Mondospettacolo incontra l’attore Jano Di Gennaro, per parlare del suo lavoro, dei suoi progetti e di tanto altro ancora.
Ciao Jano, ben trovato su Mondospettacolo: cosa rappresenta la recitazione per te?
Ciao Ilaria… Intanto grazie per la professionalità e la disponibilità che riponete nel vostro lavoro, con Mondospettacolo, e grazie per l’invito a rilasciare questa intervista. Cosa rappresenta la recitazione per me? Credo di poter rispondere fermamente che è tutto ciò per cui vivo, ho lasciato citta’ e affetti da ragazzino per rincorrere un sogno, e cio’ mi ha aiutato a crescere in fretta, fin da quando ero piccolo, dal momento che ho sempre desiderato di potermi calare in altre vite, in altri modi di affrontare situazioni e dimensioni, fuggivo da insicurezze adolescenziali per potermi esprimere con quello che mi faceva star bene e mi rendeva felice…calcare le tavole di un palcoscenico, le luci della ribalta, la macchina da presa, o semplicemente respirare l’aria di un set o di un camerino, erano cose che mi davano gioia, i vari riconoscimenti o anche un piccolo applauso erano un gratificante compenso che ancora oggi mi ripaga di tanti sacrifici fatti. Se cerco di tornare con la memoria al passato, i momenti bui o la paura di non farcela, sono assolutamente offuscati da tutto ciò che ho fatto e continuerò a fare, ed anche quei ricordi mi donano un sorriso.
Croce e delizia di entrare in altre vite, mediante la recitazione…
Vivere di ciò che si ama è la più grande fortuna che possa capitare ad un uomo, la mia è quella di poter vivere, mediante la recitazione, tante altre vite, e a queste poter in parte, concedere qualcosa della mia, il vissuto è ciò che differenzia un attore dall’altro.
Come hai incontrato questa passione – che poi è diventato il tuo lavoro – nella vita? Qual è stato l’evento che ti ha fatto capire che questa sarebbe stata la tua strada?
Ho iniziato ad esibirmi da ragazzino, amavo cantare e non appena si presentava l’occasione ero sempre in prima linea, ho iniziato la mia carriera facendo serate di piano bar, concorsi canori o eventi in genere, da lì il passo è stato consequenziale, mi fu proposto di partecipare ad una commedia musicale, e mi innamorai anche della recitazione, decisi che cantare e recitare sarebbero dovuti essere il mio futuro, iniziai a studiare e da lì non mi sono più fermato.
A quali progetti artistici stai lavorando adesso?
Al momento sto preparando due spettacoli a teatro, ho ripreso le prove musicali con il mio gruppo storico e sto leggendo la sceneggiatura di un film. L’anno appena passato ha visto anche due mie regie teatrali, ora ho scritto anche il soggetto per un mediometraggio, incrociamo le dita.
Chi sono i tuoi modelli, del cinema attuale o del passato?
Nel corso degli anni ho lavorato con tanti artisti, sia in ambito musicale che recitativo, ho sempre tratto qualcosa da tutti, non ho mai avuto un modello a cui ispirarmi, ho sempre trovato costruttivo prendere dai tanti lavori e quindi dai tanti colleghi, ciò che pensavo mi sarebbe servito. In fondo la recitazione è proprio questo, osservare, studiare, attingere e farne tesoro. Ovviamente anche la preparazione tecnica ha il suo valore, ciò ci viene fornito dai vari corsi o accademie…ma la verità è un dono.
Il tuo rapporto professionale con il regista Francesco Olivieri?
Più che lavorativo, il rapporto che ho con il regista Francesco Olivieri, oserei dire che è familiare… Amo tutto ciò che prova a fare ed il modo in cui riesce a farlo, ci conosciamo ormai da tanto, le sue recensioni ai miei spettacoli sono una consuetudine a cui non posso rinunciare. Siamo riusciti a stabilire sin da subito un rapporto di simbiosi artistica che va al di là di un normale rapporto tra regista e attore. Lavorare con lui e per lui, è una delle gioie a cui poc’anzi facevo riferimento.
Accanto a chi ti piacerebbe recitare in futuro?
Posso ritenermi fortunato per aver conosciuto ed aver lavorato con tanti attori bravissimi, alcuni dei quali ritengo ancora oggi grandi amici. Amo le personalità artistiche di tanti attori, di mostri sacri del passato, ma anche tanti interpreti dei giorni nostri, citarne solo qualcuno non darebbe la giusta importanza ad altri. Comunque amo la televisione e il cinema italiano, con chiunque si presenterà l’occasione di poter lavorare, sarà sempre e comunque un piacere.
Come facciamo a seguirti?
Sono molto attivo sui social, specie facebook, che aggiorno sistematicamente tutte le volte che sono in scena a teatro o per produzioni cinematografiche/televisione. Aggiorno anche la pagina per relative date e concerti, ne approfitto per ringraziare chi mi ha seguito per il tour estivo, tutte le persone che mi hanno aggiunto e che quotidianamente mi dimostrano il loro affetto.
Siamo in chiusura, Jano, grazie per essere stato con noi: lascia un messaggio ai nostri lettori…
A tutti gli amici lettori di Mondospettacolo non posso non augurare di poter realizzare i propri sogni, l’artista non è solo colui che emoziona quando canta o quando recita, l’arte risiede nel cuore di tutti, basta solo guardare nel proprio la forma che ha. Un abbraccio!
ILARIA GRASSO
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