Fabrizio Ricca è il Capogruppo della Lega Nord al Consiglio Comunale di Torino e segretario dell’associazione culturale Piemonte Russia.
Ciao Fabrizio, ti abbiamo visto impegnato questo weekend in una tre giorni di conferenze a Dresda in Germania dove si parlava di Europa e sanzioni alla Russia. Raccontaci qualcosa.
Grazie direttore, questo weekend a Dresda, si sono trovate tutte quelle forze politiche e culturali europee che non si riconoscono più in quest’Europa e che hanno voglia di creare una vera e propria alternativa politica internazionale, rispettando però la sovranità nazionale di ogni singolo stato.
Chi era presente e da chi è stato organizzato questo meeting internazionale?
L’iniziativa è stata promossa dal leader del partito tedesco Alternative für Deuscheland: Jörg Urban che ha riunito forze di tutta Europa, dalla Repubblica Ceca alla Romania, passando dall’Italia con la Lega Nord e le associazioni culturali Lombardia e Piemonte Russia, arrivando alla Francia, fino alla presenza di parlamentari e rappresentanze del mondo culturale ed economico russo.
Fabrizio Ricca con un Europarlamentare Rumeno
Quali sono stati i temi di discussione e cosa è emerso da questo confronto internazionale?
Il tema che accomuna tutti e che ci ha visti estremamente concordi è la troppa ingerenza dell’Europa nelle politiche nazionali e il peso economico con il quale l’Europa influenza la vita quotidiana di ogni singolo stato. Ormai, si può tranquillamente definire non più solo Unione Europea, ma Unione Bancaria Europea, dove le banche danno indicazioni ad una politica che supinamente mette in pratica qualsiasi cosa. Un’Europa che sta per essere cancellata da una vera e propria invasione, l’immigrazione illegale e incontrollata che ha visto sbarcare negli ultimi anni milioni di persone è in realtà una vera e propria strategia di sostituzione etnica. E tutti quanti siamo concordi che quest’Europa così proprio non ci piace.
E le sanzioni alla Russia?
Le sanzioni alla Russia hanno avuto una sessione totalmente delicata, se pensiamo che solo l’Italia, grazie a queste inutili sanzioni ha perso più di sei miliardi di euro in esportazioni, allora possiamo capire quanto queste facciano male al nostro sistema economico e quanti posti di lavoro si sono persi grazia al capriccio politico di qualcuno. Tutti i presenti si sono schierati contrari ad esse, tanto è vero che è stata firmato un documento comune al Parlamento della Sassonia (ex Germania dell’Est), luogo con una simbologia fortissima, se pensiamo che Dresda fu rasa al suolo e morirono più di trecentomila persone, con questo documento, abbiamo chiesto di fermare le sanzioni alla Russia e di accogliere il Cremlino come interlocutore non solo economico, ma anche politico.
Fabrizio Ricca con Jörg Urban
Quindi possiamo dire che è nato ufficialmente in Europa un movimento che punta allo smantellamento di questo sistema politico-economico?
Certo che si, Matteo Salvini lavora da anni per questo e l’incontro con il ministro degli esteri Russo Lavrov di qualche settimana fa lo testimonia. In Europarlamento insieme a Marin Le Pen, si sta costruendo il futuro dell’Europa, dove gli stati nazionali e sovrani torneranno ad avere la loro indipendenza e l’Europa tornerà ad essere un’unione di popoli e non di interessi economici.
Fabrizio grazie per essere stato con noi, a nome mio e di tutta la mia redazione ti auguro un in bocca al lupo per le tue battaglie e tienici aggiornati sul fronte russo-europeo.
Alessandro Cunsolo
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