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Recensione: Il viaggio di Fanny, evento speciale per la Giornata della Memoria

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Il viaggio di Fanny di Lola Doillon, vincitore del Giffoni Film Festival 2016, racconta la storia vera della tredicenne ebrea francese Fanny Ben-Ami e delle sue sorelle durante il nazismo, evento speciale al cinema per la Giornata della Memoria.

Il viaggio di Fanny

Fanny (Léonie Souchaud) e Madame Forman (Cecile de France)

Il film è la versione cinematografica del libro omonimo scritto dalla stessa Fanny Ben-Ami, che aveva ceduto i diritti alla regista Lola Doillon, che per il suo terzo film aveva deciso di girare con i bambini e ambientare il racconto in un contesto storico. Fanny e le sue sorelle ebree vengono lasciate dai genitori in una colonia francese per proteggerli dai rischi della guerra, Lì conoscono altri coetanei e quando i rastrellamenti nazisti si intensificano sono costrette alla fuga. Prima di partire però i bambini vengono istruiti a dovere da Madame Forman (la bravissima Cecile de France), la direttrice della colonia, che insegna ai bambini ad essere indipendenti, a vivere senza genitori e dà loro un nuovo nome per potersi salvare, “una donna forte, intelligente, semplice e generosa” (come la definisce la regista), una figura ispirata a Nicole Weil-Salon e Lotte Schwarz, due eroine realmente esistite che si impegnarono a proteggere i minori durante la guerra. Memorabile la scena in cui Madame Forman fa finta di svenire per distrarre i militari addetti al controllo e far salire i bambini di nascosto sul treno.

Il viaggio di Fanny

Fanny e le sue sorelle

Questi bambini  dovranno affrontare mille pericoli e peripezie nel tentativo di raggiungere il confine con la Svizzera dove potranno salvarsi. Durante il lungo viaggio in treno (e a piedi) affronteranno fame e freddo, l’odio dei nazisti, ma incontreranno sul loro cammino figure come quella di Jean (Stephane De Groodt), un contadino generoso che si prenderà cura di loro e li aiuterà a mettersi in viaggio verso la Svizzera., anche a rischio della sua stessa vita. Nonostante la guerra, la violenza dell’abbandono e la paura di restare orfani i bambini riescono a conservare intatto il loro spirito e la loro energia positiva, scoprendo anche il valore della solidarietà e dell’amicizia nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza.

Il viaggio di Fanny

Fanny e la sorella con dei compagni di viaggio

Gli avvenimenti raccontati nel film, che si svolge nella Francia occupata degli anni ’40, vengono visti attraverso gli occhi dei bambini, ma “Il viaggio di Fanny” resta un film di finzione, non è un documentario, anche se racconta la storia vera di Fanny Ben-Ami (che oggi vive a Tel Aviv). Alcune storie sono rimaste fuori rispetto al libro, la regista si è ispirata anche ai racconti di altri bambini e a fatti realmente accaduti raccontati da altri, cercando di mantenere un ritmo e una logica narrativa interna che permette allo spettatore di calarsi nei panni dei vari personaggi, soprattutto nella protagonista Fanny (la dodicenne Léonie Souchaud, senza alcuna esperienza come attrice), costretta a diventare adulta in fretta e ad avere la responsabilità delle sorelle più piccole, che dimostra di avere la stessa forza, intelligenza e coraggio del personaggio interpretato.

Il viaggio di Fanny

Fanny e le sue sorelle arrivano in Svizzera

Fanny rifiuta di arrendersi e cerca come può di portare a termine la missione che le era stata affidata da Madame Forman, grazie alla sua testardaggine e determinazione, e ci riesce. Dopo aver rischiato di essere uccisa dai nazisti nel tentativo di salvare la sorella piccola, il gruppo di ragazzini guidato da Fanny riesce a superare il confine e ad arrivare sano e salvo in Svizzera, anche se il finale non risparmia comunque sorprese e colpi di scena. La vera Fanny Ben-Ami non ha mai rivisto i suoi genitori, che non sono mai tornati dai campi di sterminio, e ha voluto raccontare la sua storia prima attraverso il libro e poi il film di Lola Doillon, che pur non essendo ebrea ha sentito il dovere di raccontarla, per non dimenticare. La Lucky Red organizza proiezioni mattutine per studenti e insegnanti anche per le settimane successive alla Giornata della Memoria, contattando il numero verde 800050662 o scrivendo all’indirizzo mail: scuole@luckyred.it (riservato alle scuole primarie e secondarie di primo grado). Per ulteriori informazioni sul film e sulle iniziative ad esso collegate visitare il sito: http://www.ilgiornodellamemoria.it

Il viaggio di Fanny

Alessandro Sgritta

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