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TORINO. RICCA (LEGA NORD): AUMENTI APPENDINO DIMOSTRAZIONE CHE AL PEGGIO NON C’E’ MAI FINE

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“Quando i cinque stelle promettevano che avrebbero cambiato Torino, di certo nessuno si aspettava che avrebbero cercato di farlo riducendo completamente sul lastrico i Torinesi. Se la giunta Fassino metteva le mani in tasca ai cittadini ogni volta che ne sentiva il bisogno, quella targata Appendino porta loro via direttamente i pantaloni. E’ proprio vero che al peggio non vi è mai fine”: così Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega Nord in Sala Rossa, commenta la serie di rincari messa a punto oggi dalla giunta pentastellata.

“Ci chiediamo dove sia finita la Appendino che si scagliava con tutte le sue forze contro aumenti e decisioni del suo predecessore. Di certo, non è la stessa che vediamo oggi sedere sullo scranno più alto della sala consiliare”.

Ma entrando nel dettaglio che cosa sta succedendo? 

“La rivoluzione riguarda la viabilità, e qui non parlare di stangata è impossibile. Il Comune ha deciso di raddoppiare il costo dei permessi Ztl, oggi rilasciati a circa 14 mila vetture: da 100 a 200 euro. Una sberla che a Palazzo Civico spiegano con i costi di gestione dei varchi elettronici più alti che in passato e soprattutto con la volontà di scoraggiare chi proprio non ne ha bisogno dall’usare l’auto in centro. Le nuove tariffe entrano in vigore il primo maggio. Parcheggi con l’Isee Dalla stessa data cambia tutto anche per quanto riguarda i permessi di sosta assegnati a chi risiede nelle zone con strisce blu, circa 51 mila torinesi. Finora si pagava 45 euro l’anno per due veicoli. L’amministrazione ha ora previsto tre fasce in base al reddito Isee: da zero a 20 mila euro il permesso (sempre per due veicoli) costerà ancora 45 euro, ridotti a 10 per chi ha una vettura con potenza inferiore ai 100 kw e un Isee sotto i 12 mila euro. Tra 20 e 50 mila euro di Isee il costo del permesso sale a 90 euro, mentre schizza a 180 euro per i redditi superiori. «Questa amministrazione desidera utilizzare la leva tariffaria per incentivare nel centro cittadino l’uso dei mezzi pubblici e pertanto le tariffe sono state adeguate a quelle delle principali città italiane ed europee», chiarisce Rolando confermando che si tratta di una scelta politica volta a scoraggiare sempre di più l’utilizzo delle auto. Per le famiglie la Tari aumenterà entro lo 0,9% eccetto per i residenti di Cenisia–Cit Turin e di Nizza Millefonti, i quartieri con la migliore performance di raccolta differenziata, per cui è invece prevista una riduzione del 10% sulla parte variabile del tributo. Utenze non domestiche – negozi, industrie, mercati, bar e ristoranti – è previsto un aumento dello 0,42% per tutti, con l’eccezione degli ambulanti dei mercati per cui la tariffa scenderà. Secondo Confesercenti, però, la riduzione sarà neutralizzata dall’aumento della Cosap, il canone di occupazione del suolo pubblico. Chi ha un’attività vicina a cantieri di grandi opere pubbliche otterrà sgravi come in passato. Inedita invece l’agevolazione per le attività che attuano misure anti spreco alimentare e decidono di cedere gratuitamente le eccedenze.”

Redazione Torino

 

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