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Barbara Morris intervista i protagonisti della commedia “Il più brutto weekend della nostra vita”

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Ci troviamo al Teatro Alfieri di Torino, dove ho avuto l’onore di assistere alla commedia corale “Il più brutto weekend della nostra vita” magistralmente interpretato da Nini Salerno, Maurizio Micheli, Benedicta Boccoli e Antonella Elia, che ci hanno concesso questa intervista a quattro voci.

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Grazie a voi per l’invito.

Nini Salerno: parlami di questa meravigliosa commedia

È la classica commedia borghese, molto brillante, in stile americano, con molta modestia dico alla Woody Allen perché ci sono situazioni di coppia, che poi si dipana attraverso una struttura abbastanza originale, è una commedia abbastanza cattiva, sono quattro persone che fanno finta di volersi bene ma si detestano, è un po’ lo specchio della attuale società. Abbiamo curato il linguaggio e i testi io e Maurizio Micheli, anticamente era un po’ più morbido, più slabbrato.

Vorrei sapere quale personaggio nella sua carriera hai amato più interpretare.

Li ho amati tutti, ma se devo citarne uno direi il ruolo nello spettacolo inglese “I 39 scalini” e poi uno spettacolo mio, che ho scritto e che mi piaceva interpretare, io ho un modo surreale per far ridere e mi piacciono i ruoli che mi permettono di soddisfare questo mio gusto.
E in questa commedia mi ci trovo bene, perché anche il mio collega e amico Maurizio ha lo stesso stile e ci fondiamo molto bene.

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Barbara Morris e Nini Salerno

Cinema o teatro?

Tutti e due anche se purtroppo di cinema ne ho fatto poco, ma approfitto per dire che ho fatto una cosa molto interessante con i miei compagni I Gatti di Vicolo Miracoli, un film nel quale ho curato la sceneggiatura con un altro bravissimo sceneggiatore che si chiama Edoardo Bechis il film è diretto da Jerry Calà. Il film si intitola”2016 Odissea nell’ospizio” uscirà dopo Natale e parla delle vicissitudini di questi quattro vecchi di  68 anni, che vivono in questa casa di riposo, e fanno parte di un vecchio gruppo, ci siamo presi abbastanza in giro, è leggermente biografico dai..ci saranno scontri e odi sopiti, è un film vero e divertente. E poi dai, (sorride) al cinema ci vanno le persone anziane, oggi i giovani usano i pc e internet.

Maurizio Micheli, raccontaci questa commedia.

È la classica commedia corale, sono due coppie, marito moglie che si odiano tra loro, si detestano e poi succede veramente di tutto, cose stranissime ed anche quando si sono scambiati continua il loro disprezzo reciproco. È una commedia molto divertente sulla difficoltà dei rapporti, sulle bugie, il matrimonio e la convivenza, il tutto raccontato in chiave comica.

Un personaggio che hai amato interpretare nella tua carriera?

Di certo il monologo storico che faccio da ben 38 anni che si chiama ” Mi voleva Streheler”, poi ” Contrabbasso” ma devo dire che l’ultimo e’ sempre quello che mi piace di più.

Progetti futuri ?

Lo spettacolo che ha una lunga tournée in giro per lo stivale e poi un monologo nuovo che farò subito dopo.

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Barbara Morris e Benedicta Boccoli

Benedicta Boccoli, raccontaci la commedia.

Allora che dire, è una commedia corale, una commedia del non amore. È un gioco e non è facile spiegarlo questo spettacolo, perché la storia è un po’ circolare, cioè c’è uno scambio di coppie e posizioni è un po’ a specchio, ma in realtà e’ fondata sulla cattiveria, sulla doppiezza, sull’ambiguità che tutti i giorni noi viviamo regolarmente, c’è quindi una identificazione. Sembra una commedia dai toni superficiali e leggeri in realtà, è abbastanza tagliente, fa riflettere e di sicuro lascia qualcosa nello spettatore. Il mio personaggio è quello di  una stronza che pensa solo alle apparenze, all’estetica, è una superficiale. Rispecchiano la società, il cinismo, la freddezza e infatti cercavo il sottotesto durante le prove e ho concluso che è la povertà d’animo.

Il personaggio che hai amato di più interpretare?

Il primo, in “Spirito Allegro” con Pagliai e Gassman, che mi ha dato la possibilità di avere un’altra strada dopo la televisione.

Progetti futuri ?

In contemporanea con questo spettacolo ne sto facendo un altro che si chiama “Fiori di cactus”.

Antonella Elia, raccontaci la commedia, come la vivi?

È una commedia che mi diverte molto fare, interpreto una psicologa pazza e il ruolo mi fa molto ridere, perché posso dare tutta me stessa (ride) , in teatro non puoi mai essere te stessa e questo ruolo invece mi fa essere più spontanea.
Ho colleghi straordinari e avere questa armonia e questo ritmo nelle battute è davvero bello e porta il pubblico ad una risata naturale che per noi è carburante. Mi trovo benissimo in questa commedia stile Woody Allen.

Il ruolo che ti è più piaciuto interpretare nella tua carriera?

Un ruolo drammatico, un format ” Dignità autonoma di prostituzione” dove facevo una stregona e andavo ad abbracciare la gente che piangeva tra le mie braccia.

Progetti per il futuro?

Finisco la tournée a marzo e per ora mi dedico a questo, poi aspetto nuove proposte e nuovi stimoli.

Ringrazio Irene Mesturino e Carla Canapè.

Barbara Morris

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