Quantcast
Channel: MONDOSPETTACOLO.COM
Viewing all 24894 articles
Browse latest View live

Secret Wars

$
0
0

The most careful reader that follows the daily chronicles of Middle East crisis is probabily asking: “ok, everyone is talking about a coming war, but after months (fortunately) the world is still not crashed in a nuclear war, conventional war, whatsoever war..”

Why? Every geopolitic expert is dumb? It’s all a big plan to cover up something else?

The answer is quite simple: there are a lot of secret wars, just beneath our eyes, fought in the shadows, between who wants peace and who wants war, domination, enslavement of all the mankind. It’s not just another spy story or some delirious conspiracy theory, it’s how different forces fight to win.

An historical example: Stanislav Petrov.

Secret Wars 01 - Petrov

Stanislav Petrov is a retired lieutenant colonel of the Soviet Air Defence Forces.

On September 26, 1983, just three weeks after the Soviet military had shot down Korean Air Lines Flight 007, Petrov was the duty officer at the command center for the Oko nuclear early-warning system when the system reported that a missile, followed by another one and then up to five more, were being launched from the United States. Petrov judged the report to be a false alarm, and his decision is credited with having prevented an erroneous retaliatory nuclear attack on the United States and its NATO allies that could have resulted in large-scale nuclear war.

Investigation later confirmed that the satellite warning system had indeed malfunctioned.

Of course, a single person could not have started or prevented a nuclear war BUT during a time when the relationship between USA and USSR was so deteriorated, it’s clear that even a false alarm could have triggered a preemptive nuclear strike against a strong enemy.

A former KGB officer told that the Soviet leadership thinking was to strike first if there was the suspect that USA may attack.

It’s good to remember that also US President Kennedy was ready to a nuclear strike against USSR about the missiles in Cuba.

Secret Wars 02 - Kennedy blockade

This means to choose what to do under stress.

This means to choose what side to choose.

In United States we have the Oathkeepers, The Three Percenters and so on. People who fight every day, far from mass media cameras, to protect and to serve, to honor an oath made to their own Country and People.

Every day someone fight in the name of the greed and for his own sake and goals; every day someone else tries to stop him.

In United States we assisted to 9/11 scandal, IRS scandal, Fast & Furious scandal, Benghazi scandal and the list is very long. Every scandal means that someone tried to steal freedom and money from the People and was caught in the act and exposed.

Not every “war” means to be fought on the battlefield with conventional weapons and soldiers; most of the wars is secretely fought between tyrants and citizens, to prevent tyrants to start other wars for their own agendas.

It is really important for every citizen to be informed, to know every scandal of the politicians and to remember the meaning of “Three Percent”: during the American Revolution, the active forces in the field against the King’s tyranny never amounted to more than III% of the colonists.

3_Percenters_flag

Three percenters today, for the most part, identify with this 3% because they were true patriots fighting for the freedoms the nation we love and honor was founded on. Three percenters intend to maintain their God-given natural rights to liberty and property. History itself, for good or ill, is made by determined minorities. Never underestimate the power of a small group of committed citizens to change the world. Indeed, it has never been done otherwise.

A Threepercenter can be anyone.

Three percenters swore an oath to support and defend the Constitution against all enemies, foreign and domestic, and affirming that they are guardians of the Republic, of the principles in our Declaration of Independence, and of the rights of our people.

Secret Wars 04 - Oathkeepers

Oath Keepers is a non-partisan association of current and formerly serving military, police, and first responders, who pledge to fulfill the oath all military and police take to “defend the Constitution against all enemies, foreign and domestic.” That oath, mandated by Article VI of the Constitution itself, is to the Constitution, not to the politicians, and Oath Keepers declare that they will not obey unconstitutional orders, such as orders to disarm the American people, to conduct warrantless searches, or to detain Americans as “enemy combatants” in violation of their ancient right to jury trial. Their motto is “Not on our watch!”

Keep yourself informed.

https://www.oathkeepers.org/

http://threepercentersclub.org/index.php/pages/about-us

 

Pictures are Copyright of the owners.

The post Secret Wars appeared first on MONDOSPETTACOLO.


Io viaggio sola

$
0
0

Uguaglianza 00 - intro

Guadalupe Acosta, studentessa del Paraguay, per aver pubblicato questo post è sotto violento attacco in questi giorni. Ecco il contenuto del post tradotto dallo spagnolo:

Ieri mi hanno uccisa.

Mi sono rifiutata di essere toccata e mi hanno spaccato la testa con un palo. Mi hanno accoltellato e lasciato che morissi dissanguata.

Come se fossi un rifiuto mi hanno infilato in un sacco nero e gettata nella spiaggia, dove mi hanno incontrato qualche ora più tardi.

Me peggio della morte, è stata l’umiliazione che è arrivata in seguito.

Nel momento in cui hanno trovato il mio corpo inerme nessuno si è chiesto subito dove stava il bastardo che ha messo fine ai miei sogni, alle mie speranza, alla mia vita.

No, hanno preferito iniziare facendomi domande inutili. A me. Ve lo immaginate? Una ragazza morta, che non può parlare ne difendersi.

Che cosa indossavi?

Perché eri in giro da sola?

Com’è che una ragazza viaggia da sola, senza compagnia?

Ti sei ficcata in un quartiere pericoloso, cosa ti aspettavi?

Hanno messo in discussione l’educazione dei miei genitori, che mi hanno lasciato ali per volare, essere indipendente, come qualsiasi essere umano. Hanno detto loro che sicuramente eravamo drogate e ce la siamo cercate, che sicuramente qualcosa abbiamo dovuto fare per provocarli, che sicuramente ci stavano osservando.

E solo da morta ho capito che no, per il mondo intero io non sono uguale a un uomo. Che morire è stata colpa mia e così sarà sempre. Che se i titoli del giornale avessero annunciato che erano morti due giovani ragazzi viaggiatori, la gente si sarebbe profusa in messaggi di cordoglio e nel falso e ipocrita discorso dalla doppia morale secondo cui agli assassini dovrebbero spettare pene più dure.

Però siccome si tratta di una donna, si minimizza. Il fatto diventa in qualche modo meno grave perché chiaro, me la sono cercata. Facendo quello che desideravo ho trovato quello che meritavo per non essere una sottomessa, una che se ne sta a casa, una che investe i suoi risparmi in un sogno. Per questo e per molto ancora, mi hanno condannato.

E me ne dispiaccio, perché io non ci sono più. Ma tu sì, ci sei. E sei una donna. E devi sopportare che ti ripetano il solito discorso del “fatti rispettare”, il discorso per cui sei tu che hai la colpa quando ti gridano per strada che ti vogliono toccare i genitali solo perché stai indossando un paio di short e ci sono 40º, quello per cui se viaggi da sola sei una pazza, e se ti succede qualcosa, se calpestano i tuoi diritti, sicuramente sei tu che te la sei cercata.

Ti chiedo a nome mio e a nome di tutte le donne a cui è stata chiusa la bocca, che sono state messe a tacere, a cui hanno distrutto la vita e i sogni, a te, chiedo di alzare la voce. Lottiamo, io a fianco a te come spirito, e ti prometto che un giorno saremo tantissime, che non ci saranno sacchi neri a sufficienza per metterci tutte a tacere.

Guadalupe Acosta

Guadalupe Acosta, per aver scritto questo post è sotto violento attacco sui social network da parte di gente vigliacca e meschina che difende gli assassini, umilia le donne, le relega ad oggetti, proprietà di cui disporre da parte di maschi subumani che vivono di prepotenza e violenza e di femmine che osano difendere un sistema marcio che classifica l’esercizio della libertà come “prostituzione”.

E’ inaccettabile.

Invito chiunque stia leggendo questo articolo, se davvero tiene all’uguaglianza, a postare l’hashtag #Viajosola per solidarietà alla denuncia di Guadalupe Acosta e per ricordare Josè Marìa Coni e Marina Menegazzo, due turiste argentine appena ventenni assassinate a fine febbraio mentre visitavano insieme l’Ecuador, le ennesime vittime della discriminazione, della tolleranza verso l’intolleranza, dell’ingiustizia, del criminalizzare le vittime e vittimizzare i criminali.

Solidarietà a Guadalupe Acosta su FB:

https://www.facebook.com/guadalupe.acosta.58?hc_location=ufi

Ogni volta che l’ennesima donna viene assassinata, si sente quasi solo propaganda politica, personaggi che per sfruttare l’onda emotiva di una tragedia vogliono colpevolizzare tutti gli uomini o pretendere qualunque diritto per le donne.

La civiltà si basa sull’uguaglianza vera, sul rispetto. E’ dovere di qualunque persona civile esigere l’uguaglianza. Chi si ferma a donne contro uomini e uomini contro donne, è solo un’altra persona meschina dallo scarso intelletto che alimenta odio e violenza. Ci vuole educazione, che parte da uno stato realmente laico in cui il rispetto per ogni persona deve essere il suo fondamento.

Possiamo fare la differenza INSIEME.

Uguaglianza 02 - contro il governo

L’unione fa la forza. Esercitiamola insieme. E per favore, informiamo più gente possibile che ogni anno si celebra l’8 marzo come “La Giornata internazionale della donna” (comunemente definita Festa della donna) per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo.

Ogni giorno leggiamo, con rabbia e grave senso di impotenza, a lavoratrici discriminate, maltrattate e molestate sul lavoro. E’ inaccettabile. E’ intollerabile l’ignoranza ed il degrado culturale che ci circonda. Non accettatelo MAI. Non abbiate paura di lottare per ciò che è giusto, non abbiate paura di difendere chi ne ha bisogno. Se continuiamo a ragionare con logiche egoiste, daremo ragione ai branchi di subumani che stanno distruggendo la nostra civiltà.

Uguaglianza 01 - contro

Combattete la discriminazione, combattete la piaga del bullismo.

Siamo nel 2016, siamo stati su Marte. Non possiamo e non dobbiamo accettare che violenza, ignoranza, prevaricazione, discriminazione dominino le nostre vite.

Non fermiamoci a commenti sdegnati ogni volta che leggiamo l’ennesima notizia di cronaca nera.

AGIAMO.

The post Io viaggio sola appeared first on MONDOSPETTACOLO.

L’ onorevole di Sciascia: la recensione di Paola Cecchini

$
0
0

Onorevole1852

L’ onorevole di Sciascia

(Ancona, Teatro Sperimentale, 9-13 marzo 2016)

Scritta a Racalmuto in una caldissima settimana d’agosto del 1964,  “L’onorevole” è prima commedia per il teatro di Leonardo Sciascia, già famoso dopo il successo ottenuto tre anni prima con  ‘Il giorno della civetta’. Anche se non molto rappresentata, l’opera – ‘parabola sulla meccanica del potere e sulle sue luciferine qualità’ – è rilevante per la preveggenza e lungimiranza, anche se ai nostri giorni, purtroppo, non ci si scandalizza più nel sentir parlare di connivenze tra affari, politica e criminalità organizzata. E’ importante altresì perché racchiude la sincera passione civile dell’autore, la sua vocazione di studioso di caratteri umani, la sua infatuazione per il cinema, il riferimento ‘al più grande libro sui libri mai scritto’, il ‘Don Chisciotte’ di Cervantes.

Il 9 marzo scorso ‘L’onorevole’ é approdata allo ‘Sperimentale’ di Ancona (repliche 10-13), nono appuntamento della stagione 2015-16, organizzata da ‘Marche Teatro’, il consorzio che racchiude diversi organismi teatrali della Regione Marche (Fondazione “Le Città del Teatro”, Associazione Inteatro, e Cooperativa Teatro del Canguro) e che ha ottenuto nel 2015 il riconoscimento di Teatro di Rilevante Interesse Culturale (direzione artistica di Velia Papa). Prodotta dal Teatro Biondo di Palermo (diretto da Roberto Alajmo) e da Emilia Romagna Teatro Fondazione (diretta da Pietro Valenti), la commedia è adattata da  Enzo Vetrano e Stefano Randisi che firmano anche la regia e ne sono gli interpreti (impersonando Frangipane il primo e Barbarino il secondo) assieme a Susanna Marcomeni (Assunta), Antonio Lo Presti (dr. Micciché), Giovanni Moschella (don Giovannino Scimeni) Dario Raimondi (Fofò), Aurora Falcone (Francesca Frangipane), Aurelio D’Amore (Mimì Frandipane) ,Alessio Barone (Margano). La scenografia ed i costumi – realizzati nei laboratori del Teatro Biondo – sono curati da Mela Dell’Erba.

E’ l’estate del 1947. Il professor Frangipane, colto e stimato insegnante di liceo in una città della Sicilia occidentale, si impegna in numerose ripetizioni agli studenti rimandati a settembre (3-4 turni, anche con 10 allievi alla volta) per arrotondare lo stipendio mensile. Vive modestamente ma non gli pesa affatto: è circondato dall’amore e dal rispetto della sua famiglia e dei suoi allievi. La moglie Assunta lo ammira molto e lo sostiene ogni giorno per permettergli di superare serenamente tutte le difficoltà lavorative e non.     Una sera alcuni dirigenti locali del partito di maggioranza vanno a fargli visita, assieme a Mons. Barbarino (cosa mai successa prima) e gli propongono un seggio parlamentare nelle elezioni politiche che si svolgeranno da lì a qualche mese. Il professore  si schermisce, è onorato ma molto titubante: si sente inadeguato e pensa di non avere i requisiti per adempiere ad un siffatto incarico che oltretutto lo porterebbe a trascurare affetti ed interessi personali. Mons. Barbarino gli ricorda, però, che proprio la sua onestà, la sua cultura ed i suoi conclamati ideali, ben noti a tutti, gli impongono l’onere di impegnarsi in politica per aiutare e migliorare la terra che tanto ama.

Da timido che era, Frangipane diventa in poco tempo oltremodo sicuro di sé ed anche brillante, fino a diventare spregiudicato. Anche grazie alla propria cultura, conquista un potere sempre più autorevole che lo trasforma profondamente fino a farlo scendere a numerosi compromessi ed a stringere loschi accordi con personaggi malavitosi. Smarriti completamente i valori che lo hanno accompagnato nel suo lavoro di insegnante, nonché nel suo ruolo di padre e marito, si trasforma in un ubbidiente ingranaggio di un’ infernale macchina di intrighi, tradimenti, finendo per farsi coinvolgere in losche speculazioni politico-mafiose, a cominciare dalla speculazione edilizia che tanto peso ha occupato ed occupa nelle pagine delle cronache locali italiane.

La moglie Assunta si addolora molto nel vedere il cambiamento del marito, gli oggetti sacri diventati puri e semplici elementi di arredo e si rifugia nella lettura e nello studio del ‘Don Chisciotte’ (libro preferito del marito quand’era professore) facendo propri gli ideali, il senso di giustizia e la sete di cultura del protagonista del libro di Cervantes. Tutta la famiglia è perfettamente adeguata al benessere borghese così facilmente conquistato e vive con grande disagio ed imbarazzo il comportamento di Assunta. Allora l’onorevole chiama in aiuto Mons. Barbarino affinché la convinca ad accettare un ‘periodo di riposo’ lontano da casa. Impossibile non collegare questa frase con i ‘tre mesi di villeggiatura in una casa di cura’, che Pirandello mette in bocca a Ciampa ne ‘Il berretto a sonagli’ (1916) per allontanare la moglie Beatrice Fiorica, divenuta, al pari di Assunta, fonte di fastidio e preoccupazione.

“Una satira di moralità civile, la più persuasiva e precisa in un racconto che scorre senza mai una stonatura né una forzatura”: così la definì Italo Calvino che era al tempo editor di ‘Einuadi’ e che incoraggiò la pubblicazione della commedia nella rinomata Collezione di teatro della casa editrice torinese. Secondo Vetrano e Randisi, ‘la denuncia più dolorosa di questo testo è che lo specchio e la matrice di questo disfacimento delle idee sia l’abbandono della cultura come strumento basilare della conoscenza e della formazione’. Lo spettacolo mi è piaciuto molto. All’altezza della situazione tutto il cast ed in particolare Susanna Marcomeni che ci ha abituato da tempo ad interpretazioni estremamente convincenti.

(spettacolo visto il 13 marzo ’16)

Paola Cecchini

The post L’ onorevole di Sciascia: la recensione di Paola Cecchini appeared first on MONDOSPETTACOLO.

Nuovo singolo e nuovo video per la rocker campana Lea

$
0
0

SOLO LUNEDI LEA 2 (1)

E’ appena uscito ” Ma oggi è solo lunedì”, il nuovo singolo della rocker campana, corredato da un intenso videoclip (https://www.youtube.com/watch?feature=youtu.be&v=CMvSoOz1aAc&app=desktop).

“La canzone fa da matrice a tutto l’album: a volte è necessario allontanarsi dalle situazioni per averne una panoramica più chiara e guardare da prospettive diverse, non cercando di etichettare tutto; solo così un taglio profondo non ci farà pensare subito a qualcosa di negativo come una ferita ma anche ad una strada che può portarci lontano a scoprire la bellezza delle distanze e delle sfumature che la vita ci offre”- ha dichiarato al riguardo la stessa Lea.

Il pezzo è acquistabile su tutti i più importanti store digitali ed è contenuto nel primo cd ufficiale, edito dalla Hammer Music, recante come titolo il semplice nome dell’ artista.

IMG_4519

Il full lenght è disponibile in tutti i più importanti store digitali e fisicamente ai concerti oltre che acquistabile tramite l’ invio di un’ email al seguente indirizzo: info@hammermusic.it.

Qualche info su di lei…

Lea si avvicina alla musica da piccolissima infatti a 6 anni inizia lo studio della chitarra classica che la porta a diplomarsi a19 anni al Conservatorio di S. Pietro a Maiella di Napoli.

IMG_4710

Nonostante il background classico, ben presto si appassiona al rock passando dalla chitarra classica a quella elettrica e dopo qualche tempo forma il suo primo gruppo rock gli “Heavy Rain, con il quale fa le sue prime esperienze live in molti locali della Campania.

Nel 2010 vince il Premio per la Miglior Composizione alla 6° edizione del Premio Bianca d’ Aponte.

Nel 2013 vinte anche come miglior interprete alla 9° edizione sempre del Premio Bianca d’Aponte.

Lea è arrangiatrice dei suoi brani oltre che autrice di testo e musica.

E’ laureanda al DAMS presso la Seconda Università di Tor Vergata.

Ma Lea è un’artista a tutto tondo oltre la musica ama la letteratura e l’ arte contemporanea.

Questi i suoi canali ufficiali:

https://itunes.apple.com/it/album/senza-estate/id1061999064?i=1061999302

https://www.facebook.com/LEAofficialpage/

http://www.leachannel.com

The post Nuovo singolo e nuovo video per la rocker campana Lea appeared first on MONDOSPETTACOLO.

Box office Weekend: terremoto al vertice con “Allegiant” e “Ave, Cesare!”, mezzo flop per “Forever Young”!

$
0
0

Rieccoci col consueto appuntamento del lunedì con “Box office weekend” e gli incassi del fine settimana cinematografico. Come avevamo previsto sette giorni fa ci sono stati notevoli cambiamenti al vertice della classifica, con 3 nuove uscite che entrano direttamente sul podio. La battaglia per la medaglia d’oro se l’aggiudica per distacco “The Divergent Series: Allegiant“, con un incasso di 1 milione e 427 mila euro a fronte di 376 schermi (neanche tantissimi). Questo terzo, e per fortuna penultimo, capitolo dell’ennesima saga per adolescenti uguale a tutte le altre (vedi “Hunger Games” e “Maze Runner“), ottiene anche la 2a miglior media-sala della settimana (della migliore, una sorpresa assoluta, parleremo in fondo all’articolo).

Allegiant

Il cast di “The Divergent Series: Allegiant”

Al 2° posto entra direttamente il nuovo film dei fratelli Coen con George Clooney ed un cast all-stars, “Ave, Cesare!“, che porta a casa 987 mila euro (359 sale) ottenendo un ottimo risultato, visto anche il tipo di pellicola molto più adatta ai cinefili piuttosto che al pubblico medio. Battuto per 50 mila euro la commedia italiana “Forever Young“, che incassa 946 mila euro, ma a fronte di ben 463 schermi a disposizione. Un 3° posto, quindi, per il film di Fausto Brizzi che però, numeri alla mano, è in realtà un mezzo flop, vista la media-sala da bassa classifica. Un peccato, perché il film è anche carino e simpatico, con un Lillo in grande forma.

Ave, Cesare!

George Clooney in “Ave, Cesare!”

Dimostrazione ulteriore del flop di “Forever Young” sono i 919 mila euro incassati da “Perfetti sconosciuti“, appena 27 mila in meno del predecessore, ma proiettato in solo i 2/3 delle sale (311) ed arrivato già alla 5a settimana di programmazione! Con quasi 15 milioni di euro è il maggior successo italiano della stagione dopo “Quo Vado?“, stracciando tutti i cinepanettoni e anche Verdone, e diventando già il 5° incasso 2015/16, vi sembra poco? Invece per soli 5 mila euro “Zootropolis” si deve accontentare della 5a posizione nella classifica del weekend, e grazie ai suoi 914 mila euro sfonda quota 10 milioni complessivi, entrando nella Top Ten stagionale ed insediandosi al 9° posto, con ampi margini di miglioramento.

Perfetti sconosciuti

Alba Rohrwacher ed Edoardo Leo in “Perfetti sconosciuti”

Proseguendo con la Top Ten del weekend, troviamo al 6° posto l’imprevisto “Kung Fu Panda 3” che, programmato per questo giovedì, è stato invece proiettato in anteprima sabato e domenica (cosa che non è andata giù a qualcuno dei concorrenti), incassando 881 mila euro. Chissà che riscontro avrà il panda Po nel prossimo fine settimana dopo aver già “bruciato” una fetta di pubblico. Scende invece al 7° posto “Attacco al potere 2“, con 653 mila euro incassati dal “politically incorrect” Gerard Butler in trasferta londinese, mentre all’8° c’è il premio Oscar “Il caso Spotlight” con i suoi 496 mila euro. Tiene ancora bene (9°) il bellissimo “Lo chiamavano Jeeg Robot” che, rimasto in 182 sale, ottiene 416 mila euro ed arriva quasi a 2 milioni e mezzo complessivi. Un grande risultato per un piccolo grande film, mentre la Top Ten è chiusa da “Suffragette” con 300 mila euro di incasso, comunque non all’altezza delle aspettative.

Lo chiamavano Jeeg Robot Ilenia

Ilenia Pastorelli in “Lo chiamavano Jeeg Robot”

Nelle retrovie troviamo il crollo verticale di “Deadpool” (dal 5° al 12° posto) che supera appena i 7 milioni complessivi di incasso e il flop di “Tiramisù” che a fatica ha passato i 2 milioni totali. Poi abbiamo il weekend orribile dei super flop “Pedro – Galletto coraggioso” (16°) e (purtroppo) “Legend” (18°) con delle medie-sala scandalose, da retrocessione diretta in serie C! Ma chiudiamo con una nota positiva: questa settimana è uscito nelle nostre sale il film inglese “Weekend“, un piccolo goiellino a tematica gay risalente al 2011 e distribuito dopo il successo del regista Andrew Haigh con il successivo “45 anni“. Bene, con sole 10 sale a programmarlo, il film ha ottenuto 57 mila euro (si, ok.. pochi spiccioli), che gli valgono la miglior media-sala (o media-copia, se preferite) di tutta la classifica, prime posizioni comprese (5.697 euro contro i 3.797 di “Allegiant“)! Un ottima prestazione che speriamo aiuti la pellicola, definita “scabrosa” da quegli ignobili pretacci della CEI, ad essere distribuita più ampiamente.

Weekend

Chris New e Tom Cullen, la coppia di “Weekend”

Nel prossimo weekend previsto in alta classifica il già citato “Kung Fu Panda 3”, mentre in posizioni meno importanti troveremo il film da Oscar (nomination miglior film e attrice) “Brooklyn” con Saoirse Ronan, la nuova versione di “Frankenstein” diretta da Bernard Rose, il film d’inchiesta “Truth – Il prezzo della verità” con Cate Blanchett e Robert Redford, la resurrezione di Cristo in “Risorto” con Joseph Fiennes e il film francese “La corte“.

Di seguito la classifica completa dei primi 20 incassi di questo fine settimana. Appuntamento a lunedì prossimo con la nuova puntata di “Box Office Weekend”!

Ivan Zingariello

box office


 Classifica incassi week-end 11-13 marzo 2016

1
The Divergent Series: Allegiant

The Divergent Series: Allegiant

  • Distribuzione: Eagle Pictures
  • Settimane: 1
  • Inc. weekend: €1.427.641
  • Schermi: 376
  • Inc. totale: €1.606.580
2
Ave, Cesare!

Ave, Cesare!

  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Settimane: 1
  • Inc. weekend: €986.819
  • Schermi: 359
  • Inc. totale: €990.634
3
Forever Young

Forever Young

  • Distribuzione: Medusa Film
  • Settimane: 1
  • Inc. weekend: €946.363
  • Schermi: 463
  • Inc. totale: €946.363
4
Perfetti sconosciuti

Perfetti sconosciuti

  • Distribuzione: Medusa Film
  • Settimane: 5
  • Inc. weekend: €919.052
  • Schermi: 311
  • Inc. totale: €14.770.115
5
Zootropolis

Zootropolis

  • Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures
  • Settimane: 4
  • Inc. weekend: €913.607
  • Schermi: 418
  • Inc. totale: €10.294.882
6
Kung Fu Panda 3

Kung Fu Panda 3

  • Distribuzione: 20th Century Fox
  • Settimane: 1
  • Inc. weekend: €881.246
  • Schermi: 400
  • Inc. totale: €881.246
7
Attacco al potere 2

Attacco al potere 2

  • Distribuzione: M2 Pictures
  • Settimane: 2
  • Inc. weekend: €652.978
  • Schermi: 297
  • Inc. totale: €2.221.303
8
Il caso Spotlight

Il caso Spotlight

  • Distribuzione: BIM distribuzione
  • Settimane: 4
  • Inc. weekend: €495.603
  • Schermi: 280
  • Inc. totale: €3.512.345
9
Lo chiamavano Jeeg Robot

Lo chiamavano Jeeg Robot

  • Distribuzione: Lucky Red
  • Settimane: 3
  • Inc. weekend: €416.382
  • Schermi: 182
  • Inc. totale: €2.319.103
10
Suffragette

Suffragette

  • Distribuzione: BIM distribuzione
  • Settimane: 2
  • Inc. weekend: €299.818
  • Schermi: 169
  • Inc. totale: €882.881
11
Room

Room

  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Settimane: 2
  • Inc. weekend: €278.849
  • Schermi: 232
  • Inc. totale: €939.808
12
Deadpool

Deadpool

  • Distribuzione: 20th Century Fox
  • Settimane: 4
  • Inc. weekend: €277.977
  • Schermi: 156
  • Inc. totale: €7.212.597
13
The Danish Girl

The Danish girl

  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Settimane: 4
  • Inc. weekend: €216.250
  • Schermi: 166
  • Inc. totale: €3.574.510
14
Regali da uno sconosciuto - The Gift

Regali da uno sconosciuto – The gift

  • Distribuzione: Koch Media
  • Settimane: 2
  • Inc. weekend: €171.444
  • Schermi: 90
  • Inc. totale: €677.162
15
Tiramisù

Tiramisù

  • Distribuzione: Medusa Film
  • Settimane: 3
  • Inc. weekend: €120.807
  • Schermi: 133
  • Inc. totale: €2.062.018
16
Pedro - Galletto coraggioso

Pedro – Galletto coraggioso

  • Distribuzione: Eagle Pictures
  • Settimane: 2
  • Inc. weekend: €103.893
  • Schermi: 186
  • Inc. totale: €507.016
17
Fuocoammare

Fuocoammare

  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Settimane: 4
  • Inc. weekend: €77.993
  • Schermi: 54
  • Inc. totale: €692.691
18
Legend

Legend

  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Settimane: 2
  • Inc. weekend: €57.550
  • Schermi: 106
  • Inc. totale: €382.309
19
Weekend

Weekend

  • Distribuzione: Teodora Film
  • Settimane: 1
  • Inc. weekend: €56.963
  • Schermi: 10
  • Inc. totale: €56.963
20
Revenant - Redivivo

Revenant – Redivivo

  • Distribuzione: 20th Century Fox
  • Settimane: 9
  • Inc. weekend: €52.000
  • Schermi: 42
  • Inc. totale: €13.778.19

The post Box office Weekend: terremoto al vertice con “Allegiant” e “Ave, Cesare!”, mezzo flop per “Forever Young”! appeared first on MONDOSPETTACOLO.

Emanuel Caserio: il Bellissimo di “Forever Young” si racconta!

$
0
0

caseriocopertina

Emanuel Caserio, è uno dei protagonisti dell’ultimo film di Fausto Brizzi “Forever Young”, in questa intervista gli ho chiesto di raccontarmi la sua esperienza sul set! 

Ciao Emanuel, benvenuto su Mondospettacolo come stai innanzitutto?

Ciao Alessandro, molto bene grazie, felice di tutto ciò che mi sta accadendo!

foreveryoung

E’ uscito in tutta Italia da pochissimi giorni  “Forever Young”, il nuovissimo e divertentissimo film di Fausto Brizzi nel quale tu hai un ruolo molto importante; interpreti  Luca, l’amante 20enne di Angela ( Sabrina Ferilli ) una affascinante estetista 49enne alla ricerca di nuove emozioni.  Come nasce la tua partecipazione al film?

Francesco Vedovati, importante casting director, contattò la mia agenzia per farmi fare il provino con il regista Fausto Brizzi. L’incontro durò circa mezz’ora, ancora ricordo le risate di quel giorno con Vedovati e Brizzi. Fu un incontro bellissimo in cui provammo e riprovammo una scena  del film in 3-4 modi differenti. Dopo tre mesi arrivò la chiamata del mio agente che mi disse che il ruolo era il mio!

caserioferilli

Come è stato recitare con alcuni dei più bravi attori e delle più brave attrici del nostro cinema? Ma sopratutto che emozione hai provato nell’interpretare un ruolo così importante al fianco della bellissima Sabrina Ferilli?

Sabrina, oltre ad essere bellissima è una grande attrice. Ho imparato moltissimo da lei. La guardavo, la studiavo, ha una professionalità unica. Mi ha dato tantissimi consigli e all’occasione mi ha anche tirato le orecchie. Inizialmente ti confesso che ero un po’ imbarazzato, poi però, nel corso delle riprese il mio imbarazzo andò via e lasciò spazio alla libertà che mi permise di avvicinarmi di più a lei e chiedergli quando facevo bene e quando facevo male; e lei è sempre stata pronta a consigliarmi. Non dimenticherò mai quest’esperienza. Non dimenticherò mai il mio primo bacio con Sabrina Ferilli! (sorride)

caserio1

C’è stato qualche episodio divertente o qualche dietro le quinte particolare che ricordi  in modo particolare?

Uno su tutti!! Più che divertente direi imbarazzante!! Quando io e la Ferilli eravamo sdraiati uno accanto all’altro nel letto matrimoniale, in quel momento ho visto il sogno di una vita realizzarsi. Ridevo perché ero imbarazzato e infatti a testimoniarlo erano le mie guance rossissime che non riuscivano a sbiancarsi e a ridiventare normali  di fronte  alla bellezza di Sabrina.

caserio2

Emanuel, cosa pensi della meravigliosa critica che il colto e graffiante critico cinematografico  Francesco Alò ha recentemente fatto a proposito di Forever Young, dicendo che tu sei la cosa migliore di tutto il film?

I complimenti del critico cinematografico Aló non possono che lusingarmi. Il fatto che lui abbia notato me (in un cast con attori del calibro di Bentivoglio, Teocoli, Ferilli, Fresi, Indovina, ecc. ecc) e abbia apprezzato il mio lavoro paragonandomi addirittura a Gigi Proietti , mi aggrada tantissimo e sopratutto mi ricompensa di tutta la fatica e i sacrifici fatti fino ad ora.

5

Dopo la tua importante esperienza televisiva dello scorso anno in “Squadra Antimafia” Hai iniziato il 2016 alla grande con questo film. Preferisci lavorare di più nel piccolo o nel grande schermo?

In realtà, mi piacciono entrambi, fare televisione e vivere la magia del cinema, due cose diverse ma meravigliosamente simili nel sapermi regalare quell’emozione unica che ho quando recito.

CASERIO.(4p).3.foto di Buccolieri x Velvet.

Premesso che un bravo attore debba saper interpretare diversi ruoli, dal drammatico al brillante, cosa che tu hai ampiamente dimostrato di saper fare, immagino che però anche tu abbia una preferenza, o per meglio dire, in quale ruolo pensi di riuscire a dare il meglio di te stesso?

Fino ad ora ho fatto più cose drammatiche, ma in realtà penso di essere portato molto di più per la commedia.

CASERIO.(4p).1.foto di Buccolieri x Velvet.

Una delle tue caratteristiche più salienti è la tua bellezza e fisicità,  come ti senti nel ruolo di sex symbol? Riesci a tenere a bada tutte le tue innumerevoli fan? 

Devo dire che ultimamente mi sta sorprendendo la richiesta di amicizie che mi arriva su facebook, l’attenzione di un pubblico femminile che va dai 13 anni fino ai 55 circa  wowww! (sorride) Voglio fare questo mestiere tutta la vita, anzi consiglio a tutti i miei amici single un corso di recitazione (ride). Naturalmente scherzo, comunque penso che la mia semplicità sia il mio vero punto forte, piuttosto che la fisicità.

CASERIO.(4p).5.foto di Buccolieri x Velvet.

Fare l’attore vuol dire anche tanto studio, tanta passione e tanta dedizione. Come e quando ti sei formato artisticamente parlando?

Ho iniziato un corso di recitazione nella mia città all’anfiteatro spettacolo, poi ho frequentato una scuola di musical diretta da Giampiero Ingrassia e infine mi sono diplomato al centro sperimentale di cinematografia. Lo studio è alla base di ogni inizio.

CASERIO.(4p).11.foto di Buccolieri x Velvet.

Le nostre lettrici vorrebbero sapere se il tuo cuore è già impegnato.

Dopo una storia d’amore avuta anche solo per finzione con una splendida 50enne come Sabrina Ferilli, e una relazione che nella mia vita reale risale solamente a cinque anni fa sempre con una 50 enne.. Ora frequento una quasi 18enne (ride)

caserio3

Il film è appena uscito, perché secondo te gli italiani dovrebbero andarlo a vedere? Lancia un tuo appello.

Forever Young fa ridere e pensare, un film frizzante con un tema importante e attuale. Ha un cast strepitoso e tanti camei esilaranti.

caserio4

Emanuel, siamo arrivati alla conclusione della nostra intervista, prima di chiudere, vuoi mandare un saluto o ringraziare qualcuno in particolare?

Saluto tutti i lettori e le lettrici di Mondospettacolo!

Grazie per essere stato con noi su Mondospettacolo, complimenti davvero per la tua carriera, a nome mio e di tutta la mia redazione ti auguro le cose più belle.

Alex Cunsolo

 

 

 

 

 

The post Emanuel Caserio: il Bellissimo di “Forever Young” si racconta! appeared first on MONDOSPETTACOLO.

Le Bellissime di Mondospettacolo: Maria Teresa Lombardo

$
0
0

10460480_1430517083899876_7224994850720944077_n

 

L’abbiamo vista in televisione nella trasmissione “La Pupa e il Secchione”, l’abbiamo ammirata senza veli su Playboy, sto parlando della bellissima protagonista del nostro editoriale dedicato alle donne più belle del nostro paese, si chiama Maria Teresa Lombardo e con questa intervista avremo modo di conoscerla anche sotto un’altra veste, perché Maria Teresa è sopratutto una ragazza dotata di una straordinaria intelligenza, di una grandissima cultura e di un enorme sensibilità.

Ciao Maria Teresa, benvenuta su Mondospettacolo e complimentoni. Come stai?

Ciao Alex a te e a tutti i tuoi lettori,  grazie per l’opportunità. Sto bene grazie, questo per me un periodo di rinascita e sono molto soddisfatta del cammino che sto intraprendendo.

Descriviti al nostro pubblico, raccontami un po’ di te.

Confesso di trovare sempre molto difficile descrivermi, sono tante cose e spesso queste cose anche se opposte coesistono in me. Per alcuni sono quella della Pupa e il Secchione e per altri quella che va in università con la tuta e il cappellino. Sono quella delle foto su Playboy, ma poi in realtà mi sento in imbarazzo  se indosso un vestito un po’ troppo scollato. Sono una girovaga, un po’ zingara, a volte inquieta, sognatrice ma anche razionale. Un po’ vissuta ma anche ingenua, posso recitare una parte o uno stereotipo, ma alla fine dopo tutto, sono solo maschere che lascio poi cadere quando sono con le persone in cui riconosco una parte di me.

10462544_1437007539917497_6660778441806957671_n

Da quanto tempo posi come fotomodella?

La prima volta è stato nel 2009, mi sembra ieri. Era una cosa nuova e non pensavo di poterlo fare, in parte non lo penso neppure ora!

Come è stata la tua prima volta davanti alla macchina fotografica?

Divertente, creativa e anche impacciata. Pensavo di essere un vero disastro, ma poi il lavoro venne bene. Ma solo un anno dopo qualcuno mi disse che il progetto a cui avevo preso parte (“I’m a flesh” di Roger Weiss) era stato esposto al Basel Art di Miami ed allora mi convinsi che non era andata così male come pensavo.

994462_1437007126584205_2311334781457131348_n

Quali sono i motivi per cui hai deciso di posare?

Per caso, poi per gioco, poi per lavoro… ma soprattutto per passione. Amo l’arte, amo l’idea di fissare la mia immagine su un supporto che testimoni un’emozione o che rappresenti un concetto. Mi piace dare forma a un’idea e mi piace essere lo strumento per mezzo del quale il fotografo imprime la sua visione, fare del mio corpo e del mio volto un veicolo per trasmettere un messaggio.

Hai partecipato a diversi shootings: quali di questi ricordi con più piacere?

Playboy, con i suoi melograni e la cantina con i vini… un set che ti estraniava dal mondo.

10269584_221109574765943_224476589804666316_n

Il mondo della fotografia  è come lo immaginavi prima di farne parte?

E’ più complesso, pensavo ci fosse più selezione all’ingresso, in verità mi sono accorta che la selezione si fa durante. Pochi professionisti, troppe ragazzine che pensano di essere modelle solo perché hanno fatto due foto da mettere su Facebook… sono cruda, ma penso che il mondo della fotografia oggi in Italia si stia cannibalizzando.

Cosa fai per mantenerti in forma?

Cosa dovrei fare!! In realtà predico bene e razzolo male… non mi sento mai in forma o particolarmente attraente, anzi! Forse i momenti in cui mi vedo bella sono quelli in cui sono felice ed ho accanto una persona con cui sto bene, sembra una sviolinata ma lo penso davvero: la felicità dona più bellezza di un trattamento estetico.

10309353_221095764767324_6371636798777824252_n

So che sei appassionata di Cinema e che ti piace approfondire alcune tematiche tra le quali il cinema di Bava e il cinema di genere italiano, raccontami un po’!

Lo devo a mio papà che fin da piccola mia ha cresciuta con buona musica, buoni libri e buoni film. Mi sono abituata bene e ho raffinato il gusto, sono di natura molto curiosa quindi mi appassiono molto alle cose e cerco di trarre insegnamenti da chi ne sa di più. A Bava ci sono arrivata grazie a papà, galeotto fu “Semaforo Rosso” (o “Cani Arrabbiati” che dir si voglia) e me ne sono innamorata! Non a caso registi come Tarantino e Burton ne hanno tessuto le lodi, meriti che i connazionali e contemporanei non hanno saputo cogliere. “Reazione a Catena” è stato il capostipite degli slash-movie, “La Ragazza che Sapeva Troppo” è Hichcockiano, per non parlare de “La Maschera del Demonio” film di una bellezza rara.

Bava è stato a mio parere un grande pioniere del cinema, uno che faceva film con budget minimi ottenendo risultati impensabili per i mezzi dell’epoca. Uno che sapeva stupire, spaventare e anche divertire. Un vero maestro, umile come solo i grandi sanno essere

Cosa pensi di questa nostra Italia del 2016?

Penso che l’Italia meriti di più ma che gli italiani forse dopo tutto stanno ancora troppo bene nel loro orticello. Vedo i miei coetanei spesso quasi lobotomizzati da idee non proprie che ormai credono tali. Vi è un totale nichilismo nel senso più negativo del termine, un cane mangia cane, superficialità e menefreghismo. Spero che le cose cambino ma come può cambiare una Nazione se il popolo non riesce a combattere la sua inerzia?

10342476_221095371434030_2050508707322512073_n

Cosa riesce a farti emozionare?

Tante cose, dettagli. Il sole che muore, un gattino, un fiore, un Caravaggio, “Live at Pompei” dei Pink Floyd, “Hurt” cantata da Cash, il sorriso di un estraneo, una coppia di anziani che ancora si ama, un tuffo al largo lontano da tutti, un gesto gentile, le lettere di chi mi ha amato, “Le Foglie Morte” di Prevert, “Decalogo 6” di Kieslowski, coloro che si amano e pensano che sia per sempre.

Ti definisci più bambola o più pantera?

Nessuna delle due, direi piuttosto un albatro come quello di Baudelaire. Sono un’anima libera che si sente impacciata quando non vola. Posso avere l’aspetto della bambola, posso sembrare una pantera, ma in realtà sono solo una che aspetta il momento per spiegare le ali e perdersi in qualche cielo più azzurro.

10342476_221095384767362_7628634312112099007_n

Che cosa ti piace di più in un uomo?

Il cervello. Mi piacciono gli uomini intelligenti, colti, umili, spigliati, giocosi, cinici ma sognatori. Uno che non mi annoi e non mi debba stupire per forza. Mi piace la gentilezza, l’umanità, ma anche la furbizia. Voglio un uomo che sappia stare al mondo e che veda le cose con intensità e profondità. Sì, vado a caccia di unicorni nel tempo libero.

Cosa ti aspetti dal futuro?

Non mi aspetto nulla di più di ciò che dovrò costruirmi.

10383566_1430517197233198_2912222087445763165_n

Un sogno nel cassetto che vorresti realizzare?

Troppi. Se li dico non si avverano.

Quali sono le tue passioni?

La Bellezza in ogni sua forma. Sono un’edonista ed un’ esteta della vita.

10389357_1437013293250255_1641891802853164960_n

Un tuo pregio e un tuo difetto

Un pregio è che sono sincera, non perché penso che la verità sia sempre necessaria ma per pigrizia. Uno dei difetti è che sono inquieta.

Che cos’è sacro per te?

La libertà. Ovviamente parlo di libertà come ideale e non come diritto di fare la prima cavolata che passi per la testa.

10389474_1437007156584202_1414682035933099295_n

La tua più grande paura?

La malattia.

C’è qualcosa di te che cambieresti?

Vorrei essere più sicura di me e farmi meno problemi.

10406705_1430517117233206_5723645107296016018_n

Cosa è per te la felicità?

La felicità per me è fatta di istanti, di momenti, di sensazioni… è libertà, amore, non assenza di dolore ma certezza che il patimento è valso la pena poiché ha condotto a quel momento.

Come descriveresti la tua vita sentimentale?

L’amore ci farà a pezzi? Citando i Joy Division?! E’ eloquente. Scherzi a parte sono stata molto amata, ho collezionato idioti e ho pianto lacrime amare. Ho avuto poche storie davvero significative perché so stare da sola e preferisco la mia solitudine alla somma di due solitudini. Prima di parlare d’amore faccio una selezione tale che quel “Ti amo” sia destinato ad una persona scelta davvero e non al primo idiota che passa solo perché ho bisogno di sentirmi dire “anche io”.

10407844_1430517160566535_1367953550939584842_n

Secondo te quali sono le qualità che una fotomodella dovrebbe avere?

L’umiltà, cosa che vedo scarseggiare, e l’onestà il sapersi mettere in gioco senza scendere a compromessi. La bellezza è senza dubbio fondamentale ma da sola non basta, almeno può bastare all’inizio ma poi alla lunga ciò che conta è il tuo modo di rapportarti con le persone, la capacità di essere empatica e di mettere al servizio della fotocamera non solo il tuo corpo ma anche la tua anima.

Ultimo film visto?

“Perfetti Sconosciuti” , mi è piaciuto moltissimo!

10408940_1430517433899841_1008380799454590981_n

Ultimo libro letto?

Kundera, “La Lentezza”. Capolavoro.

Il tuo piatto preferito?

Cioccolata, qualsiasi cosa con la cioccolata, ma anche sushi…quintali di sushi.

10455834_1430517230566528_2209215151046699520_n

Amicizia, Amore, Famiglia, Lavoro Salute, Sesso e Soldi mettili in ordine di importanza!!!

Salute, la prima cosa per rendere possibile tutto il resto, a seguire il denaro perché se non hai soldi non mangi quindi inutile fare gli ipocriti. Medaglia di bronzo per l’amore a cui collego un concetto di famiglia, perché per me la famiglia è la mia casa ed il mio posto non può che essere là dove sono amata. A seguire l’amicizia, per me l’ amore è un concetto abbastanza esteso e quindi comprendo in realtà anche gli amici nella mia sfera famigliare anzi penso che gli amici siano parenti che hai scelto di avere. Il lavoro non lo metterei penultimo perché per me è importante soprattutto in quanto offre la possibilità di mettersi in gioco, di scoprire le proprie potenzialità e di realizzarle. In ultimo il sesso, anche se lo collego all’amore quindi poi ultimo non è…diciamo che per me l’ ingrediente segreto del sesso è il legame, quindi il sesso è compreso nell’amore anche se a volte può non comprenderlo (scusate il gioco di parole).

Un  motto o una frase che più ti rappresenta?

Il testo di “Hurt” dei Nine.

10520701_1436997543251830_7963935610869265612_n

Dai un consiglio a tutte le giovani  ragazze  che vogliono intraprendere la carriera di modelle

Consiglio innanzitutto di essere determinate ma mai presuntuose, di mettersi in gioco ma preservare se stesse dalle critiche spesso feroci a cui si va incontro quando si intraprende un percorso. Consiglio di distinguersi e di distinguere, di non essere avventate nelle scelte e circondarsi di persone serie (spesso questo ambiente è fatto di avvoltoi). In maniera un po’ materna posso consigliare loro di non precludersi una carriera differente, di continuare a studiare seguendo un piano B.

Vuoi approfittare di questo spazio per dire o mandare una dedica a qualcuno?

Posso mandare al diavolo qualcuno?? (ride) No, la dedico alle mie “amichedimmerda” Maria e Selene, la mia triade, la mia tribù e so già che l’intervista la commenteranno dicendo che “troppa trama”.

10509701_1430517267233191_6552532351209527841_n

Manda un saluto ai nostri lettori!!!

Un bacio a tutti voi e grazie per il vostro sostegno!

Alex Cunsolo

 

The post Le Bellissime di Mondospettacolo: Maria Teresa Lombardo appeared first on MONDOSPETTACOLO.

Delitto Luca Varani: trent’anni fa il regista Campanella aveva previsto tutto

$
0
0
Pierfrancesco Campanella

Il regista Pierfrancesco Campanella

E’ quanto sostiene lo scrittore Emanuele Pecoraro in riferimento al film “La trasgressione”

Roma, 16 marzo 2016

Emanuele Pecoraro, studioso di cinema,  autore, tra l’altro del recente  “Marco Ferreri, l’uomo contro”, un saggio, pubblicato dalla Lithos, dedicato al grande cineasta scomparso, sostiene che una pellicola realizzata nel lontano 1986 ed uscita nelle sale cinematografiche l’anno successivo, anticipi in maniera incredibile le dinamiche criminali e le relative motivazioni psicologiche alla base dell’efferato omicidio di Luca Varani, lo sconcertante caso di nera che sta sconvolgendo l’opinione pubblica in questi giorni.

locandina estera LA TRASGRESSIONE bassa risoluzione

Si tratta del film “La trasgressione” (titolo originario: “Cattivi Pierrot”), scritto, prodotto ed interpretato da Pierfrancesco Campanella.

Per pura coincidenza, in questi giorni, Pecoraro sta ultimando la stesura di un libro dedicato proprio a Campanella, intitolato “Un artista fuori dal coro”, e sta visionando tutte le opere che in qualche modo lo riguardano.

“La trasgressione” è la storia di due giovani apparentemente “normali”, venuti casualmente in contatto,  che trovano sublime realizzazione nell’uccidere barbaramente delle persone che incontrano sul loro cammino, senza apparente motivo. L’assoluta gratuità dei loro gesti, in un contesto di banale quotidianità, è da ricercarsi nell’esigenza di dare una compensazione alle rispettive frustrazioni. Fragilità, alienazione, impotenza, mancanza di valori danno quindi la stura alla violenza più incontrollata. Il tutto “condito” con droga, sesso estremo e perversioni di ogni tipo.

Una storia che all’epoca fece scandalo ed ebbe molti problemi con la censura, che riteneva la trama troppo inverosimile. Ma, qualche volta, la realtà supera la fantasia e la cronaca di oggi sta lì a dimostrarcelo.

Emanuele Pecoraro 3 o

Lo scrittore Emanuele Pecoraro

L’opera ideata da Pierfrancesco Campanella ebbe comunque un grande riscontro all’estero ed anche in tempi recenti è stata rieditata negli USA in versione dvd, col titolo “Transgression”, distribuito dalla CAV Distributing Corporation.

Piccola curiosità: nel film “La trasgressione” debuttava come attrice Rosanna, primogenita del grande comico pugliese Lino Banfi. Oggi Rosanna Banfi è apprezzata interprete di molte fiction televisive di grande successo.

La Redazione

The post Delitto Luca Varani: trent’anni fa il regista Campanella aveva previsto tutto appeared first on MONDOSPETTACOLO.


Paola Consuelo: eleganza, bellezza e fascino.

$
0
0

2

 

 

 

 

 

 

 

Consuelo Paola, 31 anni, è laureata in psicologia all’Università “La Sapienza” di Roma, fotomodella professionista da oltre 10 anni.

Parlaci un po’ di te.

Vivo a Roma da molti anni, ma sono di origine calabrese. Amo il cinema horror, la musica (grandissima fan del grande Claudio Baglioni) e la lettura (adoro leggere i libri di Paulo Coelho). Amo gli animali tutti, ma ho un debole per i gatti, infatti ne ho uno di nome Kevin.

Ho partecipato a diversi video musicali per delle star della canzone italiana, modella nel videoclip del singolo “Come stai”di Vasco Rossi e per i singoli “Calipso  “Grazie Davvero” “Nausicaa”  “I sogni di Giada”  “Una notte con le fate”  “Ieri donna, domani sposa” “Santa Sophia” del duo “Punto e Virgola”

1

La tua bellezza ed il tuo fisico sono sconvolgenti,  le tue foto non hanno ritocchi…

Assolutamente no, odio i ritocchi sul corpo, credo che i difetti di ognuno di noi ci rendano unici e diversi dagli altri, altrimenti sai che noia..

3

Consuelo, cosa vorresti per il tuo futuro imminente ?

Solo e sempre tanta serenità, pace e amore, essere sempre circondata dalle persone che amo di più e che mi amano incondizionatamente e vedere un evolversi del mondo dove ci siano diritti uguali per tutti e più rispetto per tutti gli esseri viventi!

10

Il genere fotografico che ami di più è il nudo, nel quale ti trovi a tuo agio con disinvoltura e naturalezza, sei d’accordo?

Amo tutti i generi fotografici, purché non siano volgari, adoro il nudo glamour e artistico in bianco e nero o a colori ambientato nella natura, dove il corpo nudo si integra con la bellezza della natura e diventa un tutt’uno.

4

L’abbigliamento sexy che preferisci?

Adoro Leggins e top, vestirei sempre così perché sono comodi e sensuali allo stesso tempo.

8

Sei laureata in psicologia, hai mai pensato di svolgere questa professione?

Certo, spero nel futuro prossimo.

5

Consuelo in privato………

L’opposto di ciò che vedete nelle foto: semplice, riservata e tranquilla, adoro la tranquillità, odio la confusione e i luoghi pieni zeppi di persone.

9

Per i tuoi innumerevoli fans un saluto e i tuoi contatti.

Un ringraziamento particolare a tutti i miei fans che mi seguono in tanti e un forte abbraccio. Vi ricordo ancora il mio sito ufficiale: www.consuelopaola.com e Twitter: @Consuelo_Paola.

Paolo Isa

The post Paola Consuelo: eleganza, bellezza e fascino. appeared first on MONDOSPETTACOLO.

Le fotomodelle di Mondospettacolo: Chiara Faccioli

$
0
0

2

 

Chiara, descriviti ai nostri lettori con una tua breve presentazione.

Mi chiamo Chiara Faccioli, ho appena compiuto 22 anni e studio Economia all’Università di Parma. Allo stesso tempo lavoro, ormai da diversi anni, come modella e fotomodella.

Studi Economia, vuoi parlarci di questa tua scelta?

Ho scelto di iscrivermi alla facoltà di Economia perché mi affascina tutto ciò che ruota intorno all’Economia e alla Finanza. E’ un mondo dinamico, una sfida continua.

1

Ambizioni?

Fra le mie ambizioni più grandi c’è quella della carriera: sogno una carriera brillante, in grado di darmi soddisfazioni. Ho un carattere forte, sono indipendente, molto determinata. Mi piace mettermi alla prova e sfidare me stessa. Non mi accontento, punto sempre al massimo. Dal momento che mi annoio facilmente, sono alla ricerca di continui stimoli e di obiettivi sempre nuovi per dare il meglio di me, raggiungere nuovi traguardi e superare i miei limiti.

7

Quanto è importante l’essere belle nella vita?

Credo che la bellezza nella vita di per sé non basti. A volte aiuta, altre volte è una maledizione! Quel che è certo, è che è destinata a svanire e che senza un buon cervello non si va lontano! Ecco perché sto investendo il mio tempo in ore ed ore sui libri. Una volta terminato il mio percorso di studi, mi piacerebbe poter dimostrare le mie capacità all’interno di una grande azienda, società oppure banca. Il mio obiettivo è dimostrare che una donna può essere bella e appariscente, tanto quanto intelligente. Vorrei essere apprezzata non solo per il mio aspetto fisico e, soprattutto, non essere sottovalutata!

3

Chiara, ti piace essere corteggiata o corteggiare?

Senza alcun dubbio, mi piace essere corteggiata. In questo sono all’antica e tradizionalista, oltre che esigente! Non è facile conquistarmi. Mi aspetto che l’uomo si comporti da “uomo”, che faccia la prima mossa, che sia deciso, costante e intraprendente. Adoro le sorprese inaspettate, i mazzi di fiori e pretendo tutte le attenzioni possibili!

8

L’amore  e l’amicizia per te. Vuoi darci una tua definizione?

L’amore è qualcosa di molto raro al giorno d’oggi. Non è facile da trovare, ma nemmeno da provare per me. E’ quella fiamma che, quando si accende, ti fa sentire viva. Ti rende capace di attraversare mari e scalare montagne. Per amore ho sofferto molto, ma ho anche fatto follie e ho sempre dato tutta me stessa. Anche per quanto riguarda l’amicizia, sono selettiva e non la concedo a tutti.  Amicizia significa lealtà. Significa essere presenti per le persone alle quali vuoi bene, sempre, nei momenti belli e soprattutto in quelli brutti. Significa aiutarsi, condividere gioie e dolori, sapendo che dall’altra parte troverai sempre qualcuno pronto ad ascoltarti, a cercare di capirti e anche a tirarti su quando sarai a terra!

4

 

I luoghi che ti piacerebbe conoscere.

Sono tantissimi. Mi piace viaggiare. Girare per le vie di città che non conosco mi fa sentire libera, curiosa, felice. Le prossime mete saranno probabilmente la Spagna, sicuramente visiterò i suoi musei per poter ammirare le varie opere artistiche, e l’Irlanda, alla scoperta dei suoi paesaggi e delle sue tradizioni. In futuro sicuramente volerò anche negli Stati Uniti.

9

Sei sexy o romantica?

Nonostante non ami particolarmente ammetterlo, sono un’inguaribile romantica e anche molto dolce. In un primo approccio, quel che si vede di me è che sono soprattutto una gran burlona. Sono molto semplice e alla mano, molto più di quel che si potrebbe immaginare. Sono convinta che la vita debba essere presa sul ridere! Sono autoironica, adoro chi mi fa ridere e scherzo quasi sempre.

 5

Il tuo lato sexy?

C’è, ma non sono una “mangiauomini”!  Lo riservo per pochi,  riesco a mostrarlo solo ad un uomo per il quale provo dei sentimenti.

10

La passione per la tua professione di modella: quando e come è iniziata?

Da bambina ero molto timida, odiavo essere fotografata e quando entrava in casa qualcuno che non conoscevo scappavo sotto al tavolo a nascondermi! Oltretutto, a scuola i ragazzini che mi piacevano non mi ricambiavano mai! Le cose poi sono cambiate con l’adolescenza, quando ho iniziato a trasformarmi da “brutto anatroccolo” a “cigno”. Ad oggi, penso che la passione per le passerelle e per gli obiettivi mi sia stata tramandata da mia zia, che lavorò in passato come modella e indossatrice a livello nazionale ed internazionale. In realtà, però, la mia avventura è iniziata per gioco! La mia prima sfilata fu a 16 anni, per un negozio di abbigliamento di proprietà della madre di una mia compagna di classe. Dopo quell’evento, spinta da mia nonna, partecipai con successo a Miss Italia e ad altri concorsi. Da lì, le soddisfazioni.  A 17 anni iniziai a lavorare anche come fotomodella. Oggi, a 22 anni, ho già collezionato numerose esperienze nel mio curriculum. Mi sono portata a casa tante soddisfazioni, per le quali continuo ad essere molto grata! Mi ritengo una ragazza fortunata da questo punto di vista. Oltre alle sfilate e ai servizi fotografici ho avuto modo di realizzare cataloghi di moda, spot televisivi e pubblicità… Spero di continuare ad avere queste soddisfazioni, anche se il lavoro di modella per me è soprattutto un modo per mantenermi e poter essere economicamente indipendente, fino a quando non avrò terminato i miei studi.

6

Una serata con gli amici, il tuo abbigliamento preferito: sportivo o classico?

L’abbigliamento sportivo non fa per me. Durante le serate, preferisco di gran lunga un look sempre femminile e di classe. Amo i tacchi, gli abiti eleganti e la gonna. Nel quotidiano, sempre di corsa fra una lezione e l’altra, opto per la comodità dei jeans!

11954585_10205990935106717_1660884350948668324_n

La musica che ascolti ed il genere di film che ti appassionano?

Ascolto un po’ tutti i generi, in base al mio umore. La musica per me è molto importante. E’ la colonna sonora della mia vita, come se fosse un film, e ogni scena ha la sua canzone! Ho una canzone dedicata ad ogni luogo, persona o ricordo speciale. Per quanto riguarda i film, guardo sempre molto volentieri la trilogia de “Il Signore degli Anelli”,  “Lo Hobbit” e in casa ho tutti i film (e i libri) di Harry Potter, ci sono cresciuta! Mi piace sognare e a volte anche tornare bambina, non dico mai di no ad un bel film Disney!

Paolo Isa

The post Le fotomodelle di Mondospettacolo: Chiara Faccioli appeared first on MONDOSPETTACOLO.

Tutti i trailer e le trame dei film in uscita questa settimana al cinema (17 marzo 2016)

$
0
0

Altro appuntamento con tutti i trailer dei film in uscita questa settimana, rigorosamente in ordine alfabetico e in HD, completi di cast e trame. Lo scorso week-end terremoto in testa alla classifica, con “The Divergent Series: Allegiant” che entra direttamente al 1° posto, davanti ad “Ave, Cesare!“, il nuovo film dei fratelli Coen. Un mezzo flop al botteghino per “Forever Young“, 3° ma tallonato dall’intramontabile “Perfetti sconosciuti”. Se volete approfondire gli argomenti legati alla classifica degli incassi del week-end, trovate l’articolo QUI.

Questa settimana tra le tante uscite ecco l’attesissimo ritorno del panda Po in “Kung Fu Panda 3” e il film da Oscar (nomination miglior film, attrice e sceneggiatura) “Brooklyn” con Saoirse Ronan. Poi una nuova versione di “Frankenstein” diretta da Bernard Rose, il film d’inchiesta “Truth – Il prezzo della verità” con Cate Blanchett e Robert Redford, la resurrezione di Cristo in “Risorto” con Joseph Fiennes e il film francese “La corte“, ma non solo…

Non dimenticate ovviamente di dare un’occhiata alle sagaci recensioni de “Il Criticone”, dove potete leggere trame e giudizi dei film in sala. Inoltre iscrivetevi anche sul nostro Canale Youtube di Mondospettacolo, per vedere in anteprima i nuovi trailer in HD.


BIANCO DI BABBUDOIU

Bianco di Babbudoiu

Regia:  Igor Biddau

Cast:  Michele Manca – Roberto Fara – Stefano Manca – Caterina Murino – Marco Bazzoni – Dario Cassini – Valeria Graci – Carlotta Bazzu – Francesca Rossi – Domenico Raffaele – Benito Urgu

Gli eredi delle tenute Babbudoiu gestiscono allegramente l’azienda vinicola nella campagna sassarese fondata dal loro babbo (babbudoiu significa appunto babbo tuo.) Sono in attesa di un cospicuo finanziamento europeo, ma per loro questa attesa è una pura formalità, quei soldi sono già sul conto corrente avendo chiesto e ottenuto un importante prestito dalla banca. Progettano un radioso futuro e nel frattempo vivono il loro presente ben al di sopra delle loro possibilità. Basti pensare che per la prossima convention aziendale hanno già ingaggiato un famoso musicista per la modica cifra di 300.000 euro! Ben presto l’amara sorpresa, il finanziamento non viene erogato e la banca chiede loro di rientrare in soli 15 giorni. La loro disponibilità attuale non copre neppure un terzo dei soldi che la banca chiede per evitare il fallimento. Come fare? Dove trovare gli altri? Questa è la storia di quei 15 giorni.

 

BROOKLYN

Brooklyn

Regia:  John Crowley

Cast:  Saoirse Ronan – Matt Glynn – Brid Brennan – Jim Broadbent – Maeve McGrath – Barbara Drennan – Emma Lowe – Gillian McCarthy – Fiona Glascott – Jane Brennan – Eileen O’Higgins – Peter Campion

Brooklyn racconta la storia di Eilis Lacey (Saoirse Ronan), una giovane immigrata irlandese che si fa strada nella Brooklyn degli anni ‘50. Attratta dalla promessa dell’America, Eilis lascia l’Irlanda e le comodità della casa materna alla volta della costa di New York. L’inibizione iniziale dovuta alla nostalgia di casa scompare rapidamente con il coinvolgimento in una relazione che catapulta Eilis nel mondo affascinante e inebriante dell’amore. Presto però questo entusiasmo viene spento dal suo passato e la giovane si trova a dover scegliere tra due paesi differenti e le vite che essi comportano.

 

LA CORTE

 La corte

Regia:  Christian Vincent

Cast:  Fabrice Luchini – Sidse Babett Knudsen – Miss Ming – Berenice Sand  – Claire Assali  – Floriane Potiez  – Fouzia Guezoum – Sophie-Marie Larrouy  – Corinne Masiero – Eva Lallier – Abdallah Moundy – Serge Flamenbaum

Michel Racine è il temuto Presidente di una corte di assise. É molto severo con se stesso e con gli altri. É soprannominato il « giudice a due cifre » , perchè le sue condanne non sono mai inferiori a dieci anni. Ma ogni cosa viene sconvolta dalla comparsa di una donna, Ditte Lorensen – Coteret. Fa parte della giuria in un processo per omicidio. Sei anni prima, Racine si era innamorato di lei. Quasi in segreto. É lei l’unica donna che abbia mai amato.

 

FRANKENSTEIN

 Frankenstein

Regia:  Bernard Rose

Cast:  Carrie-Anne Moss – Xavier Samuel – Danny Huston – Mckenna Grace  – Tony Todd – Maya Erskine  – James Lew  – John Lacy  – Mary Gallagher  – Carol Anne Watts  – Ron Roggé  – Adam Nagaitis

Ambientato nella Los Angeles dei giorni nostri – il film è raccontato interamente dal punto di vista del mostro. Dopo essere stato creato artificialmente e essere stato abbandonato al suo destino da una coppia di eccentrici coniugi scienziati, Adam – questo è il suo nome – viene aggredito e diventa oggetto di violenza da parte del mondo che lo circonda. Questa creatura inizialmente perfetta, diventata in poco tempo mostro sfigurato, si trova presto a dover fare i conti con il lato più brutto dell’essere umano. FRANKENSTEIN è un adattamento in chiave contemporanea del classico di Mary Shelley, ambientato nella Los Angeles dei giorni nostri e raccontato interamente dal punto di vista del mostro, il quale è stato eccezionalmente ricreato in laboratorio grazie a strumenti scientifici all’avanguardia come le stampanti 3D.

 

KUNG FU PANDA 3

Kung Fu Panda 3 Regia:  Alessandro Carloni – Jennifer Yuh
Nel 2016 “Kung Fu Panda 3”, uno dei franchise d’animazione di maggior successo al mondo, torna con la sua più grande avventura: il padre di Po, scomparso da tempo, riappare improvvisamente, e il duo finalmente riunito si reca in un “paradiso segreto dei panda” dove incontrerà decine di esilaranti nuovi personaggi. Quando però il super-cattivo Kai comincia a espandersi in tutta la Cina sconfiggendo tutti i maestri di kung fu, Po dovrà fare l’impossibile e addestrarsi, in un villaggio pieno di amanti del divertimento, insieme ai fratelli maldestri, per riuscire a diventare la banda più imbattibile di Kung Fu Panda!

 

THE LESSON – SCUOLA DI VITA

 The lesson - Scuola di vita

Regia:  Kristina Grozeva – Petar Valchanov

Cast:  Margita Gosheva  – Ivan Barnev  – Ivan Savov  – Stefan Denolyubov  – Ivanka Bratoeva  – Alisha Heng – Deya Todorova

A volte la vita ci obbliga a mettere in discussione tutto ciò in cui crediamo. Nadia è una professoressa di inglese, ma, prima che la lingua e la letteratura, ai suoi studenti vorrebbe insegnare l’onestà e il rigore morale. E così, quando uno di loro viene derubato, Nadia non ammette che l’azione resti impunita ed esige che il colpevole salti fuori. Ma la scoperta di uno sfratto imminente la forzerà a cambiare prospettiva e, messa alle strette, si scoprirà disposta a tutto pur di ottenere i soldi di cui ha bisogno. Per rendersi così conto che il confine tra il giusto e l’ingiusto è meno netto di quanto potremmo credere.

 

LA LINEA SOTTILE

 La linea sottile

Regia:  Nina Mimica – Paola Sangiovanni

Data uscita: 18/03/2016

Due storie si intrecciano, narrano di due guerre dei primi anni Novanta da due diversi punti di vista: quello di Bakira, una donna bosniaca sopravvissuta alle violenze della guerra nella ex-Jugoslavia e quello di Michele, un ex soldato italiano di una missione internazionale di pace in Somalia, il cui contingente è stato responsabile di violenze contro la popolazione civile. Il film è la narrazione di un inesausto viaggio in fieri verso la consapevolezza del male e dell’umana capacità di generarlo.

 

LE MILLE E UNA NOTTE – ARABIAN NIGHTS vol. 1-2-3

 Le mille e una notte

Vol. 1 – Inquieto

Vol. 2 – Desolato

Vol.3 – Incanto

Regia:  Miguel Gomes

Cast:  Miguel Gomes – Rogério Samora – Gonçalo Waddington  – Diogo Dória – Carloto Cotta – Teresa Madruga – Adriano Luz – Dinarte Branco  – Luísa Cruz  – Maria Rueff  – Crista Alfaiate

Data uscita: 18/03/2016

Una versione di “Le mille e una notte” in cui le storie di Scheherazade si basano su eventi che non hanno ancora avuto luogo. Un inno alla fantasia che mescola realtà e immaginazione, paura e desiderio, umorismo e denuncia, erotismo e poesia: composta da tre film (Inquieto; Desolato; Incantato) e ambientata nel Portogallo in crisi di oggi. Qui un regista intende inventare delle storie, ispirate alla penosa realtà in cui vive: non riuscendo però a trovare un significato nel proprio lavoro, fugge, da vigliacco, lasciando al suo posto la bella Sherazade. Alla ragazza occorrono entusiasmo e coraggio per non annoiare il re con le tristi storie del Paese. Con il passare delle notti, l’inquietudine cede il passo alla desolazione, che lo cede all’incanto. Perciò Sherazade organizza le storie che racconta al re in tre volumi. Inizia così: “Ho saputo, re fortunato, che in un triste Paese tra i Paesi…”.

 

RISORTO

 Risorto

Regia:  Kevin Reynolds

Cast:  Joseph Fiennes – Tom Felton – Peter Firth – Cliff Curtis – Maria Botto – Mish Boyko – Stewart Scudamore – Stephen Greif – Antonio Gil – Stephen Hagan – Mark Killeen – Selva Rasalingam

Il film Risen racconta l’epica storia della Resurrezione e delle settimane che la seguirono, attraverso gli occhi dell’incredulo Clavius (Fiennes), un tribuno militare di alto rango. Clavius e il suo aiutante Lucius (Felton) vengono istruiti da Ponzio Pilato per assicurarsi che i seguaci radicali di Gesù non rubino il suo corpo e in seguito dichiarino la sua risurrezione. Quando il corpo scompare nei giorni successivi, Clavius parte in missione alla ricerca del corpo perduto, per smentire le voci del Messia risorto ed evitare una rivolta a Gerusalemme.

 

TRUTH – IL PREZZO DELLA VERITA’

Truth

Regia:  James Vanderbilt

Cast:  Cate Blanchett – Robert Redford – Elisabeth Moss – Topher Grace – Dennis Quaid – David Lyons – Bruce Greenwood – John Benjamin Hickey – Martin Sacks  – Nicholas Hope – Rachael Blake – Steve Bastoni

La mattina del 9 settembre 2004 la produttrice della CBS News MARY MAPES (Cate Blanchett) aveva tutte le ragioni per essere orgogliosa del suo servizio giornalistico. Ma alla fine di quella giornata, lei, la CBS News, e il famoso conduttore di 60 Minutes, DAN RATHER (Robert Redford), furono messi a dura prova. La sera precedente la trasmissione aveva mandato in onda un reportage investigativo nel quale venivano rivelate delle prove secondo cui il Presidente George W. Bush aveva trascurato il suo dovere nel periodo in cui prestava servizio come pilota nella Guardia Nazionale dell’Aeronautica del Texas, dal 1968 al 1974. Ma a pochi giorni dallo scandalo, i registri del servizio militare di Bush smisero di essere al centro dell’attenzione dei media e del pubblico, e da quel momento in poi, furono 60 Minutes, la Mapes e Rather a passare sotto la lente di ingrandimento.

 

VITA CUORE BATTITO
 Vita cuore battito

Regia:  Sergio Colabona

Cast:  Monica Lima – Enzo Luppariello – Maria Bolignano – Nunzia Schiano – Benedetto Casillo – Rosaria D’Urso – Gino Fastidio – Francesco Cicchella – Pasquale Palma – Gennaro Scarpato

La storia racconta di due fidanzati trentenni della periferia di Napoli che conducono una vita fatta di routine fino a quando Enzo non fa un terno secco al lotto clandestino grazie al quale vince un viaggio messo in palio dal malavitoso che gestisce il gioco. Viaggio che risulta un’esperienza tra il comico e il traumatico, perché i due sono pesci fuor d’acqua in tutti i contesti in cui si vengono a trovare. Ma ancor più traumatico è il loro ritorno a Napoli perché il loro viaggio era voluto da un laboratorio americano per un studio antropologico.

 

Appuntamento quindi alla prossima settimana per i trailer delle nuove uscite (che trovate già sul nostro Canale Youtube, iscrivetevi!), con uno dei film più attesi dell’anno: “Batman v Superman  Dawn of Justice“. L’altro film consigliatissimo è il tostissimo danese “Land of mine – Sotto la sabbia“, e poi c’è “La macchinazione” con Massimo Ranieri nei panni di Pasolini.

 

Ivan Zingariello

 

Trailer new
(fonte trame: Trovacinema Repubblica)

The post Tutti i trailer e le trame dei film in uscita questa settimana al cinema (17 marzo 2016) appeared first on MONDOSPETTACOLO.

AVERE VENT’ANNI: Gloria Guida e Lilli Carati versione Fernando di Leo  

$
0
0

1

Stasera alle 21,00 su CIELO, da non perdere, anche se lo vedremo tagliato

Avere vent’anni (1978) è un film memorabile, non solo per le attrici che lo interpretano ma per l’intera cinematografia di genere degli anni Settanta. Il regista è Fernando di Leo, un autore ispirato che ricordiamo soprattutto per il noir (si pensi a Milano calibro 9 e La mala ordina del 1972). Non dimentichiamo che di Leo è stato anche sceneggiatore di molti western (Per un pugno di dollari), ha girato ottimi thriller e alcune pellicole di atmosfera erotico-morbosa (La seduzione). Fernando di Leo è stato frainteso da gran parte della critica contemporanea: il suo tentativo di mettere in evidenza drammatiche realtà è stato visto come un deteriore concentrato di erotismo e violenza fine a se stesso. Tra le pellicole del genere erotico-violento ricordiamo: La bestia uccide a sangue freddo (1971), Vacanze per un massacro (1980) e Razza violenta (1983).

ToBeTwenty_Oring.indd

Avere vent’anni viene definito da Antonio Tentori come un dramma erotico perché siamo di fronte a un lavoro cupo e sensuale che rappresenta un erotismo torbido e non rassicurante. Il film è datato. Vediamo la scheda tecnica. Regia di Fernando di Leo, che si occupa pure di soggetto e sceneggiatura, fotografia di Roberto Gerardi, scenografie di Francesco Cuppini, montaggio di Amedeo Giomini, musiche di Francesco Campanino. Produce Vittorio Squillante per International Daunia Film. Distribuisce Alpherat. Interpreti: Gloria Guida, Lilli Carati, Ray Lovelock, Vincenzo Crocitti, Vittorio Caprioli, Licinia Lentini, Giorgio Bracardi, Daniele Vargas, Roberto Reale, Leopoldo Mastelloni, Serena Bennato, Daniela Doria, Raul Lo Vecchio, Fernando Cerulli, Camillo Chiara, Flora Carosello, Franca Scagnetti e Cindy Leadbetter.

2

La storia. Si comincia con un’inquadratura di una spiaggia dove un gruppo di giovani si risveglia per affrontare un nuovo giorno. Il regista non chiarisce il ruolo di quel gruppo di persone e le immagini servono a presentarci Tina (Lilli Carati) e Lia (Gloria Guida), due belle ragazze di vent’anni che si conoscono mentre fanno il bagno in mare. In seguito capiremo che quel gruppo è una sorta di comune itinerante frequentata da Lia. Tra le due donne si instaura un buon rapporto e decidono di continuare insieme un viaggio senza meta. “Siamo giovani, belle e incazzate!” è il motto che ripetono spesso, per dire che vogliono prendere dalla vita quel che è lecito avere. Introduce alla cupa atmosfera del film la frase del romanziere e filosofo marxista Paul Nizan inserita come preambolo: “Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita”. La colonna sonora, invece, ripete ossessivamente il triste motivo come vivere vent’anni e non fa presagire niente di buono. Tina e Lia fanno l’autostop e si confidano le loro esperienze (“In quel gruppo si faceva di tutto: balli di gruppo, noia di gruppo, ma non si scopava mai!”).

3

A un certo punto si ferma una borghese a bordo di un’auto da trenta milioni, confessa la sua omosessualità, fa la morale alle due ragazze e finisce per elargire una modesta elemosina. Riceve una risposta sprezzante da entrambe che subito restituiscono i soldi. Le ragazze hanno appetito, si mettono a rubare generi alimentari in un supermercato (una sorta di esproprio proletario) e con l’inganno si fanno offrire un caffè da un barista. Nel magazzino il regista trova il modo di fare pubblicità indiretta ad alcune marche come Pejo, Petrus, Fernet Branca. Tutto in perfetta sintonia con il modo di fare cinema negli anni Settanta, soprattutto in produzioni povere, ma stona per la valenza sociale e di protesta contenuta nella pellicola. Surreale la sequenza in cui Lilli Carati offre un pompino al tabaccaio in cambio di un pacchetto di Marlboro mentre l’imbarazzato commerciante prima non sa cosa rispondere e subito dopo rifiuta.

4

Tina e Lia decidono di aggregarsi a una comune retta da uno strano individuo detto il Nazariota (Vittorio Caprioli). Incontrano Rico (Ray Lovelock), un ragazzo molto bello di cui Tina s’innamora, ma completamente fatto per uso di droghe pesanti. Interessante il personaggio interpretato da Vittorio Caprioli, una specie di santone truffatore che dice “Pace e male” quando introduce un discorso e che è sempre a caccia di denaro. “Qui si deve pagare una retta… le comuni sono una cosa superata… se non avete soldi pagherete, ci sono tanti modi per pagare…”, dice. Il regista non risparmia frecciate neppure al mondo delle comuni, in questo caso solo un modo per far soldi nelle mani di un losco individuo che accoglie le ragazze e le invita a trovarsi una sistemazione. Tina e Lia conoscono una ragazza madre che ha avuto un parto trigemellare, un individuo antipatico e fastidioso che si fa chiamare il Riccioletto (Vincenzo Crocitti) e un immobile Leopoldo Mastelloni che cerca di elevarsi verso la totale assenza di desideri terreni. Alla fine decidono di occupare la sua stanza, visto che lui dà poco fastidio.

6

Le due ragazze per pagare la retta vengono convinte dal Nazariota a mettere in comune i loro corpi e a fare l’amore con chi lo chiede, pure se Tina non sembra d’accordo (“Ho voglia di scopare ma con chi voglio io!”). Tina vaga per la comune in cerca di qualcuno che faccia al caso suo, ma trova soltanto gente strafatta che a tutto pensa fuorché a fare l’amore. C’è soltanto il bel Rico, anche lui drogato perso, ma ci pensa Tina a rimetterlo in sesto accarezzandolo e baciandolo a ritmo della sensuale canzone Mi piaci di Ornella Vanoni (“Mi piaci, mi piaci, mi piaci/ Dillo ancora/ Ti voglio, ti voglio, ti voglio/ Dillo ancora/ Tu mi fai volare…”). Una bella sequenza erotica che precede un’altra parte sexy che vede protagonisti due giovanotti procacciati come clienti dal Nazariota. Le ragazze dopo qualche resistenza accettano, ma restano insoddisfatte perché i due pensano soltanto al loro piacere. “Andate spesso a puttane, voi due?” domanda Tina irritata. Tina e Lia si consolano tra di loro in una scena lesbica rimasta memorabile che purtroppo in alcune versioni della pellicola è pesantemente tagliata. Il dvd rimasterizzato e messo in circolazione nell’estate 2004 presenta la versione integrale, per questo si consiglia l’acquisto. Il rapporto sessuale tra la Guida e la Carati viene sottolineato da un’altra canzone di Ornella Vanoni (“Il desiderio di avere/ il bisogno di dare…”) che accompagna baci e carezze saffiche.

7

Si tratta della scena che Gloria Guida, nell’intervista rilasciata a Pulici e Gomarasca per 99 Donne, confessa di non ricordare. Si riparte subito dopo con il motivetto Come vivere vent’anni – (musica e parole di Spadaccino/ Di Leo, canta da Gloria Guida -, che le disinibite protagoniste ballano in Piazza Navona e per tutta la città. L’intermezzo serve a introdurre una parte politicizzata con un regista che vorrebbe realizzare un’inchiesta sui rapporti umani e sulla libertà nella comune. Tina viene intervistata, confessa che non voleva diventare una brava donna di casa e sentiva la verginità come un peso. Non ha mai sopportato i valori borghesi e non voleva vivere in una casa dove padre e madre erano due estranei. Lia confessa che non ha mai avuto una famiglia, ha vissuto sino a tredici anni in un orfanotrofio e non conserva ricordi dell’infanzia. A sedici anni è stata assunta a servizio da una vecchia zitella che pretendeva di avere rapporti erotici con lei. Afferma di aver avuto qualche uomo ma che per lei uomo o donna non fa differenza e il sesso non è importante. Tina e Lia hanno vedute opposte. Tina considera il sesso molto importante, dice che le spetta e quindi se lo prende dove lo trova. Il regista del documentario si lascia andare a una serie di considerazioni incomprensibili a base di marxismo e psicanalisi. Vediamo una sorta di recita femminista contro l’uomo (un aborto da eliminare) eseguita alternando alcune raffinate scene erotiche con protagonisti Lilli Carati e Ray Lovelock.

8

Si vede chiaro come la pensa Fernando di Leo ed è evidente la critica al femminismo e agli intellettuali che mistificano la realtà. A questo punto il Nazariota affida alle ragazze un lavoro abbastanza strano per una comune: vendere enciclopedie a clienti selezionati. Tina ha vita facile con il proprietario di una macelleria e pure con un professore moralista che parla bene ma razzola male, visto che si eccita quando la ragazza finge di essere attratta da lui e da come pronuncia la parola cultura. Lia si imbatte in una lesbica (pare un destino) che offre denaro per fare l’amore. Per questo vorrebbe smettere di vendere libri, l’episodio ricorda brutte esperienze del passato. La loro carriera di venditrici termina facendo l’amore con un pensionato rimasto solo e circondato dal calore dei suoi libri. Una parte interessante. Dopo questo episodio c’è una retata della polizia nell’edificio che ospita la comune e un maresciallo da burletta come Giorgio Bracardi indaga su un traffico di droga e sull’asilo concesso a certi sovversivi. Si scopre che nella comune c’è un infiltrato della polizia pagato per spifferare tutto quel che accade. Poi è lo stesso ispettore che fa mettere finta droga nella comune per poter godere dei fondi speciali assegnati dal ministero. Il maresciallo è un borghese violento e moralista che si lascia andare a considerazioni degne di estremisti di destra della peggior specie (“I pacifisti sono i peggiori!”, “Tutta la gente che frequenta le comuni è sospetta”, “La droga è disordine”).

9

La critica alla polizia è netta e decisa, soprattutto per il modo “fascista” con cui vengono condotti gli interrogatori, senza alcun rispetto per le persone. Alla fine fanno le spese di tutto le due ragazze che vengono obbligate con foglio di via a rientrare ai loro paesi che si trovano nel sud Italia. Tina e Lia cominciano il viaggio con l’autostop e si fermano in una trattoria di campagna per mangiare qualcosa. Qui si apre la parte più dura e importante della pellicola, quella per cui è diventata oggetto di culto per appassionati e collezionisti. Tina e Lia cominciano a ballare in modo provocante davanti a un juke-box ed eccitano un gruppo di malintenzionati. In un primo tempo soltanto Tina si mette a ballare mentre Lia addenta un panino, poi la compagna la segue. Le ragazze vengono abbordate da due uomini che si avvicinano danzando, ma Lia per scoraggiarli colpisce uno dei malintenzionati nelle parti intime. La scena è lunga e provocante, le due amiche si baciano tra loro. Un uomo le afferra per un braccio e domanda quanto devono pagare per scopare. Tina per tutta risposta tira fuori cinquantamila lire e le getta in faccia agli uomini gridando: “Siete in dieci, fatevi una sega a testa!”. La sequenza vorrebbe esprimere quanto sia difficile per la donna nella società contemporanea manifestare spontaneamente la propria sessualità. Le due ragazze lasciano la trattoria e dopo poco vengono aggredite nella fitta boscaglia dal gruppo di delinquenti. Le sequenze finali sono di un’inaudita e realistica violenza con gli uomini che picchiano con pugni e calci, toccano, colpiscono con schiaffi al volto e strappano capelli con violenza. Alla fine denudano le ragazze e le violentano a turno. Arriva pure il capo, un energumeno impotente che odia le donne e gode nel vederle soffrire. Tina si libera dalla stretta dei violentatori e si avventa su di lui brandendo un nodoso bastone. Il capo la disarma, la colpisce con violenza e dopo averle fatto divaricare le gambe la impala con lo stesso bastone. Pure Lia viene uccisa con un colpo di bastone alla nuca. Tutto molto realistico. Quel che resta mentre campeggia la parola fine è uno spettacolo terribile di due corpi privi di vita e i poveri resti abbandonati delle loro cose. Il film è stato girato in due versioni e quella meno dura non si conclude con il massacro delle protagoniste. Il finale lieto e spensierato è quello che negli anni Ottanta abbiamo visto nei frequenti passaggi notturni sulle reti televisive private. Lo imponeva la censura e pure i risultati al botteghino della prima versione consigliarono una diversa chiusura. Resta il fatto che l’insuccesso commerciale del film va attribuito soprattutto alla carente distribuzione, tant’è vero che gli appassionati ricercano la pellicola come oggetto di culto. Abbiamo visto il finale originale e dobbiamo dire che il massacro delle due ragazze è girato con grande talento e crudezza di particolari.

10

Avere vent’anni è un buon lavoro, duro e crudo quanto basta, realistico e sconvolgente, girato con maestria da Fernando di Leo e ben recitato da Gloria Guida e Lilli Carati. Per quei tempi così bacchettoni rappresenta un vero pugno allo stomaco, indigeribile per palati abituati a erotismo innocuo e film rassicuranti. Le due attrici sono alla prima esperienza con una pellicola che va oltre i canoni della commedia sexy incentrata sulla bellezza dei corpi e se la cavano bene. Fernando di Leo riproduce l’atmosfera di un’Italia bigotta e intollerante, corrotta, piena di pregiudizi, antifemminista e retrograda. Sa fare un discorso politico senza essere né pesante né didascalico e giustifica bene un finale violento che tanto ha fatto discutere, ma che – a ben vedere – è dalla parte delle donne. Memorabili le scene di amore lesbico tra Gloria Guida e Lilli Carati che la Guida (intervistata da Pulici e Gomarasca) sostiene di non ricordare. Afferma che non rammenta Avere vent’anni, un film che ha rimosso. Un vero peccato: è uno dei film più interessanti della sua carriera. Vero è che se fino ad allora le nudità di Gloria Guida erano sempre state innocenti e maliziose, in questa pellicola vengono usate per dar vita a un dramma torbido e inquietante. Da ricordare la presenza di attori come Vittorio Caprioli, ottimo santone truffaldino, Giorgio Bracardi (improbabile maresciallo di polizia), Leopoldo Mastelloni (immobile e meditativo in abito da Pierrot triste). Fernando di Leo in un’intervista a Nocturno Cinema non ricorda con piacere il film. Il suo giudizio è sferzante: “La Carati e la Guida come attrici non erano attrezzate, ce la misero tutta per accontentarmi, dissero parolacce, recitarono scene erotiche tra loro e con gli uomini, ma qualcosa non carburava, mancava l’erotismo, l’ambientazione restava a livello di citazione e non si notava la trasgressione”. Secondo Fernando di Leo Avere vent’anni, pur rimontato, resta un filmetto porno-sadico che fa acqua da tutte le parti e che dice cose vecchie e risapute. Colpa di una sceneggiatura e di una regia sbagliate almeno per il cinquanta per cento, a suo dire. In realtà il maggior difetto del film consiste nella frammentarietà dei vari episodi che spesso risultano privi di un filo logico. Si pensi ai passaggi bruschi dalla prima scena in spiaggia, per arrivare alla comune, passando per la vendita di enciclopedie, per finire con la parte estrema e violenta che conclude la pellicola. Fernando di Leo è un autore di buon livello che pretende molto da quel che fa. Resta critico nei confronti di un’opera che, pur con i suoi limiti, rappresenta una pietra miliare nel cinema di genere anni Settanta. Paolo Mereghetti concede al film una stella e mezzo: “Scritto dal regista, una specie di pamphlet sulla fine dell’epoca della contestazione, tutt’altro che moralista (gli uomini ci fanno una pessima figura) ma molto al di sotto delle ambizioni. Nella comune si dà lettura dello Scum, il manifesto femminista di Valerie Solanas. Piuttosto spinto, e massacrato da censori e distributori: a partire dal finale che venne tagliato da quasi tutte le copie e sostituito con uno meno crudo”.

11

In Inghilterra Avere vent’anni è circolato tagliato di 15 minuti, completamente rimontato e rimusicato (Marco Giusti, Stracult). Il critico romano lo definisce in modo originale: “Sorta di Thelma e Louise del cinema alla di Leo combinato con ciò che di Leo stesso pensava fossero i nostri anni Settanta e il femminismo”. Non è convinto fino in fondo dell’operazione, perché “interpretato da due eroine dello strappa mutande del tempo” e poi “non riesce a essere sempre del tutto coerente e scade spesso nel pecoreccio comicarolo o nella folle violenza realistica dei suoi polizieschi. Di Leo cerca di fare un film serio, duro, sul tempo, con tanto di finale tragico, mostrato alla prima del film e in qualche passaggio televisivo nelle private, con le due ragazze che venivano violentate e massacrate. Finale che divenne diverso in sala, con happy end, cambiando così completamente di senso il film”.

Prima di chiudere una curiosità, nel film c’è anche un  cameo di DI LEO dopo 15 minuti, è il passante che indica a Guida e Carati dov’è Piazza Dante, sede della Comune, con la sua caratteristica erre moscia… non so se in molti l’avranno notato

Gordiano Lupi

www.infol.it/lupi

PER VEDERLO UNCUT: http://www.izlesem.org/avere-vent-anni-film-completo-uncut-parte-21.html

The post AVERE VENT’ANNI: Gloria Guida e Lilli Carati versione Fernando di Leo   appeared first on MONDOSPETTACOLO.

Fear The Walking Dead: le trame dei primi due episodi

$
0
0

Ecco le trame dei primi due episodi di “Fear The Walking Dead“, in onda in italiano il 17 marzo 2016 su Paramount Channel e MTV Next.

Fear The Waling Dead 4

La prima zombi della serie

Stato confusionale (Pilot): Nick, un ragazzo tossicodipendente, si sveglia in una chiesa abbandonata, frequentata da tossicodipendenti, e cerca la sua compagna di una notte, e tra rumori strani e cadaveri sgozzati, la ritrova, intenta a sbranare un cadavere, e interessata a mangiare anche lui. Nick fugge inseguito da questa entità diabolica, e riesce ad uscire dalla chiesa, ma viene investito da un’auto e trasportato in ospedale. Vengono avvertiti subito la madre di Nick, Madison Clark, intenta a sottrarre ad un ragazzo di nome Tobias un coltello da campeggio col quale il ragazzo, vorrebbe difendersi da quelle entità demoniache da cui Nick fuggiva, ma che in altri stati degli USA già si erano manifestati e su internet già divulgatene le immagini. Madison ed il compagno Travis Manawa, altro insegnante della stessa scuola dove insegna Madison, si recano in ospedale, dove Nick, per paura di non essere creduto del motivo della sua fuga dalla chiesa, non rivela da subito alla madre ed al patrigno, del quale ha estremo bisogno di fidarsi, del motivo per cui fuggiva. Durante la degenza in ospedale di Nick, decede un altro ricoverato, compagno di stanza di Nick. Nel frastuono della morte dell uomo, Nick fugge dall’ospedale, dopo aver confidato a Travis della trasformazione della ragazza nella chiesa. Travis vuole andare a fondo, e si reca nella chiesa, ma non vi trova né la ragazza trasformata, né altri cadaveri, ma vede segni di sangue e che davvero qualcosa di brutto si è consumato lì dentro. Anche Madison decide di visitare quel luogo e ci si reca nuovamente con il compagno. Nick rintraccia il suo spacciatore Calvin, un amico di famiglia, il quale era stato appena contattato dai genitori di Nick. Per la paura di essere scoperto, Calvin conduce in macchina Nick in una zona desolata, con lo scopo di farlo fuori, ma ne nasce una colluttazione, e Nick riesce ad uccidere il suo spacciatore. Travis e Madison raggiungono Nick poco lontano da quel luogo desolato, e vengono condotti da Nick a vedere il cadavere, che ora non c’è più. Si guardano attorno, e lo vedono che cammina a stento. Vi si avvicinano, ma notano che non è più lo stesso. Questo cerca di mordere Madison ma Nick lo investe con la jeep di Travis. L’episodio si chiude con i tre che osservano il corpo immobilizzato di Calvin, che comunque riesce a muovere la testa e a emettere dei versi.

Scelte difficili (So Close, Yet So Far): Travis, Madison e Nick tornano a casa, dopo aver trovato la sorella di Nick, Alycia, intenta ad accudire il proprio fidanzato a casa sua, morso da una di queste entità. Tornati in casa, Travis decide di andare a recuperare Liza e Chris, la sua ex moglie e suo figlio, mentre Madison sarebbe andata in cerca di medicine per il figlio, che è sul punto di una crisi d’astinenza. Intanto per Los Angeles si manifestano in chiunque deceda per qualsiasi motivo, rinascite sotto forma di morto vivente. Tali entità non possono essere eliminate se non mirando alla fronte, infatti diverse riprese amatoriali mostrano come questi morti viventi si rialzino dopo essere stati crivellati da poliziotti, finché non vengono freddati alla fronte. Travis, dopo aver lasciato Madison andare a scuola a procurarsi le medicine per Nick, si reca a casa della ex moglie Liza, a prelevare lei ed il loro figlio Chris, e portarli con lui e la sua nuova famiglia, nel deserto. Ma a casa non trova il figlio, il quale si era unito ad una manifestazione anti-forze dell’ordine che sparavano ai morti viventi, che sembravano semplici senzatetto. La folla inferocita si scaglia contro la polizia e ne nascono tumulti. Nel mentre Travis e Liza recuperano Chris, e fanno appena in tempo a nascondersi in un negozio con i proprietari, i Salazar, che stavano per barricarvisi dentro. Intanto Madison, dopo essersi procurata le medicine, incontra Tobias, il quale le richiede il suo coltello, e col quale va a procurarsi del cibo in scatola alla mensa della scuola. Entrambi capiscono infatti la gravità dell’epidemia in atto. Mentre cercano l’uscita, incontrano il preside della scuola trasformato in morto vivente, il quale prova a mordere Tobias, ma Madison lo stende e gli fracassa il cranio con un estintore. Dopo aver accompagnato Tobias a casa sua, torna a casa propria, dove decide coi propri figli, di attendere Travis, il quale invece li aveva pregati di partire per recarsi nel deserto ed trovarvisi in qualche modo. Durante la sera, Madison, Alycia e Nick, assistono impotenti all’aggressione da parte di uno zombie alla loro dirimpettaia di casa, alla quale Madison aveva tentato di spiegare la gravità di ciò che lei stessa aveva visto in un paio di giorni, ma che le radio ed i telegiornali, ancora sottovalutavano.

Ecco invece il trailer della serie:

 

I.Z.
Fear The Waling Dead 2

The post Fear The Walking Dead: le trame dei primi due episodi appeared first on MONDOSPETTACOLO.

Roma, Musica: torna Davide Papasidero con un omaggio a Patty Pravo e una gara canora

$
0
0

DAVIDE PAPASIDERO 2

L’eclettico Davide Papasidero, che ha debuttato a X Factor 5 e successivamente ha vinto il Festival di Castrocaro, è tornato in studio per incidere la canzone sanremese “Cieli immensi”, interpretata a Sanremo da Patty Pravo ( qui il link dove è possibile vedere il video: http://youtu.be/O8jDv5jl7wQ).

Inoltre, il giovane cantante è in procinto di far partire la terza edizione del suo format musicale “UNO VOICE”. Si tratta di un contest del tutto inedito, in bilico fra spettacolo e gara canora. Anche quest’anno si prevedono dei giurati straordinari che per ora restano segreti, mentre lo stesso Davide Papasidero ha annunciato che quest’anno si avvalerà della collaborazione, per premi in palio, di Niccolò Carosi (etichetta indipendente Terre Sommerse), di Nicco Verrienti (autore per numerosi big della musica italiana) e Deadstar (cantante, compositore e produttore).

L’idea è quella di un format canoro che ha come obiettivo quello di scoprire nuovi talenti e di rappresentare inoltre un importante momento di socializzazione tra gli amanti della musica che attualmente operano nel territorio romano e non solo.

Il concorso è aperto a cantanti e cantautori di tutte le età. Per i minorenni è tassativa, al momento dell’iscrizione, la firma di un genitore o di chi ne fa le veci. La location in cui si svolgerà la manifestazione è il “99 posti” ( ex Cocorico ) in Via degli Aurunci 16, nel quartiere di San Lorenzo a Roma.

LOCANDINA

Il concorso è diviso per tre fasce di età : Baby (fino ai 10 anni), Under (dagli 11 ai 14 anni) e Standard (dai 15 anni in su, senza limitazione d’età).

Per quanto riguarda le fasce Baby ed Under, nelle prime fasi non ci saranno suddivisioni per squadre ma gli artisti si esibiranno seguendo i “consigli” di tutti e tre i coach i quali li valuteranno segretamente, formando una classifica parziale ad ogni step, che si andrà sommando con quella successiva e così via.

Giunti alla fase della semifinale i migliori accederanno alla finale.

Per info: unovoice@outlook.it

https://www.facebook.com/pages/Uno-Lounge-Voice/141557639334047

Emanuele Pecoraro

 

The post Roma, Musica: torna Davide Papasidero con un omaggio a Patty Pravo e una gara canora appeared first on MONDOSPETTACOLO.

Da stasera “Fear The Walking Dead” trasmessa anche sulle TV italiane!

$
0
0

Il grande giorno è arrivato! Da stasera, giovedì 17 Marzo, tutti gli amanti italiani della serie “The Walking Dead” potranno finalmente vedere il tanto atteso spin off dell’amatissima serie zombesca che ha battuto molti record. Il titolo è di quelli che non girano intorno alla questione: “Fear The Walking Dead“, letteralmente “temere gli zombi”. Ed infatti quello raccontato da “Fear The Walking Dead” è un mondo ancora normale, o quasi.

Fear The Walkind Dead 5

Se la serie originale partiva con l’epidemia zombie ormai diffusa e non più controllabile, qui si fa un passo indietro: siamo a Los Angeles e la tragedia non è ancora iniziata. Una situazione che viene mostrata dal punto di vista di una famiglia, in contrapposizione alla non-famiglia di “The Walking Dead“, un nucleo formato da gente che si è trovata costretta a fare fronte comune. Un punto di vista affascinante e carico di tensione, che porta lo spettatore a entrare un passo alla volta nell’orrore. Abbiamo iniziato parlando di record, concludiamo allo stesso modo, perché “Fear The Walking Dead” ha stabilito il nuovo primato a livello di ascolti per la premiere di una serie.

Fear The Waling Dead 7

Gli autori di questa prima stagione da 6 episodi sono David Alpert (showrunner) e Robert Kirkman, Galle Anne Hurd, Greg Nicotero e David Alpert (produttori esecutivi). Negli Stati Uniti il 2 aprile andrà in onda la seconda stagione e sarà composta da ben 15 episodi.

Nel cast principale troviamo Cliff Curtis (l’insegnante divorziato Trevis Manawa), Kim Dickens (la sua fidanzata Madison Clark, consulente scolastica), Frank Dillane (Nick Clark, figlio tossicodipendente di Madison), Alycia Debnam-Carey (Alicia Clark, figlia di Madison e studentessa modello), Elizabeth Rodriguez (Lisa Ortiz, ex moglie di Trevis ), Mercedes Mason (Ofelia Salazar, infaticabile lavoratrice e figlia di immigrati), Lorenzo James Henrie (Chris Manawa, figlio di Liza e Trevis, odia il padre per il divorzio), Rubén Blades (Daniel Salazar, barbiere immigrato e padre di Ofelia) e Colman Domingo (Victor Strand, uomo dal misterioso passato).

Appuntamento quindi dalle ore 21.10 sia su Paramount Channel (canale 27 del DTT) che su MTV Next (canale 133 di Sky) per i primi 2 episodi della serie, dal titolo “Stato confusionale” e “Scelte difficili“. Le repliche su Paramount Channel andranno invece in onda nella notte tra domenica e lunedì, rispettivamente all’1.00 e alle 2.30, mentre chi ha Sky può trovarle direttamente sull’on demand. Leggi qui le trame di questi primi 2 episodi e vedi il trailer di “Fear The Walking Dead”!

 

Ivan Zingariello

The post Da stasera “Fear The Walking Dead” trasmessa anche sulle TV italiane! appeared first on MONDOSPETTACOLO.


PISTOIA BLUES 2016: Già 7 serate confermate dal 5 al 16 luglio per la 37esima edizione

$
0
0
_cartellone_pistoia
PISTOIA – Sono già sette le serate confermate dalla 37esima edizione del Pistoia Blues Festival 2016 e, anche se il cartellone non è ancora definitivo e potrebbero arrivare altre sorprese, già si preannuncia una ricca passerella di star per la futura capitale della cultura europea: Pistoia.

Sul palco di Piazza Duomo, ad aprire la serie di concerti, sarà il cantautore e interprete inglese Mika il prossimo 5 luglio 2016. La tappa a Pistoia (prima nazionale in esclusiva toscana) rientra nel suo tour mondiale 2016 in promozione al suo ultimo e fortunato album “No Place In Heaven” (special edition). Con oltre 10 milioni di copie vendute nel mondo grazie ad una manciata di singoli “hit” ed uno  show con la sua affiatatissima band in costante sinergia col pubblico, l’anteprima “pop” del Festival promette uno spettacolo  straordinario per qualità ed intrattenimento.
 
Dopo l’anteprima primo appuntamento dedicato al blues, quello suonato dagli artisti italiani, con la seconda edizione dell’Italian Blues Night, prevista per sabato 9 luglio. Una serata ad ingresso gratuito che vedrà diversi protagonisti tra cui il chitarrista, cantante e compositore triestino Mike Sponza che presenterà il suo nuovo album “Ergo Sum”, incredibile concept ispirato dalla grande passione per i poeti classici latini che vuole unire il blues con liriche in latino. Un lavoro di ricerca durato anni per tradurre dal latino all’inglese nel linguaggio blues le liriche di Orazio, Catullo, Marziale e molti altri. Con lui già confermati Danilo Parodi e la sua band: il bassista blues ligure avrà come ospite speciale alla voce Sharon Jackson, straordinaria interprete della tradizione afroamericana. 
 
Domenica 10 luglio serata dedicata alle sonorità dell’organo Hammond con protagonista il celebre tastierista Brian Auger con i suoi Oblivion Express. Ad accompagnare il suono del suo hammond ci sarà un ospite d’eccezione Alex Ligertwood, chitarrista ed ex vocalist di Carlos Santana. Brian Auger è uno dei tastieristi di jazz e rock più famosi al mondo. Prima di loro lo show di Lucky Peterson, celebre polistrumentista, chitarrrista ed organista soul e blues. Il chitarrista di Buffalo, il cui ultimo lavoro è “Son of a Bluesman”, è considerato un virtuoso sia alla chitarra che alle tastiere. Apriranno la serata i James Taylor Quartet, gruppo britannico capitanato dall’hammondista James Taylor.
 
Il 12 luglio prima esclusiva nazionale italiana per il festival che ospiterà per la prima volta nella sua storia la band rivelazione The National. Il gruppo statunitense presenterà i brani del loro ultimo album “Trouble will find me”, sesto della loro carriera, disco che è valso al quintetto la nomination ai Grammy Award come Best Alternative Album, consacrando definitivamente The National come una delle formazioni rock più importanti ed influenti del panorama contemporaneo. In apertura un imperdibile concerto del cantautore Father John Misty che con l’ultimo album “I Love You, Honeybear”pubblicato nel 2015 da SubPop, ha conquistato critica e pubblico.
 
Il 14 luglio spazio agli Skunk Anansie, la band inglese capitanata da Skin fresca di pubblicazione del nuovo“Anarchytecture”. Si tratta della seconda volta della band al Pistoia Blues dopo l’esibizione del 2011 che ottenne un grande successo di pubblico. Il gruppo non mancherà di realizzare uno show vulcanico, grazie all’ampio repertorio del gruppo, fatto di continue hit come l’ultimo singolo “Love somebody else”.
 
Il 15 luglio arriveranno sul palco di Piazza Duomo gli storici Whitesnake guidati dal celebre frontman David Coverdale. Anche loro si esibiranno per la prima volta sul palco di Piazza Duomo che da qualche anno apre all’hard rock di qualità: nello specifico presenteranno il disco omaggio ai Deep Purple uscito l’anno scorso intitolato “The Purple Album” (Frontiers). La band è un pezzo di storia dell’hard rock inglese: fondata da Coverdale quando sciolse i Deep Purple nel 1977, hanno pubblicato 12 album in studio e numerosi live e raccolte. 
 
Chiuderà l’edizione 2016 del Festival Damien Rice sabato 16 luglio. L’artista si esibirà in un esclusivo concerto in data unica italiana per la prima volta sul prestigioso palco di Piazza Duomo. Particolarmente apprezzato per i suoi concerti ricchi di emotività, Rice, torna in Italia portando i brani dell’ultimo album “My Favourite Faded Fantasy” ed i suoi successi di sempre. Personaggio introverso, profondo, anticonvenzionale, Rice si è ritagliato uno stauts di icona nel panorama indipendente cantautorale con una folta schiera di fan che lo seguono in ogni sua iniziativa
Ilaria Grasso

The post PISTOIA BLUES 2016: Già 7 serate confermate dal 5 al 16 luglio per la 37esima edizione appeared first on MONDOSPETTACOLO.

I 50 anni di Star Trek-Stagione 1-Episodio 3: “Oltre la Galassia”

$
0
0

whwrenoman

Sono passati 50 anni, da quando nel 1966 sulle TV Americane debuttò quella che sarebbe divenuta la serie di fantascienza più vista nella storia della televisione: STAR TREK.

Ho pensato quindi di rendere un omaggio a questa gloriosa serie con la pubblicazione della descrizione di tutti i 79 episodi di Star Trek O.S.

Continuiamo la nostra storia dalla prima stagione e dal 3° episodio: “Oltre la galassia”

where-no-man-poster2

 

TRAILER ORIGINALE

Trama

Seguendo un segnale di soccorso, l’Enterprise arriva al confine della Galassia, dove viene scossa da un potente campo di energia. In seguito a ciò Gary Mitchell subisce un forte incremento dei propri latenti poteri di percezione extrasensoriale, iniziando a sentirsi superiore al resto dell’equipaggio, autoproclamandosi divinità. Insieme alla dottoressa Elizabeth Dehner (i cui poteri extrasensoriali iniziano ad aumentare), Mitchell riesce a fuggire da una struttura di Delta Vega, dove il capitano Kirk pensava di poterlo rinchiudere; Kirk, nonostante l’amicizia che lo lega a Mitchell, lo insegue e infine lo neutralizza, aiutato dalla dottoressa Dehner.

where-no-man-has-gone-before-star-trek-women-16442552-694-530

Curiosità

In realtà Where No Man Has Gone Before, fu il primo episodio (o meglio ancora il secondo Pilot ) della prima serie (non contando ovviamente il Pilot The Cage). Tanto è vero che le uniformi di Kirk & Co sono diverse da quelle che vedremo negli episodi successivi, inoltre nel cast non è ancora presente il Dottor McCoy (De Forest Kelley) e il make up del Signor Spock è un po’ diverso da quello che vedremo nelle puntate successive (sopracciglia a v più accentuate e inclinate).

wherenomanhasgonebeforehd004

Un episodio tutto sommato interessante, anche se ancora privo di quel Pathos che caratterizzerà la serie sopratutto dalla seconda stagione in poi.

startrekBR03

Nel cofanetto contenente gli episodi in  Blu Ray della terza stagione della serie classica, è presente nella sezione contenuti speciali una versione alternativa rara e mai trasmessa di “Oltre la galassia”, nella quale si vede una intro totalmente diversa nella musica e nella voce. Cliccate su questo link per vedere l’inizio.

whwrenoman4

Per oggi è tutto, arrivederci al prossimo episodio di STAR TREK

E come è per noi Trekker tradizione, voglio salutare tutti voi che ci avete sin qui letto con il saluto Vulcaniano.
Long Live And Prosper To Everybody.

Alex Cunsolo

 

The post I 50 anni di Star Trek-Stagione 1-Episodio 3: “Oltre la Galassia” appeared first on MONDOSPETTACOLO.

“The Walking Dead” ecco l’APP per scoprire quanti zombi sono stati uccisi e da chi!

$
0
0

E’ da poco ripartita su Fox la seconda tranche della sesta attesa stagione di “The Walking Dead”, la serie TV diventata un vero fenomeno popolare sia in USA che in Italia. E proprio in questa occasione, Qlik® (NASDAQ: QLIK), leader nella Visual Analytics, ha creato un’app gratuita per scoprire quanti zombi e per mano di chi, sono stati ammazzati nella fortunata serie ideata dal regista Frank Darabont.

The walking dead 1

Nelle prime cinque serie sono stati eliminati 1.342 zombi, per una media di quasi 20 a puntata e un massimo di 73 nell’episodio 1 della terza serie. Ma non è questa la stagione che vede la sconfitta del maggior numero di morti viventi. La quarta stagione infatti vede 428 morti, contro i 376 della terza e i soli 69 della prima. Ma chi si aggiudica il primato nell’uccisione del nemico?

The walking dead 2

Non è difficile immaginare che sia proprio, Rick Grimes, il protagonista vice sceriffo che ha come scopo quello della sopravvivenza, ad aver fatto fuori un più elevato numero di zombi (170 in totale). Ma solo con l’app di Qlik si riesce a risalire alla serie in cui ha superato il proprio limite (la terza, con 53 zombie annientati) e in quale preciso episodio (20 zombie nel primo episodio della terza serie).

The walking dead 3

Lo segue a ruota Daryl Dixon, esperto in sopravvivenza, con la sua balestra ha ucciso ben 164 zombi, con un record di 57 nella quarta serie e una media di 3 morti per episodio.

The walking dead 4

Per scoprire tutte le curiosità sugli zombi uccisi dai personaggi di The Walking Dead, consultare l’app gratuita: http://webapps.qlik.com/walkingdead/index.html?utm_source=Twitter&utm_medium=social&utm_campaign=WalkingDeadApp&sourceID1=Social_Twitter_WalkingDeadApp

The walking dead 5

E da ieri sera su Paramount Channel è iniziata la messa in onda dello spin-off “Fear The Walkind Dead“. Leggi tutti i dettagli, gli orari e le repliche!

 

Ivan Zingariello

The post “The Walking Dead” ecco l’APP per scoprire quanti zombi sono stati uccisi e da chi! appeared first on MONDOSPETTACOLO.

Daniela Giordano, un volto per il cinema

$
0
0

 

Intervista di Gordiano Lupi

Miss Italia, mancata Miss Europa, western, horror, noir, commedia sexy…

Abbiamo visto per la prima volta Quante volte… quella notte (1968) di Mario Bava ed è scattata la molla per occuparci di Daniela Giordano, attrice che ha imperversato nel nostro cinema di genere dal 1967 al 1980, recitando in ruoli interessanti nel western, noir, sexy e persino horror e fantastico.

Daniela Giordano nasce a Palermo il 7 novembre del 1947, termina gli studi liceali, vince il titolo di Miss Sicilia (lei ci spiega bene come andò), incoronata Miss Italia e seconda a Miss Europa, debutta al cinema ne I due barbieri di Sicilia di Marcello Ciorciolini, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Molto attiva fino al 1987, al cinema, in televisione e nella pubblicità. Buona attrice e donna bellissima, figura di secondo piano del cinema di genere, forse per non aver avuto la grande occasione della vita che la lanciasse nell’Olimpo delle star.  Vive in Sicilia dove si occupa di parapsicologia e di ufologia. Siamo andati a cercarla per realizzare una breve intervista.

1966

Miss Italia nel 1966, prima Miss Palermo e Miss Sicilia. Terza a Miss Europa. Comincia così l’ingresso nel mondo del cinema? Come avviene il debutto?

E’ iniziato tutto per caso. Era quasi metà agosto, per noi a quei tempi la fine dell’estate. Avevo 19 anni. Mi trovavo a Mondello, la località balneare vicino Palermo. Ero sempre in spiaggia con i miei amici, un gruppo di circa 10 ragazzi e ragazze della mia stessa età. Una sera, insieme ai miei amici, decidemmo di organizzare una festa alla Sirenetta, il bar di fronte alla spiaggia che aveva una bellissima pista da ballo esterna e di libero accesso. C’era un Juke-Box e tutti potevano partecipare: parenti, amici, passanti, molta gente che passeggiava lungo la spiaggia… Erano tutti contenti e qualcuno decise di eleggere la ragazza più carina della festa. Vinsi questo tipo di concorso familiare come Miss Mondello. Il giorno dopo, mio zio, capo redattore del locale Giornale di Sicilia, inserì la mia foto e qualche riga di commento su questo evento mondano sul quotidiano locale. Questa foto, attraverso le agenzie di stampa, finì su qualche tavolo dell’organizzazione del Concorso di Miss Italia a Roma. Qualcuno decise di usare questa festa dandomi in automatico il titolo di Miss Palermo – probabilmente erano in ritardo con i ritmi delle selezioni regionali del concorso e, in questo modo, non dovevano organizzare ex novo l’evento a Palermo. Così, ricevetti la visita di due tizi provenienti da Roma che mi sottoposero un contratto per entrare nella competizione del concorso nazionale. La mia famiglia era incerta se lasciarmi tutta questa “libertà”, ma poiché erano sicuri che non avrei vinto diedero il loro consenso. Ero ancora minorenne secondo la legge italiana. Così, iniziai la trafila delle selezioni. Dopo aver vinto, con sorpresa di tutti i familiari e parenti, anche il titolo di Miss Sicilia, organizzato in una località vicino Palermo, mi fu sottoposto il contratto per partecipare al concorso di Miss Italia. Era obbligatorio: se vincevi una selezione dovevi partecipare anche all’altra. Insomma, firmato il primo contratto non ti potevi più ritirare – se vincevi. E qui nacquero i primi problemi perché nessuno in famiglia era intenzionato a farmi partire da sola. Così, visto che la “colpa” di tanto subbuglio era di mio zio, fui accompagnata a Salsomaggiore da sua moglie, mia zia. E vinsi. A questo punto fui obbligata a partecipare al concorso di Miss Europa. Per quanto i ritmi del concorso di allora erano un Paradiso rispetto a quelli che qualche volta ho visto oggi, ero comunque stanchissima. Volevo tornare a casa e togliermi di mezzo tutta quella gente che mi diceva cosa fare, quando farlo e come farlo. E confesso anche che non andavo troppo d’accordo con il patron del concorso. Comunque a casa erano tutti convinti che non avrei vinto il concorso di Miss Europa. Quindi, facendo buon viso a cattivo gioco, si decise che sarebbe stata mia madre ad accompagnarmi a Nizza. Dopo la tournée negli Stati Uniti (New York, Boston, Filadelfia) e in Canada (Montreal), tornata in Italia, la William Morris, una delle più importanti agenzie cinematografiche del mondo occidentale, mi offrì la parte di una giovane protagonista in un film: I due barbieri di Sicilia. (A quel tempo ero molto spesso sulle copertine dei giornali). Io ero molto contenta e i miei molto meno. Ma avevo ancora l’impegno con la selezione di Miss Europa. A Nizza ero l’unica ragazza con madre al seguito! La sera della premiazione il patron del concorso (una persona molto simpatica), chiamò me e mia madre e ci fece accomodare in una saletta privata. E con un viso che sprizzava gioia ci informò quasi ufficialmente che la maggior parte dei giurati stavano votando il mio nome e che quindi mi preparassi ad essere per quell’anno la nuova Miss Europa. Mia madre e io rimanemmo di ghiaccio, per la prima volta d’accordo anche se per motivi diversi. Il patron francese rimase perplesso dalla nostra reazione. Non era mai accaduto. Così, io e mia madre spiegammo che non eravamo interessate alla vincita del Concorso. Se avessi vinto avrei dovuto partecipare anche a Miss Mondo perdendo così la possibilità di accettare il mio primo film e di conquistare la mia indipendenza dalla famiglia, ma questo a lui non lo dissi. Cercammo di convincere questo signore adducendo le nostre argomentazioni. Le organizzazioni dei concorsi preferiscono avere una Miss determinata, desiderosa e felice di vincere piuttosto di una che si lamenta e che ha altri obiettivi. Comunque, per lui la situazione era molto strana e continuava a chiedere:  “Ma siete sicure ?”. Miss Spagna vinse il concorso di Miss Europa 1967 e, finalmente, io fui fuori dai concorsi. Arrivai seconda. Ero felice e anche la mia famiglia, per il momento. Tutti i giornali hanno sempre scritto che arrivai terza a Miss Europa. Erano tutti d’accordo, cosa che mi ha fatto spesso dubitare dei miei ricordi. Ma con la ricerca su Internet che ho fatto oggi, in occasione di questa intervista, forse i miei ricordi avranno giustizia. (Visitare il sito: http://lempimissit.suntuubi.com/?cat=524 per avere la certezza).

8wm651

Che ricordo ha di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, con cui ha debuttato ne I 2 barbieri di Sicilia?

Per quanto fosse il mio primo film, non ero proprio felicissima. La considerazione che allora si aveva a livello di pubblico è quella di un film di bassa levatura. Comunque, finalmente ero a Roma e mi gestivo da sola. Dal mio punto di vista Franco Franchi era “un caciarone agitato” ma a suo agio sul set e spesso creativo. Ciccio Ingrassia era più calmo e più “signore”. Insieme non sbagliavano una scena. Con loro la lavorazione era molto piacevole e divertente.

Per quali pellicole era ricercata?

All’inizio ero ricercata principalmente per i western perché ero siciliana e, secondo l’opinione corrente, i miei tratti somatici erano perfetti per fare la messicana. Mi tingevano i capelli di nero e mi truccavano con il cerone molto scuro. Poi, successivamente, avendo capito come stavano le cose, ho schiarito i capelli, ho studiato un po’ di dizione in autonomia per far scomparire la lieve inflessione meridionale – avevo vissuto 10 anni a Milano e solo 6 a Palermo, poi parlavo Inglese, e questo mi ha aiutato moltissimo con l’accento e le coproduzioni.

Quali sono i registi con cui si è trovata meglio?

Con molti mi sono trovata bene. Con Mario Caiano, Mario Bava, Dino Risi più che con altri…ma con Paul Naschy, il regista di Inquisición, ho capito finalmente qual è esattamente il rapporto professionale tra attrice e regista. Nessuno mai prima mi aveva mai spinto a migliorare una scena o ad approfondire uno stato d’animo. L’unica cosa che mi dispiace è che il film non è stato comprato dall’Italia. Esiste solo la versione in inglese e in spagnolo.

183_00

La sua attività nel cinema comprende il periodo 1967 – 1980. Perché si è ritirata così presto?

Mi sono ritirata per un paio di ragioni. La prima, perché tra gli anni 1978 e 1980 abbiamo avuto in Italia una grande crisi del cinema e di conseguenza moltissimi attori, attrici e tecnici del settore si sono trovati senza lavoro, me inclusa. Dei circa 150 film che prima si producevano all’anno eravamo arrivati a circa 30 l’anno. Di questi, solo 3-4 erano buoni film, il resto erano produzioni di basso livello. A quel tempo chiusero a Roma anche diverse sale cinematografiche. Anche gli Studios, come Cinecittà, per esempio, ebbero grossi problemi economici. C’era così tanta fame che il mio agente chiuse la sua attività e si mise a lavorare come rappresentante per una nota casa di prodotti alimentari. La seconda ragione è che avevo 37 anni e non potevo aspettare che finisse la crisi. Ero consapevole che avrei potuto lavorare ancora qualche anno, perché in genere a quei tempi non c’era futuro in Italia per attrici di mezza età, eccetto per poche (la situazione per gli uomini/attori è diversa, sono privilegiati da questo punto di vista). Come attrice di mezza età è necessario avere un’altra entrata economica per sopravvivere e poter serenamente selezionare la qualità dei film che ti offrono, se ancora te ne offrono. Così, ho preferito interrompere la mia carriera, in tempo per potermene costruire un’altra. Cosa che ho fatto. Ed è stata dura.

index2

Abbiamo rivisto di recente Quante volte… quella notte di Mario Bava, apprezzando la sua performance. Che ricordi ha di quel film?

E’ stato un film difficile per me perché si richiedevano delle scene di nudo. Certo, qualche volta un po’ di seno era quasi normale ma nudo integrale mai. Mi mettevo d’accordo con la regia prima di firmare il contratto e se il regista non era d’accordo (o non riuscivo a convincerlo) non firmavo e rinunciavo al film.  Mario Bava è stato uno di quelli comprensivi. Mi disse che le scene di nudo si potevano risolvere con delle inquadrature particolari e un cash-sex, un cerotto color carne che si applica sulle parti intime. Quello che non mi disse era che il problema era toglierlo dopo! Ricordo che una volta, ero fresca di Miss Italia, Carlo Lizzani mi offrì un ruolo in un film che stava preparando. Era una storia tra un uomo di mezza età e una ragazzina. Il mio ruolo era quello della ragazzina. Lizzani mi chiese se avevo problemi a fare delle scene di nudo. Certamente le avevo. Rifiutai il film e lui non cercò di arrivare a un accordo. Comunque, ritornando al film di Bava, quello che è stato detto poco è che Quante volte quella notte era un film  costruito con l’idea di ripetere un po’ lo schema di Rashomon, un vecchio film giapponese del 1950, in bianco e nero, diretto da Akira Kurosawa e che ha imposto sulla scena internazionale la bravura dell’attore Toshiro Mifune. Il film era una parabola sul come tutto è relativo e come un piccolissimo evento della nostra vita raccontato da testimoni diversi possa mostrare diversi aspetti della verità. In realtà, il messaggio che si voleva trasmettere è che non esiste una verità assoluta.

115320081-bdd6cb1d-69bf-464b-b434-36bad213f080

Un altro film importante è Il tuo vizio è una stanza chiusa… di Martino.

In realtà non ricordo molto di quel film. Il mio era un ruolo secondario. Ero però contenta di lavorare con Luigi Pistilli, un attore che stimavo per la sua bravura.

Il genere western. Il suo volto si prestava?

In realtà non è che il mio volto si prestasse in modo particolare, ma potevo recitare in inglese e questo mi ha molto favorito con le co-produzioni. A quel tempo solo le grandi attrici come la Loren o la Cardinale, e forse un altro paio, potevano recitare in inglese. Non c’erano giovani attrici, di medio costo, che potevano inserirsi in un contesto multilingue – generalmente l’inglese –  come nelle co-produzioni con gli americani.

$_35

E poi tanta commedia sexy, di gran moda, cose come La portiera nuda e L’adolescente. Che ricordo ha di quel periodo?

Se non ricordo male ne La portiera nuda avevo solo due scene, ero la  proprietaria di una boutique, e non ho memoria della storia. Fra le commedie sexy di quel periodo mi piace ricordare L’adolescente, di Alfonso Brescia e La cameriera, di Roberto Montero.  Ero l’interprete principale e i personaggi erano ben delineati. Mi sono molto divertita a interpretare La cameriera che mi ha dato anche delle soddisfazioni  professionali.

Che cinema era il nostro cinema degli anni 70?

Dal 1967 al 1978 c’era molto da lavorare per tutti. Gli animi erano leggeri e tutti pensavano che sarebbe andata avanti così per sempre. Ricordo quel periodo con grande soddisfazione. Sono orgogliosa di aver lavorato con Jeffrey Hunter, in Joe trovati un posto per morire, per la regia di Giuliano Carmineo. Jeffrey era famoso nel mondo per aver interpretato la parte di Gesù ne Il Re dei Re del 1961. Da ragazzina quante volte avevo visto quel film! Con John Ireland, (visto in molti film come spalla di John Wayne) ne La Sfida dei McKenna, di Leon Klimonsky. E ancora Peter Lee Lawrence, di cui ero innamorata quando avevo 13 anni, e vederlo sul set accanto a me ne I 4 pistoleri di Santa Trinità mi buttava nella confusione più totale. Peccato mi abbia detto solo ‘Buongiorno’ e le battute del copione. Oppure Henry Baird, un attore inglese di teatro, in Trinità e Sartana figli di… di Mario Siciliano. Anche con Brad Harris, famoso per Maciste o Ercole nei film peplum, conosciuto nel film La casa della paura, del 1974, con Raf Vallone, per la regia di William Rose. Sono tutti attori che mi hanno insegnato qualcosa ma soprattutto che la professionalità è importante. Ecco, questo era il cinema degli anni ‘70 per me. Certo, da un certo punto di vista sono film di serie B, ma non le persone che ci hanno lavorato. Ma poi, pian piano, il lavoro è iniziato a diminuire e siamo entrati ufficialmente nella famosa crisi del cinema. E io rifiutavo molti copioni perché includevano molto nudo: i primi piani erano solo dalle spalle in giù…

Gordiano Lupi

dec-19-2011-daniela-giordano-22-from-palermo-sicily-is-the-last-star-E12DKD

 

FILMOGRAFIA SINTETICA DI DANIELA GIORDANO

(Palermo, 7 novembre 1947)

 

I due barbieri di Sicilia (1967) di Marcello Ciorciolini

 

Play boy (1967) di Enzo Battaglia

 

Joe… cercati un posto per morire (1968) di Giuliano Carnimeo

 

Il lungo giorno del massacro (1968) di Alberto Cardone

 

Susanna… ed i suoi dolci vizi alla corte del re (1968) – I dolci vizi della casta Susanna – di Franz Antel (alias François Legrand)

 

Quante volte… quella notte (1968) di Mario Bava

 

Captain Coignet (1969) di Jean Claude Bonnardot (TV Francia)

 

Un esercito di 5 uomini (1969) di Don Taylor e Italo Zingarelli

Un_esercito_di_5_uomini.Daniela_Giordano

Vedo nudo (1969) di Dino Risi

 

Ombre roventi (1970) di Mario Caiano

 

… e vennero in quattro per uccidere Sartana! (1969) di Demofilo Fidani

 

Bolidi sull’asfalto – A tutta birra! (1970) di Bruno Corbucci

 

Buon funerale amigos! … paga Sartana (1970) di Giuliano Carnimeo

 

La sfida dei Mackenna (1970) di Leon Klimovsky

 

Un’estate, un inverno (1971) di Mario Caiano (1970) (TV – Rai)

 

Il suo nome era Pot … ma lo chiamavano Allegria (1971) di Lucio Giachin (Dandolo) e Demofilo Fidani (si fanno chiamare Dennis Ford)

 

I quattro pistoleri di Santa Trinità (1971) di Giorgio Cristallini

 

Una tomba aperta… una bara vuota (La casa de las muertas vivientes) (1972) di Alfonso Balcazar Granda

 

Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave (1972) di Sergio Martino

 

Scansati… a Trinità arriva Eldorado (1972) di Dick Spitfire (Diego Spataro, in realtà regia di Aristide Massaccesi)

 

Trinità e Sartana figli di… (1972) di Mario Siciliano

 

Violenza contro la violenza (1972) di Rolf Olsen e Lee Payant

 

Le avventure del Barone Von der Trenck (1973) di Fritz Umgelter (TV Germania)

casa_della_paura_daniela_giordano_william_l_rose_004_jpg_pbfx

La casa della paura (1974) di William L. Rose

 

La cameriera (1974) di Roberto Bianchi Montero

2433_eroticofollia005

Malocchio – Eroticofollia (1975) di Mario Siciliano

bloopers14007

Roma violenta (1975) di Marino Girolami (Franco Martinelli)

 

Il vizio ha le calze nere (1975) di Tano Cimarosa

 

Il fidanzamento (1975) di Giovanni Grimaldi

infermiera

L’infermiera di mio padre (1976) di Mario Bianchi

 

Karamurat, la belva dell’Anatolia (1976) di Herb Al Bauer (Natuk Baytan) e Ernst Hofbauer

 

L’adolescente (1976) di Alfonso Brescia

 

La portiera nuda (1976) di Luigi Cozzi

 

Le impiegate stradali – Batton Story (1976) di Mario Landi

 

Un toro da monta (1976) di Roberto Mauri

 

Starcrash – Scontri stellari oltre la terza dimensione (1977) di Luigi Cozzi

 

Inquisición – Inquisizione (1978) di Paul Naschy (Jacinto Molina)

 

Il braccio violento della mala (1979) di Sergio Garrone

 

Le segrete esperienze di Luca e Fanny (1980) di Roberto Girometti e Gérard Loubeau

 

Help Me Have No Human Ways (2015) di Chris Milewski

 

PER VEDERE L’ADOLESCENTE (alcune scene):
Tributo a Daniela Giordano:
Il braccio violento della mala:
Violenza contro la violenza:
Play boy:

 

 

The post Daniela Giordano, un volto per il cinema appeared first on MONDOSPETTACOLO.

Daniela Giordano: rivelazioni sulla sua filmografia

$
0
0

danielagiordano

Intervista a cura di Gordiano Lupi

Soltanto ieri, abbiamo pubblicato l’intervista a Daniela Giordano, al termine della quale abbiamo riportato la sua filmografia direttamente dal sito IMDb.com.  

Questa mattina Daniela ci ha scritto, rivelandoci che in realtà…..

Crede che IMDb.com sia un sito attendibile?

IMDb.com è un sito americano di cinema internazionale, è molto affidabile ed è a pagamento. Ma se si cerca qualcosa come attori, attrici o titoli di film per sapere chi ci ha lavorato, si può fare la ricerca liberamente. La mia filmografia su IMDb non è il massimo della precisione ma molto meglio di tanti altri siti italiani. D’altro canto, non posso correggerla perché non sono abbonata. Provvedo a inviare la filmografia con le correzioni del caso.

Il film del 2015, invece, non ne sapevo niente… di che cosa si tratta?

Non è un film. Uno dei miei fan americani mi ha chiesto di doppiargli in Italiano un paio di frasi di un filmino da lui realizzato (di mezz’ora) che lui ha scaricato su YouTube. Lui invece come abbonato ha potuto inserire “quest’opera” nella mia filmografia. Ma come abbia fatto non lo so. In realtà non si potrebbe ma siccome il filmatino sta su YouTube ed è pubblico, allora IMDB sicuramente glielo ha accettato. Comunque, per la cronaca, a Giugno del 2015 una scrittrice locale, regista alla sua prima esperienza, mi ha chiesto di fare qualche posa nel suo film dal titolo Erba Celeste. Il film, che ho visto, sta però ancora aspettando il benestare della censura per uscire – e non so se lo avrà mai perché è un inno alla marijuana per molti disturbi e malattie 😊.

Danielagiordano2

Poi c’è il dubbio annoso su William Rose de La casa della paura. Si trattava di Baldanello sotto pseudonimo? 

No, William Rose è, o forse era, un regista americano. Dovrei avere la foto di un quotidiano americano che parla del film. Quello che non so è se ha fatto altri film dopo quello. IMDb (vedi link qui sotto) scrive che Baldanello è quello che ha scritto la sceneggiatura insieme a W. Rose (sicuramente Baldanello ha scritto la sceneggiatura e Rose l’ha modificata per l’Inglese) comunque sia,  Rose è il regista.

http://www.imdb.com/title/tt0075814/?ref_=fn_tt_tt_1

E Lucio Dandolo, chi era? Sono cose che non sa nessuno e – non ci crederà – ma se le domandano in molti appassionati. Sarebbe bello rivelarle.

Non ne ho idea !

daninquisicion

Queste le note critiche di Daniela Giordano alla filmografia.

Play boy (1967) di Enzo Battaglia (1967) – Il film è uscito con il titolo Non ti scordar di me, con Caterina Caselli e Sergio Leonardi, che all’epoca era un cantante che andava per la maggiore a Roma. La casa discografica voleva lanciare la sua canzone Non ti scordar di me con questo film facendone la colonna sonora.

… e vennero in quattro per uccidere Sartana! (1969) di Demofilo Fidani – Questo film non so cosa sia. Sono abbastanza sicura di non averlo fatto!

La sfida dei Mackenna (1969 – 1970 ) di Leon Klimovsky – Questo film è stato girato negli stabilimenti di Tirrenia. Nella hall dell’albergo ho visto l’allunaggio sulla Luna. Così sono sicura che era il 1969 ma chiaramente il film è uscito un anno dopo

Un’estate, un inverno (197) di Mario Caiano (1970) (TV – Rai/Transeuropa Film) – Avevo un piccolo ruolo.

giordanopot

Il suo nome era Pot ma lo chiamavano Allegria (1971), di Lucio Dandolo e Demofilo Fidani – Non ho idea di chi fosse Lucio Dandolo ma si potrebbe chiederlo. Ho fatto quel film perché era stato organizzato da un gruppo di miei amici alla prima esperienza. Facente veci del produttore era Massimo Bernardi. Se lo cerchi su Facebook lo trovi subito e sarà felicissimo di risponderti e di darti ragguagli. Riesci ad immaginare un film fatto tra amici, tra spaghettate e vino… e un sacco di risate ? Figurati se mi ricordo di Dandolo o di Fidani. Sembra che anche Diego Spataro fosse il produttore, anche lui era nel gruppo di amici.

http://www.spaghettiwestern.altervista.org/suonome_era_pot.htm

Ed era anche suo:  Scansati…a Trinità arriva Eldorado (1972) per la regia di Diego Spataro (in realtà il regista è Massaccesi, nda), che faceva parte del gruppo di Massimo Bernardi. In entrambi avevo il ruolo (piccolo) della Messicana. Ma gli serviva il mio nome per la vendita.

http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=21681

I quattro pistoleri di Santa Trinità (1971) di Giorgio Cristallini – Si, ho fatto questo western. Il titolo è giusto ed anche la regia).  

Il capitano Jean-Roche Coignet (1969 – 1972?) – diretto da Claude-Jean Bonnardot, con Henri Lambert. (RAI+TV FRANCE) sceneggiato (io piccolo ruolo). IMDb dice che è del 1969. E io infatti non giurerei che l’ho fatto nel ’72. Mah!

Violenza contro la violenza (1972, Blutiger Freitag) di Rolf Olsen e Lee Payant – L’attore era Raymond Harmstorf famoso in Italia per aver interpretato Il richiamo della foresta con Charlton Heston e Zanna Bianca.

Help Me Have No Human Ways (2015) di Chris Milewski (solo voce in Italiano. Su YouTube)

Va aggiunto:

Erba Celeste (2015) – regia di Valentina Gebbia. Deve ancora uscire. Ha vinto il premio del pubblico al Festival di Sciacca (Sicilia). Attualmente è in concorso alla Selezione Ufficiale al 23° Festival Internazionale dedicato alla Regia Femminile SGUARDI ALTROVE.

Gordiano Lupi

 

The post Daniela Giordano: rivelazioni sulla sua filmografia appeared first on MONDOSPETTACOLO.

Viewing all 24894 articles
Browse latest View live


<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>