aura colorata e lucente dà speranza, forse per quelle donne non tutto è perduto. La bravura dei soprano Caterina Sebastiano e Cristina Speziale accompagna meravigliosamente i punti di svolta dello spettacolo conferendogli ulteriore carattere; quest’ultimo è dato anche e soprattutto dalle luci psichedeliche e dalle musiche di Federico Brini che aiutano l’immedesimazione dello spettatore. In sintesi trattasi di una rappresentazione complessa, di non facile digestione, da sperimentare. Gli attori sono: Alberto Brichetto, Barbara Ciolli, Chiara Formichella, Federica Balducci, Letizia Di Stefano, Liliana Stanziani, Ludovica Resta, Monica Taglione, Noemi Giansanti. Foto e video di Clelia Carbonari.

Spettinata di Emanuele Bilotta è andato in scena al Teatro Trastevere dal 30 giugno al 2 luglio 2017.

Voto 7

di Federica Palazzo

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Nastri d’Argento: vince La tenerezza di Gianni Amelio, 5 premi a Indivisibili

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Ai Nastri d’Argento 2017 trionfa Gianni Amelio con La tenerezza e cinque premi per Indivisibili. Renato Carpentieri e Jasmine Trinca i migliori attori insieme ad Alessandro Borghi, Sabrina Ferilli e Carla Signoris. Premiati anche per Monica Bellucci, Giuliano Montaldo, Roberto Faenza e The Young Pope.

Pioggia di Nastri d’Argento su La tenerezza di Gianni Amelio, miglior film – premiato anche per regia, fotografia, attore protagonista – e su Indivisibili di Edoardo De Angelis che più di tutti ha fatto il pieno, quest’anno, ai Nastri con ben cinque riconoscimenti, chiudendo la stagione con un successo clamoroso. Finisce così la ‘corsa’ dei  Nastri d’Argento 2017 stasera protagonisti per la 71.ma edizione al Teatro Antico di Taormina. I giornalisti cinematografici che assegnano ogni anno i loro premi ‘storici’ dal 1946 hanno votato, con Ficarra e Picone, L’ora legale migliore commedia dell’anno e Andrea De Sica con I figli della notte miglior esordiente.

Per gli attori verdetto in parte annunciato: bis per Jasmine Trinca dopo il Festival di Cannes come migliore attrice protagonista per Fortunata di Sergio Castellitto che chiude la partita dei Nastri d’Argento 2017 tra i film più premiati con tre premi nel palmarès finale (lo seguono con due ciascuno, Fai bei sogni di Marco Bellocchio, L’ora legale di Ficarra e Picone e Sicilian ghost story di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia). Un grandissimo Renato Carpentieri, tornato sul set con Amelio dai tempi di Porte aperte, ritira il Nastro come miglior protagonista per La tenerezza. Ad Alessandro Borghi, prossimo ‘madrino’ appena annunciato della Mostra di Venezia, va invece il Nastro come miglior attore non protagonista (ancora per Fortunata e per l’opera prima di Michele Vannucci Il più grande sogno). E con un verdetto sorprendente, rarissimo ai Nastri d’Argento, c’è un ex aequo, quest’anno, tra le attrici, per le non protagoniste: Sabrina Ferilli (Omicidio all’italiana di Maccio Capatonda) e Carla Signoris irresistibile nel  duetto con Toni Servillo in Lasciati andare di Francesco Amato.  

Monica Bellucci, superstar di quest’edizione, ritira il Nastro d’Argento europeo per On the milky road – Sulla via lattea di Emir Kusturica. Tra gli attori, quest’anno, dai giornalisti anche un Premio speciale, consegnato in occasione delle ‘cinquine’ ai due protagonisti di Monte di Amir Naderi, Claudia Potenza e Andrea Sartoretti “per l’impegno speciale in una prova di interpretazione che si è rivelata anche fisicamente durissima.”

Il bilancio del voto

Ed ecco gli altri premi oltre film, regia, autori, interpreti. Bis dopo il David di Donatello per il miglior produttore, Attilio De Razza che per L’ora legale e Indivisibili ritira il Nastro con Pier Paolo Verga che ha diviso con lui l’avventura produttiva del film di De Angelis, premiato anche per il miglior soggetto (Nicola Guaglianone) e i costumi (Massimo Cantini Parrini) e con un doppio Nastro per la migliore colonna sonora e la canzone originale. Un grande successo per Enzo Avitabile, autore delle musiche e della canzone che fa vincere il Nastro anche alle voci di Abbi pietà di noi, la ‘coppia’ delle sorelle ‘indivisibili’ Angela e Marianna Fontana, nel palmarès dei giovani anche con il ‘Biraghi’ per gli esordienti. La tenerezza di Gianni Amelio, con Fortunata di Sergio Castellitto e Indivisibili di Edoardo De Angelis, 7 nomination ciascuno, erano i film più candidati di quest’anno, seguiti tra gli altri da Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni che arriva al traguardo col Nastro per la sceneggiatura ma anche con quello, speciale, consegnato a Roma a Giuliano Montaldo per la sua sorprendente interpretazione da protagonista (e con una menzione ‘Biraghi’ al giovane interprete che lo affianca nel film, Andrea Carpenzano).

Il cinema e l’impegno di attualità: Roberto Faenza alla carriera

E’ andato a Roberto Faenza nell’anno de La verità sta in cielo – film particolarmente sensibile ad un tema scottante come la vicenda, ancora misteriosamente aperta, di Emanuela Orlandi – il Nastro alla carriera 2017, che il regista ha già ritirato a Roma. Il riconoscimento a Faenza – che festeggia così anche i suoi primi 50 anni di cinema – vuol essere un omaggio alla sua avventura cinematografica ma anche all’ impegno costante e alla sua sensibilità nel racconto dell’attualità. Uno sguardo che, fuori da condizionamenti ideologici e sempre controcorrente, non trascura mai i temi dell’impegno civile in un cinema che non dimentica la tradizione dell’inchiesta giornalistica.

Sole, cuore, amore e 7 minuti anche sul palco di Taormina

Due i riconoscimenti dedicati “per l’attenzione al cinema civile, in particolare sul tema del lavoro” a Sole cuore amore di Daniele Vicari e 7 minuti di Michele Placido. Sono stati annunciati a Roma ma sul palco del Teatro Antico, a sottolinearne l’importanza, si riparla del film con un riconoscimento a Francesco Montanari, partner di una straordinaria Isabella Ragonese. Per 7 minuti, quasi al completo, arriva a Taormina un cast speciale, tutto femminile, al quale Michele Placido deve molto del successo del film: con lui al Teatro Antico la produttrice Federica Vincenti e le attrici Ottavia Piccolo, Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi, Violante Placido, Maria Nazionale, Balkissa Maiga, Erika D’Ambrosio, Luisa Cattaneo. Con un saluto di Fiorella Mannoia.

Il Nastro dell’anno a The Young Pope

Un Nastro d’Argento che apre la strada ad una nuova, indifferibile attenzione al cinema delle grandi serie. E’ un premio che segna una svolta: una serie internazionale, appena citata tra le più importanti del mondo anche da Variety prodotta e realizzata per la tv entra per la prima volta nel palmarès e nella storia dei grandi premi riservati al miglior cinema italiano.

“Anno zero di rinascita anche per Taormina” secondo l’Assessore Anthony Barbagallo

Anche questa 71.ma edizione dei Nastri d’Argento – main sponsor BNL Gruppo BNP Paribas – con il sostegno istituzionale di MiBACT-Direzione Generale per il Cinema, è stata organizzata dal Sindacato (per le “cinquine” al Museo MAXXI di Roma, con il patrocinio della Regione Lazio e il sostegno della Roma Lazio Film Commission) e al Teatro Antico di Taormina grazie al contributo della Regione Siciliana, Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo e della Sicilia Film Commission, nell’ambito del progetto ‘Sensi Contemporanei’. E per la Regione Siciliana che ospita a Taormina la serata finale è l’Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, Anthony Barbagallo a sottolineare:  “Puntiamo sul cinema e la cultura anche per il rilancio economico e turistico dell’isola. I Nastri d’Argento numero 71 che, con il sostegno dell’Assessorato al Turismo, anche quest’anno tornano a Taormina per la cerimonia di consegna, continuano ad essere un’occasione prestigiosa e importante per la promozione turistica della nostra isola. Un ‘anno zero’ particolarmente significativo dunque, dopo il 70.mo delle celebrazioni e insieme di rinascita, sia per i Nastri che per il nostro progetto di fare  di Taormina il cuore di un vero centro di intensa produzione culturale.

Il voto dei giornalisti, la scelta delle ’cinquine’.

Le “cinquine” dei candidati ai Nastri d’Argento, sono state scelte quest’anno, come i premi speciali, dal Direttivo Nazionale presieduto da Laura Delli Colli e composto da: Fulvia Caprara (vicepresidente), Romano Milani (Segretario generale), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Fabio Falzone, Pier Paolo La Rosa, Stefania Ulivi, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga. Con gli eletti fanno parte del Direttivo che sarà rinnovato alla fine del 2017 l’ex presidente Mario Di Francesco (e il collega Carlo Muscatello in rappresentanza della FNSI). Del Collegio dei Sindaci revisori con Franco Mariotti, Presidente, fanno parte Teresa Marchesi e Annamaria Piacentini.


Tutti i vincitori dei Nastri d’Argento 2017

MIGLIOR FILM

Gianni AMELIO

LA TENEREZZA

 

MIGLIORE REGIA

Gianni AMELIO

LA TENEREZZA

 

MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE

Andrea DE SICA

I FIGLI DELLA NOTTE

 

COMMEDIA

L’ORA LEGALE

Salvo FICARRA e Valentino PICONE

 

SOGGETTO

Nicola GUAGLIANONE

INDIVISIBILI

 

SCENEGGIATURA

Francesco BRUNI

TUTTO QUELLO CHE VUOI

 

MIGLIOR PRODUTTORE       

Attilio DE RAZZA

L’ORA LEGALE

e con PIER PAOLO VERGA

INDIVISIBILI

 

ATTORE PROTAGONISTA

Renato CARPENTIERI

LA TENEREZZA

 

ATTRICE PROTAGONISTA

Jasmine TRINCA

FORTUNATA

 

ATTORE NON PROTAGONISTA

Alessandro BORGHI

FORTUNATA  – IL PIÙ GRANDE SOGNO

 

ATTRICE NON PROTAGONISTA  ex aequo

Sabrina FERILLI  – OMICIDIO ALL’ITALIANA

Carla SIGNORIS  – LASCIATI  ANDARE

 

FOTOGRAFIA

Luca BIGAZZI

LA TENEREZZA  – SICILIAN GHOST STORY

 

SCENOGRAFIA

Marco DENTICI

FAI BEI SOGNI  – SICILIAN GHOST STORY

 

COSTUMI

Massimo CANTINI PARRINI

INDIVISIBILI

 

MONTAGGIO

Francesca CALVELLI

FAI BEI SOGNI

 

SONORO IN PRESA DIRETTA

Alessandro ROLLA

FORTUNATA

 

COLONNA SONORA

Enzo AVITABILE

INDIVISIBILI

 

CANZONE ORIGINALE

ABBI PIETÀ DI NOI musica e testo di Enzo AVITABILE, interpretata da Enzo AVITABILE, Angela e Marianna FONTANA

INDIVISIBILI

 

NASTRO d’ARGENTO EUROPEO

Monica BELLUCCI

On the milky road-Sulla via lattea di Emir Kusturica

 

NASTRO d’ARGENTO ALLA CARRIERA

Roberto FAENZA

50 anni di cinema nell’anno de ‘La verità sta in cielo’

 

NASTRO d’ARGENTO SPECIALE

Giuliano MONTALDO

 Tutto quello che vuoi

 

PREMI SPECIALI

Per l’attenzione al cinema civile in particolare sul tema del lavoro

7 MINUTI di Michele PLACIDO

SOLE  CUORE AMORE di Daniele VICARI

e per l’impegno in una dura prova di interpretazione

Claudia POTENZA e Andrea SARTORETTI per Monte di Amir Naderi

 

PREMIO ‘NINO MANFREDI’

Pierfrancesco FAVINO  e Kasia SMUTNIAK

Moglie e marito di Simone Godano

 

HAMILTON ‘BEHIND THE CAMERA-NASTRI d’ARGENTO’

Gabriele MUCCINO

 

PERSOL – PERSONAGGI DELL’ANNO

Claudio AMENDOLA e Luca ARGENTERO

Il permesso  48 ore fuori

 

‘WELLA – NASTRI d’ARGENTO’  per l‘immagine

Jasmine TRINCA

Fortunata

 

I premi per il cinema giovane

NASTRO SPECIALE

Cinquina speciale 2017 –Film sui giovani

PIUMA di Roan Johnson

 

NASTRI d’ARGENTO – SIAE

‘borse’ di formazione per due giovani sceneggiatori

Irene DIONISIO  – Le ultime cose

Michele VANNUCCI – Il più grande sogno

 

PREMIO ‘GRAZIELLA BONACCHI’ 2017

Simone LIBERATI – Cuori puri

 

I PREMI ‘GUGLIELMO BIRAGHI’ 2017

DEDICATI A JOSCIUA ALGERI

Brando PACITTO – L’estate addosso di Gabriele Muccino

Daphne SCOCCIA – Fiore di Claudio Giovannesi

Piuma di Roan Johnson

Angela e Marianna FONTANA – Indivisibili di Edoardo De Angelis

Ludovico TERSIGNI – SLAM  Tutto per una ragazza

menzioni speciali

Andrea Carpenzano – Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni

Vincenzo Crea – I figli della notte di Andrea De Sica

 

PREMI ‘GUGLIELMO BIRAGHI’- NUOVO IMAIE 2017

Valentina BELLE’ e Giacomo FERRARA – Il Permesso 48 ore fuori di Claudio Amendola

 

IL ‘NASTRO DELL’ANNO’ a THE YOUNG POPE
 ha premiato

Per l’ideazione, la scrittura, la regia Paolo SORRENTINO

Per la produzione WILDSIDE – SKY

Per il miglior casting director  Anna Maria SAMBUCCO

E con un riconoscimento speciale al cast artistico e tecnico

Sceneggiatura: Umberto CONTARELLO, Tony GRISONI, Stefano RULLI

Fotografia: Luca BIGAZZI

Montaggio: CristianoTRAVAGLIOLI

Musiche: Lele MARCHITELLI

Scenografia: Ludovica FERRARIO

Costumi: Carlo POGGIOLI, Luca CANFORA

Suono: Emanuele CECERE

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Giffoni 2017: tutti i 101 film in concorso, divisi per fasce d’età

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Avventure di animazione e storie vere, racconti d’amore e di amicizia, film sulla guerra e doc sull’immigrazione: molteplici i temi nelle 101 opere selezionate in concorso al Giffoni Film Festival 2017.

Dalle atrocità della guerra alla complessità dei primi amori, passando per l’ostinazione e la voglia di realizzare un sogno, affermando il proprio “io” nel passaggio dall’infanzia all’età adulta: sono solo alcuni dei temi affrontanti dalle storie in concorso alla 47esima edizione del Giffoni Film Festival (14-22 luglio 2017). Sono 101 i titoli tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, selezionati tra oltre 4500 opere ricevute in preselezione. I film verranno proposti nelle sette sezioni competitive e giudicati dai 4.600 giurati suddivisi per fasce d’età: Elements +3 (dai 3 ai 5 anni), Elements +6 (dai 6 ai 9 anni), Elements +10 (da 10 ai 12 anni), Generator +13 (dai 13 ai 16 anni), Generator +16 (dai 16 ai 17 anni), Generator +18 (18 anni in su), Gex Doc (sezione dedicata a docenti e filmgoers) e Parental Control – Destinazione Italia (rivolta a tutta la famiglia). Saranno proprio i giurati, provenienti da 52 Paesi, a decretare i vincitori del Gryphon Award per ciascuna sezione. Questo l’elenco completo delle proiezioni giorno per giorno.

ELEMENTS +3

I piccoli spettatori di questa sezione scopriranno, probabilmente per la prima volta, la magia del cinema. Toccherà alla giuria più giovane del Festival valutare ben 20 cortometraggi in competizione provenienti da ogni angolo del mondo: si parte dall’Italia rappresentata da Paolo Gaudio con il suo LOONEY FOODZ! (Italia, 2017), si continua poi con THE CLOUD AND THE WHALE (Russia, 2016) di Alyona Tomilova, CORKY (Stati Uniti, 2017) di Ty Primosch, DARK, DARK WOODS (Danimarca, 2017) di Emile Gignoux, DRAGON TROUBLES (Bulgaria, 2016) di Vutova Kalina, EASYGOING TEDDY (Croazia, 2017) di Tomislav Gregl, ETHNOPHOBIA (Grecia/Albania, 2017) di Joan Zhonga, GENO (Georgia, 2017) di Dato Kiknavelidze, HEDGEHOG’S HOME (Canada, 2016) di Eva Cvijanovic, KOYAA – NAUGHTY TOY CAR (Slovenia, 2017) di Kolja Saksida, NEW TOY (Brasile, 2017) di Rogerio Boechat, OUR WONDERFUL NATURE – THE COMMON CHAMELEON (Germania, 2016) di Tomer Eshed, THE PENGUIN (Francia, 2016) di Pascale Hecquet, THE POCKET MAN (Francia, 2016) di Ana Chubinidze, IL RE DEL MERCATO (Svizzera, 2017) di Joel Fioroni, SABAKU (Olanda, 2016) di Marlies Van der Wel, THE SLED (Russia, 2016) di Olesya Shchukina, TOINE (Francia, 2016) di Hays Narbonne, TWO TRAMS (Russia, 2016) di Svetlana Andrianova, THE UNICORN (Francia, 2016) di Rémi Durin.

Tre, invece, saranno i lungometraggi fuori concorso. I giurati della sezione Elements +3 osserveranno, con candore e spontaneità, le opere proposte provenienti da Norvegia e Germania. Si inizia con l’acclamato regista Arne Lindtner-Naess e il suo CASPER AND EMMA: GO HIKING (Norvegia, 2017 – distribuito da Attraction Distribution), dove ​​due adorabili e maliziosi bambini di cinque anni scopriranno il valore dell’amore familiare durante una vacanza estiva. Ci si sposterà in una foresta incantata con IN THE FOREST OF HUCKYBUCKY (Norvegia, 2016 – distribuito da SF Studio) di Rasmus A. Sivertsen. Il film d’animazione ci narra come la convivenza nel mondo animale a volte sia difficile:  Claus Climbermouse, Morten Wood Mouse, Mister Hare e la famiglia Squirrel proveranno a convincere i loro affamati vicini, la volpe Marvin e il ricco Horace, ad abbandonare le abitudini da predatori. Si resta sempre nel grande mondo animale con RABBIT SCHOOL – GUARDIANS OF THE GOLDEN EGG (Germania, 2017 – distribuito da Sola Media), terzo film del regista Ute Von Munchow-Pohl ad essere presentato in concorso nella categoria +3 (l’ultimo nel 2015) con protagonista il simpatico Coniglio Max e la sua alleata Emmy.

ELEMENTS +6

Amicizia, rapporto padri e figli, piccole e grandi sfide che accomunano i percorsi di crescita dall’infanzia all’adolescenza, questo il filo conduttore della sezione Elements +6. Dopo la presentazione in anteprima del teaser lo scorso anno, entra in concorso EDHEL (Italia, 2016 – prodotto da Vinians Production) del regista italiano Marco Renda, incentrato sulla storia di una bambina nata con una malformazione al padiglione auricolare che fa apparire le sue orecchie “a punta” e che, solo grazie all’incontro con il bizzarro bidello Silvano, accetterà il suo difetto. Una caccia al tesoro sulla costa del Pacifico è l’avventura che attende i protagonisti di TESOROS (Messico, 2017 – distribuito da Figa Films)) di Maria Novaro. Racconta l’amicizia tra una dolce dodicenne e un cavallo ferito WENDY (Germania, 2017– distribuito da Beta Cinema) di Dagmar Seume: i due si sosterranno a vicenda superando paure e difficoltà. Cambio di registro con MASTER SPY (2016, Olanda – distribuito da Incredible Film) di Pieter Van Rijn: Tim, 10 anni, viene catapultato in un mondo di missioni speciali e crimini da risolvere con Simon, una spia ibernata ‘proveniente’ dal 1973. Torna a Giffoni dopo nove anni il regista Nicolas Bary (nel 2008 presentò “Trouble at Timpetill” nella sezione Kidz), con LITTLE SPIROU (2017, Francia Olanda – distribuito da TF1 International); nel film il giovane protagonista, prima di partire per l’accademia che lo preparerà a diventare un “bellboy” professionale, come imposto dai genitori, affronta una piccola avventura per confessare il suo amore alla cara Suzette. Per la prima volta in concorso al Festival anche due opere provenienti dalla lontana Mongolia, di cui uno nella sezione Generator +13: qui si tratta di CHILDREN OF GENGHIS (Mongolia, 2017 – distribuito da California Pictures) di Zolbayar Dorj che mostra come una competizione ippica si rivelerà un’agguerrita sfida tra fratelli. La campagna non è mai stata così movimentata come in THE BIG BAD FOX & OTHER TALES (Francia, 2017 – distribuito da StudioCanal) firmato da Benjamin Renner (presente a Giffoni nel 2012 con “Ernest & Celestine” per la sezione Elements +3) e Patrick Imbert.

Sei gli short film in gara: STRAWBERRIES (Italia, 2017) di Alessandro Sasha Codaglio, BUI (Islanda, 2016) di Inga Lisa Middleton, LITTERBUGS (Regno Unito, 2016) di Stanley-Ward Peter, ODD IS AN EGG (Norvegia/Portogallo, 2016) di Kristin Ulseth, SWIMMING IN THE DESERT (Usa, 2017) di Alvaro Ron, UNIFORM (Turchia, 2017) di Fırat Onar.

ELEMENTS +10

Grande orgoglio per il Festival è il ritorno di una delle sue ex giurati da regista: in concorso nella categoria Elements +10 QUEEN OF NIENDORF (Germania, 2017 – prodotto da Lupa Film), l’opera prima della giovanissima Joya Thome che, solo nel 2003, vestiva la maglietta della sezione Free to Fly, e ora dirige una divertente storia che ha come protagonista la piccola Lea e la sua estate piena di peripezie. Amicizia e voglia di superare le difficoltà sono al centro di MOUNTAIN MIRACLE – AN UNEXPECTED FRIENDSHIP (Germania, 2017  – distribuito da Arri Media Int’l) di Tobias Wiemann: una ragazza affetta da asma affronterà la malattia con una forza insperata grazie all’incontro con un nuovo amico. La riscoperta del rapporto madre-figlio e delle proprie origini è, invece, il cuore di CLOUDBOY (Belgio, 2017 – distribuito da LevelK) di Meikeminne Clinckspoor, in cui il protagonista intraprenderà un suggestivo viaggio in Lapponia per conoscere la nuova famiglia della madre. Sempre di rapporti familiari si parla in AT EYE LEVEL (Germania, 2016 – prodotto da Rat Pak Filmproduction) di Joachima Dollhopf e Evi Goldbrunner. Michi, 11 anni, vive in un centro di accoglienza per bambini fino al giorno in cui incontra il suo vero padre: un nano. Il rapporto tra i due creerà non pochi problemi al ragazzo che l’aveva sempre immaginato diversamente. Il nuoto come valvola di sfogo dalle aspettative di due genitori troppo esigenti è al centro di NINA (Slovacchia, 2017 – distribuito da Kaleidoscope), di Juraj Lehotsky che porta sul grande schermo un percorso di affermazione della propria identità tipico dell’adolescenza. Dalle piccole incertezze della pubertà ai drammi della guerra: HERO STEPS (Colombia, 2016 – prodotto da Heroe Films), di Henry Rincon accende i riflettori sull’impavido Eduardo, vittima di un conflitto armato in Colombia. Un ragazzo forte che, nonostante abbia perso una gamba, continua a inseguire il sogno di partecipare al torneo di calcio della scuola. Cambio di genere con ROOM 213 (2017, Svezia –distribuito da Media Luna New Films) di Emelie Lindblom, basato sulla misteriosa morte di una ragazza il cui spirito sembra perseguitare tutti gli ospiti della stanza 213.

Otto i corti in concorso per questa sezione, di cui due titoli italiani: RINCOMAN (Italia, 2017) di Marco Di Gerlando e Ludovica Gibelli, ROCKY (Italia, 2017) di Daniele Pini – la sceneggiatura è firmata dagli autori Laudia De Angelis, Daniele Pini e Nicola Ingenito, quest’ultimo giurato storico di Giffoni -, NEW BOY (Regno Unito, 2017) di Norman Tamkivi, HOW TOMMY LEMENCHICK BECAME A GRADE 7 LEGEND (Canada, 2017) di Bastien Alexandre, JUST GO! (Lettonia, 2017) di Pavels Gumennikovs, THE GLASS PEARL (Finlandia, 2017) di Tommi Seitajoki, STAY (Nuova Zelanda, 2017) di Craig Gainsborough-Waring e Luke Thornborough, FOOTSTEPS (Islanda, 2017) di Hannes Thor Arason.

GENERATOR +13

Il consolidamento dei legami familiari e la voglia di realizzare i propri sogni sono le principali tracce nella sezione Generator +13 composta da sette lungometraggi. Vanta un cast stellare WALKING OUT (Usa, 2017 – distribuito da AMP Int’l) dei registi Alex Smith e Andrew Smith: nel film ritroviamo Matt Bomer e il giovane Josh Wiggins (classe 1998) impegnati a mettere in scena il difficile rapporto tra padre e figlio. I due saranno costretti a fare fronte comune per superare pericoli inaspettati, riscoprendo anche il profondo legame che li unisce. L’elaborazione del lutto vista da esperienze e punti di vista diversi distingue THE BACHELORS (2017, Usa – distribuito da Fortitude Int’l) di Kurt Voelker, dove ritroviamo l’attore Josh Wiggins insieme a Julie Delpy e al Premio Oscar J.K. Simmons (miglior attore non protagonista per “Whiplash”, film vincitore di 3 statuette nel 2015). Protagonista di STRAWBERRY DAYS (Svezia, 2016 – distribuito da Yellow Affair) di Wiktor Ericsson, invece, racconta l’amore impossibile tra due adolescenti che sembrano appartenere a mondi e ceti sociali diversi. Basato sul libro “La regina bambina” di Tim Crothers e realizzato dalla nota regista Mira Nair, QUEEN OF KATWE (Uganda, 2016 – distribuito da Sky Italia/Walt Disney Studios) ripercorre la storia vera di Phiona Mutesi, un prodigio degli scacchi ugandese insignita del titolo “Candidato Maestro FIDE Femminile” alle Olimpiadi del 2012. L’opera, dopo la presentazione al Festival, verrà trasmessa da Sky Cinema; nel cast anche il premio Oscar Lupita Nyong’o. Gli impegni scolastici, i primi batticuori ed i rapporti contrasti con i genitori in GOOD BOY (Russia, 2016 – distribuito da Art Pictures Studio) di Oksana Karas, un concentrato di tutte le piccole ansie adolescenziali, tra gioie e sfide. Torna ad incontrare il pubblico di Giffoni la regista Vibeke Idsoe (nel 2003 aveva presentato “Karlsson on the Roof” nella sezione Kidz) con THE LION WOMAN (Norvegia/Germania, 2016 – distribuito da TrustNordisk). Protagonista Eva Arctander, una bambina nata nel 1912 completamente ricoperta da peli biondi, persino sul viso. Il film segue la sua vita dal 1912 al 1936, raccontando le difficoltà che incontra ad essere accettata e il modo in cui cambia. Altro film in concorso direttamente dalla Mongolia è WHITE BLESSING (Mongolia, 2016 – prodotto da Hulegu Pictures) di Sengedorj Chanchivdorj, ispirato alla storia vera della judoka Sumiya Dorjsuren, seconda classificata alle Olimpiadi di Rio 2016 per la categoria 57 chili.

GENERATOR +16

Ostacoli da superare nella corsa all’età adulta e viaggi on the road ispirati alle celebri traversate in autostop dei mitici anni ’70: mettono a confronto leggerezza e preoccupazioni degli anni più belli i film scelti per i Generator +16. In DO IT RIGHT (Francia, 2017 – distribuito da Films Distribution), per la regia di Chad Chenouga, il sedicenne Nassim viene affidato ad una casa famiglia alla morte della madre: per non essere accumunato ai “casi sociali”, il ragazzo si inventerà un’altra vita. Un adolescente scomparso torna a casa dopo otto anni ma, svanita la gioia iniziale, si fa avanti il dubbio che si tratti di un impostore: è la trama di THE NEXT SKIN (Spagna/Svizzera, 2016 – prodotto da Corte y Confeccion de Peliculas) di Isaki Lacuesta e Isa Campo che, con i suoi colpi di scena, tiene incollato allo schermo lo spettatore. Tra gli interpreti principali Emma Suarez, la “Julieta” del grande regista Pedro Almodóvar, che ritroviamo anche in “April’s Daughter” in concorso nella sezione Generator +18. Dipinge un divertente e attento spaccato esistenziale HANDSOME DEVIL (Irlanda, 2016 – distribuito da Radiant Films Int’l) di John Butler, conducendoci nelle aule del collegio “Rugby Mad”, dove un sedicenne emarginato stringe un’improbabile amicizia con il suo nuovo compagno di stanza. Nel cast anche Nicholas Galitzine, ospite della 46esima edizione del Giffoni Film Festival per l’anteprima di “New York Academy”. È la descrizione di una storia d’amore poco convenzionale quella messa in scena da THE INLAND ROAD (Nuova Zelanda, 2017 – distribuito da LevelK) di Jackie Van Beek: su una strada che attraversa le campagne neozelandesi, un incidente mortale fa sì che si intreccino i destini della sedicenne Tia e di Will, padre di una bambina di quattro anni. Un super cast per WEIRDOS (Canada, 2016 –distribuito da Double Dutch Int’l) di Bruce McDonald in cui ritroviamo Molly Parker, la Jackie Sharp di “House of Cards”, e Julia Sarah Stone, già protagonista di “The Year Dolly Parton Was My Mom” presentato in concorso nella sezione Generator +18 nel 2011. La narrazione ci conduce nel 1976, è il fine settimana del Bicentenario americano e il quindicesimo compleanno di Kit. Con l’aiuto di Alice, il ragazzo fa l’autostop verso casa della madre artista. Per la prima volta al Festival è presente anche una produzione del Porto Rico: firmato da Ari’ Maniel Cruz, BEFORE THE ROOSTER CROWS (Porto Rico, 2016 – distribuito da Deluz) è il dramma di un’adolescente divisa tra l’attesa di trasferirsi in America per ritrovare la madre e l’improvvisa ricomparsa del padre naturale dopo anni di carcere. Ancora anni ’70 con LANE 1974 (Usa, 2017 – prodotto da Lane 1974 LLC) di Sj Chiro: la tredicenne Lane vive libera e felice in una bella comune della California insieme alla famiglia, le cose si complicano quando la madre decide di iniziare un viaggio in autostop compiendo piccoli furti per sopravvivere.

GENERATOR +18

La complessità dei rapporti umani, ponendo particolare attenzione ai legami familiari è il percorso introspettivo proposto ai GENERATOR +18. In WE’RE STILL TOGETHER (Canada, 2016 – prodotto da Achromatic Media), per la regia di Jesse Klein, Chris vede in Bobby l’unica speranza per essere accettato e fuggire ai bulli: purtroppo il fascino iniziale dell’uomo sparirà appena il ragazzo si renderà conto della vita autolesionista che conduce. Ispirato ad avvenimenti reali, LITTLE HARBOUR (Slovacchia/Repubblica Ceca, 2017 – distribuito da Loco Films) di Iveta Grofova racconta di Jarka, una ragazzina di 10 anni maltrattata dalla madre, che si ritroverà nel ruolo di balia di due piccoli gemelli abbandonati per le strade di Bratislava. Interpretato interamente in Yiddish, una lingua non utilizzata nel cinema per molti decenni, MENASHE (Usa, 2017 – distribuito da Mongrel Int’l) è firmato da Joshua Z Weinstein e distribuito da Mongrel International. Il film segue la vita di uno sfortunato droghiere mentre si sforza di far quadrare il bilancio del negozio e, allo stesso tempo, crescere da solo il figlio Rieven. Con GARDEN LANE (Svezia, 2017) di Olof Spaak ci viene mostrato l’incontro tra Eric e Elen che, dopo aver vissuto insieme da bambini con i loro genitori tossicodipendenti, si ritrovano da adulti ad affrontare un passato condiviso. A proiettare sullo schermo la vita di una timida e problematica studentessa 17enne è CAT SKIN (UK, 2017 – prodotto da Grasskamp Films) di Daniel Grasskamp: la natura voyeuristica della ragazza sfocerà in un amore intenso e burrascoso con April. È firmato dal regista Philip John (“Downton Abbey”) MOON DOGS (Irlanda, 2016 – prodotto da Up Helly AA): protagonisti due fratelli e un viaggio verso Glasgow per raggiungere il Up Helly Aa, il più grande festival di fuochi d’artificio d’Europa. APRIL’S DAUGHTER (Messico, 2017 – distribuito da MK2 Films) di Michel Franco affronta invece il difficile rapporto tra una madre assente e le sue figlie: la precoce gravidanza di una delle due, Valeria, le costringerà a ritrovarsi e ad affrontare tutti i dissapori irrisolti.

Sono in tutto 16 gli short film in gara per i + 18, divisi nelle categorie fiction e animazione. Figurano nella prima STAR PEOPLE (Italia, 2016) di Adriano Giotti, BEHIND THE WALL (Qatar/Marocco, 2017) di Karima Zoubir, GIRL AT THE DOOR (Corea, 2017) di Song Joosung, MARE NOSTRUM (Francia, 2017) di Rana Kazkaz e Anas Khalaf, SIMONA & EDEN (Israele, 2017) di Tamar Goren, THE SMOKE (Russia, 2017) di Ivan Plechev, SNATCHED  (Francia, 2016) di Emmanuelle Nicot. Rientrano nella seconda categoria invece CONFINED (Italia, 2016) di Nico Bonomolo, FRAMED (Italia, 2017) di Marco Jemolo, AYNY – MY SECOND EYE (Germania, 2016) di Ahmad Saleh, MANED  & MANCHO (Iran, 2017) di Shiva Sadegh Asadi, MORNING COWBOY (Spagna, 2017) di Fernando Pomares, THE OGRE (Francia, 2017) di Laurène Braibant, OH MOTHER! (Polonia, 2017) di Paulina Ziolkowska, THE WILD BOAR (Germania/Francia/Ungheria, 2016) di Bella Szederkényi, WINFRIED (Germania, 2016) di Jana Lenhard, Christopher Vogt, Victoria Sandvoß.

GEX DOC

Si basano su sette storie vere, narrate in forma di documentario, le opere scelte per GEX DOC. Si parte da THEY CALL US MONSTERS (Usa, 2016 – prodotto da BMP Films) di Ben Lear, ambientato nello Stato della California dove i minorenni, colpevoli di aver commesso crimini gravi, vengono processati come adulti. Svela la guerra in Siria, raccontata attraverso gli occhi dei bambini, BORN IN SYRIA (Spagna, 2016 – distribuito da Java Films) di Hernan Zin: il film segue per un anno le vicende dei piccoli protagonisti, che affrontano un lungo viaggio in mare verso l’Europa, ed è arricchito dalla musica del compositore Gabriel Yared. Con il documentario d’animazione A BASTARD CHILD (Svezia, 2016 – distribuito da Taskovski Films) conosciamo Hervor, nata nel 1909 da una ragazza madre in una Svezia antidemocratica. La bambina viene da subito emarginata da una società retrograda finché, divenuta adulta, si batterà per i diritti dei più deboli. L’opera è stata realizzata dal regista Knutte Wester, nipote della vera protagonista. Ci sono eroi che combattono ogni giorno passando inosservati: è il cuore di EVERYDAYS HEROES (Francia, 2016  – distribuito da TF1 Studio) di Anne-Dauphine Julliand, incentrato sulla lotta alla malattia di coraggiosi bambini affetti da patologie gravi. Una bambina di 3 anni, invece, ci mostra il viaggio in 86 giorni della sua famiglia attraverso diversi Paesi: l’opera è 69 MINUTES OF 86 DAYS (Norvegia, 2017 – distribuito da Taskovski Films) di Egil Haskjold Larsen, in cui scopriamo le impressioni della bambina nella traversata per raggiungere la Svezia e ritrovare la tranquillità dopo la guerra. È un elogio all’amore e all’unità familiare THE OTHER SIDE OF THE WALL (Spagna, 2016 – distribuito da First Hand Films) di Pau Ortiz: Ale e Rocio, due fratelli honduregni immigrati in Messico, dovranno prendersi cura dei piccoli di casa dopo l’arresto della madre. Chiude la sezione HOBBYHORSE REVOLUTION (Finlandia, 2017 – prodotto da Tuffi Films) del regista Selma Vilhunen che, nel 2014, ha ricevuto una candidatura agli Oscar per il corto “Do I Have to Take Care of Everything?”.

PARENTAL CONTROL – DESTINAZIONE ITALIA

Una sezione tutta italiana composta dai migliori short film nostrani: PARENTAL CONTROL -DESTINAZIONE ITALIA unirà in sala tutta la famiglia, ergendo a giudici i familiari dei giffoners, dai genitori ai nonni. Sei i cortometraggi proposti: GIONATAN CON LA G (Italia, 2016) di Gianluca Santoni, MATTIA SA VOLARE (Italia, 2016) di Alessandro Porzio, SOTTOTERRA (Italia, 2017) di Mohamed Hossameldin, NON GIOCO PIÙ (Italia, 2017) di Sebastiano Luca Insinga, LETTERA A MIA FIGLIA (Italia, 2017) di Giuseppe Alessio Nuzzo, UOMO IN MARE (Italia, 2016) di Emanuele Palamara.

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Charles Aznavour è Tra di noi, in concerto il 23 luglio a Roma e poi Milano

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Il grande Charles Aznavour, selezionato per la Hollywood Walk of Fame 2018, torna in Italia con Tra di noi, il 23 luglio in concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma e poi a Cagliari e Milano.

«Fai della tua vita un’avventura, sorprendi gli uomini e le donne intorno a te con umiltà, gentilezza, semplicità». Parole di Charles Aznavour, voce unica, artista generoso, uomo straordinario! L’artista, che ha incantato milioni di spettatori in 94 paesi con un repertorio impressionate di 1.200 canzoni e 294 album, è stato selezionato dall’apposita commissione per entrare a far parte della Hollywood Walk of Fame per la categoria Live Theatre / Live Performance. Aznavour, a conferma dell’amore immenso che lo lega al nostra Paese, tornerà in concerto in Italia il 23 luglio all’Auditorium Parco della Musica di Roma per celebrare i suoi 70 anni di magnifica carriera. L’artista concederà poi il bis in autunno: il 13 novembre, infatti, si esibirà al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Questi due importanti appuntamenti sono organizzati da Show Bees, Intersuoni BMU, Ventidieci e Dimensione Eventi in collaborazione con Patrick Shart, Alain Boyaci e Moonlight Productions. Biglietti disponibili in esclusiva sul circuito Ticketone.it

Cantautore, attore, diplomatico impegnato, alla soglia dei 93 anni Aznavour non smette di stupire. Con la sua voce inconfondibile, tanto da meritare il soprannome di “Charles Aznavoice”, Aznavour ha dei numeri da record, con 300 milioni di dischi venduti nel mondo e 80 film all’attivo. Perché Aznavour non è nient’altro che “un uomo con una classe folle, una professionalità indiscutibile, una volontà feroce e un artista dalla penna imbattibile che osserva il mondo non gli occhi di un ragazzino” [Paris March]. Settant’anni di lunga e onorata carriera che lo scorso anno lo hanno portato a regalarsi un tour internazionale, macinando sold out ad Amsterdam, Dubai, Praga, Antwerp, Osaka, Tokyo, Barcellona, Marbella, Trélazé, Monaco e Verona. Concerti epici, intimi e generosi a cui non mancheranno i successi di sempre come “Tous les visages de l’amour”, cantata da Aznavour in quattro lingue (italiano, inglese, spagnolo e tedesco) e ampiamente reinterpretata da numerosi artisti come Laura Pausini (celebre la sua “Uguale a lei”), “La Bohème”,” Com’è triste Venezia”, “Ed io tra di voi” (reinterpretata anche da Franco Battiato) e moltissimi altri.

BIOGRAFIA

Nato a Parigi nel 1924 da immigrati di origine armena, Shahnour Vaghinagh Aznavourian, in arte Charles Aznavour, debuttò a teatro come attore di prosa. Nel dopoguerra, grazie a Edith Piaf che lo portò in tournée in Francia e negli Stati Uniti, si mise in luce come cantautore. Ma il riconoscimento mondiale arrivò nel 1956 all’Olympia di Parigi con la canzone Sur ma vie: uno strepitoso successo che gli permise di entrare nella storia degli chansonnier francesi. Il fatto che Aznavour canti in sette lingue gli ha consentito di esibirsi in tutto il mondo divenendo ovunque famosissimo. Si è esibito alla Carnegie Hall e nei maggiori teatri del mondo, duettando con star internazionali come Nana Mouskouri, Liza Minnelli, Sumiva Moreno, Compay Segundo, Céline Dion e, in Italia, con Mia Martini e Laura Pausini. In Italia, inoltre, per quasi tutte le versioni italiane delle sue canzoni ha collaborato con il grande autore e paroliere Giorgio Calabrese, recentemente scomparso. All’estero le sue canzoni sono state spesso reinterpretate da numerosi artisti come Elton John, Bob Dylan, Sting, Placido Domingo, Céline Dion, Julio Iglesias, Edith Piaf, Liza Minnelli, Sammy Davis Jr, Ray Charles, Elvis Costello e moltissimi altri. Il suo impegno come cantautore non gli impedisce di battersi da sempre per la causa armena, con un’intensa attività diplomatica che gli è valsa la nomina di Ambasciatore d’Armenia in Svizzera.

Questa la Pagina Ufficiale Facebook di Charles Aznavour.

 

di Ivan Zingariello

 

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Walt Disney 2017/18: da Star Wars 8 a Coco, da Thor a Black Panther

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Presentato il listino di The Walt Disney Company Italia con le novità in uscita nei prossimi mesi, dai Pixar Cars 3 e Coco ai Marvel Thor: Ragnarok e Black Panther fino all’attesissimo Star Wars: Gli ultimi Jedi, ottavo capitolo della saga.

A Riccione, nel corso della manifestazione Cinè – Giornate Estive di Cinema, The Walt Disney Company Italia ha presentato tutte le novità firmate Disney, Pixar, Marvel e LucasFilm in arrivo nelle sale italiane nel secondo semestre del 2017. E’ stato inoltre annunciato Il Vegetaleil nuovo film scritto e diretto da Gennaro Nunziante con Fabio Rovazzi, prodotto da Piero Crispino per 3ZERO2 e co-prodotto da The Walt Disney Company Italia, che lo distribuirà nel 2018. Daniel Frigo, Amministratore Delegato di The Walt Disney Company Italia, ha così commentato: «sono davvero molto felice di presentare la nostra nuova collaborazione con Gennaro Nunziante, insieme alle incredibili novità che porteremo in sala nei prossimi mesi. È sempre una grande emozione poter condividere questi momenti con gli straordinari esercenti e i preziosi partner, che insieme al team di Disney Italia lavorano instancabilmente e contribuiscono al successo di tutti i nostri film».

La stagione si apre con l’arrivo del nuovo lungometraggio d’animazione Disney Pixar Cars 3 che, diretto da Brian Fee e prodotto da Kevin Reher, sarà nelle sale italiane dal 14 settembre. Il terzo capitolo della celebre saga riporta sul grande schermo il leggendario Saetta McQueen che, colto alla sprovvista da una nuova generazione di bolidi da corsa, è costretto a ritirarsi dallo sport che ama. Per tornare in pista avrà bisogno dell’aiuto di Cruz Ramirez, una giovane esperta di auto da corsa con tanta voglia di vincere, e dovrà riscoprire gli insegnamenti del suo compianto mentore Hudson Hornet: il suo percorso sarà pieno di svolte inaspettate. Per dimostrare che il numero 95 possiede ancora la stoffa di un campione, Saetta dovrà gareggiare nella più grande corsa della Piston Cup. L’uscita nelle sale di Cars 3 sarà anticipata dal documentario Motori Ruggenti, un avvincente progetto che celebra la passione tutta italiana per le auto, un legame antico e profondo raccontato attraverso le testimonianze dirette di una serie di protagonisti d’eccezione. Scritto e diretto da Marco Spagnoli, Motori Ruggenti arriverà nelle sale il 25 e 26 luglio e vedrà celebrità del mondo delle corse automobilistiche, del cinema, del web e del giornalismo insieme a storici ed esperti del settore accompagnare il pubblico in questa pioneristica passione degli italiani per i motori attraverso le varie epoche. Una storia in cui si racconterà anche l’influenza che l’animazione Disney ha avuto sull’Italia passando attraverso la mitica 500 A ‘Topolino’ fino ad arrivare a Saetta McQueen, il personaggio più noto e amato del mondo di Cars e ora protagonista di una nuova avventura a tutta velocità.

L’autunno vedrà il ritorno sul grande schermo di uno dei più amati e potenti supereroi Marvel: Chris Hemsworth è il protagonista di Thor: Ragnarok, il nuovo lungometraggio diretto da Taika Waititi in arrivo nelle sale italiane il 25 ottobre, anche in 3D. Il cast stellare del film include Tom Hiddleston, Cate Blanchett, Idris Elba, Jeff Goldblum, Tessa Thompson, Karl Urban con Mark Ruffalo e Anthony Hopkins. Nel nuovo capitolo dedicato al dio del Tuono, Thor è imprigionato dall’altra parte dell’universo senza il suo potente martello e deve lottare contro il tempo per tornare ad Asgard e fermare il Ragnarok — la distruzione del suo mondo e la fine della civiltà asgardiana — per mano di una nuova e onnipotente minaccia, la spietata Hela. Ma prima dovrà sopravvivere a un letale scontro fra gladiatori che lo metterà contro il suo vecchio alleato e compagno nel team degli Avengers: l’Incredibile Hulk.

Nel mese di dicembre Disney Italia porterà al cinema due attesissimi appuntamenti. Il 13 dicembre arriverà infatti nelle sale italiane, anche in 3D, Star Wars: Gli ultimi Jedi. L’attesissimo film porterà avanti le vicende narrate nel successo mondiale del 2015 Star Wars: Il Risveglio della Forza e il pubblico ritroverà sul grande schermo Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. A questi si aggiungeranno il premio Oscar® Benicio Del Toro, la candidata all’Academy Award® Laura Dern e la talentuosa Kelly Marie Tran. Scritto e diretto da Rian Johnson, il film è prodotto da Kathleen Kennedy e Ram Bergman, mentre J.J. Abrams, Jason McGatlin e Tom Karnowski sono i produttori esecutivi.

Le festività natalizie si arricchiranno di colore e musica con il nuovissimo lungometraggio d’animazione Disney Pixar Coco. Diretto da Lee Unkrich, co-diretto da Adrian Molina e prodotto da Darla K. Anderson, il film trasporterà il pubblico in un sorprendente viaggio insieme al giovane Miguel, un ragazzo che sogna di diventare un celebre musicista come il suo idolo Ernesto de la Cruz e non capisce perché in famiglia sia severamente bandita qualsiasi forma di musica, da generazioni. Desideroso di dimostrare il proprio talento, a seguito di una misteriosa serie di eventi Miguel finisce per ritrovarsi nella sorprendente e variopinta Terra dell’Aldilà. Lungo il cammino, si imbatte nel simpatico e truffaldino Hector; insieme intraprenderanno uno straordinario viaggio alla scoperta della storia, mai raccontata, della famiglia di Miguel.

La convention Disney è stata inoltre l’occasione per condividere alcune anticipazioni sul nuovo anno, che si aprirà con un’altra novità targata Marvel Studios: Black Panther, arriverà nelle sale italiane il 14 febbraio 2018, anche in 3D. Diretto da Ryan Coogler e interpretato da Chadwick Boseman, il film è ambientato dopo gli eventi raccontati in Captain America: Civil War e vede T’Challa fare ritorno nell’isolata e tecnologicamente avanzata nazione africana di Wakanda dopo la morte di suo padre, il re di Wakanda, per succedergli al trono e prendere il suo posto come legittimo re. Ma quando un vecchio e potente nemico farà ritorno, il suo ruolo come sovrano e la sua identità come Black Panther verranno messe alla prova e T’Challa sarà trascinato in un tremendo conflitto che metterà a rischio il destino di Wakanda e di tutto il mondo. Costretto ad affrontare tradimenti e pericoli, il giovane re dovrà radunare i suoi alleati e scatenare tutto il potere di Black Panther per sconfiggere i suoi nemici, mantenere Wakanda al sicuro e preservare lo stile di vita del suo popolo. Il cast del nuovo film Marvel Black Panther vede inoltre Michael B. Jordan, Lupita Nyong’o, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Letitia Wright e Winston Duke. Il cast include inoltre Angela Bassett, Forest Whitaker e Andy Serkis. Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel numero 52 dei Fantastici Quattro (Vol. 1) pubblicato nel 1966, Black Panther si inserisce nella Fase 3 dei Marvel Studios. Nel corso di quattro anni e nove film, la Fase 3 permette al pubblico di conoscere nuovi eroi e proseguire le avventure dei personaggi più amati dai fan.

Questa la Pagina Facebook Ufficiale di The Walt Disney Company Italia.

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Box Office: debutto tiepido per Spider-Man: Homecoming, meglio in USA

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Secondo appuntamento di luglio con la rubrica Box Office Weekend e gli incassi del fine settimana al cinema: debutta in testa lo spassoso Spider-Man: Homecoming, ma l’accoglienza in Italia è tiepida, molto meglio negli USA. Per il resto della Top 20 incassi ridicoli e medie da ricovero in rianimazione.

Dopo la classifica interlocutoria dello scorso weekend c’era molta attesa per l’uscita dello spassosissimo Spider-Man: Homecoming (leggi la recensione). I risultati non sono stati però quelli sperati, con un incasso di 2 milioni e 651 mila euro in 923 sale ed una media-copia di 2.872 euro (discreta, ma al di sotto delle aspettative), dovuta soprattutto a questo torrido fine settimana in cui il pubblico ha preferito andare al mare.

Discorso che migliora leggermente leggendo i dati dell’uscita negli Stati Uniti, dove Tom Holland & soci hanno raccolto 117 milioni di dollari, terzo miglior esordio del 2017 dietro a La bella e la bestia e Guardiani della galassia vol. 2. Tra i film di Spider-Man si tratta invece del secondo miglior debutto dopo Spider-Man 3, che nel 2007 aprì con 151 milioni. Dal resto del mondo arrivano invece altri 140 milioni, che portano il totale globale a 257 milioni di dollari. Bene, ma non benissimo. Scende al secondo posto il brutto Transformers – L’ultimo cavaliere con un incasso di 313 mila euro su 460 schermi e una tragica media di appena 680 euro (a fatica ricordo un film in seconda posizione con una media così bassa). Nel frattempo però Optimus Prime e gli Autobot arrivano a 494 milioni raccolti nel mondo. Posizioni congelate dal terzo al settimo: resta sul podio il thriller 2:22 – Il destino è già scritto (leggi la recensione), che ottiene 191 mila euro in 249 sale con 767 euro di media.

Tom Holland in Spider-Man: Homecoming
Tom Holland in Spider-Man: Homecoming

Ancora quarto posto per Tom Cruise e La Mummia (leggi la recensione) con i suoi 117 mila euro, e i 384 milioni raccolti in giro per il mondo (di cui solo 78 negli USA, un flop), sempre inseguiti da Johnny Depp e i Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar (leggi la recensione) con 100 mila euro nel weekend italiano e 734 milioni a livello globale (anche in questo caso non benissimo in patria). Conferma in sesta posizione l’horroraccio Bedevil – Non installarla a quota 66 mila euro, e resta settimo l’avventuroso biopic Civiltà perduta con Charlie Hunnam e 63 mila euro. Scambio di posizioni tra il mediocre Wonder Woman (leggi la recensione) con Gal Gadot, ora ottavo con 36 mila euro e 746 milioni complessivi equamente divisi tra Stati Uniti e resto del mondo, e il movimentato Nerve (leggi la recensione) con Emma Roberts e Dave Franco, ora nono con quasi 34 mila euro. Chiude la Top Ten Codice criminale (leggi la recensione) con Michael Fassbender (guarda la sua videointervista) e 33 mila euro incassati, e la tremenda media di 241 euro. Se la passa molto male anche il dramma Il tuo ultimo sguardo (leggi la recensione) con 234 euro (e 18°), mentre il film d’animazione Nocedicocco – Il piccolo drago riesce, prima di uscire dalla Top 20 (è 20°), ad ottenere la peggior media-copia della settimana per la quinta volta consecutiva: solo 166 euro.

Bedevil - Non installarla
Bedevil – Non installarla

Di seguito la classifica completa dei primi 20 incassi di questo fine settimana cinematografico. Appuntamento a lunedì prossimo con la nuova puntata di Box Office Weekend!

di Ivan Zingariello

 

box-office


Classifica incassi weekend 6-9 luglio 2017

1

Spider-Man: Homecoming

Spider-Man: Homecoming

  • Distribuzione: Warner Bros.
  • Settimane: 1
  • Inc. weekend: €2.651.348
  • Schermi: 923
  • Inc. totale: €2.653.434

2

Transformers: L'Ultimo Cavaliere

Transformers: L’ultimo cavaliere

  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Settimane: 3
  • Inc. weekend: €313.093
  • Schermi: 460
  • Inc. totale: €4.101.383

3

2:22 - Il destino è già scritto

2:22 – Il destino è già scritto

  • Distribuzione: Notorious Pictures
  • Settimane: 2
  • Inc. weekend: €191.096
  • Schermi: 249
  • Inc. totale: €616.430

4

La Mummia

La Mummia

  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Settimane: 5
  • Inc. weekend: €117.374
  • Schermi: 189
  • Inc. totale: €4.339.104

5

Pirati dei Caraibi: la vendetta di Salazar

Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar

  • Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia
  • Settimane: 7
  • Inc. weekend: €100.727
  • Schermi: 159
  • Inc. totale: €12.246.677

6

Bedevil - Non installarla

Bedevil – Non installarla

  • Distribuzione: Adlabs Films
  • Settimane: 2
  • Inc. weekend: €66.374
  • Schermi: 198
  • Inc. totale: €353.446

7

Civiltà Perduta

Civiltà perduta

  • Distribuzione: Eagle Pictures
  • Settimane: 3
  • Inc. weekend: €63.641
  • Schermi: 121
  • Inc. totale: €535.698

8

Wonder Woman

Wonder Woman

  • Distribuzione: Warner Bros.
  • Settimane: 6
  • Inc. weekend: €36.449
  • Schermi: 77
  • Inc. totale: €3.406.161

9

Nerve

Nerve

  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Settimane: 4
  • Inc. weekend: €33.841
  • Schermi: 118
  • Inc. totale: €1.084.602

10

Codice criminale

Codice criminale

  • Distribuzione: Videa-CDE
  • Settimane: 2
  • Inc. weekend: €33.590
  • Schermi: 139
  • Inc. totale: €184.592

11

The Latin Dream

The Latin Dream

  • Distribuzione: Anerica Srl
  • Settimane: 2
  • Inc. weekend: €19.007
  • Schermi: 37
  • Inc. totale: €157.474

12

Fortunata

Fortunata

  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Settimane: 8
  • Inc. weekend: €17.512
  • Schermi: 20
  • Inc. totale: €1.883.744

13

Baby Boss

Baby Boss

  • Distribuzione: 20th Century Fox
  • Settimane: 12
  • Inc. weekend: €16.934
  • Schermi: 39
  • Inc. totale: €6.911.628

14

The Dinner

The dinner

  • Distribuzione: Videa-CDE
  • Settimane: 8
  • Inc. weekend: €16.460
  • Schermi: 12
  • Inc. totale: €482.533

15

Parliamo delle mie donne

Parliamo delle mie donne

  • Distribuzione: Altre Storie
  • Settimane: 3
  • Inc. weekend: €15.879
  • Schermi: 35
  • Inc. totale: €90.727

16

Tutto quello che vuoi

Tutto quello che vuoi

  • Distribuzione: Teodora Film
  • Settimane: 9
  • Inc. weekend: €13.922
  • Schermi: 15
  • Inc. totale: €900.765

17

Lady Macbeth

Lady Macbeth

  • Distribuzione: Teodora Film
  • Settimane: 4
  • Inc. weekend: €11.503
  • Schermi: 21
  • Inc. totale: €149.322

18

Il tuo ultimo sguardo

Il tuo ultimo sguardo

  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Settimane: 2
  • Inc. weekend: €11.487
  • Schermi: 49
  • Inc. totale: €55.190

19

Baywatch

Baywatch

  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Settimane: 6
  • Inc. weekend: €11.324
  • Schermi: 19
  • Inc. totale: €2.066.091

20

Nocedicocco il piccolo drago

Nocedicocco – Il piccolo drago

  • Distribuzione: Notorious Pictures
  • Settimane: 6
  • Inc. weekend: €10.338
  • Schermi: 62
  • Inc. totale: €336.535

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Sandra Gomez: La brasiliana di “Avanti un altro”

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Sandra Gomez nasce in Brasile da genitori brasiliani, viene adottata all’età di 5 anni da una  famiglia italiana, che le farà condurre una vita normale,  fatta di gioco e  studio come tutti gli altri bambini. Ma nonostante tutto, Sandra non dimenticherà mai le sue origini, grazie all’amore per il ballo, riuscirà soprattutto in età adulta a riavvicinarsi alla sua madre terra il Brasile. E grazie all’aiuto dei suoi compaesani, riuscirà ad approfondire lo studio per il Samba, che è il  tipico ballo brasiliano famoso soprattutto per il noto carnevale di Rio de Janeiro.

L’amore e la determinazione, caratteristiche importanti  del carattere di Sandra Gomez la porteranno a studiare sempre di più, fino ad arrivare ad un successo inatteso grazie alla sua presenza nel salottino di “Avanti un Altro” al fianco di Paolo Bonolis e Luca Laurenti. Il cammino artistico di Sandra Gomez la vede nelle vesti di attrice in piccoli ruoli in fiction come:  Provaci ancora prof 7 al fianco di Veronica Pivetti e al cinema con “Un Natale al Sud” con Massimo Boldi . Sandra ha partecipato a  diversi video musicali, al fianco di alcuni cantanti, uno di questi  il più chiacchierato: è quello girato insieme al suo collega del salottino Dj Cresch  “L’ho sai no” .

Sandra, descriviti ai nostri lettori.

Adoro le sfide in quanto mi fanno veramente maturare sia a livello spirituale che artistico. Non mi tiro mai indietro, neanche quando il gioco si fa veramente difficile. Anche rappresentare il mio paese davanti a milioni di telespettatori con Avanti un altro è stata per me una sfida, non potendo vivere la vita in Brasile e poter trasmettere la cultura a 360° . Ma questo non mi demoralizza anzi è uno stimolo per continuare le mie ricerche e poi prima di tutto, mi sento una persona libera di essere ciò che vuole, non potrei mai girare le spalle all’Italia che mi ha dato veramente tanto, ma la brasiliana che è in me, quella che ha vissuto che è cresciuta in quel paese anche se solo per  i suoi primi anni di vita,  è sempre voluta venir fuori e sento dentro di me che devo completare questo percorso.

Progetti per il futuro?

Sicuramente quello di andare a breve in Brasile per conoscere mia sorella Vania ritrovata su Facebook da pochi mesi . Poi devo dire che i progetti sono tanti, voglio provare a cimentarmi sempre di più nel mondo del cinema, considerando che quello di fare l’attrice è stato sempre un mio sogno ed uno dei miei primi tentativi di avvicinarmi al mondo dello spettacolo ma sempre senza successo, quindi di sicuro studierò tanto perché un artista di rispetto è questo quello che fa. io preferisco fare gavetta, piuttosto che avere un breve successo senza ne capo ne coda. Poi non meno importante per me è continuare a danzare ed ad insegnare danza, perché sono innanzitutto una ballerina, coreografa ed insegnante di danze etniche. E per finire ho questo desiderio, non meno importante, voglio viaggiare e conoscere il mondo.

Sei una donna molto determinata, da cosa nasce questa tua forza?

Il mio punto di forza è senza dubbio mio figlio, questa esperienza mi ha aiutato a maturare ed avere un’altra prospettiva della vita. Da quando sono diventata mamma, ho la faccia più tosta perché non devo più pensare solo a me ma ho anche un’altra vita, mio figlio ripone tutta la fiducia in me e non posso tradirlo. Il mio obbiettivo è quello di dargli un futuro, un equilibrio, voglio che sia orgoglioso di me e di quello che ho potuto dargli, questo anche non dovessi lavorare nello spettacolo.

I tuoi Hobby?

Ho diversi hobby, ovviamente il primo è quello del ballo, amo fare sport, mi piace andare in palestra e scaricare tensioni e stress, mi piace fare shopping quando posso, per me è un antistress. Adoro mangiare, mi definisco di buona forchetta ma senza mai strafare, ogni cosa va fatta sempre con le giuste misure. Adoro gli animali, forse un amore che mi è stato trasmesso dalla mia mamma adottiva, appena potrò, adotterò un cagnolino piccolino che possa viaggiare con me.

 

Descriviti un po’!

Se dovessi descrivermi in poche parole mi definirei una ragazza semplice, umile, anche se forse come prima apparenza non posso sembrarlo, ma chi ha avuto l’opportunità di conoscermi ha sempre confermato che sono appunto semplice ed umile, ma sono anche ambiziosa. Per quanto riguarda i miei difetti, forse il più grosso è quello che su alcuni aspetti sono impaziente, per esempio se intuisco che c’è qualcosa che non va, mi agito e pretendo di sapere subito il motivo e se non mi viene detto cerco di indagare e scoprirlo da sola e questo aspetto ha rovinato magari una bella sorpresa che volevano farmi.

A.C.

 

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Recensione: Gang Bank, il grande inganno di Gianluigi Paragone

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Gang Bank di e con Gianluigi Paragone porta in scena l’alta finanza speculativa, aprendoci gli occhi sulla reale condizione attuale del nostro paese.

Il nuovo mondo finanziario

Gang Bank, lo spettacolo che ti apre gli occhi! Un Gianluigi Paragone da bere tutto d’un fiato quello che si esibisce al Teatro Marconi nell’ambito del Marconi Teatro Festival. Siamo abituati alle sue performance di giornalista, conduttore televisivo e radiofonico; la verve è quella, ma qui c’è la voglia di andare oltre il giornalismo d’inchiesta, qui ci sta “solo” raccontando lo stato attuale dei fatti e non c’è quindi più nulla di cui disquisire o da dimostrare, ormai è assodato che siamo nelle sabbie mobili del grande inganno. Tutti. E’ inutile annaspare, tanto nessuno si salverà! E’ già tutto scritto dai potenti che muovono le fila della finanza, intrecciate con quelle della politica; ebbene sì, finanza & politica vanno di pari passo nel nuovo mondo, nella moderna economia che non è quella reale di un paese, ma quella del business di domani che nasce qui ed ora grazie a noi consumatori, e giunge sempre nelle LORO saccocce.

Un popolo che non conta più nulla

Lo show satirico Gang Bank ha la regia di Rinaldo Gaspari e disegna uno scenario tristemente reale della condizione attuale di noi popolo, noi che subiamo i disegni di legge, noi che ci ritroviamo i politici di turno senza neanche votare, noi che non si va mai in pensione, noi che foraggiamo le tasche dei figli disoccupati ad oltranza malgrado la laurea, noi che eravamo cittadini e che ci ritroviamo ad essere i prodotti della grande mercificazione odierna, noi risultato della “glebalizzazione”. E allora? Poco male! Tanto possiamo sempre chiedere un prestito no? Tanto ci sono le banche che risolvono tutto, ci sono le compagnie assicurative che ci vengono incontro, c’è lo Stato che ci semplifica la vita autorizzando i pagamenti in bolletta. Insomma la sola cosa importante è far girare i soldi, farli girare nel mondo on-line dove tutto risulta essere meno tangibile e controllabile, lì dove hai tutto a portata di APP. Lo stesso mondo in cui ci immergiamo per sentirci parte di qualcosa, come FacebookTwitter o Instagram, il mondo liquido delle nostre emozioni, un manifesto politico della connessione che produce dati combinati (i nostri) che portano ricchezza ai grandi pensatori della finanza mondiale. Eppure sembra sempre che tutto questo lo facciano per noi, perché ci vogliono felici e desiderano farci realizzare i nostri sogni più belli come una casa, un lavoro, un viaggio, un’auto nuova, il telefonino di ultima generazione a tasso zero e tutto in comode rate mensili. Sì, è tutto un grande inganno ragazzi… è tutta una questione di austerity, di conti che devono tornare – a loro s’intende – e Paragone fa nomi e cognomi. Una veloce carrellata su “chairman” d’eccezione come Mario Draghi, Giuliano Amato, Mario Monti, Romano Prodi, Gianni Letta, Domenico Siniscalco, Josè Manuel Barroso, Vittorio Grilli e Claudio Costamagna, insomma tutta gente che apparterrebbe alla cosa pubblica ma ad un certo punto entra nei giochi finanziari, gente che ha poco a che fare con le difficoltà quotidiane delle persone comuni, eppure è proprio in quelle alte sfere che si decidono le sorti della nostra cara vecchia Comunità…

Gianluigi Paragone in Gang Bank
Gianluigi Paragone in Gang Bank

Un racconto leggero ed intrigante

Malgrado il contenuto devo dire che Gang Bank non risulta mai pesante. E’ uno spettacolo composto da slide e contributi video che aiutano la comprensione, ha il tipico stacchetto musicale dei varietà di una volta che ti fa anche sorridere perché è inserito in un contesto così inverosimile eppure reale e non manca ovviamente l’arguto umorismo del giornalista autore. Verso la conclusione si intravede un po’ di speranza nel ritorno alla manualità dopo tutto questo meccanismo digitale, uno sguardo alla concretezza e anche una proposta di soluzione: la Banca faccia la Banca, lo Stato faccia lo Stato, in una condizione in cui si possa intervenire attraverso processi democratici dove il cittadino può ancora valere qualcosa. Già!

Gang Bank di e con Gianluigi Paragone è stato presentato il 10 luglio 2017 al Teatro Marconi di Roma.

Voto 8

Federica Palazzo

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