Vorremmo sapere da lei come si intuisce di avere un dono così grande per la musica.
A.T. Si intuisce dal fatto che si sente l’esigenza di esprimersi non solo attraverso le parole e che si è subito portati a manifestare questa forma di linguaggio attraverso uno strumento
Ci racconta un po’quali sono stati i suoi studi?
A.T. Ho 3 diplomi accademici di 2° livello (lauree specialistiche) in chitarra classica di cui 2 conseguiti nei Conservatori di Avellino e Napoli e 1 alla prestigiosa Accademia Filarmonica di Bologna
Un napoletano che suona musica brasiliana è alquanto particolare, in genere chi nasce in quella terra è attaccato alle sue tradizioni.
Che rapporto ha con la musica tipica napoletana?
A.T. Dipende dalle canzoni e dai generi, generalmente apprezzo molto la canzone classica e qualche artista di oggi
Suona qualche altro strumento oltre alla chitarra, e cosa l’ha colpita di più di questo strumento?
A.T. Suono anche il basso elettrico, percussioni, tastiere, canto ovviamente in maniera meno tecnica rispetto alla chitarra la cui intimità sonora è stata
l’elemento fondante della mia scelta
Cosa le ha lasciato come esperienza il corso di chitarra di Musica Insieme realizzato in collaborazione con il CPM di Franco Mussida nelle carceri di San Vittore?
A.T. Tanto, soprattutto dal punto di vista umano oltre che professionale.
L’incontro con Franco è stato determinante nella mia carriera in quanto ho cominciato non più a vedere solo chitarra ma anche cosa c’è al di là di uno strumento musicale non visto solo per fini artistici ma anche sociali
Lei ha avuto collaborazioni con artisti e musicisti di altissimo livello, chi di loro le ha lasciato il ricordo più bello?
A.T. Tutti mi hanno lasciato un ottimo ricordo ma se devo scegliere dico la PFM in quanto è stata un’esperienza che mi ha permesso di lavorare in studio con i componenti (Franz di Cioccio e Patrick Djivas) di uno dei migliori gruppi di musica pop europei
Come ci descrive il suo ultimo lavoro “Brasileirissimo?”
A.T. Un lavoro improntato sulla melodicità tipica della musica latina attaverso i generi portanti della MPB (musica popolare brasiliana) come il samba, la bossa nova e il choro
Quando è nata l’idea di realizzarlo?
A.T. Già da tempo mi balenava l’idea di farlo ma ho voluto aspettare il momento giusto e questo è arrivato qualche mese fà
Ha intenzione di portarlo in giro per le piazze o teatri nei prossimi mesi?
A.T. Il mio obiettivo è quello ma attendiamo il termine della promozione prima di incamminarci
Cosa vorrebbe che percepisse il pubblico attraverso la sua musica?
A.T. Vorrei che il pubblico apprezzasse di più questo genere non confinandolo alla bossa nova ma approfondendo l’ascolto anche di altri stili come il choro, il samba e i ritmi del nord-est del Brasile che tanto hanno dato al mondo della musica
Antonio Tarantino si sta godendo il risultato del suo lavoro oppure sta già pensando ad un progetto nuovo?
A.T. Di solito penso al futuro, il CD è stato realizzato quindi mentre mi godo il lavoro svolto sto preparando vari prodotti editoriali che dovrebbero uscire prossimamente e tutti inerenti la chitarra brasiliana, nuevo flamenco e latina
Grazie a nome della redazione di averci pregiato della sua arte, dedicandoci questo spazio intervista.
A.T. Grazie a voi!
The post Intervista con un artista “Brasileirissimo”, Antonio Tarantino appeared first on Mondospettacolo.