Ieri pomeriggio è scomparso uno dei maestri della fotografia Glamour italiana, Paolo Tallarigo: romano, classe 1946, dalla perenne sigaretta accesa; è stato fotografo per Playmen e Playboy Italia negli anni ’80. Le sue foto sono state pubblicate su testate internazionali inglesi, spagnole, tedesche, americane, australiane. Ha scoperto tantissime fotomodelle e proprio ad una di queste sue splendide muse “Viktorie Ignoto” ho chiesto di raccontarmi di lui e del suo mondo!
Quella del 3 settembre è stata una nottata insonne. E’ risultato straziante osservare le ore che mano a mano aumentavano dall’ultima volta che è stato attivo su facebook. Il pallino dell’on-line non sarà più verde. Da ieri sera sono orfana (acquisita) di Paolo Tallarigo. Un’infarto, dicono, se lo è portato via. Paolo è colui che mi ha teso concretamente una mano e mi ha spianato la strada, plasmandomi in alcuni dei suoi capolavori, verso una pazza e creativa combriccola di fotografi, fotoamatori, modelle, stiliste e mua. Non posso credere che della fredda terra ti farà sparire per sempre dai riflettori della vita. “A lui farebbe piacere essere ricordato da una modella” mi è stato detto.
Viktorie Ignoto fotografata da Paolo Tallarigo
Si, è vero, lui è proprio “vissuto per le modelle”, come dicono. Sono molto onorata di poterlo ricordare e con sincera umiltà tenterò di ricordarlo anche in nome delle tante persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Lo chiamavano, “Il Maestro”. Ricordo come se fosse ieri la prima volta che, con Agata Anna, l’ho conosciuto in occasione del nostro primo set fotografico. Citofono. Mi si erge davanti uno spilungone alto davvero, con capelli e simpatici baffetti bianchi e, cosa che mi ha moltissimo colpito, il suo sguardo penetrante. Aveva uno sguardo attento e vivo, di chi veramente osserva. Quando, conoscendolo meglio, mi ha mostrato con un cenno di malinconia la foto di lui e di sua moglie, ormai passata a miglior vita, gli ho detto, per sdrammatizzare, che con quello sguardo sembrava Diabolik e che doveva esser stato un gran conquistatore di donne. E’ così che ricorderò Paolo: attraverso piccole cose e gesti. Sapete? Lui era davvero genuino, diceva proprio quel che pensava, era quello con molta esperienza, un po’ il padre di tutti. E sapete una cosa? Era la persona più umile del mondo. Per lui c’era spazio per tutti davvero! Lui è rimasto fedele a se stesso fino all’ultimo, anche nella fotografia. Non gli interessava cambiare più di tanto. Forse ormai si sentiva di aver firmato, nel tempo, uno stile. Viene da molti ricordato come il fotografo glamour che scattava per Playmen. Ma immaginate? A suo tempo ha scattato anche per Vogue e in quanto a fotografia di moda, allora, ne sapeva più del diavolo. Le sue, non sono solo fotografie, ma sono delle vere opere d’arte, quasi dei quadri. Ci hai lasciato in eredità i tuoi capolavori Paolo. Ma.. ora le pennette all’arrabbiata chi me le farà? “le pennette incazzate” le chiamavi… Voglio gustarle e gossippeggiare con te in un modo, da fare invidia a ogni coppia di comari.
Paolo Tallarigo, Sergio Stivaletti e Pasquale Cuoco durante una pausa del set fotografico “Le Vampire di Mondospettacolo”
Non sai cosa darei pur di poterti salutare un’ultima volta. Ho mancato una cena con te. Non avrei mai e poi mai immaginato che sarebbe stata l’ultima, Paolo. Così ci abbandoni tutti così? Ti dovevo riportare anche delle cose che mi hai prestato per scattare con il nostro amico Daniele. Hai ogni mia gratitudine e rispetto, sono stata veramente felice di averti conosciuto. Non immaginerai mai quanto. Scusami tantissimo che non ci siamo visti, Maestro. Mi consolo immaginando la tua espressione piegarsi in una smorfia giocosa e buffa nel vederci tutti così tristi, e prenderci in giro come hai sempre fatto. E io ti risponderei: “va beeeene”, con tante “e”, come mi dicevi sempre giocando. Per me, come per molti altri, non sarai solo Il Maestro, il simpatico esteta e rispettabile trilobite rimasto fedele a un’altro periodo, ma anche un vero amico che piango e piangerò. Presto o tardi ti ricorderemo con un sorriso. Questo avresti voluto, e questo faremo.
Viktorie Ignoto
Le foto di Paolo sono di Pasquale Cuoco e Daniele Pinchera
Introduzione di Alex Cunsolo
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