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Fa più bene all’anima scrivere per sé o scrivere sugli altri?
Scrivere fa bene all’anima. Per liberarsi da quelle che possono essere le emozioni , ma anche per liberarsi delle persone sbagliate che possiamo aver incontrato. L’importante è comunicare, scrivere .
Ne l’Irriverente, il tuo ultimo libro, ci sono delle vendette o semplici opinioni salaci sui personaggi tv ?
L’Irriverente è apolitico amico di tutti e di nessuno. Costruisce sugli altri. Commentando quello che fanno e quello che pensano di saper fare. Esiste come commentatore su cose che accadono, non in veste di pensatore. Ma di commentatore.
La lingua tagliente è un dono ,ma il tuo libro è un omaggio alla letteratura umoristica?
Mi piace molto quando è fatta con stile , quando le cose diventano banali cambio pagina .Amo lo stile e l’humor vero, ironia e autoironia. Deve diventare un ridere su se stessi prima che lo facciano gli altri. Amo l’humor nero ripeto.
La televisione è una scatola che ingloba un po’ tutto, cosa ne pensi dello strapotere dei cuochi?
La crisi d’ansia ha investito il settore. Si sono messi in Tv a narrare i loro piatti. La gente ha fame e vuole mangiare va da sé. Forse è il settore meno attaccato. Quando si è riempita la pancia la gente è già felice. Insomma è un bisogno primario.
Tu da scrittore conosciuto hai Fatto persino un reality “Pechino express” con l’esplosiva Tina Cipollari. Come vedi questo reality invaso dai Blogger?
Pechino è sempre un programma che ha qualcosa da insegnare a chi partecipa e a chi lo guarda. Ci si muove in luoghi impensabili è un approfondimento culturale. Pechino ti ci proietta dentro .Il protagonista è il viaggio in sè . Noi che vi partecipiamo siamo solo un contorno. Un programma che guardo sempre e apprezzo c’è un grande lavoro dietro, è difficile pensarlo, per metterlo in piedi vuol dire essere dei geni.
Vi è una grande invasione di influencer in alcuni spazi televisivi, sono i nuovi scrittori?
Un po’ sono dei cantatori dell’era moderna … faccio zapping con loro. Alcuni son interessanti altri lasciano un po’ il tempo che trovano , nella misura in cui dura il video.
Parliamo di divi della televisione che sono presenti ne l’Irriverente?
D divi le divine se ne vedono sempre meno , a parte qualche rara eccezione .La maggior parte delle persone che inonda le nostre case o i social network sono mediocri, non hanno niente a che vedere col significato che avevano i divi del passato. Guarda la signora con la pelliccetta invitata dalla D’Urso. Quello che oggi esiste sono i mostri e i fenomeni da baraccone. La gente non vuol più pensare. Non pensare ai drammi esistenziali. Vuol essere rappresentata da qualcosa di superficiale; ci vorrebbe una rivoluzione.
Parliamo di M social Magazine e del tuo spazio online de l’ Irriverente ?
Tutti i mercoledì ho uno spazio online su M social Magazine .Dove doso la cattiveria. Vado a ruota libera seguendo il vento del momento. Cerco di non farmi sfuggire nulla di cui vale la pena essere irriverente. Commento programmi e personaggi.
L’irriverente libro è un piatto fortemente pepato ?
Ti rispondo con un estratto.
Io sono un regalo di compleanno in stile mai una gioia, sogno di poter
conquistare il mondo con l’indifferenza astrale e voglio potermi esprimere
liberante fuori e dentro uno studio televisivo fatto di cartapesta
al grido di No Maria, io esco!
Il tutto banchettando festosamente con delle succulente portate trash in puro stile italiano.
Grazie Simone, il tuo ultimo libro è veramente dissacrante.
Grazie a voi Antonello
L'articolo Simone di Matteo in un nuovo libro molto pepato: l’Irriverente proviene da Mondospettacolo.