Liberi tutti è il nuovo spettacolo di Elda Alvigini e Natascia Di Vito, in scena fino al 19 febbraio al Teatro dell’Orologio di Roma, con Elda Alvigini, Marius Bizau, Valerio Di Benedetto e Jun Ichikawa, uno spaccato divertente sul mondo delle separazioni e sui rapporti umani.
Dopo il grande successo di “Inutilmentefiga”, Elda Alvigini e Natascia Di Vito presentano il loro nuovo spettacolo “Liberi Tutti”, in scena al Teatro dell’Orologio (Sala Moretti) di Roma dal 14 al 19 febbraio. La regia è di Elda Alvigini. Protagonisti la stessa Elda Alvigini con Marius Bizau, Valerio Di Benedetto e Jun Ichikawa. Lo spettacolo è un atto unico di un’ora e mezza circa senza intervallo.
Elda Alvigini (foto di Barbara Ledda)
Le opere dell’artista Alessio Ancillai all’interno della scenografia essenziale attraversano le varie fasi della separazione (genitore e figlio, uomo e donna, persecutore e perseguitato, amica realizzata e depressa, abbacchio e tofu). Video editing e grafica sono di Giacomo Spaconi (riprese e montaggio), mentre i suoni d’ambiente sono realizzati dai Quadroli Bros. Lo spettacolo si avvale della collaborazione della cantautrice Roberta Carrese che propone per la prima volta il brano inedito dal titolo “Esci con me”, per il momento ascoltabile solo durante lo spettacolo (all’inizio e alla fine).
Elda e Valerio (foto di Barbara Ledda)
Dei ragazzi giocano a palla, all’improvviso lui parte, avrà nuovi amici, una nuova scuola, una cameretta tutta sua, lo spettacolo parla di separazioni e si comincia dall’infanzia, fino ad arrivare all’età adulta. C’è una lista di film adatti al dopo separazione, tipo “Kramer contro Kramer” e “Cime tempestose” in tutte le versioni, “E.T” e “Ghost”. Lui sta buttato sul divano a vedere la partita della Roma, lei si presenta con la doppia spunta di Whatsapp sulla testa, Elda dice che “8 uozzap di uno di cui non te ne frega un cazzo non potranno mai eguagliare quell’unico uozzap che agogni!”.
Elda Alvigini (foto di Barbara Ledda)
Mentre guardano una scena di “Rocky” con un amico, il Gran Premio di motociclismo e la finale dei mondiali di calcio del 2006, con il gol di Grosso che consente all’Italia di essere per la quarta volta “campioni del mondo”, la saggia Jun dice “mai usare lo sport per conquistare un uomo…”.
Valerio e Marius (foto di Barbara Ledda)
Ogni tanto compare la mamma sulla sedia a dondolo che prendeva a padellate i figli sin da piccoli, Elda torna dall’oriente, tra le battute più divertenti sicuramente da citare “pensa a qualcosa di bello, tipo che i 5 stelle sono tornati ad essere solo una categoria di alberghi”, che scatena applausi a scena aperta. Giocano a Risiko, secondo lui “è legge, se paghi tu al primo appuntamento le probabilità che lei te la dia aumentano decisamente”. Jun parla giapponese, Elda al computer descrive diversi stati post separazioni, il medico prescrive farmaci come “scolopendra” 2 volte al giorno, i 7 nani hanno nomi stravaganti come “depressolo” e “comunistolo”. Sono i risvolti semiseri e tragicomici della separazione, per cui all’inizio si soffre e poi dopo si ride su quello che prima ci faceva piangere, nella vita come nello spettacolo.
June ed Elda (foto di Barbara Ledda)
La conquista finale è che “Lasciarsi è stato il più bel regalo che potevamo farci, ci siamo lasciati liberi”. Bello immaginare che in un futuro prossimo sparisca dal vocabolario la parola “straniero” e saremo tutti finalmente solo cittadini del mondo. Se non c’è niente che ci separi e cadono i confini siamo tutti uguali.
Elda Alvigini (foto di Barbara Ledda)
Lo spettacolo è dedicato a Massimo Fagioli, lo psicanalista scomparso nei giorni scorsi, personaggio molto amato e anche molto discusso che ha insegnato a trasformare la separazione in un fatto positivo.
Alessandro Sgritta
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