Dal 7 all’11 febbraio su Rai1, Radio2 e RaiPlay.it va in onda il 67° Festival della Canzone Italiana, il “Festivàl” di Sanremo, quest’anno condotto da Carlo Conti in coppia con Maria De Filippi (orrore).
Quest’anno ho rischiato di andare a Sanremo. Per davvero. Quando mi ha chiamato il vicedirettore di Mondospettacolo l’ultimo giorno utile a disposizione per chiedere i pass (era il 14 gennaio se non sbaglio) all’inizio ho tentennato, non ci sono mai andato e ho sempre creduto che fosse una perdita di tempo, meglio andare a vedere dei bei concerti dal vivo che un evento televisivo, però alla fine ho pensato che sarebbe stata comunque un’esperienza nuova e ho accettato, curioso come sempre. Quando ci è arrivata la risposta che i pass non sono stati concessi “per motivi di sicurezza” a tutti quelli che avevano fatto la domanda l’ultimo giorno utile sinceramente ho tirato un sospiro di sollievo: avrei potuto seguirlo ugualmente da casa, tanto più che ho saputo che i giornalisti non vanno all’Ariston (tranne pochi “fortunati” che vengono estratti a sorte ogni sera) ma rimangono in sala stampa, al Palafiori o alla sala “Lucio Dalla”, insomma come stare a casa a guardarlo in televisione, con la sola differenza che lì puoi intervistare di persona artisti come Elodie, Nesli e Alice Paba, Michele Bravi e Clementino, Raige e Giulia Luzi, Francesco Gabbani e Sergio Sylvestre, Bianca Atzei, Alessio Bernabei e Lodovica Comello, pensate che bello! a parte gli scherzi questo è il livello dei “big” di quest’anno, poi certo ci sono anche Fiorella Mannoia, Samuel dei Subsonica, Paola Turci, Ron, Michele Zarrillo, ma insomma…
Non sono mai stato uno di quelli che snobba Sanremo a prescindere, penso che qualcosa da salvare ci sia sempre qua e là, ma non penso nemmeno che valga la pena restare a casa cinque sere consecutive per guardarlo, tanto vale registrarlo e vedere solo quello che interessa, saltando tutto il contorno televisivo, le telepromozioni e le pubblicità, i comici e le vallette, anche se un’occhiata a Crozza vale la pena darla.
Per il resto gli unici due motivi per cui mi sarebbe piaciuto andare fisicamente a Sanremo quest’anno sono i leggendari buffet con Samantha Suriani di Velvet Music (con cui ci saremmo sicuramente divertiti) e la mia amica Giulia Ananìa (bravissima cantautrice romana) che è tra le autrici del pezzo di Paola Turci e che avrei rivisto volentieri anche nella città dei fiori, in attesa che esca il suo nuovo disco “RomaBombay”.
Le cinque serate saranno così suddivise: si parte stasera con 11 big in gara, le prime 8 classificate passano alla serata di venerdì, le altre 3 entrano nel girone eliminatorio. Ospiti Ricky Martin, Tiziano Ferro con Carmen Consoli, Paola Cortellesi e Antonio Albanese, Raul Bova con la moglie, i Clean Bandits. I big che si esibiscono questa sera saranno (in ordine di esibizione) saranno: Giusy Ferreri, Fabrizio Moro, Elodie, Lodovica Comello, Fiorella Mannoia, Alessio Bernabei, Al Bano, Samuel, Ron, Clementino, Ermal Meta.
Mercoledì gli altri 11 brani dei big e i primi 4 brani delle Nuove Proposte (ne passano solo 2), ospiti Giorgia, i Biffy Clyro, Sveva Alviti e Francesco Totti, Flavio Insinna, Enrico Brignano e Gabriele Cirilli. Giovedì è la notte delle cover, con i 16 big promossi nella prima votazione e gli altri 6 del girone eliminatorio che si sfideranno tra loro, più altre 4 Nuove Proposte, tra gli ospiti Mika, il Piccolo Coro dell’Antoniano, Marco Giallini e Alessandro Gassman. Venerdì la finale delle Nuove Proposte e le 20 canzoni dei big rimasti in gara, di cui 4 saranno eliminate. Si chiude Sabato con le 16 canzoni dei big rimaste in gara e la proclamazione del vincitore, ospite speciale della finale sarà Zucchero. Al termine di ogni serata in diretta su Rai1 da Villa Ormond il Dopofestival con Nicola Savino e la Gialappa’s Band.
Da segnalare inoltre la presenza di Rocco Tanica (Elio e le Storie Tese) in collegamento dalla sala stampa “Lucio Dalla” e la giuria di qualità presieduta quest’anno da Giorgio Moroder, leggendario produttore e compositore italiano che ha collaborato tra gli altri con David Bowie, Freddie Mercury, Donna Summer, Elton John, Blondie, Coldplay, Gianna Nannini, Nina Hagen, Barbra Streisand.
Era il 20 febbraio 1997, quindi giusto 20 anni fa, quando David Bowie salì sul palco dell’Ariston per cantare “Little Wonder” (il brano di apertura del disco “Earthling” uscito il 3 febbraio), accompagnato da Reeves Gabrels alla chitarra e tastiere, Gail Ann Dorsey al basso e Zachary Alford alla batteria. Presentava Mike Bongiorno e quell’anno vinsero i Jalisse. Un alieno a Sanremo, appunto, in fondo non è cambiato niente. Anche quest’anno quindi seguiremo Sanremo con gli occhi di un alieno catapultato per caso nella città dei fiori, costretto suo malgrado a raccontare quello che vede, cercando di ridere e divertirci il più possibile, senza farci sopraffare dal brutto e dal cattivo gusto televisivo.
Alessandro Sgritta
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