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Torino Film Festival PunkGeneration Tribute!

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Punk Tribute, ovvero c’era una volta il PUNK!

pank

Di: Galgano PALAFERRI

Come celebrare nel migliore dei modi i 40 anni di qeul fenomeno di costume che tyanto ha influenzato la nostra generazione, il PUNK? Con una bella rassegna dedicata , al Torino Film Festival “I Did My Way – ESSERE PUNK”!  Con questa rassegna di 7 films si ripercorrono gli anni d’oro del punk che proprio il 26 novembre compie 40 anni: infatti fu proprio   il 26 novembre (data di conclusione del Festival) 1976, che  i Sex Pistols rilasciavano Anarchy in the UK, il loro primo singolo. Ed è proprio questo il giorno che è stato elevato a “data d’inizio del punk”. La nascita di questo movimento così dissacrante si deve al manager discografico Malcolm McLaren e alla moglie Vivienne Westwood, musa ispiratrice, anni dopo, di “Colazione da Tiffany”, uno dei più noti After Tea italiani e non solo, con i migliori djs italiani e internazionali House, ideata e diretta dal mitico Morgan. La stilista diede voce allo stile punk anche con un brand che proponeva  indumenti sadomaso-fetish, giubbotti e pantaloni in pelle, catene, borchie, spille da balia, collari, lucchetti, svastiche (al solo fine di scandalizzare), capelli corti e colorati dai tagli più bizzarri.

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Sex Pistols

Prima opera in programma  The blank generation, film del ’76 di Amos Poe e Ivan Kral, la nascita della musica Punk e New Wave che riprende le prime esibizioni di Patti Smith, i Ramones, Blondie e i Talking Heads al CBGB piccolo club sulla Bowery di New York ; quindi, Jubilee, pellicola del ’78 diretta da Derek Jarman e ambientata in una contemporaneità governata da punk e ribellione, grandissime  le musiche di Brian Eno. Una pellicola questa che consacra la ribellione punk londinese, in occasione dei 25 anni di regno di Elisabetta, tra falò, macerie, periferie degradate, chiese trasformate come per magia in discoteche, dominio inconsulto dello showbiz, dove l’Inghilterra brucia. Se ne accorge Elisabetta I, trasportata in una Londra moderna, da un Angelo, dove incontra una scatenatissima band punk femminile. E questo sarà il secondo lungometraggio di Jarman, il primo film Punk made in GB, ancora una dei più belli, un urlo di rabbiosa disillusione e nichilismo. Si continua con Rock ‘n’ Roll High School,  una commedia del ’79 di Allan Arkush, commedia demenziale ambientata un liceo suburbano che impazzisce per i Ramones, con gli insegnati, ovviamemnte, sull’orlo di una crisi di nervi. Gli studenti, infatti, anzichè applicarsi sulle discipline scolastiche, si dedicano al Rock. Una di loro sogna di incontrare ad un concerto i RAMONES, e quando la preside non trova nient’altro di meglio che getterle i biglietti del concerto nella spazzatura, la scuola si rivolta. E’ questa una variante punk del filone scolastico nata da un’idea di Joe Dante, diretta da Allan Arkusk e prodotta da Roger Coman. In altri termini un vero e proprio inno demenziale alla forza incendiaria e ribelle della Musica. Ed è la volta di Sid & Nancy (1986) di Alex Cox, storia  d’amore della tormentata coppia composta da Sid Vicious, bassista dei Sex Pistols, e Nancy Spungen, che si incontrano in un mondo fatto di nebbia, oscurità, pulsioni autodistruttive, musica, anarchia, droga (eroina). E’ la storia del loro amore, eccessivo, romantico, dark, raccontato attraverso una musica irresistibile, terminata con l’omicidio (?) di lei nel bagno della stanza d’albergo in cui i due risiedevano. Ma ecco Suburbia, un film dell’83, diretto da Penelope Spheeris, che racconta le vicende di un gruppo di giovani, scappati di casa, che hanno deciso di abbracciare la “filosofia” punk in ogni sua forma: dalla musica, al modo di vestire. Uno dei migliori drammi giovanili di quegli anni. La Spheeris non volle attori professionisti e musicisti punk come interpreti. Ancora una pellicola di Penelope Spheeris: The decline of western civilization. Documentario girato tra il ’79 e l’80 che racconta la subcultura punk a Los Angeles. Per chiudere con The return of the living dead (Il ritorno dei morti viventi) , film dell’85 firmato Dan O’Bannon, è il riadattamento in chiave punk de La notte dei morti viventi di Romero, un’orgia di punk di gore e comicità irriverente, in cui vanno a farsi benedire il rispetto delle regole, il buon gusto, il purismo dell’horror. Un vero e proprio cult.  E allora che Punk Tribute sia! Mille di questi gironi, in anticipo, di due giorni, ma ci sta. Buona visione! Buona visione, siate trasgressivi, ed inseguite sempre i vostri Sogni!

 

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