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Stronger – Io sono più forte: la vera storia di Jeff Bauman “Boston Strong”

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Stronger – Io sono più forte è una storia molto americana: quella di un perfetto sconosciuto vittima di una terribile disavventura, divenuto un simbolo per la città di Boston. L’interpretazione di Jake Gyllenhaal nel ruolo di Jeff Bauman è davvero notevole e il messaggio che lancia il film, al di là della solita retorica americana, è diretto a tutte le persone che hanno subìto una disabilità e manifestato la forza di riprendersi la loro vita.

Boston 2013. Mentre si disputava la famosa maratona alla quale presero parte circa ventimila atleti, due bombe costruite manualmente da due fratelli –  Dzochar e Tamerlan Tsarnaev di origine cecena – vengono piazzate nei pressi del traguardo, a circa centosettanta metri l’una dall’altra. Esplosero a distanza di dodici secondi, causando la morte di tre persone e il ferimento di altre duecentosessanta. Uno dei feriti più gravi era, appunto, Bauman, impegnato a fare il tifo per la sua ragazza.

Stronger – Io sono più forte racconta la sua storia, che, in seguito a quell’orribile attentato, cambiò radicalmente, in quanto l’esplosione gli fece perdere ambedue le gambe. Jake Gyllenhaal presta il volto a questo eroe dei giorni nostri, un uomo comune diventato simbolo di speranza non solo per il suo paese, ma per il mondo intero.

L’attentato è stato ricostruito in modo maniacale in un altro lungometraggio, Boston – Caccia all’uomo  con Mark Wahlberg, ma qui il regista David Gordon Green affronta solo il dramma di un giovane uomo che diventerà, suo malgrado, un simbolo per la propria città. La storia ci racconta di un ragazzo semplice, amante dello sport e innamorato di Erin (Tatiana Maslany), la classica relazione con  alti e bassi. Per provare a riconquistare la sua amata, Jeff realizza uno striscione con le sue mani per dirigersi, poi, all’arrivo della maratona e fare il tifo per lei. La storia inizia dopo il grave incidente, la perdita delle gambe e la lunga riabilitazione fisica e morale di Jeff, la scelta della sua ragazza che torna con lui per aiutarlo.
Questo è il cuore del film e anche dell’interpretazione di Gyllenhaal, che, grazie ai numerosi  incontri con il vero Bauman, è riuscito a restituire non solo la vera storia, ma anche l’umanità di una persona condannata  dal destino. Persona che ha dovuto affrontare una lunga depressione, insieme ai continui inviti di presentazioni,  perché, per qualche strana ragione, come già detto, è divenuto un simbolo e il motto “Boston Strong” è stato coniato per lui.Scritto da John Pollono e Scott Silver,  grazie ai quali, una volta tanto, non  si cerca l’eroe a stelle e striscie ma si sceglie di affrontare il dramma di Bauman.
Inoltre, è inevitabile un richiamo a quel Tornando a casa(1978) che vedeva un altro grandissimo attore come John Voight affrontare, a sua volta,  il dramma della disabilità dopo aver perso l’uso delle gambe in Vietnam, ma la lista potrebbe continuare citando anche Tom Cruise in Nato il 4 Luglio.
La forza di Stronger – Io sono più forte e la sostanziale differenza con i film citati sta proprio nella fatalità, in quanto quel giorno Jeff si trovva nel posto sbagliato al momento sbagliato. Gli sforzi della famiglia e della ragazza di sostenerlo, la popolarità che lo porta allo show di Oprah (praticamente una leggenda televisiva americana) non risolvono il dramma di Jeff. E questo risiede proprio nei piccoli gesti, nell’emotività dei problemi di tutti i giorni, dal come farsi una doccia all’andare in bagno, al come affrontare questa nuova vita.
Il film ci regala il percorso che ha segnato Jeff, il quale, con grande coraggio, ha trovato la forza dentro se stesso, lo Stronger che è in tutti noi; che è uscito fuori per sua fortuna e che non solo lo ha portato a scrivere un libro dove racconta in prima persona la sua storia di uomo che è riuscito a fare della sua disavventura il proprio punto di forza, diventando simbolo di coraggio e audacia per tutti. Libro sul quale si basa l’opera in questione, che il vero Jeff è andato a promuovere in giro per il mondo sfruttando le sue  gambe artificiali e ricevendo più richieste di selfie di Jake Gyllenhaal ad ogni presentazione.
Sembra una cosa stupida da scrivere, ma, in realtà ogni giorno tutti noi affrontiamo piccole e grandi sfide, e c’è chi lo fa con la piena efficienza del proprio corpo e chi senza alcuni arti; ma quello che conta è quello che si ha dentro.
Se amate tanto i film dei supereroi, Stronger – Io sono più forte è decisamente il film per voi, dove si racconta la storia di una una persona normale che, a causa di “incidente”, diventa un supereroe.
Boston  Strong !

 

 

Roberto Leofrigio

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