Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia il film Tommaso, diretto interpretato da Kim Rossi Stuart insieme a Jasmine Trinca, Cristiana Capotondi e Camilla Diana.
Dopo una lunga relazione, Tommaso (Kim Rossi Stuart) riesce a farsi lasciare dalla sua compagna Chiara (Jasmine Trinca). Perennemente a colloquio col suo psicologo (Renato Scarpa), Tommaso nota e rimarca anche il più piccolo difetto fisico riscontrato nelle donne che incontra. E’ un attore giovane, bello, gentile e romantico ma oscilla perennemente tra slanci e resistenze e presto si rende conto di essere libero solo di ripetere sempre lo stesso copione: insomma è una “bomba innescata” sulla strada delle donne che incontra. Le sue relazioni finiscono dolorosamente sempre nello stesso modo, tra inconfessabili pensieri e paure paralizzanti. E così, dopo aver ritrovato una vecchia cartolina con un numero di telefono, conosce la timida Federica (Cristiana Capotondi), con cui instaura una bella relazione. Ma sarà la volta buona oppure l’ennesimo naufragio amoroso dovuto alle sue manie e ad un trauma di un lontano passato col quale dovrà fare i conti?

Kim Rossi Stuart, alla seconda regia a distanza di 10 anni da Anche libero va bene, sforna un dramedy complesso, a tratti scatologico ed onirico, che non convince e coinvolge lo spettatore solo marginalmente. Quella che vorrebbe essere un’indagine sul mondo maschile e sul relazionarsi con l’altro sesso, viene offuscato da tante, troppe sfumature (spesso incomprensibili) di un personaggio forse troppo psicotico per risultare verosimile. La ricerca di quel bambino interiore che tutti abbiamo e che dovrebbe essere la chiave per risolvere i suoi problemi, si trasforma in una serie interminabile di relazioni mandate alle ortiche dai suoi assurdi comportamenti e ripensamenti. E questo nonostante le ragazze che riesce a rimorchiare siano una più bella dell’altra, a cominciare da Jasmine Trinca, per proseguire con Cristiana Capotondi, fino ad arrivare a Camilla Diana. Belle e brave tutte e tre, coinvolte anche in scene di nudo (compresi peli pubici in bella vista) che onestamente a me sono sembrate totalmente gratuite.

Forse il buon Kim ha osato troppo e si è scottato, nonostante alle donne il film sia piaciuto più che agli uomini (chissà perché..). Per carità, abbiamo visto di peggio, ma a mio avviso resta una pellicola irrisolta e troppo (volutamente) strana per poter attecchire sul grande pubblico. La cosa più bella del film è stato rivedere sul grande schermo la mitica Dagmar Lassander, eroina di tanti b-movie degli anni ’70, nei panni della mamma di Tommaso. Prodotto da Palomar e da Rai Cinema, Tommaso uscirà nelle sale dopodomani, giovedì 8 settembre.
Ivan Zingariello
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