Una fortissima scossa di elevatissima magnitudo, ben 6.5, si è verificata alle 7.41. Il terremoto, di notevole lunghezza, è stata avvertito in tutta l’Italia e anche a Roma ha creato panico tra le persone, svegliate da pareti e letti in movimento. L’epicentro localizzato a Norcia a 10 km di profondità.
E’ la scossa più forte registrata in Italia dal 1980, quando il terremoto devastò l’Irpinia. La scossa di stamattina è stata molto più potente di quelle del 26 ottobre, che si erano fermate alla magnitudo 5.9, di quella di Amatrice (6.0), di quella che nel 1997 colpì Assisi (6.1) e persino di quella che devastò L’Aquila nel 2009, che raggiunse i 6.3 sulla Scala Richter.
Al momento non si registrano ancora vittime, ma «ci sono decine di feriti». Lo ha detto il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio che precedentemente aveva annunciato «Crolli ovunque, si cerca di capire se ci siano persone sotto le macerie». E’ crollata la caserma di Pieve Torrina e il cimitero di Gualdo Tadino, oltre a molte altre case.
Il Corriere riporta che secondo alcune testimonianze ancora da verificare, a Tolentino (nelle Marche) è crollata una chiesa con forse dentro alcuni fedeli che assistevano alla Messa domenicale. Ad Amatrice (Rieti) è crollata la torre civica, una delle poche costruzioni che era riuscita a resistere al sisma di agosto, e la chiesa di San Martino. In una frazione di Amatrice almeno due persone sono state estratte vive dalle macerie. A Norcia è crollata la basilica di San Benedetto, con frati in ginocchio davanti alla statua del santo e accanto cittadini impauriti.

«È crollato tutto, vedo colonne di fumo, è un disastro», ha detto il sindaco di Ussita, dove dopo la scossa di 5.9 di mercoledì sera era stata disposta la zona rossa con l’evacuazione totale dal centro storico. A Rieti per precauzione è stato chiuso il Ponte Romano anche se secondo le prime verifiche non dovrebbero esserci crolli o feriti. «Mi dicono che ci sono stati crolli, è un disastro», ha detto Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera (Mc), che si trova sfollato a Fano. Diversi crolli nella zona di Preci (Pg), ha detto il sindaco Pietro Bellini: «Stiamo verificando che nessuno sia stato colpito, ma ci sono crolli anche di chiese, nelle frazioni e negli altri centri minori». «Sono relativamente tranquillo, perché spero che il lavoro fatto in questi giorni sia stato sufficiente per salvare vite umane», ha riferito il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui. «Il centro è stato evacuato, gli edifici dei quartieri più a rischio dichiarati inagibili, ma ci sono 47 frazioni e casolari sparsi».

A Roma sono in corso verifiche sul Colosseo e su tutta l’area archeologica, ma al momento non si riscontrano conseguenze. Chiusa per crepe e controlli la Basilica di San Paolo fuori le mura. Per accertamenti sono state sospese le linee della metropolitana.
Continueremo ad aggiornare in diretta man mano che arriveranno notizie.
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