Nei giorni scorsi si è svolta a Torino una serata all’insegna della cultura e della bellezza.
Meraviglioso anfitrione della serata è stato uno degli attori più versatili e amati dal pubblico Italiano Pino Ammendola.
L’occasione di cogliere l’eterna bellezza delle parole è stato un reading del suo libro “Scarpediem” di Teke Editori.
L’incontro si è svolto in un meraviglioso cortile su cui affaccia l’appartamento che fu della Contessa di Castiglione. FabbricaTorino ha ospitato l’evento nel suo show room di via Lagrange 29 confermandosi una realtà con radici antiche e solide puntata sugli occhiali come oggetto d’arte, di stile e finestra al contempo sulla cultura.
Pino Ammendola con le sue storie che ruotano sulle calzature ha incantato letteralmente il pubblico con delle letture tratte dal suo libro di storie di racconti che disvelano attraverso le scarpe i viaggi quotidiani, brame, le emozioni più segrete nel tragicomico viaggio che è la vita.
Ammendola vanta una carriera come attore e doppiatore come pochi altri attori possono fare in Italia . In Teatro ha lavorato con Gabriele Lavia e Salvo Randone , Mariangela Melato .Come doppiatore la sua voce è stata usata da Mostri Sacri come Pasolini Fellini, Tornatore. Come attore di cinema ha piegato la sua grande vitalità tutta intellettiva a personaggi vitali, forti, sornioni: l’ironia e l’attaccamento alla maschera napoletana come viatico di cultura è stata spesso la sua personale cifra stilistica in molte opere filmiche. Al cinema è stato scelto da Lina Wertmuller, Dino Risi(con cui debutta ragazzino in Operazione san Gennaro) Tinto Brass, Vanzina e molti altri. Poi tante commedie l’hanno fatto amare istintivamente dal pubblico. Antonio Banderas , Murray Abraham e Polanski hanno assolutamente beneficiato della sua voce per traghettare opere di grande cinema anche nel nostro paese. L’attore non fa mistero di essere simpaticamente affezionato a Gatto Silvestro dei cartoni animati a cui ha prestato anche la voce.
Grazie a Giovanni Messina organizzatore della serata nello scenario rarefatto del giardino stile parigino aleggiava un’atmosfera retrò e chic tra vini pregiati e scrittura. All’entrata del bellissimo showroom vi erano meravigliosi occhiali esposti musealmente e ironicamente in mezzo ai libri, inoltre un curato spazio mostra parallelo creava un perfetto connubio tra le arti.
Alessandro Monticone è stato il perfetto padrone di casa di questa serata totalmente dedicata all’arte, alla scrittura e alla magia di questo grande attore. La sua una realtà imprenditoriale FabbricaTorino è improntata al gusto e alla ricerca, la cui mission è far sposare la qualità dei suoi meravigliosi occhiali, veri e propi oggetti artigianali, con il territorio e la cultura.
Ad accorrere a festeggiare l amico c’è stato il regista Roberto Piana che ’ha diretto Pino Ammendola in teatro nel premiato spettacolo Lettere a Yves sul mito Saint Laurent.
Nella serata la lettura di alcuni racconti del libro vestiti dalla voce dell’attore impastata di ironia, dolore e incoscienza partenopea hanno offerto un soffio del vento magico di Napoli. Nei racconti di Scarpediem di un fascino avvincente ci si ritrova leggendo via via a camminare nei quartieri di questa città che il mondo ci invidia per antichità, bellezza e mistero insondabile .L’attore nel corso della serata ha rivelato che da ragazzo ha scritto molte cose per altri che le firmavano; peccati veniali di gioventù di un attore giovane per sopravvivere , la scrittura è sempre stata una compagna/musa per l’ attore.
Una confessione commovente all’ombra di una grande attrice; l’introduzione del libro Pino Ammendola l’aveva chiesta alla grande Mariangela Melato con cui stava lavorando in Teatro ma lei pragmatica e materna gli disse “ se te la faccio io ti porta poco; chiedila a Renzo (Arbore )ma non dire che te l ho detto io però…
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