Interprete dalla carriera decennale, da giovane talento anni Ottanta ad attore brillante della commedia attuale, tanto da presenziare in svariati successi quali sono Come ammazzare il capo…e vivere felici o il recentissimo Game night – Indovina chi muore stasera?, Jason Bateman è un volto del cinema a stelle e strisce che ama sicuramente variegare le proprie scelte professionali.
Da oltre quindici anni, abbiamo anche avuto modo di vederlo in opere più “serie”, dal dramma thriller The Kingdom di Peter Berg al sentimentale Juno di Jason Reitman, in cui ha messo ulteriormente alla prova le sue doti; fino a cimentarsi anche dietro la macchina da presa.
Infatti, dopo aver diretto diversi episodi di serie televisive come La famiglia Hogan, Arrested development – Ti presento i miei e 8 sotto un tetto, nel 2014 si è occupato del suo primo lungometraggio cinematografico: la commedia dal retrogusto amaro Bad words, opera che mostra come un personaggio noto per la risata di pancia sia capace di raccontare una storia tragicomica creata attorno alla figura di un protagonista irrecuperabile e al vetriolo quanto basta.
La storia è quella del quarantenne Guy Trilby (Bateman, appunto), uomo che nella vita ha concluso poco, tanto da partecipare spesso e volentieri alle gare di spelling istituite per i bambini delle scuole medie. Ovviamente, lì primeggia, vincendo di solito il primo premio e sentendosi realizzato in tutto e per tutto, ignorando lo sdegno dei genitori dei piccoli partecipanti e degli organizzatori stessi.
Ad affiancarlo vi è la giornalista Jenny Widgeon (Kathryn Hahn), intenzionata a scoprire cosa lo spinga a compiere tali gesta; mentre, proprio durante una di queste gare, Guy fa la conoscenza del piccolo Chaitanya (Rohan Chand), pretendente della prossima competizione di spelling, noncurante del modo di agire del tremendo quarantenne, intenzionato a distruggere i sogni dei partecipanti e dei loro speranzosi genitori.
Quindi, chi segue da tempo la carriera dell’iperattivo Bateman, ben sa di cosa sia capace questo attore dalle poliedriche qualità, ma assistere al suo Bad words gli fa guadagnare ulteriori punti in fatto di doti artistiche.
In questo frangente gli è molto caro parlare di una generazione fallita, di quarantenni terribili che risultano essere un freno a mano per le nuove di generazioni, tarpando loro le ali dei vari sogni di gloria o rovinandogli le aspettative nei confronti dell’età adulta.
Sotto questo aspetto Bad words riesce ad essere una commedia sentita, capace di rivelare come Bateman autore sia molto ispirato, grazie a un occhio incisivo che, a tratti, sembra risentire del nostro cinema monicelliano (e non è da escludere che il maestro italiano della celluloide rientri tra i maggiori ispiratori di questo film).
Nel cast, oltre ai citati Bateman e Hahn (la quale è tornata anche nell’oepra seconda dell’attore, La famiglia Fang), troviamo il veterano Philip Baker Hall e Allison Janney, recente premio Oscar (come attrice non protagonista) per il film Tonya.
Edito in dvd da CG Entertainment (www.cgentertainment.it), in collaborazione con Universal.
Mirko Lomuscio
L'articolo Bad words: in dvd l’esordio registico dell’attore Jason Bateman proviene da Mondospettacolo.