La tradizione dei film ambientati nel sottobosco dei combattimenti clandestini vanta una vasta lista di titoli che, bene o male, hanno saputo variare sull’argomento, tra profili intensi rivolti al duro mondo delle periferie e scontri sociali che guardano anche al contesto razziale del caso.
Vanno ricordati, a tal proposito, lungometraggi come L’eroe della strada, esordio alla regia di Walter Hill interpretato da Charles Bronson, e Lionheart – Scommessa vincente, variante martial arts dell’argomento, con un Jean-Claude Van Damme all’apice del successo.
Nel 2009 arrivò Fighting, che ebbe per protagonista un Channing Tatum sulla via della popolarità e nel pieno di una collaborazione artistica col regista Dito Montiel, autore del film e mente creativa di altri due titoli interpretati dal noto Magic Mike (il precedente Guida per riconoscere i tuoi santi e il successivo The son of no one).
Nel film Tatum è Shawn MacArthur, ragazzo che vive come ambulante e si aggira per New York in cerca di un lavoro vero; fino a fare la conoscenza del truffaldino Harvey Boarden (Terrence Howard), il quale propone al giovane un’occasione da non perdere: affrontare alcuni incontri organizzati per le strade della città, lotte clandestine dove è possibile guadagnare grosse somme.
Una proposta che non può fare altro che accettare, mettendo tutto se stesso in questi sanguinari scontri a mani nude che, seguendo la lezione di cinema che Rocky con Sylvester Stallone ha impartito fin dal suo arrivo sullo schermo, accompagnano la classica storia del self made man a base di determinate scelte (anche sotto un’ottica fin troppo violenta).
Il regista Montiel concentra il suo racconto di strada sul lato drammatico, giocando sullo scontro emotivo gran parte della visione di Fighting.
E, con i suoi bassifondi e scorci che narrano più del dovuto in questo racconto urbano, è New York l’altra grande presenza di quest’opera sorretta dalla forza esplosiva dei suoi protagonisti e dai difficili rapporti con la strada che si annidano in loro.
Tatum delinea alla perfezione un protagonista segnato dalla dura esistenza e dai colpi subiti nelle continue lotte, un ragazzo che, nonostante ciò, fa di tutto per raggiungere i propri umili obiettivi; mentre la spalla Howard offre una caratterizzazione potente, un uomo affranto dalle sconfitte subite in tutta la sua vita, ora convinto di poter risalire la china grazie a questa grande occasione.
Edito in blu-ray da Universal in collaborazione con CG Entertainment (www.cgentertainment.it), Fighting è disponibile in Extended Edition, con otto minuti di scene eliminate nella sezione extra.
Mirko Lomuscio
L'articolo In blu-ray le lotte clandestine di Fighting con Channing Tatum proviene da Mondospettacolo.