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Un alieno a Sanremo: la terza serata delle cover, dalle stalle di Bernabei alle stelle di Ermal Meta

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La terza serata del Festival è all’insegna delle cover: si va dalla terribile versione di “Un giorno credi” di Alessio Bernabei alla sublime interpretazione di “Amara terra mia” di Ermal Meta. Ospiti internazionali Mika ed LP.

Si comincia con gli altri quattro giovani in gara: il primo è Maldestro con “Canzone per Federica” (bel pezzo, passato in finale), Tommaso Pini (estroso cantautore dal look timburtoniano alla Willy Wonka, eliminato), Valeria Farinacci (un po’ antica, giustamente eliminata) e per finire Lele (cantautore pop di 19 anni, molto leggero, però passato in finale perché piace ai ragazzini), sarà una finale tutta maschile.

Carlo Conti presenta i quattro giovani in gara

Il Piccolo Coro dell’Antoniano Mariele Ventre di Bologna canta alcuni dei classici della nostra infanzia: “il caffè della Peppina”, “Popoff”, “Il coccodrillo come fa”, “44 gatti”, “Le tagliatelle di nonna Pina”, ecc. chiudono con “Che sarà”, la loro canzone preferita di Sanremo. Iniziano le cover: Chiara canta “Diamante” di Zucchero e De Gregori accompagnata da Mauro Pagani al bouzouki e violino, Ermal Meta interpreta un’intensa “Amara terra mia” di Domenico Modugno ed Enrica Bonaccorti, con un toccante acuto finale che diventa quasi una voce femminile. Lodovica Comello canta “Le mille bolle blu” di Mina con arrangiamenti disneyani e una coreografia di ballerini e bolle giganti, Al Bano canta “Pregherò” di Celentano e Don Backy (cover di “Stand by me” di Ben E. King), 53 anni dopo che Al rispose all’annuncio del clan di Celentano. Maria presenta la signora Pollaci di 92 anni, levatrice che ha fatto nascere 7200 bambini, il solito siparietto nazionalpopolare quotidiano.

Orquesta Reciclados Cateura

Molto interessante l’Orquesta Reciclados Cateura di bambini che suonano strumenti trovati nella spazzatura e che gira il mondo con l’Unicef, si misurano con “Libertango” di Piazzolla. Fiorella Mannoia canta il capolavoro “Sempre e per sempre” di De Gregori con Danilo Rea al piano, superbo. Crozza fa Papa Francesco che si finge esperto di musica, tra Keanu Reeves e Subsonica, prende in giro Conti che se non fosse per la nostalgia starebbe a suonare il Pulcino Pio alle feste, ironizza su Masini che si veste da Mazzini. Alessio Bernabei distrugge letteralmente “Un giorno credi” di Edoardo Bennato e Patrizio Trampetti, completamente svociato, sbagliando pure il testo nel finale (per due volte ripete “del suo falso incidente” invece del “tuo falso incidente”) e se fosse necessaria un’ulteriore conferma della sua levatura al dopofestival dirà “è come se vorrei comunicarlo al pubblico”, rimandatelo subito a “squola”!

Alessio Bernabei

Paola Turci canta “Un’emozione da poco” di Fossati che al Festival aveva cantato una giovanissima Anna Oxa, e riesce ad emozionare non poco. Ospite Mika che dimostra ancora una volta tutto il suo talento di performer, cantante, entertainer, showman sempre sopra le righe, lancia un messaggio molto importante a favore di tutti i colori e le diversità: “è molto bello essere tutti i colori, e se qualcuno pensa che un colore è migliore e deve avere più diritti di un altro o che l’arcobaleno è pericoloso allora peggio per lui, lo lasciamo senza musica”, poi fa un omaggio a George Michael con “Jesus to a child”.

Mika

Gigi D’Alessio canta e suona al piano “L’immensità” di Don Backy con un arrangiamento in 5/4 alla “007 Mission impossible” particolarmente apprezzato da musicisti ed addetti ai lavori, confermandosi un buon professionista. Francesco Gabbani canta “Susanna” di Celentano di cui ha scritto un pezzo per l’ultimo disco con Mina. Arriva la coppia di attori Alessandro Gassman e Marco Giallini che presentano il nuovo film di Massimiliano Bruno “Beata ignoranza” in uscita il 23 febbraio. Marco Masini si cimenta con una strana versione di “Signor Tenente” di Giorgio Faletti. Michele Zarrillo canta “Se tu non torni” di Miguel Bosè, interpretandola in modo delicato, quasi alla Shakira. Entrano due attrici francesi, una è la nipote di Jean Paul Belmondo e l’altra la figlia di Alain Delon, scelgono “Volare” (Nel blu dipinto di blu) di Modugno e “L’italiano” di Cutugno come le loro canzoni preferite di Sanremo, secondo il più classico luogo comune.

Paola Turci

Samuel canta bene “Ho difeso il mio amore” dei Nomadi (cover di “Night in white satin” dei Moody Blues), accompagnato da Christian dei Linea 77, il big boy Sergio Sylvestre si cimenta ironicamente con “Vorrei la pelle nera” di Nino Ferrer accompagnato dai Soul System, ma fanno un pasticcio. Fabrizio Moro strazia “La leva calcistica della classe ’68” di De Gregori con foto del figlio Libero sul finale, Michele Bravi tenta di approcciare a”La stagione dell’amore” di Battiato con un arrangiamento moderno ma con scarsi risultati. Ospiti i comici Luca e Paolo, che parlano di Carlo e Maria, così uguali, così diversi, ma non fanno ridere, siparietto finale con Maria su “uomini e donne” che fanno paura.

Ermal Meta

La classifica del “Premio cover” vede al primo posto Ermal Meta, al secondo Paola Turci e al terzo Marco Masini. Tra i big che erano a rischio vengono eliminate le due coppie Raige-Luzi e Nesli-Paba, graziata la Atzei. Ultima superospite internazionale è LP (acronimo di Laura Pergolizzi, artista americana di origine italiana) che canta dal vivo “Lost on you” e “Other people”, tra le cose migliori della serata, Conti le consegna il triplo disco di platino.

Laura Pergolizzi, conosciuta come LP

Al Dopofestival il giornalista Molendini dice “è troppo lungo, tagliatelo!”, ma c’è Mark King dei Level 42 che canta “Lessons in love” e “Running in the family” con la band di Vittorio Cosma e Paolo Costa, arrivano Zarrillo, Giusy Ferreri, ci sono anche Maldestro, Sylvestre e i Soul System, gran finale con una jam session su “Purple Rain” di Prince con Michele Zarrillo alla chitarra elettrica che dimostra di non essere soltanto un cantautore pop patinato ma di avere anche un trascorso come musicista in importanti gruppi rock progressivi italiani (Semiramis e Rovescio della Medaglia).  Stasera la finale dei giovani, tutta al maschile.

Alessandro Sgritta

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