Le urne per i ballottaggi dei sindaci delle principali città italiane hanno riservato grandi sorprese, decretando il trionfo del Movimento 5 Stelle. Dallo scrutinio dei voti sono infatti emersi dei dati definitivi in parte inaspettati.
Iniziamo dalla Capitale dove Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle sarà il primo sindaco donna della storia capitolina, grazie ad un autentico plebiscito (67,15% dei voti) che le consente di doppiare l’avversario Roberto Giachetti del PD, fermo al 32,85%. Giachetti ha quasi subito comunicato di aver telefonato alla Raggi, complimentandosi per la vittoria e ammettendo subito dopo la netta sconfitta davanti ai giornalisti.
Virginia Raggi, primo sindaco donna di Roma
A Roma scene di giubilo con il popolo 5 Stelle che si è riversato sotto le finestre dell’hotel Forum in cui era presente Beppe Grillo. Il leader spirituale del Movimento si è affacciato a mo’ di messia, con una luce intermittente alle sue spalle che simulava dei raggi e una gruccia (o come viene chiamata altrove, un appendino) appesa al collo, in omaggio alle due grandi vittorie conseguite. La Raggi, dopo i doverosi ringraziamenti a Beppe Grillo e allo scomparso Gianroberto Casaleggio, ha annunciato che sarà il sindaco di tutti, appellandosi al buonsenso di ognuno per far sì che vengano stemperati i toni aspri di queste settimane, e dicendosi pronta a governare. Poi è corsa a festeggiare, con tutto il direttorio del Movimento, in mezzo ad una grande folla che l’ha accolta con grandi cori.
L’esultanza di Beppe Grillo
Passiamo a Milano dove nel serrato testa a testa tra i due candidati la spunta Giuseppe Sala del PD nei confronti dell’esponente del centrodestra Stefano Parisi: 51,70% contro 48,30%. La vittoria di Mister Expo mitiga in parte la debacle del PD in questi ballottaggi, con il neo sindaco che ha annunciato la telefonata da parte dell’avversario Parisi, che a sua volta si consola con i tanti voti presi, pur non riuscendo per un soffio ad arrivare a Palazzo Marino.
La dichiarazione post vittoria di Beppe Sala a Milano
A Napoli plebiscito ampiamente previsto per il sindaco uscente Luigi De Magistris che ottiene il 66,85% contro il 33,15% di Gianni Lettieri del centrodestra. Per festeggiare la vittoria De Magistris è corso in strada esultando a braccia alzate, elargendo abbracci a tutti e indossando successivamente anche la maglia del Napoli, importante vessillo in una città dove il calcio è religione.
Il discorso di Luigi De Magistris, confermato a Napoli
Arriviamo a Bologna dove viene confermato Virginio Merola del centrosinistra che distacca di quasi dieci punti Lucia Bergonzoni del centrodestra, con un 54,64% a 45,36%. Un altro piccolo scoglio a cui il PD si aggrappa in questa disastrosa serata di risultati elettorali.
Parla anche Virginio Merola, confermato sindaco a Bologna
La sorpresa più grande arriva però da Torino, con il clamoroso ribaltone che premia Chiara Appendino. La candidata 5 Stelle ottiene un rassicurante ed inaspettato 54,56%, superando il sindaco uscente Piero Fassino del PD, fermo al 45,44%. Un dato incredibile se pensiamo che al primo turno Fassino aveva ottenuto il 41,83%, guadagnando in questo ballottaggio solo tre punti e mezzo percentuali, contro i quasi ventiquattro della vincitrice, che partiva da 30,92%. L’ex segretario del PD ha telefonato verso mezzanotte alla neo sindaco, ormai sicuro della sconfitta. Per la Appendino fondamentali i voti arrivati dalle periferie.
La dichiarazione di Chiara Appendino, neo sindaco di Torino
Il risultato finale decreta quindi l’assoluto trionfo del Movimento 5 Stelle, non solo per le sue donne, ma anche grazie allo straordinario risultato di 19 ballottaggi vinti sui 20 in cui era in presente. Una quasi disfatta invece per Renzi e il PD, che conquista Milano e Bologna, ma che perde e anche rovinosamente sia Roma che Torino. In un laconico comunicato i democratici hanno confermato la sonora sconfitta, cercando di guardare anche al bicchiere mezzo pieno: “Una sconfitta netta e senza attenuanti a Roma e Torino contro le candidate M5s e una vittoria chiara e forte a Milano e Bologna contro i candidati delle destre“. Questo il premier lo aveva però già subodorato, defilandosi astutamente dall’ultima campagna elettorale.
I risultati definitivi del principali ballottaggi
Concludiamo con l’affluenza alle urne, ancora una volta molto bassa, con quasi un elettore su due che non è andato a votare e una media del 50,5%. Maglia nera per Napoli, dove si è recato alle urne solo il 35,96%, quasi il 20% in meno degli aventi diritto rispetto al primo turno.
Ivan Zingariello
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