La fotografia è il suo presente, ma il futuro potrebbe essere sul grande schermo. Di certo c’è che Annalinda Barini è una ragazza a cui piace sognare, a cui mettersi in gioco viene talmente naturale da trovarsi a proprio agio praticamente in ogni situazione. Lei, 21enne di Scafa in Provincia di Pescara, ormai da qualche anno lavora come fotomodella. In tanti per fotografarla sono arrivati da ogni parte d’Italia, e lei a loro ha offerto un corpo da sballo e una simpatia travolgente. Ma l’obbiettivo non è tutto. Si è buttata nel mondo del cinema, ha scelto di muoversi autonomamente in questo campo minato togliendosi lo sfizio di raggiungere traguardi importanti senza spintarelle o compromessi. A tal punto che Annalinda ha scelto di sganciarsi dai concorsi di bellezza, delusa da quel mondo che pure le aveva regalato qualche fascia. “Ho visto tante ragazze fasciate tornare a studiare e dimenticare i loro sogni, io invece proseguo nella mia carriera…”.
E perché succede questo?
Perché i concorsi dovrebbero essere un modo per divertirsi, invece troppo spesso vengono gestiti da agenzie e sponsor che influenzano l’esito finale e vogliono portare in alto la “loro” ragazza.
Anche a te è successo qualcosa di simile?
Sì, ed ero proprio io la ragazza prescelta per la vittoria. In qualche modo, ero io quella favorita. Quella sera avevo la febbre, non stavo bene e non avrei voluto partecipare. Invece, mi sono sentita costretta a salire sul palco, a partecipare alla sfilata e ad accettare la corona di reginetta. Questo non lo posso accettare…
Un’ingiustizia che ha compromesso il tuo rapporto con i concorsi di bellezza…
È proprio così, non posso accettare di prendere parte ad un evento in cui molte volte tutto è pre-stabilito, ecco perché penso di avere chiuso per sempre con i concorsi. D’altronde posso dire di aver visto tante ragazze che hanno vinto fasce e serate, essere rapidamente tornate coi piedi per terra e aver chiuso prematuramente i loro sogni. Io invece proseguo nella mia carriera…
E, anche ultimamente, sembra andare tutto a gonfie vele…
Sono una fotomodella e mi piace dire che faccio questo di lavoro. Da quando ho iniziato non ho più smesso, la fotografia è per me la possibilità di esprimermi, che io sia vestita o che indossi un intimo. Ho avuto la fortuna di lavorare con i principali fotografi italiani, di migliorarmi e di sperimentare. Ed ho avuto la possibilità di immortalare alcuni attimi della mia esistenza, di eternizzare gli istanti che vivo. Questo mi affascina.
Ed è stata un’estate di lavoro e soddisfazioni.
Tanti fotografi sono arrivati qui in Abruzzo per fotografarmi. Questo è stato per me motivo d’orgoglio, è la conferma che sto costruendo qualcosa di davvero importante. A volte penso di esser fatta per questo lavoro: sono naturalmente esibizionista, mi piace essere guardata e non mi dà fastidio qualche sguardo in più. Non mi nascondo: mi piace provocare, mi diverte scoprire e stuzzicare e non mi importa del giudizio della gente.
La tua immagine non passa inosservata…
Questo lo so, ho imparato a conviverci. Eppure, posso essere sexy e maliziosa passando poi alla ragazza della porta accanto a cui piacciono i film horror, le passeggiate nella natura, una cena con amici o un pomeriggio in spiaggia. Ecco, sto lontana dai posti affollati…
E la gente ha imparato a conoscerti.
La fotografia è un trampolino di lancio, ma il cinema è il grande schermo. Sarà che sono stata il volto sul cartellone di una delle pubblicità del Giffoni Film Festival. E poi… ho già preso parte a due cortometraggi.
Due prodotti di qualità per iniziare ad avvicinarsi al grande schermo.
Sono stata nel cast de Le donne invisibili e in quello di Nemesi. Ho un altro corto in programma, mi piace l’idea che io possa unire la fotografia e il cinema.
E infatti il futuro a breve termine unisce le due cose.
A livello fotografico mi piacerebbe offrire la mia immagine per un catalogo di alta moda, sarebbe un traguardo di straordinaria importanza. Ma ho anche intenzione di iscrivermi ad un’Accademia di recitazione, studiare per meritarmi una parte in un film nazionale. Senza spintarelle e senza sotterfugi, semplicemente premiata per le mie capacità.
A.T.
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