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Intervista: la mitica Sandra Milo protagonista a teatro di 100 m²

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Amici di Mondospettacolo abbiamo intervistato un mito vivente, Sandra Milo, protagonista in questi giorni di uno spettacolo tratto da Juan Carlos Rubio che si chiama 100 metri².

(Intervista di Ivan Zingariello) Eccoci in compagnia di Sandra Milo; approfittiamo per intervistarla qui al Teatro Marconi, dove ha debuttato con grande successo ieri sera. Diamo quindi il nostro benvenuto a Sandra.

Grazie, grazie, molto gentili. Sono molto lusingata di essere vostra ospite, perché prestate sempre molta attenzione alle manifestazioni artistiche.. perché il teatro è ancora oggi un modo di fare veramente arte.

Raccontiamo innanzitutto di cosa parla questo spettacolo..

C’è una donna anziana, che sono io, che vende la nuda proprietà del proprio appartamento. C’è un’altra donna, una giovane manager che è Giorgia Wurth, che appunto compra la nuda proprietà per poi un giorno andarci ad abitare. Ovviamente lei compra sperando che la proprietaria muoia presto, ma la signora è una piuttosto gagliarda, sveglia e forte, sa benissimo tutto questo e quindi affronta la situazione, dicendole ad esempio: «Tu vorresti che io morissi nel termine di?» e la ragazza le dice «due anni».. C’è grande crudeltà.. però poi alla fine, attraverso una serie di colpi di scena e vicissitudini, le due donne trovano una grandissima intesa.

..come spesso accade in queste situazioni, dove si parte da due punti molto distanti e poi si scopre che si è più vicini e simili di quello che sembrerebbe. Quindi uno spettacolo intenso e dalle forti emozioni…

Questo è un bellissimo testo di Rubio, questo autore spagnolo che è stato rappresentato già in Spagna con grande successo, mentre in Italia è la prima volta e devo dire che, malgrado il titolo a me personalmente non dica niente, è invece uno spettacolo molto intenso, profondo che racconta di due caratteri femminili, di due donne straordinarie, disegnate proprio magnificamente. Infatti il pubblico è molto preso da queste due, dal fascino, da quello che loro esprimono, dalla loro cattiveria, dalla loro solitudine, dalla loro tenerezza, dall’asprezza, dai vari sentimenti che di volta in volta le caratterizzano. Per me e Giorgia, Giorgia Wurth che è l’altra protagonista della storia, è sempre molto emozionante e ci sono dei momenti così intensi che non sappiamo come definire.. perché uno non può dire “mi diverto”, ma sono momenti di grande intensità in cui scatta qualcosa di.. oserei definire magico.. perché è qualcosa che scatta solo nel teatro – alcune volte, non sempre – che arriva così improvvisamente e ti senti avvolta come in un cerchio magico, che rappresenta cose, persone, in una maniera.. uso il termine “sublime”.

Sandra Milo

Come si è trovata in scena con Giorgia Wurth?

Bene, molto bene, perché è stato subito un bell’incontro.. tra due persone leali che non hanno, come dire.. pensieri dietro, quello che è, è.. ce lo diciamo. Abbiamo parlato subito delle nostre paure, delle nostre tensioni, delle nostre emozioni, delle problematiche, di come affrontare il personaggio e ci siamo sempre trovate d’accordo. Bene, molto bene direi.

Lei che ha lavorato con registi importanti, senza scomodare i miti del cinema da Fellini in poi, anche a teatro come Gino Landi o Claudio Insegno, come si è trovata invece ad essere diretta da Siddhartha Prestinari, quindi da una donna e per di più attrice.

Siddhartha è molto brava, veramente. Io non la conoscevo, ma è una donna di grande talento, di grande attenzione, di passione per il teatro e di capacità ideativa. Dal punto di vista recitativo ci ha diretto splendidamente.. io mi sono fidata di lei e ho fatto bene. Molto brava. Solitamente i registi teatrali si occupano poco della recitazione degli attori.. guardano più movimenti, la scena, le musiche, le luci.. Forse, come diceva Marlon Brando è vero che il teatro è dell’attore, il cinema del regista e la televisione.. è degli altri! (ride)

Questo testo racconta di queste due donne forti, chi per un lato, chi per un altro. Lei anche in passato ha interpretato donne di questo tipo..

Veramente ho interpretato tutti i personaggi, dai comici ai drammatici.. e anche qua la gente spesso ride e piange.. E’ una commedia stupefacente sotto questo aspetto. Ieri sera delle ragazze mi dicevano «ho riso tanto e ho pianto tanto». E’ straordinario. La vita è così.. Però poter rendere tutto questo in palcoscenico nel giro di un’ora e venti, non è cosa da poco. Io ho interpretato molti ruoli: comici, drammatici, tragici, toccando la gamma di tutti i personaggi femminili. Mi trovo sempre bene perché credo profondamente in quello che faccio e quindi sono sempre a mio agio. E’ il pubblico che si sorprende ogni volta, e io non capisco perché. Sono sempre io e da anni interpreto vari personaggi.. e ogni volta, anche nelle critiche, leggo «una sorprendente Sandra Milo».. E’ meraviglioso no? Perché dopo tanti anni, a quest’età, riuscire a sorprendere ancora, forse è il massimo.

Tra la recitazione sul palcoscenico e quella cinematografica, che come ben sappiamo sono due cose completamente diverse, quale predilige? Gli attori dicono sempre che il teatro è un’altra cosa.. in positivo, ovviamente.

E’ vero, prima di tutto perché si recita dall’inizio alla fine e perché lo fai davanti al pubblico, alla gente e non così.. davanti alla cinepresa, che se sbagli lo rifai, insomma. Poi appunto, sempre per citare Brando, il cinema è dei registi, cioè lo fanno i registi. Il teatro lo fanno gli attori perché l’attore è da solo sul palco col pubblico e quindi è lui che ha maggior responsabilità e anche maggior soddisfazione.

Sandra Milo

Arrivata a tanti traguardi anche professionali e come diceva poc’anzi dopo aver interpretato praticamente tutto e il contrario di tutto, c’è un ruolo che ancora sogna di poter interpretare? Qualcosa che magari non è ancora riuscita a fare in questa lunga carriera?

Ce ne sono tanti (ride), diciamo il primo che mi viene in mente è fare un musical, non l’ho mai fatto.. mi piacerebbe. Quella sarebbe un’esperienza nuova, anche perché io non so cantare e quindi dovrei incominciare a imparare a cantare intanto. Una bella sfida, mi piacerebbe.

Beh il tempo c’è…

Uhhhhhh (ride)

Programmi futuri, terminata questa tournée?

Ho tanti progetti e tante proposte, però ancora non ho deciso.. proprio perché sono tante cose. Vorrei scegliere, come dire.. la cosa migliore. Ci devo riflettere e poi adesso sono molto concentrata su questa commedia che è veramente diversa da tutte quelle che ho fatto fino a oggi e richiede molto impegno, anche fisico.

Per salutarci, un consiglio finale ai nostri lettori sul perché venire a vedere questo spettacolo 100 m².

Perché è bello, perché è uno spettacolo sull’umanità vera.. delle donne, delle persone. Perché è molto emozionante e molto divertente, e alla fine uno se ne va felice di portare con sé qualcosa di bello.

Ringraziamo Sandra Milo e le auguriamo ancora una lunga carriera ricca di successi che sicuramente arriveranno. Grazie Sandra, è stato un vero piacere ed onore.

Grazie! Arrivederci!

Ivan Zingariello

Per tutte le info sullo spettacolo: http://www.teatromarconi.it/spettacoli/77/stagione/100-mq

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