Siamo quasi agli ultimi film della Festa del Cinema di Roma. Ieri sera abbiamo visto “Experimenter” di Michael Almereyda.
Università di Yale, 1961. Lo psicosociologo Stanley Milgram (Peter Sarsgaard) conduce una serie di controversi esperimenti comportamentali. Chi decide di parteciparvi (persone comuni), viene diviso il due categorie: l’insegnante e l’allievo. Vengono sistemati in due stanze diverse e all’allievo vengono collegati degli elettrodi ad un braccio. Dall’altra parte l’insegnante comunica una serie di abbinamenti di parole (tipo “mare-calmo”, “ragazzo-felice” ecc.) che l’allievo deve memorizzare e poi ripetere correttamente. Quando la risposta è sbagliata, l’insegnante preme una leva che invia all’altro una scarica elettrica, di volta in volta sempre più potente. Arrivati ad un alto voltaggio e all’allievo che inizia ad urlare, a dire che vuole smettere e andarsene, il comune insegnante inizia a farsi scrupoli, chiedendo al controllore se debba proseguire o meno. Ma gli viene risposto di andare avanti e, nonostante i dubbi, la maggior parte degli insegnanti prosegue nell’invio delle scariche, preoccupandosi ancor di più quando dall’altra parte le grida si trasformano in silenzio assoluto (“sarà morto?” si chiedono terrorizzati).
Il macchinario per le scosse elettriche
In realtà l’allievo è un complice dell’esperimento e le scariche vengono inviate solo per finta. L’obiettivo è infatti testare il facile condizionamento dell’essere umano nei confronti dell’autorità (che gli dice di proseguire). Questo nasce perché Milgram, ebreo, vuole capire cosa ha portato ai campi di sterminio e all’obbedire a certi atroci ordini da parte degli ufficiali nazisti. Nel frattempo conosce Sasha (Winona Ryder) e la sposa, trovando così un supporto morale quando i suoi esperimenti verranno criticati e giudicati eticamente immorali.
Stanley Milgram (Peter Sarsgaard)
La didascalica lezione di psicologia prosegue per tutto il film di Michael Almereyda con Milgram (che in seguito svilupperà anche la Teoria del mondo piccolo) che ci descrive i vari esperimenti in prima persona, rivolgendosi direttamente allo spettatore. Ad una prima parte intrigante fa da contraltare una seconda molto più lenta e noiosa. Un peccato, perché le premesse erano ottime. Come ottimo è il cast di guest star che partecipano agli esperimenti e non: Taryn Manning, Anton Yelchin, Kellan Lutz, John Leguizamo, Anthony Edwards e addirittura la rediviva Lori Singer di “Footloose“! Presentato allo scorso Sundance Festival.
VOTO: 6
Sasha (Winona Ryder) e Stanley
Seguiranno gli ultimi film della rassegna romana, ormai agli sgoccioli. Preparatevi per il gran finale!
Ivan Zingariello
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