L’attore americano Tom Hanks è stato il primo ospite degli Incontri con il pubblico ieri pomeriggio alla Sala Sinopoli nella giornata di apertura della undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, dove è arrivato per presentare il discusso “Inferno” di Ron Howard di cui è protagonista.
Intervistato da Antonio Monda, Tom Hanks sostiene che ogni attore dovrebbe fare il regista e viceversa, lui ha lavorato con vari registi che hanno fatto anche gli attori, come Clint Eastwood nel recente “Sully”, Robert Zemeckis ha fatto il montatore, Frank Darabont il regista de “Il Miglio Verde” era scenografo, Eastwood conosce perfettamente tutti gli errori che si devono evitare e tratta gli attori come cavalli, dato che ha fatto tanti film western. Dopo “Big” di Penny Marshall (per il quale ottiene la prima candidatura all’Oscar) e “Insonnia d’amore” di Nora Ephron fanno vedere alcune sequenze da “La guerra di Charlie Wilson” di Mike Nichols per omaggiare lo scomparso Philip Seymour Hoffman, che sul set era come posseduto, non doveva scoprire come arrivare al personaggio, lui era Gast, i tre giorni con lui sono stati molto divertenti. Quindi è la volta dei due film fatti con Spielberg, il primo è “Prova a prendermi” con Leonardo Di Caprio, Hanks dice che Spielberg vede il mondo e comunica in modalità cinematografica, per gli attori rimane poco da fare. Si arriva a “Cast away” di Zemeckis, ci sono voluti 5 anni per girarlo, Hanks dice che nella vita ci vogliono 5 cose per sopravvivere: acqua, cibo, riparo, fuoco e amicizia. Il secondo film fatto con Spielberg è “Salvate il soldato Ryan”, secondo Antonio Monda nei primi 12 minuti del film si racconta la guerra come quasi nessuno riesce a fare. I due Oscar sono “Forrest Gump” di Zemeckis (1994), del quale Hanks racconta che la sceneggiatura era di 172 pagine (in genere è di 120), da cui era attratto per la storia che racconta la sua generazione, e “Philadelphia” di Jonathan Demme, dove fa il malato di Aids, di cui si proietta la scena di “Andrea Chenier” con la voce della Callas che ha insegnato che dal dolore viene l’amore e Denzel Washington. In chiusura dell’incontro viene consegnato a Tom Hanks il premio alla carriera da Claudia Cardinale, a cui dice che ha fatto impazzire generazioni di uomini.
Alessandro Sgritta
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