Resident Evil: The final chapter conclude dopo oltre 14 anni la fortunata saga che miscela action e horror, tratta dal famoso videogame della Capcom.
Prima o poi doveva arrivare questo momento: la conclusione della storica saga di Resident Evil. Dopo 14 anni e 5 film precedenti, arriva domani nei cinema italiani il sesto ed ultimo capitolo di una serie che ha fruttato qualcosa come 920 milioni di dollari e che con gli incassi attuali di The final chapter ha già ampiamente superato il miliardo di dollari.
La trama
Nel primo film della saga Alice (Milla Jovovich) si risvegliava senza memoria a Raccoon City e riceveva il compito di disattivare la Regina Rossa, il super computer che controllava l’enorme laboratorio sotterraneo della Umbrella Corporation chiamato l’Alveare, all’interno del quale si era sprigionato il letale virus-T che aveva trasformato tutti in zombi. Dopo che nei successivi capitoli l’epidemia si era estesa su tutta la Terra mettendola in ginocchio e dopo che nel quinto film Alice è sfuggita alla nave-trappola, tradita dal presidente della Umbrella, Albert Wesker (Shawn Roberts), arriva per lei il momento di tornare dove tutto era iniziato, a Raccoon City. Infatti nell’Alveare si sta ordendo il piano finale per la distruzione dell’umanità (poco più di 4000 persone sono ancora vive nel mondo) ed Alice deve quindi stanare Wesker per mettere fine alla sua follia. Al di là di Claire (Ali Larter) e del solito gruppetto armato che la affiancherà nell’assalto, stavolta troverà un’alleata inaspettata, proprio la pentita Regina Rossa. Sulla strada che la (ri)porterà all’Alveare dovrà però vedersela anche con un antico nemico, il redivivo dottor Alexander Isaacs (Iain Glen), che era stato ucciso alla fine del terzo film. Fra zombi, cloni, intelligenze artificiali e mostri di vario genere, Alice dovrà recuperare l’antidoto al virus-T, per mettere finalmente la parola fine alla pandemia zombi.
Il commento
C’era molta curiosità per questo film conclusivo della saga, dopo che nei precedenti era accaduto tutto ed il contrario di tutto. Inevitabilmente, con il susseguirsi dei sequel il livello qualitativo si abbassa progressivamente e anche le soluzioni narrative iniziano a scarseggiare. Difatti dopo l’iniziale trilogia, che si manteneva su livelli più che discreti, negli ultimi due film della saga, Afterlife (4°) e Retribution (5°), si riscontrava un drastico calo qualitativo, con buchi di sceneggiatura e forzature per coprire la mancanza di idee. Un po’ a sorpresa, in positivo una volta tanto, questo sesto capitolo riesce invece a ridare smalto alla storia, rendendole giustizia e dandole una degna conclusione. Certo, il leitmotiv è sempre quello, un mix fra action, sparatorie, adrenalina, splatter, zombi.. e le fulminanti battutacce della cazzutissima e inaffondabile Alice. Sarà per il ritorno alle origini, che ha sempre un suo fascino, sarà per le (realmente) spettacolari sequenze d’azione, sarà per il ritorno di storici antagonisti (chi si sarebbe aspettato il dottor Isaacs dopo che era stato “affettato” a cubetti dal laser alla fine di Extinction?), sarà perché finalmente il cerchio si chiude una volta per tutte (o forse no?).. ma il risultato finale è un film a livello dei primi capitoli, che regala ai fan della saga tutto ciò che si aspettavano di trovare in un’adeguata avventura finale. Al timone del progetto, come sempre, il regista Paul W. S. Anderson (marito di Milla Jovovich), che ha scritto e prodotto tutti e sei i film della saga, dirigendone anche quattro (ha saltato solo il secondo e il terzo). Non si può non riconoscere ad Anderson una notevole abilità con la macchina da presa, soprattutto riguardo le sequenza d’azione, come già ampiamente dimostrato anche nei film precedenti di Resident Evil e in Mortal Kombat, Alien vs. Predator e Death Race, mentre come sceneggiatore i margini di miglioramento sono notevoli.
Le curiosità
Per completare il quadretto di famiglia, la Regina Rossa è interpretata da Ever Gabo Anderson, primogenita proprio di Paul e Milla. La battuta cult (al di là di quelle di Alice) è del dottor Isaacs che, trovandosi al cospetto di Alice, Claire e di una terza donna che non vi sveleremo, esclama: «Ecco, abbiamo la triade delle puttane!». Nelle sequenze iniziali del film compaiono praticamente tutti i personaggi della storia di Resident Evil, in un corposo résumé dei capitoli precedenti. Concludendo ricordiamo che altre due famose saghe horror hanno avuto il loro The final chapter: il settimo film di Saw – L’enigmista, di cui proprio quest’anno uscirà l’ottavo capitolo, e soprattutto il quarto di Venerdì 13, a cui sono seguiti addirittura altri 7 film (!!!). Nessuno si sorprenderà, quindi, se tra qualche anno dovesse arrivare anche un Resident Evil 7, nonostante gli incassi negli U.S.A. di questo sesto capitolo non siano particolarmente incoraggianti, a differenza del Giappone dove è stato clamorosamente battuto Rogue One: A Star Wars Story.
Questa la Pagina Ufficiale Facebook di Resident Evil – The final chapter, che uscirà in Italia il 16 febbraio in versione 3D, come i due capitoli precedenti, distribuito dalla Warner Bros.
Ivan Zingariello
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