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Mancano poco più di due settimane all’inizio della 10a edizione della “Festa del Cinema di Roma” (16-24 ottobre), da quest’anno non più “festival” per volontà del direttore Antonio Monda che ha ripristinato l’originaria denominazione ed eliminato giurie e premi (tranne quello del pubblico). Il cambio di formula ha consentito così la proiezione anche di film già passati in altri festival mondiali, a beneficio della qualità anziché dei rigidi vincoli da kermesse, come era avvenuto negli ultimi anni.
Il programma si annuncia davvero notevole, con grandi ospiti internazionali e una Selezione Ufficiale composta da ben 37 tra film, documentari e serie tv provenienti da tutti i continenti. In “concorso” (se così vogliamo chiamarlo) troviamo grandi nomi, come ad esempio Paul Thomas Anderson che presenta “Junun” un documentario frutto di un viaggio nel Rajasthan insieme a Jonny Greenwood (chitarrista dei Radiohead) per registrare un album in un forte del XV secolo. Poi c’è Robert Zemeckis con il suo attesissimo “The walk” (in 3D), biopic su Philippe Petit (interpretato da Joseph Gordon-Levitt), il funambolo francese che nel 1974 camminò su una fune d’acciaio sospesa nel vuoto tra le torri gemelle del WTC. Non meno curioso è sicuramente il musical “Office” del maestro Johnnie To con Chow Yun-Fat, in cui lo spietato A.D. di una multinazionale contende l’amore di una stagista (in realtà figlia in incognito del presidente) con un di lei idealista giovane collega.
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Joseph Gordon-Levitt in “The walk”
Interessante anche “Experimenter” con Peter Sarsgaard e Winona Ryder coinvolti nel 1961 in test sperimentali sul condizionamento umano, in cui gente comune può inviare scosse elettriche a persone legate in un’altra stanza. Altra pellicola degna di nota è “The end of the tour” che racconta i cinque giorni che il giornalista David Lipsky ha passato insieme a David Foster Wallace (scrittore morto suicida nel 2008) per intervistarlo, con Jesse Eisenberg e Jason Segel nei panni dei due. Molto atteso anche “Truth”, il film con “castone” capeggiato da Cate Blanchett e Robert Redford che ripercorre le tappe dello scandalo “Rathergate”, che consentì al giovane e futuro presidente George W. Bush di evitare l’invio in Vietnam e che emerse come bomba mediatica nel 2004. E ancora “Freeheld” con Julianne Moore ed Ellen Page coppia lesbo che, all’ammalarsi di cancro di una delle due, inizia una dura lotta contro lo Stato che non riconosce i loro diritti, impedendo il lascito economico da parte della moribonda verso la sua amata.
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Julianne Moore ed Ellen Page in “Freeheld”
Tanti i film da paesi minori, tra cui l’intrigante l’argentino “Eva doesn’t sleep” di Pablo Agüero, incentrato sulle vicissitudini della salma imbalsamata di Evita Peron nel corso dei 25 anni successivi alla sua morte, tra colpi di stato e dittatori intenti a cancellarne la memoria. Da segnalare anche il film cinese “Monster hunt”, ibrido animazione/live action record di incassi in patria.
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“Eva doesn’t sleep”
Ovviamente anche l’Italia presente nella Selezione ufficiale, con il melò “Alaska” di Claudio Cupellini con lo spiantato Elio Germano che si innamora di una ragazza francese a Parigi, ma il destino farà di tutto per separarli; “Dobbiamo parlare” di/con Sergio Rubini, affiancato da Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone e Isabella Ragonese, in una tagliente commedia che vede due coppie di amici alle prese con un tradimento che farà emergere la loro vera essenza; “Lo chiamavano Jeeg Robot” commedia su un delinquente di borgata che scoprirà di avere dei superpoteri, diretta da Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria; infine il film canadese “Ville-Marie” che ha come protagonista Monica Bellucci, che interpreta un’attrice che tenta di recuperare il rapporto con il figlio, al quale non ha mai rivelato l’identità del padre.
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Il cast di “Dobbiamo parlare”
In concorso altri 5 documentari, oltre al già citato “Junun”: l’intrigante inglese “The confessions of Thomas Quick”, su un presunto serial killer svedese; “Monogamish”, inchiesta a 360° sulla monogamia; il francese “Hurricane” con le incredibili riprese in 3D del devastante uragano atlantico; lo spagnolo “The propaganda game” che per la prima volta apre le porte della Corea del Nord; “Registro di classe – Parte prima 1900-1960” in cui Gianni Amelio racconta la scuola dell’obbligo nel secolo scorso.
Ultime, ma non certo per importanza, la seconda stagione della bellissima serie tv “Fargo”, con i primi due episodi in anteprima e la israeliana “Fauda” che racconta l’eterno conflitto con i palestinesi da entrambi i punti di vista.
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“The confessions of Thomas Quick”
Oltre alla Selezione Ufficiale sono previsti anche due Eventi Speciali dedicati a Paolo Sorrentino, con la proiezione del suo episodio “La fortuna” tratto dal film collettivo “Rio, I love you” e con la versione estesa de “La grande bellezza”, che con ben 40 minuti di scene inedite porta la durata complessiva a quasi 3 ore.
Di assoluto interesse anche le sezioni collaterali, dove troviamo l’imperdibile documentario “Liberi tutti” di Luca Rea (già autore di programmi come Stracult, Cocktail d’amore, Troppo Giusti e Matinée) che esplora gli albori delle tv private italiane di fine anni ’70, con incredibili materiali video assolutamente mai visti prima. Da non perdere anche quattro documentari dedicati a Roma: il fiume assoluto protagonista di “Tevere” di Massimo Saccares; “Showbiz” di Luca Ferrari con Massimo Marino e i vari conduttori di programmi trash delle tv romane dell’ultimo ventennio; “Filmstudio mon amour” di Toni D’Angelo, dedicato al primo cineclub italiano, nel ricordo di tante personalità che lo hanno vissuto in prima persona; “Swinging Roma” di Andrea Bettinelli, che narra la scena artistica della capitale negli anni sessanta.
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Luca Rea nel suo “Liberi tutti”
Altro piatto forte di quest’anno sono gli incontri con attori e registi (e non solo), che daranno l’opportunità al pubblico di poter vedere da vicino star internazionali del calibro di Jude Law e Frances McDormand, ma anche icone italiane come Carlo Verdone (con Paola Cortellesi) e Paolo Villaggio, oltre ad autentici maestri del cinema come William Friedkin, Joel Coen, Dario Argento, Wes Anderson, Todd Haynes e Paolo Sorrentino. Incontri previsti anche con due “monumenti” come il maestro Riccardo Muti e l’architetto e Senatore a vita Renzo Piano.
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Il regista William Friedkin
Tre le retrospettive, curate da Mario Sesti, dedicate rispettivamente alla Pixar (lo studio che ha rivoluzionato i film d’animazione negli ultimi 20 anni), ad Antonio Pietrangeli (il grande regista italiano di “Io la conoscevo bene” e “Adua e le compagne”) e a Pablo Larraìn (pluripremiato regista cileno).
Infine anche molti omaggi, con documentari dedicati a mostri sacri del cinema: da Ettore Scola ai Fratelli Taviani, da Pasolini a Buñuel, da Francesco Rosi a Ingrid Bergman, da Kubrick a Hitchcock/Truffaut, da Frank Sinatra a Franco Rossi, fino al grande Sergio Corbucci. Omaggiata anche Virna Lisi che appare sul manifesto di quest’edizione.
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Pif ed Ettore Scola in “Ridendo e scherzando”
Appuntamento quindi dal 16 al 24 ottobre all’Auditorium Parco della Musica per l’imperdibile decima edizione della Festa del Cinema di Roma. Noi di Mondospettacolo ci saremo, e voi?
Ivan Zingariello
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