Si è appena conclusa la cerimonia di premiazione dell’88a edizione dei Premi Oscar, con il trionfo di “. La serata, trasmessa in diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles, è stata condotta per la seconda volta da Chris Rock, che ha aperto ironizzando sulla vicenda degli “Oscar so White” e la mancanza di nomination ad attori di colore, tornando poi ripetutamente sull’argomento nel corso della cerimonia, anche con varie clips tra cui quella delle divertentissime incursioni dei neri nei film da Oscar e la “Black history month minute“. Ma veniamo ai vincitori!
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Chris Rock, conduttore della serata
Come ogni cerimonia che si rispetti, partiamo dai premi minori con le due categorie dei Cortometraggi, dove troviamo il balbuziente di “Stutterer” che batte le suore di “Ave Maria” per i live action, mentre tra quelli animati vince a sorpresa “Bear Story“, che supera il favoritissimo “Sanjays Super Team” della Pixar. Per i Documentari, nella sfida tra i corti a tema Ebola e Shoah, la spunta invece il femminicidio con la vittoria del pakistano “A girl in the river: The price of forgiveness“, mentre per i lungometraggi nessun dubbio: “Amy“, sulla vita della cantante Amy Winehouse, era praticamente certo della statuetta dopo aver vinto (quasi) tutti i premi precedenti.
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“Amy”
Stesso discorso per il Film di Animazione, dove “Inside Out” trionfa rispettando i pronostici, così come “Il figlio di Saul” che si aggiudica l’Oscar nella categoria Film Straniero. Ma anche in questo caso entrambi i film avevano già vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere, quindi era abbastanza inverosimile che potessero uscire sconfitti.
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Clik here to view.“Inside Out”
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“Il figlio di Saul”
Arriviamo alle categorie tecniche, dove il trionfatore assoluto è stato “Mad Max: Fury Road“, che si è aggiudicato le statuette per il Montaggio, le Scenografie, i Costumi, il Trucco & Parrucco, il Sonoro e il Montaggio Sonoro, per un totale di ben 6 Oscar! Un risultato enorme per un film che meriterebbe anche il premio di miglior film e miglior regia.
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Il trascinante film di George Miller è stato sconfitto solo per gli Effetti Visivi, andati clamorosamente a “Ex Machina” (mentre i pronostici davano un testa a testa tra “Star Wars” e appunto “Mad Max“), e per la Fotografia, con Emmanuel Lubezki (Revenant) che ha stravinto il suo 3° Oscar consecutivo, ed è il primo a riuscirci nella storia dell’Academy, fra tutte le categorie.
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Emmanuel Lubezki “Revenant”
Passiamo alla musica, con le esecuzioni live dei nominati tra cui Lady Gaga che si è esibita pianoforte e voce nella sua “Til It Happens To You” (che parla di violenza sulle donne), accolta da una standing ovation finale. Sul palco del Dolby Theatre è comparso a sorpresa anche il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden (tutti in piedi anche per lui), proprio per introdurre la sua amica Gaga. L’Oscar per la miglior Canzone è andato però a sorpresa a “Writing’s On The Wall” di Sam Smith, dal film 007 “Spectre”. Il cantante inglese ha dedicato la sua vittoria a tutta la comunità LGBT, quindi anche i (delusi) fan di Lady Gaga avranno apprezzato ugualmente.
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L’esibizione di Lady Gaga
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Ma a noi interessava soprattutto l’Oscar per la Colonna Sonora, dove il nostro immortale Ennio Morricone ha finalmente vinto la sua prima (vera) statuetta alla veneranda età di 87 anni, grazie alle sue musiche per “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino, e nulla hanno potuto gli applauditissimi John Williams e “Star Wars ep.VII“. Lunga standing ovation per un commosso Morricone che ha ringraziato lo stesso Williams, oltre all’Academy, a Tarantino e Weinstein ed infine la moglie Maria (leggi l’articolo dedicato alla vittoria di Ennio Morricone).
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Restiamo nella “zona Cocoon“ e facciamo quindi una pausa per andare agli Oscar Onorari, assegnati già a novembre (e precedentemente consegnati) alle attrici Gena Rowlands (86 anni) e Debbie Reynolds (83 anni), oltre al regista Spike Lee, che si è poi rifiutato di partecipare a questa serata in polemica con le mancate nomination agli attori di colore. Nella sezione “In Memoriam” sono stati invece ricordati gli artisti scomparsi, da Wes Craven a Christopher Lee, da Alan Rickman a David Bowie, da Omar Sharif a James Horner, fino al nostro Ettore Scola.
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Spike Lee
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Eccoci quindi al reparto degli script, con le statuette assegnate a “Il caso Spotlight” per la Sceneggiatura originale (Josh Singer e il regista Tom McCarthy) e a “La grande scommessa” per quella Non originale (Charles Randolph e il regista Adam McKay). Sconfitti, come da pronostico, anche i fratelli Coen de “Il ponte delle spie“.
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“Il caso Spotlight”
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“La grande scommessa”
Passiamo alla recitazione, dove l’unica sfida incerta era quella tra le Attrici non protagoniste; il testa a testa tra Kate Winslet (Steve Jobs) e Alicia Vikander (The Danish girl) si è concluso a favore di quest’ultima. Tra gli Attori non protagonisti ecco invece lo psicodramma, con l’annunciata vittoria di Sylvester Stallone (fresco vincitore di un Razzie Award speciale) andata in fumo e l’Oscar assegnato a Mark Rylance per “Il ponte delle spie” di Spielberg. Stavolta è amarissima la sconfitta per il leggendario Rocky Balboa!
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Alicia Vikander
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Mark Rylance
Arriviamo ai due attori principali, dove non c’erano possibilità di sorprese. Infatti la bravissima ed intensa Brie Larson di “Room” è stata premiata come Attrice protagonista, esattamente come l’indistruttibile Leonardo DiCaprio di “Revenant – Redivivo“. Arrivato alla 5a nomination, stavolta era praticamente impossibile che Leo non prendesse la statuetta, con buona pace del pur bravo Michael Fassbender di “Steve Jobs” e per la gioia di milioni di fans che hanno esultato in tutto il mondo (leggi l’articolo dedicato alla vittoria di Leonardo DiCaprio).
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Brie Larson
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Leonardo DiCaprio
Passiamo quindi ai premi conclusivi, dove Alejandro González Iñárritu si è aggiudicato il suo 2° Oscar consecutivo per la Regia di “Revenant – Redivivo” (dopo quello dello scorso anno per “Birdman“), un risultato clamoroso e quasi impensabile, accaduto solo altre due volte in tutta la storia del cinema, ben oltre 60 anni fa (John Ford 1941-42 e Joseph Leo Mankiewicz 1950-51). Il fantastico George Miller, che davvero meriterebbe la statuetta per il suo “Mad Max: Fury Road“, non ha potuto che assistere al trionfo dell’avversario messicano.
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Alejandro González Iñárritu
Dopo questa lunga cavalcata eccoci al vero (e quasi unico) motivo di interesse della nottata degli Oscar: il premio per il miglior Film. L’incertezza regnava sovrana, con i tre competitors “Il caso Spotlight“, “La grande scommessa” e “Revenant – Redivivo” a darsi battaglia fino all’ultimo voto, e anche quando tutto sembrava ormai indirizzato verso il trionfo finale di “Revenant”, ecco che Morgan Freeman ha annunciato che l’Oscar per il miglior film dell’anno è andato a “Il caso Spotlight”, il film di Tom McCarthy sull’inchiesta che ha portato alla luce i casi di pedofilia dei preti americani. Dal palco i produttori hanno invocato persino Papa Francesco, chiedendogli di proteggere i bambini e restaurare la fede.
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“Il caso Spotlight”
Chi ha vinto, quindi, questa edizione degli Oscar? Un po’ tutti direi. “Il caso Spotlight” prende solo 2 Oscar (Film e Sceneggiatura) ma ha il premio principale; “Revenant – Redivivo” porta a casa tre statuette “pesanti” (Regia, Attore e Fotografia) che fanno record, ma con un po’ di amaro in bocca, viste le ben 12 nomination; “Mad Max: Fury Road” vince ben 6 Oscar tecnici. Quindi una salomonica distribuzione di premi, almeno uno per ognuno dei film principali, giusto per non scontentare nessuno. In realtà qualche grande deluso c’è, con “Sopravvissuto – The Martian” che fa 0 su 7, “Carol” che fa 0 su 6 e “Star Wars – Il risveglio della Forza” che fa 0 su 5, oltre ovviamente agli “scottati” Lady Gaga e Sylvester Stallone, convinti di avere l’Oscar in tasca.
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Anche i robot di Star Wars sul palco
Di seguito l’elenco di tutti i vincitori (e delle nomination) di questa 88a edizione degli Oscar.
Ivan Zingariello
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TUTTE LE VITTORIE (E LE NOMINATION) DEGLI OSCAR 2016
MIGLIOR FILM
“Il caso Spotlight” prodotto da Michael Sugar, Steve Golin, Nicole Rocklin e Blye Pagon Faust
“La grande scommessa” prodotto da Brad Pitt, Dede Gardner e Jeremy Kleiner
“Il ponte delle spie” prodotto da Steven Spielberg, Marc Platt e Kristie Macosko Krieger
“Brooklyn” prodotto da Finola Dwyer e Amanda Posey
“Mad Max: Fury Road” prodotto da Doug Mitchell e George Miller
“Sopravvissuto – The Martian” prodotto da Simon Kinberg, Ridley Scott, Michael Schaefer e Mark Huffam
“Revenant – Redivivo” prodotto da Arnon Milchan, Steve Golin, Alejandro G. Iñárritu, Mary Parent e Keith Redmon
“Room” prodotto da Ed Guiney
MIGLIOR REGIA
Alejandro G. Iñárritu, “Revenant – Redivivo”
Adam McKay, “La grande scommessa”
George Miller, “Mad Max: Fury Road”
Lenny Abrahamson, “Room”
Tom McCarthy, “Il caso Spotlight”
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Leonardo DiCaprio in “Revenant – Redivivo”
Bryan Cranston in “L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo”
Matt Damon in “Sopravvissuto – The Martian”
Michael Fassbender in “Steve Jobs”
Eddie Redmayne in “The Danish Girl”
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Brie Larson in “Room”
Cate Blanchett in “Carol”
Jennifer Lawrence in “Joy”
Charlotte Rampling in “45 anni”
Saoirse Ronan in “Brooklyn”
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Mark Rylance in “Il ponte delle spie”
Christian Bale in “La grande scommessa”
Tom Hardy in “Revenant – Redivivo”
Mark Ruffalo in “Il caso Spotlight”
Sylvester Stallone in “Creed – Nato per combattere”
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Alicia Vikander in “The Danish Girl”
Jennifer Jason Leigh in “The Hateful Eight”
Rooney Mara in “Carol”
Rachel McAdams in “Il caso Spotlight”
Kate Winslet in “Steve Jobs”
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
“Il caso Spotlight” Scritto da Josh Singer e Tom McCarthy
“Il ponte delle spie” Scritto da Matt Charman e Ethan Coen & Joel Coen
“Ex Machina” Scritto da Alex Garland
“Inside Out” Sceneggiatura di Pete Docter, Meg LeFauve e Josh Cooley; Storia originale di Pete Docter e Ronnie del Carmen
“Straight Outta Compton” Sceneggiatura di Jonathan Herman e Andrea Berloff; Storia di S. Leigh Savidge & Alan Wenkus e Andrea Berloff
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
“La grande scommessa” Sceneggiatura di Charles Randolph e Adam McKay
“Brooklyn” Sceneggiatura di Nick Hornby
“Carol” Sceneggiatura di Phyllis Nagy
“Sopravvissuto – The Martian” Sceneggiatura di Drew Goddard
“Room” Sceneggiatura di Emma Donoghue
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
“Inside Out” Pete Docter e Jonas Rivera
“Anomalisa” Charlie Kaufman, Duke Johnson e Rosa Tran
“Boy and the World” Alê Abreu
“Shaun – Vita da pecora” Mark Burton e Richard Starzak
“Quando c’era Marnie” Hiromasa Yonebayashi e Yoshiaki Nishimura
MIGLIOR FILM IN LINGUA STRANIERA
“Il figlio di Saul” Ungheria
“Embrace of the Serpent” Colombia
“Mustang” Francia
“Theeb” Giordania
“A War” Danimarca
MIGLIOR FOTOGRAFIA
“Revenant – Redivivo” Emmanuel Lubezki
“Carol” Ed Lachman
“The Hateful Eight” Robert Richardson
“Mad Max: Fury Road” John Seale
“Sicario” Roger Deakins
MIGLIOR MONTAGGIO
“Mad Max: Fury Road” Margaret Sixel
“La grande scommessa” Hank Corwin
“Revenant – Redivivo” Stephen Mirrione
“Il caso Spotlight” Tom McArdle
“Star Wars – Il risveglio della Forza” Maryann Brandon e Mary Jo Markey
MIGLIOR COLONNA SONORA
“The Hateful Eight” Ennio Morricone
“Il ponte delle spie” Thomas Newman
“Carol” Carter Burwell
“Sicario” Jóhann Jóhannsson
“Star Wars – Il risveglio della Forza” John Williams
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
“Writing’s On The Wall” da “Spectre”. Musica e parole di Jimmy Napes e Sam Smith
“Earned It” da “Cinquanta sfumature di grigio”. Musica e parole di Abel Tesfaye, Ahmad Balshe, Jason Daheala Quenneville e Stephan Moccio
“Manta Ray” da “Racing Extinction”. Musica di J. Ralph e parole di Antony Hegarty
“Simple Song #3” da “Youth – La giovinezza”. Musica e parole di David Lang
“Til It Happens To You” da “The Hunting Ground”. Musica e parole di Diane Warren e Lady Gaga
MIGLIOR SCENOGRAFIA
“Mad Max: Fury Road” Production Design: Colin Gibson; Set Decoration: Lisa Thompson
“Il ponte delle spie” Production Design: Adam Stockhausen; Set Decoration: Rena DeAngelo e Bernhard Henrich
“The Danish Girl” Production Design: Eve Stewart; Set Decoration: Michael Standish
“Sopravvissuto – The Martian” Production Design: Arthur Max; Set Decoration: Celia Bobak
“Revenant – Redivivo” Production Design: Jack Fisk; Set Decoration: Hamish Purdy
MIGLIORI COSTUMI
“Mad Max: Fury Road” Jenny Beavan
“Carol” Sandy Powell
“Cenerentola” Sandy Powell
“The Danish Girl” Paco Delgado
“Revenant – Redivivo” Jacqueline West
MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE
“Mad Max: Fury Road” Lesley Vanderwalt, Elka Wardega e Damian Martin
“Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve” Love Larson e Eva von Bahr
“Revenant – Redivivo” Siân Grigg, Duncan Jarman e Robert Pandini
MIGLIOR SONORO
“Mad Max: Fury Road” Chris Jenkins, Gregg Rudloff e Ben Osmo
“Il ponte delle spie” Andy Nelson, Gary Rydstrom e Drew Kunin
“Sopravvissuto – The Martian” Paul Massey, Mark Taylor e Mac Ruth
“Revenant – Redivivo” Jon Taylor, Frank A. Montaño, Randy Thom e Chris Duesterdiek
“Star Wars – Il risveglio della Forza” Andy Nelson, Christopher Scarabosio e Stuart Wilson
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
“Mad Max: Fury Road” Mark Mangini e David White
“Sopravvissuto – The Martian” Oliver Tarney
“Revenant – Redivivo” Martin Hernandez e Lon Bender
“Sicario” Alan Robert Murray
“Star Wars – Il risveglio della Forza” Matthew Wood e David Acord
MIGLIORI EFFETTI VISIVI
“Ex Machina” Andrew Whitehurst, Paul Norris, Mark Ardington e Sara Bennett
“Mad Max: Fury Road” Andrew Jackson, Tom Wood, Dan Oliver e Andy Williams
“Sopravvissuto – The Martian” Richard Stammers, Anders Langlands, Chris Lawrence e Steven Warner
“Revenant – Redivivo” Rich McBride, Matthew Shumway, Jason Smith e Cameron Waldbauer
“Star Wars – Il risveglio della Forza” Roger Guyett, Patrick Tubach, Neal Scanlan e Chris Corbould
MIGLIOR DOCUMENTARIO
“Amy” Asif Kapadia e James Gay-Rees
“Cartel Land” Matthew Heineman e Tom Yellin
“The Look of Silence” Joshua Oppenheimer e Signe Byrge Sørensen
“What Happened, Miss Simone?” Liz Garbus, Amy Hobby e Justin Wilkes
“Winter on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom” Evgeny Afineevsky e Den Tolmor
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
“Stutterer” Benjamin Cleary e Serena Armitage
“Ave Maria” Basil Khalil e Eric Dupont
“Day One” Henry Hughes
“Everything Will Be Okay” (Alles Wird Gut) Patrick Vollrath
“Shok” Jamie Donoughue
MIGLIOR CORTO D’ANIMAZIONE
“Bear Story” Gabriel Osorio e Pato Escala
“Prologue” Richard Williams e Imogen Sutton
“Sanjay’s Super Team” Sanjay Patel e Nicole Grindle
“We Can’t Live without Cosmos” Konstantin Bronzit
“World of Tomorrow” Don Hertzfeldt
MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO
“A Girl in the River: The Price of Forgiveness” Sharmeen Obaid-Chinoy
“Body Team 12” David Darg e Bryn Mooser
“Chau, beyond the Lines” Courtney Marsh e Jerry Franck
“Claude Lanzmann: Spectres of the Shoah” Adam Benzine
“Last Day of Freedom” Dee Hibbert-Jones e Nomi Talisman
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