Cari lettori, oggi sono qui su Mondospettacolo per scrivervi un po’ di me.
Mi chiamo Arlene Pallanch, ho 25 anni e sono nata a Trento.
Di lavoro faccio la fotomodella e la tatuatrice.
Sto abbandonando però il primo per potermi concentrare completamente sulla carriera da tatuatrice.
Ho origini per metà olandesi e metà italiane. Da “Diploma” sarei un estetista, ma ho capito ben presto che quello non era il lavoro per me.
Da adolescente cantavo in un gruppo punk hardcore e poi a 20 anni, quando scoprii di aspettare mia figlia Sirya (di 4 anni), la mia vita è completamente cambiata.
A 20 anni non avevo tatuaggi, se non qualcuno nascosto e piccolino. Ho sempre avuto la passione per i tatuaggi, ma “per lavoro” non potevo averne. Quindi a quell’età mentre concludevo il mio percorso scolastico da estetista, in contemporanea lavoravo come barista.
Un giorno ho capito che non era per niente la vita che volevo, volevo di più e volevo essere me stessa.
Così iniziai a fare i primi tatuaggi relativamente “evidenti” e mi dissi: “Io lo faccio, sarà quel che sarà”.
Così questa mia scelta mi ha portato a conoscere persone con la mia stessa passione.
Ho iniziato a girare spesso su e giù per l’Italia. Poi una sera, nel 2015 se non ricordo male, una mia amica scherzando mi disse: “Ma perché non provi a fare la Suicide Girl?”
Io fino a quel giorno non sapevo nemmeno chi fosse un SG e che cosa facesse, inoltre non ero molto inserita nel mondo dei Social.
Così per curiosità, qualche giorno dopo, ero a casa e ho pensato: “Vediamo un pò di cosa si tratta…” Così andai sul sito e mandai la mia candidatura. Per mesi nessuno mi rispose tanto che ormai non ci pensavo nemmeno più.
Dopo circa 3 mesi mi venne comunicato da SuicideGirls che ero stata presa ed ero ufficialmente una Hopeful Suicidegirl. Feci i primi set fotografici con dei fotografi professionisti, iniziai nuovamente a girare per l’Italia e conobbi il mio primo ragazzo tatuatore, il quale mi riempii il corpo di tatuaggi.
Basta, da lì rimasi totalmente rapita dal vedere il mio corpo così bello -ai miei occhi- e cercai gli artisti migliori per poter avere delle opere d’arte sulla mia pelle. Sono stata fortunata devo dire.
Intanto che la mia passione per i tatuaggi cresceva mi domandavo se il lavoro da fotomodella mi rispecchiasse davvero.
Io desideravo fare altri generi di fotografia, non necessariamente glamour o nudo artistico, quali invece erano i canoni da mantenere per il sito Suicidegirls.
Inizia a sentire la voglia di imparare a fare queste bellissime opere d’arte sulle altre persone così chiesi al mio ragazzo di insegnarmi. Così fece e più imparavo e più capivo che forse avevo finalmente trovato il lavoro per me.
Ho vissuto un’anno in Olanda, dove nel frattempo, mentre lavoravo in tutt’altro ambito, mi informavo su come e cosa avrei avuto bisogno per essere una tatuatrice riconosciuta in Italia.
Tornai in Italia e mi iscrissi al corso per conseguire la qualifica di tatuatrice.
Passai l’esame, ed ecco, ora avevo la possibilità di iniziare per davvero questo lavoro.
All’inizio provavo su di me, sugli amici o su chiunque mi desse la sua pelle. Iniziai a trovare uno studio dove poter essere seguita da chi avesse dell’esperienza necessaria a formarmi lavorativamente.
Devo dire che ricevetti moltissimi “No”, fino a che non conobbi il mio maestro, che mi permise di cominciare ad imparare seriamente questa professione all’interno del suo studio qui a Trento, nella mia città natale.
Lo stile che prediligo è il lettering, ma credo che bisogna saper fare un po’ tutto, all’inizio.
Passo molto tempo a disegnare, ad osservare lavori di altri artisti a cercare di aprire i miei orizzonti e le mie conoscenze. Ho molti progetti per il futuro e piano piano li sto raggiungendo.
Ad oggi sono un apprendista ancora, la strada per imparare questo mestiere è lunga ed in salita.
Ci vuole una vita intera per essere -secondo il mio pensiero- definito Tatuatore.
Ci vuole dedizione, costanza, pazienza, bisogna essere forti e non lasciarsi mai abbattere, ci vuole tanta passione e tanto AMORE.
A 25 anni posso dire di essere felice. Di avere una bambina intelligente e bellissima, di essermi rialzata con dignità dalle cadute, ed aver trovato la mia strada.
Mi sento una persona forte, con mille risorse.
Sono certa che con la forza e l’amore una persona possa realizzare quasi, qualunque cosa…ed io realizzerò semplicemente me stessa.
Vorrei per concludere, ringraziare tutte le persone che mi hanno affiancato,supportato e sopportato lungo la mia crescita e lungo la mia vita, ed augurare alle persone la loro felicità.
Arlene Pallanch
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