Spesso le biografie delle Star hanno bisogno di inventarsi scoop o malignità sui loro protagonisti per attrarre . Red Carpet ;vite in passerella è un libro con un grande senso di realtà.Lo scrittore Eduardo Paola , che in passato si è occupato del personaggio della grande Milly , riesce a spiegare le contraddizioni che si nascondono nei volti più seducenti del grande schermo. Le Icone creature maschili e femminili del cinema o della canzone celano i segreti della seduzione estetica dettano i gusti di intere generazioni .
Cosa nasconde l’androginia esibita sul viso da angelo perverso di Marlene?
E gli occhi verdi di rabbia di Joan crawford?
Uomini belli come Marlon Brando Montgomery Clift e Ramòn Novarro, erano forse troppo belli e troppo “moderni” per l’epoca per non cadere da soli come novelli narcisi in pericolose fosse fangose della celebrità?
I confronti in questo libro sono la molla che spinge tutti a sentirsi degli investigatori del passato.
La grinta indomabile che traspare dal pallido e delicato viso di Francesca Bertini prima vera e unica diva del muto che fu bellissima per quasi un secolo contrasta con la semplicità e la franchezza di Pupella Maggio inarrivabile interprete eduardiana .
Lo scrittore Paola tratta le Icone che da sempre influenzano le masse e il loro immaginario con una introspezione rara arrivando a far comprendere tra le righe i meccanismi di identificazione tra Star e pubblico.Il libro si addentra nella sua analisi per cercare il pozzo da cui attingono le Icone grinta e talento e spesso proprio le nevrosi e i drammi personali diventano fatalmente terreno fertile per creare personaggi e canzoni.
La bellezza per molti sinonimo di potere, per altri sintomo di fatuità viene assolutamente rivalutata nell’analisi di Hedy Lamarr uno dei volti più perfetti del cinema dietro il quale si celava un’avventuriera austriaca ma vero genio che riuscì persino ad intercettare la chiave di volta per le basi della moderna telefonia .
Infine il testo di questo sagace scrittore ci fa addentrare nella ferocia dello Star System che colpisce due grandissime: Dalida e Mia Martini.
Dalida fascinosa e esotica, un vero animale da palcoscenico, viene travolta dal suo mito stesso, milioni di dischi venduti in tutto il mondo non le impediscono di cercare la morte. Paola stesso dice che il personaggio Dalida aveva portato tutto via a Iolanda ,(vera identità della cantante ) figli di immigrati calabresi al Cairo che sognava semplicemente un amore puro e semplice.
Per Mia Martini la grinta e la voce incredibile alimentano gelosie e male lingue, lo spettacolo tira fuori scaramanzie ignoranza e crudeltà. Leggendo il libro ognuno può trovare echi personali dietro la vita travagliata di queste icone.(uomo o donna che sia),
Il testo è anche un prezioso vademecum per addetti ai lavori che si occupano di spettacolo.
Eduardo Paola sembra svelarci il mistero della vita dopo la morte delle Icone. L’eternita del mito su cosa si fonda? Bisogna leggere il testo per capirlo
Forse ogni personaggio idealizzato parla di un nostro bisogno e queste monografie sono semplicemente rivelatorie.
Hedy Lamarr, Marlon Brando, Dalida, Alla Nazimova, Édith Piaf, Montgomery Clift, Marlene Dietrich, Francesca Bertini, Vivien Leigh, Mia Martini, Ramòn Novarro, Tina Lattanzi, Pupella Maggio, Joan Crawford , 14 percorsi umani e artistici unici che forse ci possono davvero avvicinare al nostro percorso privato. Notevole
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